22 December, 2025
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Ospedale Brotzu Cagliari2

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha partecipato all’incontro con la Conferenza dei sindaci della ASL 8, convocata nella sede di via Piero della Francesca dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Illustrando la riforma della rete ospedaliera, l’assessore ha puntato l’attenzione sull’area di Cagliari, classificata come II livello dalla riforma.

«Non abbiamo deciso noi che il sud Sardegna serva, dal punto di vista sanitario, 700mila persone. La realtà della zona di Cagliari e’ consolidata e centri come Oncologico, Brotzu, Microcitemico, sono già riferimenti regionali». Luigi Arru ha confermato l’importanza del Policlinico di Monserrato nella riorganizzazione del sistema sanitario sardo e ribadito che la classificazione attuale non è certamente un declassamento per ciò che la struttura ospedaliero-universitaria rappresenta nel sistema della sanità.

Sul San Giovanni di Dio, l’esponente della Giunta ha proposto di farlo diventare una casa della salute: «Possiamo pensarci, ovviamente insieme a tutti i soggetti interessati al futuro dell’ospedale cagliaritano». Arru ha ancora una volta chiarito che «nessun posto letto verrà toccato finché non sarà operativa l’Agenzia regionale dell’emergenza urgenza. Spero che per giugno si possa partire col nuovo sistema di elisoccorso». La rete delle case della salute, infine, verrà affrontata con i sindaci, così come la nuova rete territoriale.

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Il Poetto d'inverno

Cagliari e il Poetto ospitano fino al 31 ottobre il Campionato Mondiale della Classe Techno 293, affidato all’organizzazione del Windsurfing Club Cagliari. Un’impresa che il circolo cagliaritano ha accettato «con una certa dose di incoscienza», come ha spiegato il presidente Giuseppe Marghinotti nella conferenza stampa di presentazione. «Dopo aver dedicato tempo e risorse alla regolarizzazione della concessione sull’area che ospita la nostra sede, eravamo impegnati a ricostruire le  strutture e riorganizzarci. Quando ci hanno proposto il Mondiale Techno 293 (originariamente in calendario in Argentina), abbiamo accettato, per portare a Cagliari un altro importante evento. In fondo quel che determina il successo di Mondiale non è l’abbondanza di strutture a terra ma la qualità e il fascino del campo di regata, assieme all’esperienza, alle capacità e all’impegno di chi gestisce l’evento, a terra e in mare».

«Certo, non siamo Luna Rossa – ha aggiunto Marghinotti – ma il Mondiale Techno 293 garantirà comunque a Cagliari e alla Sardegna un grande ritorno di immagine. Avremo 350 ragazzi impegnati nella regata e siamo certi che – assieme ai loro allenatori e alle famiglie che li accompagnano, in arrivo da tutto il mondo – sapranno raccontare che la nostra città è una sede perfetta per fare vela. Da parte nostra crediamo che con una programmazione intelligente potremmo ospitare ogni anno un grande evento internazionale.»    Un obiettivo ambizioso, in linea con le strategie della Regione Sardegna (che per questi Mondiali mette a disposizione risorse essenziali, attraverso l’Assessorato del Turismo e l’Assessorato dello Sport) e soprattutto del Comune di Cagliari. L’assessore allo Sport Yuri Marcialis ha confermato l’impegno dell’Amministrazione per la promozione delle attività sportive di base e degli eventi capaci di far crescere l’immagine della città: «Cagliari deve inserirsi stabilmente in un circuito di eventi nazionali e internazionali, specie nello sport giovanile, puntando sugli sport legati al mare e alla spiaggia, discipline che valorizzano la nostra vocazione».

Come aveva fatto notare Daniele Ciabatti, coordinatore del comitato organizzatore, i Campionati Techno 293 portano a Cagliari per almeno dieci giorni, in bassa stagione, 6-700 persone, tra atleti in gara (si va verso quota 350 iscritti, da 27 nazioni di cinque continenti), allenatori (una cinquantina quelli già registrati) genitori e accompagnatori. Al di là delle settemila presenze stimate, sarà un grande evento promozionale: ne è convinto anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che ha apprezzato i risultati ottenuti dal Windsurfing Club Cagliari e dagli altri circoli cittadini impegnati assieme alla FIV nella promozione della vela, dalle scuole fino ai campi di regata. «Cagliari sta lavorando per ricostruire un rapporto stretto con il mare e vediamo all’orizzonte obiettivi importanti. Abbiamo già chiesto al presidente del CONI Malagò di poter ospitare gli eventi velici, nel caso le Olimpiadi del 2024 fossero assegnate a Roma. Per meritare d’essere sede olimpica dovremo crescere, dovremo valorizzare l’area di Marina Piccola con la creazione di un grande polo velico – ha aggiunto Zedda -. Un impegno che dovrà continuare a coinvolgere la Federvela e tutti i circoli».

