L’assessore Erriu ha annunciato le iniziative della Giunta contro l’esclusione della Sardegna dalla ripartizione delle risorse del fondo nazionale destinato agli enti locali.
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Si è tenuto questa mattina, nell’aula del Consiglio regionale, il convegno “Antonio Gramsci nell’80° della morte (1891-1937)”. I lavori sono aperti dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau; sono seguiti i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. L’incontro è stato organizzato da Aldo Accardo dell’Università di Cagliari.
Vediamo le interviste con il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e con il professor Aldo Accardo.
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Venerdì 20 gennaio, a partire dalle 10.30, nell’aula del Consiglio regionale, si terrà il convegno “Antonio Gramsci nell’80° della morte (1891 -1937)”. I lavori saranno aperti dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau; seguiranno i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. L’incontro è organizzato da Aldo Accardo dell’Università di Cagliari.
«Con grande orgoglio e vero piacere – ha detto il presidente Ganau – la Presidenza del Consiglio ha accolto l’invito del professor Accardo di promuovere questo importante incontro che spero sia il primo di una serie di iniziative che nel 2017 ci porteranno a riflettere e confrontarci con il pensiero di Antonio Gramsci prima della conclusione di quello che è stato proclamato dalla Regione Sardegna come l’anno Gramsciano.»
L’intervento le “Filologie della volontà” sarà tenuto da Mauro Pala, dell’università di Cagliari. Aldo Maria Morace, dell’università di Sassari affronterà il tema “Letteratura e vita nazionale”, mentre Aldo Accardo, dell’università di Cagliari interverrà su “La verità in politica”. Al convegno assisteranno alcune classi del Liceo Classico G.M. Dettori di Cagliari. Ancora una volta il Palazzo del Consiglio regionale – come sottolinea il presidente Ganau – si apre agli studenti: «Antonio Gramsci fu e rimase un rivoluzionario e un comunista fino all’ultimo giorno, ma fu anche un pensatore, sicuramente il più profondo e originale pensatore dell’Italia del Novecento. Per questo credo sia necessario un nuovo impulso alle nostre scuole e alle nostre Università per un maggiore impegno nello studio e nella ricerca del pensiero di Antonio Gramsci».
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«I dodici ettari in pieno centro e ad un passo dal mare della Fiera Campionaria di Cagliari non possono essere dimenticati e abbandonati al loro destino di archeologia industriale!». Lo sostiene il consigliere comunale dei Riformatori sardi Pierpaolo Vargiu in un’interrogazione urgente al sindaco Massimo Zedda e alla Giunta, sottoscritta anche dai consiglieri Giorgio Angius e Alessio Mereu.
«All’inizio del 2014 è stato stipulato un protocollo di intesa tra Camera di Commercio e Comune per la creazione di un nuovo polo nautico-fieristico. Che fine ha fatto il protocollo e quale capacità progettuale ha questa amministrazione – si chiede Vargiu – se nelle dichiarazioni programmatiche del Sindaco, appena approvate dal Consiglio, neppure una parola è dedicata ai 46.000 metri quadri di superficie coperta del quartiere fieristico e al riutilizzo del padiglione Nervi?»
«Mentre si rincorrono in città illazioni incontrollate su ipotesi di speculazioni edilizie o finanziarie nelle aree in sostanziale abbandono della Fiera – concludono Vargiu, Angius e Mereu – le attività di riqualificazione sono soltanto un sogno, a conferma dell’assenza di qualsiasi progetto strategico di questa amministrazione, che si accontenta di gestire la anonima quotidianità, senza accorgersi che la città si svuota di opportunità e di giovani e agonizza ogni giorno di più.»
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Sarà don Maurizio Patriciello il 29 dicembre, il testimone ospite della XXX Marcia della Pace promossa dalla Caritas della Diocesi di Ales-Terralba e organizzata per la prima volta a Cagliari dalla Delegazione regionale della Caritas, in collaborazione con le diocesi della Sardegna, gli uffici diocesani della Diocesi di Cagliari, gli uffici della Pastorale Sociale e del Lavoro, della Pastorale Giovanile, numerose associazioni cattoliche e laiche, le confederazioni sindacali, l’Alleanza contro la Povertà, la Tavola della Pace e altre realtà della società civile.
