29 April, 2024
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La commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo) ha dedicato una seduta alle audizioni dell’assessore Mario Nieddu e dei vertici dell’Ats su una serie di problemi più volte all’attenzione del Consiglio regionale, per iniziativa di diversi gruppi consiliari.
Il primo argomento affrontato è stato quello delle strutture residenziali (o comunità) integrate, nelle quali possono essere accolte persone non autosufficienti o con esigenze educative e relazionali di carattere intensivo (disabilità gravi, disturbi mentali, disagio minorile)
Si tratta quindi di strutture che, al di là dei requisiti minimi fissati dalla legge, devono possedere caratteristiche specifiche il più possibile adatte alle differenti tipologie degli ospiti.
In attesa della definizione dei nuovi requisiti, che saranno oggetto di una specifica delibera della Giunta regionale previo parere della commissione, le strutture residenziali integrate hanno dovuto superare una fase difficile a causa dell’emergenza Covid che ha reso necessario il reclutamento straordinario di personale medico ed infermieristico e l’incremento della presenza degli Oss.
E’ stata poi affrontata, su richiesta del capogruppo del M5S Michele Ciusa, la questione dei supporti ai pazienti diabetici. L’assessore Mario Nieddu, dopo aver premesso che le risorse messe a disposizione dalla Regione sono sufficienti, ha annunciato la prossima pubblicazione di un bando di gara che permetterà l’accesso agli strumenti tecnologici più avanzati, compresi i sensori non “freestyle”.
Successivamente, la commissione si è occupata su richiesta del vice presidente Daniele Cocco (Leu) della parziale stabilizzazione dei medici veterinari “dirigenti”, che ha interessato solo 10 professionisti a fronte di un fabbisogno complessivo di 31 unità. Sul punto hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali (Antonello Peru e Giorgio Oppi di Udc-Cambiamo, Gianfranco Ganau del Pd, Piero Maieli del Psd’Az, Francesco Agus dei Progressisti, Desirè Manca del M5S, Giovanni Antonio Satta (Misto), Giuseppe Talanas di Fi e Antonio Mundula di Fdi.
Il vice presidente Daniele Cocco, in particolare, ha lamentato con forza le tante anomalie di una procedura che, a suo giudizio, è andata avanti per troppo tempo per poi concludersi negativamente, pur partendo da una base documentale chiara e completa e da indirizzi comuni della commissione e del Consiglio.
A nome dell’Ats, il dottor Carlo Murru ha affermato che il dato del fabbisogno di personale è sempre in evoluzione ed ha assicurato che l’estensione della “platea” degli eventi diritto ai possessori dei requisiti fino alla data del prossimo 30 giugno, consentirà l’aumento delle stabilizzazioni attraverso la revisione del piano di fabbisogno ed un bando. La commissione ha ottenuto la verifica a breve scadenza di tale impegno entro (come ha precisato il presidente Domenico Gallus) i prossimi 7/10 giorni.
Inoltre, ancora su richiesta del capogruppo del M5S Michele Ciusa, si è parlato delle indennità infrasettimanali da corrispondere ai dipendenti dell’azienda Brotzu. Il direttore dell’assessorato Marcello Tidore ha risposto che è in corso una verifica tecnico-giuridica con lo scopo di arrivare ad un intervento stabile, anche alla luce di alcune sentenze in materia della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia.
Desirè Manca, sempre del M5S, ha portato all’attenzione della commissione la carenza dei pediatri di libera scelta nel Sassarese. Nella conferenza Stato-Regioni, ha replicato il dg dell’assessorato Marcello Tidore ricordando che si tratta di un problema molto presente nei territori, si stanno valutando soluzioni alternative temporanee come l’affidamento di incarichi ed il prolungamento dei “massimali” per la fascia da 0 a 6 anni.

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La Sardegna ha registrato oggi la migliore performance nazionale di somministrazioni ogni 100mila abitanti, 978, il dato più alto fra le regioni, seguono Campania (976) e Umbria (932). Oltre 805mila le dosi somministrate complessivamente nell’Isola, dove circa il 36% della popolazione ha ricevuto almeno la prima inoculazione.

