18 April, 2024
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Il comitato riconversione RWM esprime oggi ampia soddisfazione per la presa di posizione del governatore Francesco Pigliaru sulla questione dell’esportazione delle bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas/Iglesias verso paesi in guerra. Lo ha con una nota nella quale sottolinea che
«vengono infatti dichiarati in essa, alcuni dei principi etici e riferimenti legislativi che  motivano le azioni e iniziative portate avanti tanto da noi, quanto dalle reti nazionali a cui siamo collegati, e che consideriamo irrinunciabili per qualunque Paese che voglia dirsi civile.
La richiesta al Governo di riportare la produzione in questione  nell’alveo della Legge e quindi nell’ambito della difesa nazionale, è una delle premesse indispensabili per l’avvio di un processo di rinnovamento del tessuto produttivo locale che sostenga il diritto al lavoro dei cittadini del Sulcis-Iglesiente insieme al diritto alla vita e alla pace dei cittadini di ogni parte del  mondo e, nello specifico, degli abitanti dello Yemen, sui quali – è dimostrato inconfutabilmente – si chiude il ciclo di esistenza della maggior parte delle  bombe prodotte dalla RWM Italia a Domusnovas».
«Ricordiamo, a tal proposito – aggiungono i portavoce del Comitato Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, che il livello regionale  è cruciale. Esperienze nazionali dicono, infatti che recepire la L. 185/90 significa anche costruire gli strumenti normativi necessari al finanziamento della riconversione sul territorio. Fondi europei, nazionali e regionali potrebbero quindi consentire la nascita di iniziative imprenditoriali che offrano lavoro sostenibile, sano, buono, giusto e portatore di vita per tutti i lavoratori attualmente impiegati nella RWM.
Mentre auspichiamo che l’azione del Governo vada nella direzione dell’embargo della vendita delle armi all’Arabia Saudita (principale cliente della RWM Italia e a capo della coalizione responsabile dei bombardamenti nello Yemen), riteniamo altresì indispensabile una  revisione delle scelte politiche relative all’industria bellica nazionale, unitamente all’avvio di tavoli di progettazione condivisa per la concretizzazione di una svolta economica del territorio.
In riferimento alle notizie relative al possibile ampliamento della fabbrica, chiediamo un incontro urgente con il Sindaco di Iglesias, dal quale aspettiamo un’iniziativa in continuità con l’odg del Consiglio Comunale del  19 luglio 2017.

Intanto, venerdì 13 luglio, parteciperemo, insieme ad altre realtà della società civile – concludono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita -, al sit-in in piazza del Carmine, a Cagliari dove, alle ore 11.00, verrà presentato al Rappresentante del Governo un Esposto sull’esportazione di armamenti verso l’Arabia.»

«Nella foto, risalente al 5 maggio 2018, l’ex sindaco Emilio Gariazzo – scrivono Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita – stringe la mano in segno di solidarietà alla studentessa yemenita Bonyan Gamal che ha denunciato la strage di un’intera famiglia causata dalle bombe della RWM, con Lisa Clark, vicepresidente dell’International Peace Bureau.»

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Sabato 9 giugno torna a Cagliari la Peace boat, la nave che ha invitato i sopravvissuti alle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki (hibakusha) a partecipare ad un viaggio per raccontare la propria esperienza e chiedere la messa al bando e la distruzione degli arsenali nucleari.

La testimonianza degli hibakusha sarà al centro della conferenza stampa in programma alle 16.00, nell’aula magna del Seminario Arcivescovile di Cagliari (via Monsignor Cogoni, 9).

Oltre ai sopravvissuti alle bombe atomiche, parteciperà all’incontro con i giornalisti anche una delegazione del comitato organizzatore, guidata da Lisa Clark e Daniele Santi, rispettivamente rappresentanti di Rete italiana per il disarmo e Senzatomica (entrambe partner dell’organizzazione ICAN – Premio Nobel per la pace 2017)

La giornata di sabato si articolerà anche in altri momenti.

Il primo è, alle 10.00, la conferenza stampa in Comune, con il presidente del Consiglio comunale Dario Portoghese, Lisa Clark e Daniele Santi, seguito, alle 11,30, dall’incontro con gli studenti dell’istituto tecnico “Scano” di Monserrato per sensibilizzare le giovani generazioni sul grave problema. Alle 17,00, dopo la conferenza stampa, il Seminario di Cagliari ospita invece un incontro pubblico con la delegazione di Peace boat.

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Sabato 5 e domenica 6 maggio, Iglesias ospiterà l’iniziativa “Sardegna – Isola della Pace”, tesa a testimoniare che costruire la pace è possibile anche a partire da uno dei territori maggiormente contaminati dall’escalation bellica che, da anni, coinvolge il mondo e l’Italia.