Don Maurizio Patriciello, parroco a Prato Verde di Caivano, territorio conosciuto come “la terra dei fuochi”, da anni è impegnato contro il degrado ambientale causato dalle discariche di rifiuti pericolosi volute dalle organizzazioni camorristiche che lucrano con essi, inquinando l’aria, avvelenando la terra e le falde acquifere e provocando numerosi morti per tumore e leucemia. Ancora, a Parco Verde di Caivano, quartiere sorto dopo il sisma del 1980, lo spaccio produce un business da 100 milioni di euro all’anno. È facile avvertire fetori terribili su cui si ha il sospetto che nell’aria vengano liberati rifiuti industriali bruciati illegalmente. «A volte, per la puzza, non si riesce a celebrare la Messa e nelle notti d’estate non si dorme, a causa del caldo asfissiante nonostante i termoconvettori funzionino regolarmente». Don Maurizio commenta come «una benedizione» l’enciclica di Papa Francesco “Laudato Sì” e apprezza particolarmente quando papa Francesco parla dell’ambiente nell’ottica del disegno di Dio: un giardino coltivato e custodito per chi verrà dopo e ancora, l’uomo non deve soggiogare la terra per uno sfruttamento selvaggio, ma la si deve curare perché le risorse come l’acqua non sono infinite.
Ad assistere alle sue celebrazioni liturgiche sono sempre in tanti, provenienti anche da altri paesi per sentire le parole di quello che oramai è definito “un testimone fedele”.
Don Patriciello porta sempre al collo il Tau, il simbolo francescano, che gli ricorda l’amore per San Francesco. Nonostante l’ammirazione per il Santo di Assisi, ha preferito diventare prete secolare spiegando così la sua scelta: «No, francescano no: con quell’austerità sarei morto, mica sono un supereroe!», dice ridendo. E nella chiesa al Parco Verde di Caivano, c’e anche bisogno di un sorriso per sdrammatizzare. E don Maurizio, questo lo sa bene nonostante le minacce di morte ricevute e ripetute, da parte della malavita organizzata.
L’appuntamento è il 29 dicembre, alle 15.00, presso il Sagrato della Basilica di Bonaria con la preghiera introduttiva guidata dal Vescovo di Ales-Terralba mons. Roberto Carboni e da mons. Giovanni Paolo Zedda, Vescovo delegato della Conferenza episcopale sarda per il servizio della carità, e la partenza della Marcia, che seguirà il seguente percorso: Viale Diaz, Via Roma, Viale Trieste, Piazzale Trento, con i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, di mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda, degli altri rappresentanti delle istituzioni, del delegato regionale Caritas don Marco Lai, di alcuni rappresentanti del Comitato Promotore; a seguire, la testimonianza di don Maurizio Patriciello, il messaggio dei giovani e le conclusioni di don Angelo Pittau.
Il 29 mattina (alle ore 9.30, arrivo e iscrizione ai workshop) si svolgeranno i percorsi formativi dedicati ai giovani nell’ambito del Seminario “Giovani Artigiani di Pace”, presso la Fiera internazionale, coordinati dalla Caritas diocesana Cagliari, dall’Università degli Studi di Cagliari, ACLI, AIFO, ARCI, Fondazione Sant’Ignazio da Laconi, La Rosa Roja, Legambiente, Progetto Policoro, Ufficio Migrantes.
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Scuole chiuse per allarme meteo. domani lunedì 19 dicembre, anche a Carbonia, lo ha annunciato il comandante dei vigili urbani Andrea Usai. E poco fa l’annuncio è stato pubblicato anche nel sito internet del comune di Carbonia. Scuole chiuse in tutte le scuole della Città Metropolitana di Cagliari. Lo ha deciso il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, in accordo con tutti i colleghi sindaci. Si va verso la chiusura anche in tutti i comuni del Sulcis Iglesiente. Il comune di Gonnesa ha già deciso. Lo ha annunciato il sindaco Hansal Cristian Cabiddu che raccomanda ai cittadini di evitare al massimo gli spostamenti; di non recarsi in luoghi isolati (campagna, montagna, ecc.). Se necessario mantenersi a stretto contatto con i propri familiari, dando indicazioni esatte della propria dislocazione; di evitare di stazionare in cantine e locali sotto piano stradale e di non accedervi durante gli eventi meteorici.
Anche i sindaci degli altri comuni sono mobilitati, utilizzando i social network per abbreviare i tempi, per comunicare ai loro cittadini la chiusura di tutte le scuole per allarme meteo di codice rosso.
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Scuole chiuse per allarme meteo di codice rosso, domani lunedì 19 dicembre, in tutte le scuole della Città Metropolitana di Cagliari. Lo ha deciso il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, in accordo con tutti i colleghi sindaci. Si va verso la chiusura anche in tutto il Sulcis Iglesiente. Il comune di Gonnesa ha già deciso. Lo ha annunciato il sindaco Hansal Cristian Cabiddu che raccomanda ai cittadini di evitare al massimo gli spostamenti; di non recarsi in luoghi isolati (campagna, montagna, ecc.). Se necessario mantenersi a stretto contatto con i propri familiari, dando indicazioni esatte della propria dislocazione; di evitare di stazionare in cantine e locali sotto piano stradale e di non accedervi durante gli eventi meteorici.