«Sul fronte della campagna di vaccinazionedice il presidente della Regione, Christian Solinas registriamo un continuo miglioramento. Siamo impegnati a tutto campo e l’intero sistema sanitario dimostra, ancora una volta, le sue potenzialità e la sua efficienza. Oggi come non mai è fondamentale spingere verso il traguardo della piena immunizzazione. La stagione estiva è ormai alle porte e l’Isola si prepara a riconquistare la zona bianca. Il nostro sistema economico e produttivo deve ripartire in sicurezza così come le vite di tutti i sardi.»

«Un risultato aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu in riferimento alla performance registrata nella giornata odiernache restituisce il segno dell’impegno e della capacità del nostro sistema sanitario, in grado di dare risposte concrete in una campagna di vaccinazione di massa così importante come quella che stiamo affrontando oggi.»

Si è conclusa ieri, a Carloforte, la seconda tappa della campagna di vaccinazione sulla popolazione delle isole minori. In tre giorni, da venerdì a domenica, sono stati vaccinati circa 4 mila residenti, su circa 4.400 cittadini d’età superiore ai 16 anni non ancora immunizzati. San Pietro, dopo La Maddalena, è la seconda isola sarda ad aver concluso il piano di vaccinazione di massa in base all’accordo nazionale ed è isola Covid-free, con l’immunizzazione del 90% della popolazione vaccinabile. 

«Un’opportunità che i cittadini di Carloforte hanno accolto con grande senso di responsabilitàdichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, esprimendo soddisfazione per il risultato della campagna di vaccinazione nell’Isola -. Abbiamo dato il nostro pieno sostegno ad un progetto di buonsenso rivolto alle comunità che vivono nelle nostre isole e in tempi rapidi stiamo raggiungendo un traguardo importante grazie all’incessante lavoro del nostro sistema sanitario e alla sinergia fra le istituzioni ed il mondo del volontariato.»

Sul fronte della pandemia in Sardegna, l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu conferma che «il quadro epidemiologico continua a migliorare su tutto il territorio e ora più che mai siamo impegnati con ogni sforzo per raggiungere una nuova normalità. Servirà ancora la massima responsabilità da parte di tutti, ma la zona bianca non è un miraggio».

Da venerdì 28 a domenica 30 maggio, la campagna di vaccinazione di massa si sposterà nell’Isola di Sant’Antioco, per l’immunizzazione di tutti i cittadini residenti, domiciliati o in loco stabilmente per lavoro, nei comuni di Sant’Antioco e Calasetta.

Prosegue la campagna di vaccinazione anti-Covid nelle isole minori della Sardegna. Dopo La Maddalena, dove le somministrazioni si sono chiuse il 16 maggio con la copertura dell’80% della popolazione vaccinabile, sarà il turno di Carloforte. Circa un migliaio gli abitanti dell’isola di San Pietro che hanno già ricevuto la prima dose. Nelle giornate del 21, 22 e 23 maggio si punterà all’immunizzazione della restante popolazione vaccinabile, una platea di 4.500 residenti.

In campo oltre un centinaio di operatori, tra sanitari, civili e militari, personale dell’Ats, medici di famiglia, protezione civile e volontari della Croce azzurra. La campagna nelle isole minori si inserisce nell’ambito dell’accordo nazionale fra le Regioni e la struttura commissariale per l’emergenza Covid. Un progetto che il Presidente della Regione, Christian Solinas ha definito di grande importanza: «L’immediata e completa immunizzazione delle nostre isoledice il presidente della Regione è una scelta di buonsenso, che ha una duplice valenza, perché interviene sullo svantaggio della doppia insularità e, nel contempo, consente alle comunità delle nostre isole una più rapida e sicura ripartenza, in chiave turistica e non solo».

Le vaccinazioni proseguono con una nuova accelerazione in tutta la Sardegna, dove sono state raggiunte le 700mila dosi somministrate, poco meno di 14mila inoculazioni nella giornata di ieri. «Sul fronte della campagna di vaccinazione aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu si continua a lavorare senza tregua. I risultati iniziano a riflettersi sul quadro epidemiologico, che continua a migliorare e anche la zona bianca non è un miraggio. Servono ancora responsabilità e il massimo impegno da parte di tutti, ma il ritorno a una nuova normalità, in sicurezza, è possibile.»

