28 April, 2024
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Maria Grazia Piras 6

La commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale ribadisce il proprio “no” all’ipotesi di un trasferimento del Centro di controllo di Terna da Cagliari alla penisola. Lo fa con una risoluzione che impegna la Giunta ad avviare un’azione forte nei confronti della società elettrica e del Governo nazionale per scongiurare il rischio chiusura del presidio di Cagliari ed evitare che la rete regionale di distribuzione dell’energia vada incontro a problemi di sicurezza.

Il documento, approvato all’unanimità dalla Commissione, arriva al termine di un ciclo di audizioni che hanno coinvolto i dirigenti nazionali di Terna, i sindacati e l’assessore regionale all’industria Maria Grazia Piras.

L’esponente della Giunta Pigliaru, sentita questa mattina in Commissione,  ha espresso forte preoccupazione per la decisione di Terna di accentrare nella sede di Torino le sale di controllo di Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria e Sardegna. «E’ una decisione che allarma – ha detto Piras – soprattutto per il fatto che da Cagliari si gestiscono i black out e tutte le situazioni di emergenza. La rete della Sardegna ha mostrato i propri limiti, il centro di controllo svolge un ruolo fondamentale per la riaccensione delle centrali in caso di black out. Il trasferimento del servizio e l’allontanamento delle professionalità presenti nell’Isola potrebbero portare a decisioni errate in situazioni di emergenza». L’assessore ha quindi ringraziato la Commissione per il lavoro svolto nelle ultime settimane e auspicato un’azione sinergica Giunta-Consiglio per far recedere Terna dal suo piano di riorganizzazione. Nei prossimi giorni, Piras incontrerà i vertici dell’azienda e, subito dopo, chiederà un incontro urgente al Governo.

A margine dell’audizione su Terna, l’assessore all’industria ha riferito ai commissari gli ultimi sviluppi sulle vertenze dei lavoratori di Ottana Polimeri e della miniera di bauxite di Olmedo.

«Per Ottana – ha detto Maria Grazia Piras – attendiamo un pronunciamento dell’Eni e della Saras sul progetto presentato dall’imprenditore Paolo Clivati che prevede la produzione a Sarroch della materia prima da lavorare a Ottana. Un investimento che consentirebbe di mettere in piedi una filiera produttiva tutta sarda. In caso di responso negativo, si valuterà il progetto alternativo che prevede la riconversione degli impianti di Ottana verso la chimica verde. Nel frattempo, l’imprenditore ha presentato un progetto da 5 milioni di euro per il riciclo della plastica che permetterà a 30 cassaintegrati di rientrare al lavoro.»

Diversa la situazione di Olmedo: «Lunedì è stato firmato l’accordo per la concessione di un anno di cassa integrazione – ha spiegato Piras – la Regione è impegnata in un’intensa attività di scouting alla ricerca di un imprenditore disposto a rilevare l’attività. Ci sono alcune manifestazioni di interesse che stiamo valutando con attenzione».

Nessuna novità infine su FORGEA, società partecipata della Regione che si occupava di alta formazione. L’assessore ha confermato la decisione della Giunta di procedere alla sua liquidazione. «Purtroppo non siamo ancora riusciti a ricollocare i tre dipendenti della società – ha affermato l’assessore – c’è il nostro impegno a trovare una soluzione per consentire l’assorbimento dei lavoratori in altre società del settore».

Via libera al bilancio di esercizio 2014 e al piano industriale della società Igea. Lo ha deliberato oggi la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, un passo importante anche al fine del Concordato preventivo con continuità aziendale. Grazie al risultato di esercizio registrato nel corso del 2014 ed al conseguente ripristino di un patrimonio netto positivo, IGEA vede un’inversione rispetto ai precedenti esercizi finanziari.
Per la prima volta dal 2010 si registra un riequilibrio tra ricavi e costi grazie a due modifiche strutturali che hanno inciso sulla redditività. La prima riguarda la convenzione pluriennale per le attività di custodia e mantenimento in sicurezza, che ha consentito una più puntuale rendicontazione delle opere eseguite; la seconda modifica è invece relativa all’incentivo all’esodo, che ha comportato una diminuzione netta di 72 unità di personale, con conseguente riduzione del costo relativo nel corso del 2015.
Il bilancio di esercizio 2014 approvato in data odierna dimostra che si è stati capaci di intervenire sulle principali cause di accumulo delle perdite con l’obiettivo di ripristinare più corrette condizioni operative e di gestione. Contestualmente all’approvazione del bilancio d’esercizio 2014 e del Piano Industriale, la Giunta ha deliberato di nominare Michele Raimondo Salvatore Caria, già liquidatore di Igea, come nuovo Amministratore Unico della società per un periodo di tre anni. A lui il mandato di presentare la richiesta per Concordato preventivo con continuità aziendale dando attuazione al Piano industriale.
«Stiamo procedendo nella direzione tracciata un anno fa – ha commentato l’assessore Piras -. Un’azienda pubblica può operare con efficienza operativa e gestionale. Grazie ai lavoratori e all’azienda adesso possiamo affrontare il futuro con maggiore fiducia e coraggio.»
Minatori IgeaMaria Grazia Piras 6