«La Sardegna, con la “sua” fabbrica di bombe per aereo, sita tra i comuni di Iglesias e Domusnovas e, ancor di più, con le “sue” servitù militari, in cui numerose potenze mondiali svolgono regolarmente i loro giochi di guerra lasciando solo malattie mortali e distruzione dell’ambiente – si legge in una nota degli organizzatori -, si conferma, con questa manifestazione, un “luogo di costruzione di rapporti internazionali di pace e solidarietà” come recita l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale di Iglesias il 19 luglio 2017, in cui si esprime la vocazione pacifica della città mineraria. Già dal 5 mattina (9.30 – 13.30 – Teatro Electra) convergeranno ad Iglesias numerosi giornalisti invitati da NetOne, rete internazionale di giornalisti per la pace e dalla rivista “Città Nuova”, ad un seminario sul tema “Giornalismo e Pace – Legami di pace ed economie di guerra tra Yemen e Sulcis Iglesiente” nel quale sarà centrale la questione delle bombe sarde, responsabili della morte di migliaia di persone in Yemen. Aprirà il Convegno il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi.»

Tra gli altri, parteciperanno: Giorgio Beretta (Rete italiana disarmo), Maurizio Simoncelli (Archivio disarmo), Nico Piro (inviato Rai – Foreign Affairs), Nello Scavo (Avvenire), Marinella Correggia (saggista e giornalista), Paolo Gentili (CEI), Teresa Piras (Movimento non violento), Efrem Tresoldi (Nigrizia), Rosa Siciliano (Pax Christi), Marta D’Auria (Riforma), Roberto Comparetti (Il Portico), Roberto Loddo (Manifesto sardo), Cristina Montoja (NetOne), Giorgia Bresciani (Radio in Blu), Giampaolo Atzei (Sulcis-Iglesiente Oggi), Carlo Cefaloni (Città Nuova), Giulio Meazzini (Città Nuova), Cornelia Isabelle Toelghies (Africa Express).

Nella stessa mattinata, presso la Sala “R. Lepori” dalle ore 10.30 alle ore 13.00, si svolgerà l’incontro pubblico “Porta il tuo pezzetto di Pace ad Iglesias”. Il titolo prende spunto dall’idea che così come oggi si parla (Papa Francesco) di “guerra mondiale a pezzi”, allo stesso modo possiamo parlare di “pace mondiale a pezzi”, alla quale ognuno può dare il proprio contributo.  l programma prevede riflessioni ed esperienze sulla pace.

Interverrà Lisa Clark, tra i vincitori del premio Nobel per la pace 2017, che presenterà la campagna “Italia, ripensaci!”.

Nel pomeriggio, il programma continuerà con la presentazione del libro “Giornalismo di Pace” e con alcuni laboratori tematici per piccoli gruppi, sempre presso l’Electra, alle 16.30.

La sera, in Piazza Sella, dalle ore 18.00, si svolgeranno, prima una breve cerimonia in cui verrà consegnato alla Città di Iglesias il premio “Chiara Lubich per la Fraternità – 2018” a cura di Stefano Cardinali delegato dell’associazione “Città per la Fraternità” – (ritireranano il premio sindaco, consiglieri comunali ed assessori) e poi un ricco programma di testimonianze, riflessioni, proposte e contributi artistici di cantanti e attori che offriranno gratuitamente il loro apporto.

In caso di proibitive condizioni meteo il programma verrà svolto nella Sala “R. Lepori” in via Isonzo.

Interverrà anche Bonyan Gamal, giovane donna yemenita membro dell’ONG “Mwatana for Human Rights” che ha recentemente denunciato la distruzione di un intera famiglia a causa dell’esplosione di una bomba prodotta in Sardegna.

Domenica 6, con raduno in Piazza Municipio alle 10.30, si svolgerà la Run for Unity 2018, una iniziativa internazionale del Movimento “Ragazzi per l’Unità” che si svolge in tutto il mondo alla stessa ora locale in modo da percorrere simbolicamente il globo nell’arco di 24 ore, per dire che l’unità è possibile. In caso di maltempo l’appuntamento è presso il Centro Giovanile Santa Barbara, in piazza Gorizia 15.

«Con il Comitato Riconversione RWM e gli altri soggetti che stanno aderendo, vogliamo rifiutare di  identificare la Sardegna come “isola delle bombe”, come ha fatto il primo canale della televisione pubblica tedesca, ma anche costruire alternative di sviluppo sostenibile e ponti di solidarietà con lo Yemen e con gli altri paesi oppressi dalle guerre in tutto il mondo – conclude il comitato organizzatore -. Tutti sono invitati a partecipare alle varie iniziative proposte e a portare un loro contributo, anche in termini critici, purché costruttivi, in particolare durante il Seminario all’Electra. Anche la dirigenza della RWM Italia Spa, i lavoratori, le rappresentanze sindacali, gli esponenti politici, religiosi e della società civile.»