Da venerdì 21 a domenica 23 maggio, dunque, saranno tutti i cittadini dell’Isola di San Pietro, residenti e domiciliati, di età superiore ai 16 anni non ancora immunizzati, ad essere chiamati alla vaccinazione nei locali delle scuole elementari: la mattina dalle 9.00 alle 13.00, il pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00, rispettando rigorosamente la prenotazione assegnata. Gli allettati verranno vaccinati a domicilio.

Ciascun cittadino dovrà portare con sé il modulo di consenso alla vaccinazione e la scheda anamnestica firmata, l’autocertificazione per la domiciliazione, la tessera sanitaria e un documento di identità in corso di validità.

La campagna vaccinale di massa la prossima settimana si sposterà ai Comuni di Sant’Antioco e Calasetta nelle giornate di venerdì 28, sabato 29, domenica 30 e, se necessario, lunedì 31 maggio prossimi.

L’obiettivo è diventare isola cosiddetta covid-free e, pertanto, la campagna vaccinale verrà aperta anche ai lavoratori che stabilmente operano nell’isola.

Parliamo del mondo della scuola, dei supermercati, dei ristoranti, dei bar e delle pizzerie, degli hotel, delle attività commerciali in genere, delle imprese di servizi e via discorrendo.Tutti quei lavoratori che, sebbene non residenti o non domiciliati nel Comune di Sant’Antioco, prestano servizio in paese in maniera continuativa.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha comunicato alla Regione il passaggio alla zona gialla, confermando la riclassificazione dell’Isola nella fascia di minor rischio.

«Il quadro epidemiologico della Sardegnadice il presidente della Regione, Christian Solinasè in continuo miglioramento. Lo certificano i dati diffusi oggi dal monitoraggio dell’ISS che vedono l’Isola per la seconda settimana consecutiva registrare l’indice di contagio più basso d’Italia, con un indice RT pari a 0,7, in ulteriore flessione rispetto allo 0,74 rilevato in precedenza e in sensibile calo rispetto allo 0,81 di due settimane fa. Da lunedì la Sardegna passerà alla zona gialla, un cambio di classificazione che sarebbe già potuto avvenire la settimana scorsa, stando ai principali indicatori che misurano la diffusione del virus sul nostro territorio. Oggi nell’Isola continua a diminuire anche la pressione sugli ospedali, dove il tasso d’occupazione dei posti letto segna il 17% in area medica e 19% nelle terapie intensive. Un risultato che premia i grandi sforzi messi in campo per contrastare la pandemia e il sacrifico dei sardi. L’allentamento delle restrizioni consentirà, in sicurezza, la ripartenza di tante attività. Ora è fondamentale cambiare il sistema di parametrazione in vigore. Se fossero già attive le proposte attualmente in discussione, la Sardegna sarebbe già ritornata in zona bianca. Abbiamo chiesto con forza, sui tavoli nazionali, un adeguamento dei parametri che, con la progressione della campagna vaccinale e la stagione turistica alle porte, non è più rinviabile.»

Una posizione ribadita dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu: «Al tavolo tecnico nazionale abbiamo posto diverse questioni per la revisione del sistema attualmente in vigore, oggi del tutto inadeguato a una gestione puntuale dell’emergenza. Non abbiamo solo proposto una diversa parametrazione, ma anche una diversa tempistica, con valutazioni e possibilità di riclassificazione di settimana in settimana. Inoltre, tra le proposte che abbiamo avanzato, c’è anche quella di restrizioni mirate su aree specifiche all’interno delle regioni, aspetto che, in prospettiva di una riapertura, specialmente al turismo, metterebbe in competizione virtuosa i territori per garantire la sicurezza».