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È stato presentato questa mattina il programma della XXX Marcia della Pace che si svolgerà per la prima volta a Cagliari il prossimo 29 dicembre.
A introdurre la conferenza, don Angelo Pittau, direttore della Caritas di Ales-Terralba e promotore della manifestazione fin dal 1987 a Sardara, che ha sottolineato come la Marcia «vuole essere contro ogni tipo di violenza, quella che la Sardegna subisce, ma anche quella che essa genera: dalle servitù militari e dalla fabbricazione di bombe al degrado e allo spopolamento del territorio, dalla povertà che avanza agli omicidi e femminicidi e la violenza del non-lavoro».
Il delegato regionale Caritas don Marco Lai ha sottolineato che la Marcia della Pace «deve aiutarci a costruire una cultura e una civiltà di pace». Alla Marcia parteciperanno il mondo della Chiesa, il Terzo Settore, il volontariato, cittadinanza attiva, i sindacati, e anche gli immigrati e il popolo Rom. «Occorre promuovere politiche di pace che siano davvero inclusive per tutti – ha sottolineato -. Sarebbe bello che tutti i sindaci della Sardegna possano essere presenti perché tutte le volte che ci si incontra e si cammina insieme si possono ottenere risultati importanti per la nostra casa comune, in un impegno di equità e giustizia sociale».
Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda, ha sottolineato come questo evento, che giunge a Cagliari per la prima volta dopo 30 edizioni, «ci aiuta ad allargare gli orizzonti e a non fermarci ai problemi locali, ricordando al tempo stesso che l’impegno per la pace comporta ricadute positive anche per il nostro territorio». «Basti pensare a quanti sbarcano nella nostra isola e che provengono da paesi di guerra: se cresce la cultura della pace – ha precisato – diminuisce il fenomeno della mobilità forzata. Dobbiamo radicare la cultura della pace: i singoli problemi possono essere superati solo costruendo una cultura della pace condivisa. Ciò aiuterà a prepararsi alla 50.a Giornata mondiale della Pace del primo gennaio 2017, voluta da Papa Paolo VI e che si lega strettamente alla nostra iniziativa in Sardegna».
Presenti anche Guido Portoghese, presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Ferdinando Secchi, Assessore comunale delle politiche sociali e salute del Comune di Cagliari. Portoghese ha sostenuto che l’Amministrazione comunale è onorata di ospitare in città questo importante avvenimento e che con la Marcia della Pace Cagliari intende consolidare l’idea di diventare la “porta” della Sardegna; anche Secchi, intervenendo a nome del sindaco Massimo Zedda, si è dichiarato felice di ospitare la XXX edizione della Marcia della Pace e si è detto certo che la città e i cittadini daranno una risposta molto forte contro ogni tipo di violenza, a favore dell’accoglienza, per chiedere un lavoro dignitoso e la salvaguardia dell’ambiente.
Ospite-testimone di questa XXX Marcia della Pace sarà don Maurizio Patriciello, parroco di Prato Verde di Caivano alla periferia di Napoli, conosciuto come il prete della “Terra dei fuochi”, impegnato in prima linea contro il degrado e l’inquinamento provocato dalle organizzazioni malavitose.
Si comincerà la mattina (alle ore 9.30, arrivo e iscrizione ai workshop) con i percorsi formativi dedicati ai giovani nell’ambito del Seminario “Giovani Artigiani di Pace”, presso la Fiera internazionale, coordinati dalla Caritas di Cagliari, dall’Università degli Studi di Cagliari, ACLI, AIFO, ARCI, Fondazione Sant’Ignazio da Laconi, La Rosa Roja, Legambiente, Progetto Policoro, Ufficio Migrantes.
Alle 15.00, il raduno nel Sagrato della Basilica di Bonaria, con la preghiera introduttiva guidata dal vescovo di Ales-Terralba mons. Roberto Carboni e da mons. Giovanni Paolo Zedda, Vescovo delegato della Conferenza episcopale sarda per il servizio della carità, e la partenza della Marcia, che seguirà il seguente percorso: Viale Diaz, Via Roma, Viale Trieste, Piazzale Trento, con i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, di mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda, degli altri rappresentanti delle istituzioni, del delegato regionale Caritas don Marco Lai, di alcuni rappresentanti del Comitato Promotore; a seguire, la testimonianza di don Maurizio Patriciello, il messaggio dei giovani e le conclusioni di don Angelo Pittau.
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È all’opera dallo scorso settembre, è finanziato con fondi ministeriali, ha sede negli uffici di via Ospedale: il Centro di servizi di ateneo per l’innovazione e imprenditorialità marcia senza pause. Sorto per promuove la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione fra gli studenti, i laureati e i docenti, sostiene lo sviluppo di imprese innovative, ponendo cultura, legalità e scienza come base fondamentale per il rinnovamento e la crescita economica e morale della Sardegna e del Paese. Una mission di pregio, maturata nell’ambito dei progetti fondamentali dell’ateneo guidato dal rettore Maria Del Zompo.