 

Maria Grazia Piras 1
La Sardegna si candida a diventare Regione leader in Italia nel campo della chimica verde e del settore della bioeconomia. La Regione è entrata a far parte del Tavolo permanente che riunisce gli Enti firmatari dell’accordo di programma ministeriale e il Cluster SPRING (Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth). L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, che ha partecipato a Terni all’incontro tra le 8 Regioni facenti parte di SPRING, rappresenterà la Regione al Tavolo tecnico, per il quale si attende l’ufficializzazione con apposito decreto del MISE.

Nell’incontro di Terni è stato anche deciso di costituire un Tavolo permanente, con presidenza a rotazione, ogni sei mesi, che avrà il compito di condividere le strategie e i modi operativi dei diversi progetti in campo, nel rispetto dell’autonomia e delle peculiarità delle singole regioni. Lo scopo dell’evento era proprio quello di presentare i risultati raggiunti in questi anni, delineare le prospettive di sviluppo e incoraggiare le strategie in materia di bioeconomia e di chimica da fonti rinnovabili.

«In questi settori il ruolo della Sardegna è già importante, grazie alle esperienze maturate a Porto Torres con Matrìca – ha detto l’assessore Piras – ma questo non basta: vogliamo avviare processi di crescita. Il nostro obiettivo è creare un modello integrato di economia basato su filiere innovative e multisettoriali. La bioeconomia consente di rigenerare i territori e programmare strategie di sviluppo sostenibili. La nostra presenza al Tavolo Permanente è un riconoscimento del lavoro che stiamo svolgendo per dare impulso alla Green economy.» 

La bioeconomia rappresenta una voce rilevante in Europa: il mercato è stimato in 2.000 miliardi di euro e dà lavoro a oltre 22 milioni di persone. SPRING è la piattaforma nazionale dell’intera filiera italiana della chimica da fonti rinnovabili (103 associati provenienti dal mondo agricolo, industriale, istituzionale, della ricerca e del no profit). In SPRING la Sardegna è rappresentata dall’AGRIS (Agenzia Regionale per la Ricerca in Agricoltura),da Matrìca e dalle Università di Cagliari e Sassari. A oggi, sul territorio nazionale, SPRING ha attivato 4 progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e formazione.

Due di questi coinvolgono la Sardegna. Il primo riguarda il progetto ALBE, capofila Versalis (gruppo Eni), un progetto di utilizzo di processi e tecnologie innovative e sostenibili per la produzione di elastomeri attraverso l’utilizzo di materie prime alternative e rinnovabili (20 i giovani ricercatori sardi coinvolti). Il secondo progetto, targato Matrìca, è la Bioraffineria realizzata da Novamont, azienda leader nel mercato delle bioplastiche. La Bioraffineria (nel progetto di formazione sono coinvolti anche 10 ricercatori sardi) è uno dei pochi esempi di filiera green in Italia.

 

Il presidente del gruppo consiliare Sardegna e consigliere regionale Modesto Fenu, accoglie con soddisfazione il via libera al Piano Operativo della Zona Franca di Cagliari. L’atto, approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, consentirà alla società Cagliari Free Zone di realizzare gli interventi inseriti nel progetto, che ha già ottenuto il nulla osta dell’Autorità doganale di Cagliari e segue i disposti del decreto legislativo 75/98 e del conseguente decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 2001.