Nei primi centri dedicati dell’Isola, allestiti presso l’Ospedale Marino di Cagliari e l’Hub di Sassari ‘Promocamera’, è operativo il servizio dell’Ats che si occupa della preparazione delle dosi vaccinali per i medici di medicina generale. Consegnate ai medici di famiglia, nelle ultime ore, le prime siringhe pronte all’uso, destinate all’immunizzazione dei pazienti a domicilio o in ambulatorio.

Il servizio, attivo da ieri, è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30, nelle modalità concordate con le sigle di categoria.

La procedura prevede che i medici eseguano la prenotazione delle dosi con almeno quattro giorni di preavviso. I sanitari potranno ritirare esclusivamente il quantitativo di vaccini corrispondente al numero di somministrazioni che avranno programmato per la giornata. Le siringhe con i sieri Pfizer e Moderna, consegnate in base alla disponibilità, dovranno essere utilizzate entro 6 ore dalla loro preparazione.

Per il trasporto e la conservazione le siringhe pre-riempite sono consegnate all’interno di buste fotoprotettive e – secondo le indicazioni del protocollo operativo – sarà cura del medico richiedente presentarsi munito di borsa termica o altro contenitore idoneo a preservare al meglio l’integrità del farmaco.

“Stiamo mettendo in campo ogni strumento e soluzione a nostra disposizione per rafforzare la campagna di vaccinale sul territorio, ponendo la massima attenzione per le categorie più a rischio. Vogliamo immunizzare tutti i cittadini, presto e bene, per poter tornare rapidamente a una nuova normalità, in sicurezza. Siamo nella fase più delicata della campagna di vaccinazione e serve il massimo impegno da parte di tutti per vincere la battaglia contro il virus»dice il presidente della Regione, Christian Solinas.

«Il nuovo servizio svolto dall’Ats – aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – nasce con l’obiettivo di rendere più agevole il lavoro dei medici di famiglia, che potranno raggiungere così i loro assisti muniti di siringhe già pronte per l’inoculazione. Con la collaborazione dei medici di base contiamo di raggiungere soprattutto quei fragilissimi impossibilitati a recarsi negli hub e nei punti di vaccinazione.»

Al via la vaccinazione di massa nelle Isole minori sarde, La Maddalena e San Pietro. Dalla prossima settimana Ats, con la collaborazione dei vertici militari del Comando dell’Esercito Sardegna e del Comando Interforze, avvierà la vaccinazione di tutta la popolazione, non ancora immunizzata, dai 18 anni in su, secondo quanto previsto dall’accordo per le Isole minori tra la Struttura Commissariale all’emergenza Covid e le Regioni.

«La campagna di vaccinazione di massa che ci apprestiamo ad avviare è un segnale di forte attenzione per tutti i sardi che vivono lo svantaggio della doppia insularitàha sottolineato il presidente della Regione Christian Solinas. Una decisione di buonsenso che porterà in tempi rapidi alla completa immunizzazione dei cittadini delle nostre isole. Contro il virus stiamo affrontando la battaglia più importante in tutto il territorio della nostra regione ed il nostro impegno, su questo fronte, è totale. Gli obiettivi – ha aggiunto il presidente Christian Solinas -, non sono cambiati: arrivare nei tempi più rapidi alla completa immunizzazione, garanzia e premessa per la ripartenza delle attività economiche.»

L’accordo per la partenza della vaccinazione di massa è arrivato questa mattina nel corso di un incontro avvenuto tra il Commissario straordinario dell’Ats Sardegna Massimo Temussi, il Generale Francesco Olla, dell’Esercito Sardegna e il Generale di Divisione Francesco Bruno del Comando operativo di vertice interforze, giunto da Roma a ribadire il supporto che la Struttura Commissariale darà alla Regione nelle attività della campagna di vaccinazione anti Covid-19. Anche la rete di volontariato Ad Adiuvandum fornirà supporto alla vaccinazione nei piccoli paesi con l’ausilio di medici volontari.