Chiara di Guardo (ordinario di organizzazione aziendale, già responsabile scientifico del ContaminationLab, Università Cagliari) è il direttore del Centro. Fanno parte del direttivo Annalisa Bonfiglio (pro rettore Innovazione, Università Cagliari), Raffaele Paci (assessore regionale programmazione), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), Aldo Urru (direttore generale università Cagliari).
Con l’attivazione del Centro l’Università del capoluogo intende creare le condizioni di sistema favorevoli alla nascita e allo sviluppo di startup innovative per fornire un contributo alla crescita economica e all’occupazione, specie quella giovanile, facilitando un’ampia diffusione della conoscenza su tutto il tessuto imprenditoriale regionale e nazionale. L’Università, inoltre, attraverso il sostegno dell’imprenditorialità innovativa, intende favorire una maggiore equità e mobilità sociale, contribuire al contrasto dell’illegalità, rafforzare il legame tra università e impresa e promuovere una maggiore propensione all’assunzione di rischio imprenditoriale. Il Centro svolge le attività del Contamination Lab UniCa e di promozione di impresa, la gestione dell’Incubatore universitario di Cagliari. Un insieme finalizzato alla valorizzazione economica della ricerca.
Le attività del centro hanno avuto inizio lo scorso settembre con la pubblicazione del bando sul progetto del Contamination Up che ha selezionato dieci startup nate all’interno del percorso del Contamination Lab UniCa. L’obiettivo? Accompagnarle nel mercato con un supporto di mentoring e tutoraggio personalizzato, studiato ad hoc sulla base delle esigenze dei singoli gruppi di lavoro affinché possano accedere a fondi pubblici e privati. Le startup necessitano non solo di un forte sostegno economico e finanziario, ma anche di consulenze e, soprattutto, di esperti che siano in grado di mettere il progetto nel mercato. A differenza degli acceleratori e incubatori di impresa che generalmente forniscono alle startup selezionate spazi di lavoro condivisi, questo progetto fornirà alle startup consulenza e assistenza per: 1) formazione imprenditoriale; 2) definizione di un valido business plan; 3) test con il mercato; 4) individuazione forma di finanziamento coerente al proprio business; 5) networking con altre aziende; 6) marketing e comunicazione. Il progetto è finanziato dal Miur (ministero università – art. 11 “Ulteriori interventi”, decreto 8 giugno 2015, n°335) per l’attuazione del “Progetto di valorizzazione dei risultati della ricerca e di accompagnamento delle imprese innovative verso il mercato e gli investitori”.
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Venerdì 16 dicembre, alle ore 10,30, nel palazzo Comunale di Cagliari, in via Roma 145, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della XXX MARCIA DELLA PACE promossa dalla Caritas della Diocesi di Ales-Terralba, e organizzata dalla Delegazione regionale Caritas Sardegna, in collaborazione con le diocesi della Sardegna, gli uffici diocesani della Diocesi di Cagliari, gli uffici della Pastorale Sociale e del Lavoro, della Pastorale Giovanile, numerose associazioni cattoliche e laiche, le confederazioni sindacali, l’Alleanza contro la Povertà, la Tavola della Pace, il CSV Sardegna Solidale e altre realtà della società civile.
Quest’anno, la Marcia, per la prima volta si svolgerà a Cagliari nel pomeriggio del 29 dicembre 2016 con inizio alle ore 15.
«Il tema scelto – ha precisato don Angelo Pittau promotore dell’iniziativa fin dalla sua prima edizione svoltasi a Sardara nel dicembre del 1987 – è lo stesso del messaggio di Papa Francesco per la 50ª Giornata mondiale della Pace del primo gennaio 2017, istituita da Papa Paolo VI nel 1968: “La non violenza: stile di una politica per la pace”.»
Alla conferenza stampa saranno presenti:
– mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda;
– don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari e delegato regionale Caritas Sardegna;
– don Angelo Pittau, presidente del comitato promotore della Marcia della Pace e direttore della Caritas diocesana di Ales-Terralba;
– Massimo Zedda, sindaco di Cagliari;
– i rappresentanti delle organizzazioni che hanno costituito il Comitato promotore della Marcia 2016.
Nel corso della conferenza stampa saranno presentate modalità, obiettivi, itinerario e l’ospite-testimone che ha raccolto l’invito a partecipare alla Marcia di quest’anno e che terrà il discorso conclusivo.
La Marcai della Pace lo scorso anno si svolse a Carbonia. Ripubblichiamo l’album fotografico di quella giornata.