«Si tratta di un ulteriore passo avanti nella strada per un nuovo modello di sviluppo – dice Modesto Fenu -, con un sistema  che veda protagonista lo strumento della zona franca in un quadro di fiscalità speciale di compensazione di quegli svantaggi oggettivi conosciuti e dimostrati, che negli anni sono diventati una zavorra ormai insopportabile per il sistema economico locale. La parola d’ordine diventa quella di tradurre gli effetti positivi della zona franca per le aziende isolane, con un progetto che dia ossigeno e occupazione al nostro sistema economico – aggiunge Fenu -. Pensiamo che sia solo il primo atto di un traguardo importante per la Sardegna. Tuttavia, riteniamo opportuno sollecitare la costituzione della commissione regionale Zona Franca che, ricordiamo, è stata recentemente votata all’unanimità dal Consiglio regionale, diventando di fatto legge regionale. Questo potrebbe essere un punto di riferimento importante sia per le interlocuzioni locali che nella dimensione nazionale e comunitaria. Appare inoltre indispensabile riprendere il tavolo di trattativa con il Governo nazionale sulla leva fiscale a più ampio spettro rispetto allo strumento “zona franca” e che da svariati decenni è reclamata da economisti, studiosi, politici e sardisti militanti e soprattutto evidente nella filosofia guida dello statuto autonomistico della Sardegna.»

«Il nostro progetto – sottolinea ancora Modesto Fenu – quindi mira all’allargamento della zona franca verso tutta l’isola, con un piano in grado di porre al centro la questione del lavoro e dell’occupazione partendo dal sistema economico-produttivo endogeno che potrebbe avere una sorta di piattaforma relazionale nuova e di caratura internazionale.»

«E’ necessario – conclude Modesto Fenu – affiancare alla Zona franca altri strumenti di fiscalità di compensazione e, soprattutto, proseguire in tempi rapidi nell’attuazione del decreto 75/98 con l’istituzione delle altre zone franche: Arbatax, Santa Giusta, Portovesme, Portotorres e Olbia.»

Modesto Fenu copia

 

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha approvato la delibera che consentirà alla società Cagliari Free Zone di realizzare gli interventi inseriti nel progetto, che ha già ottenuto il nulla osta dell’Autorità doganale di Cagliari. Il Piano Operativo prevede la realizzazione dei servizi comuni e la collocazione logistica degli spazi da adibire a servizi generali. Si tratta di infrastrutture che consentiranno l’avvio delle prime attività.
«È un provvedimento importante – ha detto l’assessore Piras – perché ci consente di individuare e studiare un modello di Zona franca che vorremmo estendere, come previsto dal nostro Statuto, agli altri cinque punti franchi della Sardegna: Olbia, Porto Torres, Oristano, Arbatax e Portovesme. Il punto di Cagliari, insomma, sarà una sorta di “laboratorio” che permetterà alla Regione di capire come integrare le Zone franche con modelli di sviluppo coerenti con le esigenze dei diversi territori.»
Il progetto di massima di Cagliari Free Zone individua un lotto di 6 ettari all’interno della zona attualmente recintata nella parte posteriore del piazzale di banchina del molo di Levante del Porto Canale. Il lotto sarà recintato su quattro lati e vi saranno due accessi. I costi di massima per le opere da realizzare ammontano a poco meno di un milione e 100 mila euro. In particolare, saranno costruite le palazzine e sarà sistemata la viabilità. Sono previsti interventi anche sui servizi tecnologici, il telecontrollo, l’illuminazione e l’impiantistica.

 

Porto di Cagliari

Il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, è intervenuto dinanzi alla Sezione regionale del controllo per la Sardegna della Corte dei Conti, dove si sta svolgendo la Verifica del Rendiconto generale della Regione per il 2014. Sono presenti anche gli assessori della Sanità, Luigi Arru, dell’Industria, Maria Grazia Piras, della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, e i direttori generali degli assessorati.
«Ci siamo autoimposti il rigore e la trasparenza che solo il bilancio armonizzato può garantire per risanare le casse della Regione ma ci saremmo aspettati che anche il Governo facesse la stessa cosa, invece non andrà in bilancio armonizzato né quest’anno né il prossimo, e questo potrà crearci qualche problema – ha detto Raffaele Paci -.
Ringrazio la Corte per questo importante confronto, che non è solo un passaggio formale ma un’importante occasione di riflessione comune.»
Il vicepresidente ha ricordato alla Corte i «pesanti vincoli delle spese obbligatorie della Regione. Non basta certamente un anno per cambiare la situazione, serve almeno una legislatura, considerando anche la flessione delle entrate dovuta alla crisi economica». Spaventosa, poi, la situazione dei residui passivi e attivi che a fine 2013 erano rispettivamente di 5 e 4 miliardi di euro. «Abbiamo lavorato moltissimo e dimezzato questa forbice, avviando una gestione positiva dei residui – ha ricordato Paci -. Non avremo mai più il problema delle perenzioni grazie al bilancio armonizzato, perenzioni che ammontano a 2 miliardi e 300 milioni per il 2013 e a 2,7 per il 2014. Intanto, abbiamo istituito un fondo di 530 milioni per affrontare adeguatamente il problema. Il bilancio della Regione dunque, considerate le tante novità, è in itinere, dinamico, un bilancio che stiamo cercando di ripulire e portare a chiarezza e trasparenza».
Raffaele Paci 4