Le vaccinazioni saranno organizzate in strutture che verranno individuate nei prossimi giorni in collaborazione con le amministrazioni comunali. Il programma prevede un’attività che si svolgerà in 3 giorni. Nell’Isola di la Maddalena, dove risultano vaccinate già 4.000 persone, la somministrazione delle dosi al resto della popolazione maggiorenne è prevista per il 14, 15 e 16 maggio 2021, mentre a Carloforte le date previste della campagna vaccinale sono il 21, 22 e 23 maggio 2021. L’invito alla vaccinazione è rivolto a tutta la popolazione secondo un ordine di priorità che sarà tempestivamente comunicato dai Comuni interessati.

Massima priorità quindi al settore del turismo, ma senza abbassare la guardia sulla salute della popolazione delle Isole minori della Sardegna.

Un impegno confermato anche dall’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, che ribadisce l’assoluta priorità dell’impegno della struttura sanitaria regionale in questa fase cruciale.

I medici di famiglia potranno prenotare il vaccino per l’immunizzazione dei propri pazienti e ritirare le siringhe con le dosi già pronte per le somministrazioni a domicilio o nel proprio ambulatorio. Lo prevede il nuovo protocollo operativo sottoscritto oggi tra Ats e le sigle dei medici di medicina generale più rappresentative nell’Isola. Il servizio partirà inizialmente con il supporto dell’Ospedale Marino di Cagliari e dell’Hub vaccinale di Sassari ‘Promocamera’, dove i medici di base potranno andare a ritirare le siringhe pronte all’uso dalle 8.30 alle 14.30, dal lunedì al venerdì.

La procedura, che per la preparazione delle dosi si avvarrà anche della partecipazione dei medici volontari, resa possibile grazie alla collaborazione con l’Ordine, prevede la prenotazione dei vaccini (Pfizer e Moderna) e le modalità di ritiro, trasporto, conservazione, nonché le indicazioni sulla somministrazione che dovrà avvenire entro le 6 ore dal momento della preparazione.

«La soluzione che ci apprestiamo a mettere in campodice il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas consentirà di superare molti ostacoli e facilitare ulteriormente il lavoro dei medici di famiglia impegnati nelle vaccinazioni. Questo ci consentirà di rendere la campagna più capillare e di raggiungere così più agevolmente tutte quelle persone estremamente vulnerabili che devono essere vaccinate a domicilio e la cui immunizzazione è per noi prioritaria.»

«Diamo attuazione a procedure condivise aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – che ci consentiranno di potenziare ulteriormente la campagna di vaccinazione sul nostro territorio. Contiamo in un forte impegno da parte di tutti per raggiungere la piena immunizzazione, in tempi rapidi, dei soggetti più a rischio.»

«Apprezziamo l’iniziativa assunta dal governatore della regione Campania che ha annunciato la vaccinazione di tutti i residenti nelle isole di Capri, Ischia e Procida, entro 2-3 settimane, per tutelare le esigenze di una comunità che punta sul turismo per il suo rilancio economico in vista dell’estate. Abbiamo chiesto lo stesso trattamento al generale Figliuolo per la nostra Isola e per tutte le Isole minori, ricevendo rassicurazioni in tal senso che apprezziamo. Ma chiediamo perché l’iter per arrivare a questo obiettivo si è fermato in Sardegna.»

Sono molto dure le parole espresse dal sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, nella diretta Facebook appena conclusa.

«Il nostro tessuto economico vive una situazione drammatica, qui ci vuole una svolta. Non voglio fare polemiche ma devo dare risposte ai miei cittadini e rivolgo un appello al governatore Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu, capire per quale ragione non hanno agito come ha fatto il governatore della regione Campania, qual è il motivo di questo dietro front rispetto alla volontà espressa dal commissario generale Figliuolo ha aggiunto Salvatore Puggioni -. Il governatore ce lo deve dire, sarà mio compito affrontare il problema da subito. Siamo tutti uguali di fronte al virus? O dobbiamo credere alle affermazioni di altri governatori, vedi quello della regione Veneto?»

«Vogliamo sapere – lo ripeto – perché questo iter è stato bloccato, mentre a Procida si apprestano a vaccinare gli over 30, a Carloforte non abbiamo ancora completato la vaccinazione degli over 80. Chiediamo l’immediato ripristino delle vaccinazioni a Carloforte. Ho chiesto rassicurazioni in tal senso al dottor Giuseppe Ottaviani e contiamo di riprendere le vaccinazioni a Carloforte entro il 15 maggio – ha rimarcato Salvatore Puggioni -. Non registriamo, intanto, nessun’altra positività Covid-19, la guarigione clinica di 11 persone e 5 negativizzazioni. 4 sono gli attualmente positivi, 2 dei quali ospedalizzati, 7 le persone in quarantena compresi i positivi. Sono numeri confortanti che ci avvicinano alla situazione di Isola Covid-free che è il nostro obiettivo per ripartire. Purtroppo, dobbiamo registrare il decesso di una nostra concittadina, che porta a 4 il numero delle vittime nella nostra comunità dall’inizio della pandemia. Si tratta di decessi con Covid, non solo per Covid. Continuiamo ad essere prudenti, il virus continua a colpire e dobbiamo tenere alta la guardia perché molto pericoloso e provoca dei danni irreparabili»

«La prossima settimana riprende la didattica in presenza anche nella sezione E della scuola dell’infanzia che era stata sospesa per la positività al visur di 16 bambini su 19, vista la negativizzazione e la guarigione clinica dei bambini e dei docenti. Il servizio mensa scolasticoha detto ancora Salvatore Puggioninon sarà riattivato neppure la prossima settimana in via precauzionale. Riapriremo al pubblico lunedì gli uffici comunali l’ecocentro comunale.»

«Ad oggi, a Carloforte, sono stati somministrati 730 vaccini, numero che sommato a quello dei vaccinati a Sant’Antioco, Carbonia e Iglesias, porta a circa 950 il numero delle persone che hanno completato il ciclo vaccinale, il 16%. I vaccini sono la nostra unica ancora di salvezza. Lavoriamo per fare in modo che tutti possano avere la vaccinazione il più rapidamente possibile. Avremmo voluto un punto vaccinale permanente nella nostra Isola, probabilmente non avremo mai un hub ma a noi non interessa questoha concluso il sindaco di Carloforte -, interessa solo che i vaccini vengano fatti, qualunque sia il nome del centro in cui vengono somministrate le dosi.»

E’ stato inaugurato, oggi a Pula, il nuovo centro di vaccinazione allestito nel Teatro comunale “Maria Carta”. La struttura si inserisce nell’ambito degli accordi tra la Regione, i Comuni dell’Isola, l’Ats e i medici di famiglia per il potenziamento della campagna di vaccinazione attraverso l’impiego di punti di somministrazione che siano complementari agli hub dei grandi centri urbani. La struttura è gestita in autonomia dai medici di famiglia dell’area, che vaccineranno i propri assistiti con l’aiuto del personale infermieristico e del 118, nonché la collaborazione dei farmacisti e il supporto tecnico e organizzativo dell’Ats. Tra oggi e domani, sono programmate circa 700 somministrazioni ai cittadini ultraottantenni e ai soggetti fragili. Il centro di vaccinazione, che opererà esclusivamente nei weekend, sarà il punto di riferimento per la popolazione di Pula e Villa San Pietro.

«Il Centro di Pula ha detto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che oggi ha inaugurato la struttura insieme alla vicepresidente della Giunta, Alessandra Zedda si aggiunge alla già numerosa schiera di punti vaccinali che, a oggi, siamo stati in grado di aprire grazie alla fattiva collaborazione dei sindaci, che continuano a dare un contributo importante nella lotta al virus sul territorio.»

Da lunedì alla giornata di ieri sono state oltre 53mila le inoculazioni nell’Isola, che oggi supera l’85% delle dosi somministrate su quelle ricevute. «Abbiamo dato una forte accelerazione alla campagna vaccinale. La nostra capacità di vaccinazione è superiore ai quantitativi attualmente a nostra disposizione. Stiamo rispettando gli impegni. Nella giornata di lunedì siamo persino arrivati a terminare tutte le dosi a disposizione, salvo quelle necessarie per le seconde inoculazioniha concluso l’assessore regionale della Sanità -. Servono indubbiamente più vaccini e siamo pronti ad aumentare ulteriormente il passo qualora arrivassero più scorte.»