Portal 1 copiaNinetto Deriu
Finalmente una buona notizia per 60 lavoratori ex Ila che avevano perso il sussidio della mobilità o che lo perderanno a partire dal 30 giugno di quest’anno. Ieri in Regione è stata sottoscritta l’intesa, alla presenza degli assessori dell’Industria e del Lavoro, Maria Grazia Piras e Virginia Mura, e i rappresentanti sindacali. Si tratta del primo passo di un percorso formativo che, per ora, interesserà i lavoratori ex Ila e che sarà poi esteso a tutti i lavoratori delle industrie in crisi del Sulcis Iglesiente.
Il percorso formativo è anche finalizzato all’inserimento lavorativo nei cantieri che saranno avviati a Portovesme per la ripresa delle attività produttive dell’Eurallumina. Si tratta di un primo intervento i cui termini saranno approfonditi nel corso di un nuovo incontro già convocato per la prima decade di luglio. In seguito all’intesa siglata questo pomeriggio, i lavoratori hanno deciso di smantellare il presidio sotto il palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari.
L’assessorato dell’Industria ha ribadito la propria disponibilità al confronto con Ninetto Deriu, titolare della Port.Al (ex Ila) e all’utilizzo di tutti gli strumenti consentiti e concretamente attuabili per il rilancio della produzione.
Ninetto Deriu ha rilevato lo stabilimento ex Ila tre anni fa, con un progetto di rilancio molto ambizioso, nel quale ha investito circa 10 milioni di euro. Il progetto è stato finora bloccato prima dal no all’installazione di un mini parco eolico, poi dai ritardi nell’esame di una proposta d’intesa per un accordo bilaterale con l’Enel per la fornitura di energia a prezzo agevolato. A inizio maggio, di fronte ai tempi infiniti del confronto sui costi energetici, Ninetto Deriu ha annunciato la rinuncia all’investimento.

 

Il disegno di legge regionale sulla semplificazione è ad un passo dalla definitiva approvazione. L’obiettivo della Giunta regionale è fare della Sardegna una regione amica dell’impresa e dei cittadini, insieme a una Regione che sappia comprendere e interpretare le esigenze di tutti. Innanzitutto, la partecipazione: il provvedimento sarà approvato dopo ampia consultazione. Ieri, a Cagliari, è stato fatto un passo decisivo con la riunione del Tavolo del partenariato per la Semplificazione.
«Anche su questo tema, stiamo portando avanti gli impegni assunti in campagna elettorale», ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. «Prima di approvare il disegno di legge, secondo una modalità che stiamo facendo diventare sistema, vogliamo discuterne, confrontarci con le parti interessate, in questo caso il partenariato. I cittadini e gli imprenditori possono farlo anche sul sito sardegnapartecipa.it, il luogo virtuale in cui si possono segnalare le difficoltà burocratiche più frequenti, le pratiche più fastidiose e quelle che creano problemi. Sono convinto che l’intelligenza collettiva porti sempre a buoni risultati. Sapremo prendere spunto dalle segnalazioni per migliorare il disegno di legge. Quanto alle imprese, noi già sappiamo che la semplificazione e la riduzione della pressione fiscale sono i problemi più sentiti. Lavoriamo perché la Sardegna sia un posto ideale dove poter investire e creare sviluppo, e quindi occupazione.»
L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, si è espressa sulla stessa lunghezza d’onda. «L’esecutivo – ha detto – dall’inizio del proprio mandato di governo è impegnato a creare un ambiente normativo che favorisca la competitività del sistema economico e produttivo. Nostro compito è far sì che le imprese possano valorizzare le proprie idee e contribuire alla crescita economica della Sardegna». L’assessore Piras ha definito gli obiettivi immediati e di medio e lungo termine che saranno raggiunti una volta approvato il disegno di legge: riduzione degli oneri e degli adempimenti a carico delle imprese, con la garanzia di avere certezze dei tempi nei procedimenti amministrativi; razionalizzazione delle comunicazioni tra imprese e amministrazione attraverso le potenzialità del digitale; stesura di atti legislativi con testi chiari e comprensibili. «Il disegno di legge sulla Semplificazione va in questa direzione – ha aggiunto l’assessore Piras – e, una volta approvato, sarà anche efficace nella lotta alla corruzione e nella tutela della trasparenza». L’assessore Piras, infine, ha ricordato l’importanza strategica del SUAPE, lo Sportello Unico per le Attività Produttive e l’Edilizia, che mette insieme l’esperienza nel coordinamento SUAP attuata dall’Assessorato dell’Industria in materia di avvio d’attività d’impresa con gli adempimenti di natura edilizia in capo ai cittadini.
«L’intervento sulle leggi e sulle norme è un passo fondamentale – ha detto l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro –. La pubblica amministrazione deve garantire l’interesse pubblico, non costruire “schermi” che ostacolano il rapporto con le imprese e i cittadini. Dobbiamo migliorare la burocrazia, costruirne una nuova e in grado di rispondere alle esigenze di tutti. Occorre semplificare – ha detto ancora l’assessore Demuro – ma anche adeguare gli strumenti ai nuovi servizi digitali. Più la pubblica amministrazione sarà trasparente ed efficiente, più sarà in grado di generare fiducia nei cittadini e negli imprenditori».
L’intervento dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, si è invece concentrato sugli effetti che il provvedimento avrà sul funzionamento degli enti locali. «La pubblica amministrazione è fatta di procedure ma soprattutto di persone, e occorre dunque un adeguamento. Iniziamo con una volontà politica che va nella direzione della semplificazione, la modifica degli impianti normativi, l’eliminazione delle norme inutili, l’applicazione di buone prassi – per esempio il SUAP – anche in altri contesti, è la strada giusta. Serve la determinazione della Regione, ma anche quella degli enti locali e di tutti i soggetti coinvolti nel processo di semplificazione. È una rivoluzione di sistema – ha concluso Erriu – per accelerare i processi di spesa, per ridurre i tempi di risposta della pubblica amministrazione e far fare alla Sardegna un grande passo in avanti».

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha partecipato questa mattina, a Sassari, al convegno sul tema “Gli strumenti e gli incentivi della Regione in favore degli insediamenti d’impresa nei contesti industriali”.

«Il nostro obiettivo è rafforzare e espandere la base del sistema produttivo sardo. Lavoriamo per fare della Sardegna una regione “business friendly”, amica dell’intrapresa economica», ha detto l’assessore Piras che ha illustrato le strategie della Giunta per potenziare il tessuto imprenditoriale e produttivo dell’isola e le iniziative per rendere la Sardegna appetibile anche all’esterno in termini di nuovi insediamenti produttivi.

«Stiamo costruendo politiche e azioni organiche in grado di incidere positivamente sull’ambiente economico e normativo nel quale operano le aziende. Per questo – ha detto l’assessore dell’Industria – diamo grande rilievo alla semplificazione normativa e amministrativa e alle azioni che migliorino la qualità dei servizi da erogare, sempre più in forma digitale.»

A questo proposito, l’assessore ha annunciato che nei prossimi giorni si riunirà il Tavolo regionale per la semplificazione normativa. Saranno raccolte indicazioni e suggerimenti per completare un disegno di legge sul tema, già predisposto dall’assessorato dell’Industria e condiviso con gli altri assessorati interessati.

Maria Grazia Piras si è anche soffermata sul ruolo dei consorzi industriali. «Presto – ha detto – porterò in Giunta una proposta di riforma nella quale la scelta del modello di governance e di organizzazione sarà legata alle funzioni dei Consorzi a supporto dei processi di crescita dei sistemi produttivi territoriali. I Consorzi sono il punto di approdo delle nostre politiche di attrazione degli investimenti esterni. Attorno a essi – ha aggiunto l’assessore Piras – dobbiamo quindi costruire un sistema di convenienze che consenta di orientare verso la Sardegna gli investimenti nazionali e internazionali».

Nel corso del convegno, infine, è stato presentato il portale SardegnaAreeIndustriali.it . L’incontro di Sassari sarà replicato martedì prossimo, 16 giugno, al Caesar’s Hotel di Cagliari.