Sulla disponibilità della Federazione nessun dubbio: l’ha ribadito Piero Sacchetto, coordinatore tecnico per la III Zona – Sardegna, che ha insistito anche sull’importanza del lavoro di promozione nella scuola, con il supporto dei circoli. Dopo una breve presentazione dell’attrezzatura Tecno («una tavola adatta ai ragazzini di 6 anni ma anche ai più grandi che a 17 anni vorrebbero inseguire un sogno olimpico»), Sacchetto ha ceduto la parola a Ceri Williams, segretario esecutivo dell’International Windsurfing Association. «Questa sarà la mia quinta regata internazionale a Cagliari – ha detto Williams -. Nel 2011 avevamo portato al Poetto gli Europei Techno 293, e il fatto che dopo quattro anni ritorniamo con i Mondiali conferma l’apprezzamento per la qualità di questo campo di regata e per le capacità organizzative del Windsurfing Club Cagliari. La Techno 293 è la Classe preolimpica, ma la nostra forza è data soprattutto dal numero di praticanti in tutto il mondo e dal numero di paesi in cui siamo presenti».

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha proposto oggi la stipula di un protocollo d’intesa tra Regione e Liantza per rafforzare la rete
degli operatori dell’immigrazione in Sardegna, nel corso del convegno conclusivo del progetto, “L’altra faccia dell’immigrazione”, svoltosi a Cagliari, al quale è intervenuto in collegamento via Skype anche l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, insieme a rappresentanti istituzionali, esperti e operatori impegnati nel settore.
«Credo che il progetto Liantza che si chiude, vada in realtà considerato solo l’inizio di un percorso comune – ha detto l’assessore Mura -. Propongo di stipulare un Protocollo d’Intesa con la rete che è stata costituita in Sardegna: è una realtà preziosa per la Consulta regionale per l’Immigrazione, l’organo istituzionale che si occupa dell’integrazione dei migranti, che per certi versi ancora più difficile della prima accoglienza. Lavorando insieme potremo limitare la frammentarietà della progettazione e della spesa delle risorse finanziarie, che non sono poche». Dall’esponente della Giunta anche una “comunicazione di servizio” attesa dai tanti mediatori culturali presenti e salutata da un applauso della platea: «A novembre uscirà il bando per queste figure, che verranno inserite nell’Agenzia regionale del Lavoro».
«Il 15 ottobre – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – sono state presentate a Bruxelles le buone pratiche attive in Europa, e due regioni italiane, una era la Toscana, l’altra la Sardegna, sono state citate come modelli. Siamo riusciti a gestire gli sbarchi con grande umanità e professionalità. I medici sardi hanno garantito assistenza immediata in porto, ambulatori di strada per i migranti, centri di orientamento per servizi sanitari. Dopo il grande lavoro sulla prima accoglienza, ora dobbiamo farne uno altrettanto importante sull’integrazione. Liantza vuol dire rete e per l’integrazione serve proprio questo: lavorare insieme. Se riusciamo a dare una risposta di civiltà, contrastiamo il razzismo.»
Finanziato dall’assessorato regionale del Lavoro con risorse del Fondo sociale europeo 2007-2013, il progetto da quando ha preso avvio, ad aprile 2014, ha messo a confronto sul territorio operatori, istituzioni, rappresentanze degli immigrati. “Liantza” (“legame” in sardo) ha realizzato 171 incontri in tutte le province sarde, ha prodotto 52 schede progetto ed elaborato 12 protocolli d’intesa. Un percorso partito dal basso e fondato sull’ascolto per costruire, concretamente, una nuova politica dell’immigrazione.
Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e dal Prefetto della provincia di Cagliari Giuliana Perrotta. Sono poi intervenuti Mario Argentero (Direttore del progetto Liantza), Riccardo Rosas (Assessorato del Lavoro), Stefania Congia (Ministero del Lavoro) e Mauro Carta (ricercatore Iares). Ha chiuso i lavori la Tavola rotonda sul tema “Quali politiche migratorie europee, nazionali e locali tra diritti di cittadinanza, necessità di accoglienza e complessità sociali” con gli interventi, oltre che degli assessori Mura e Arru, del sottosegretario del ministero degli Interni con delega all’immigrazione Domenico Manzione, del deputato Khalid Chaouki, relatore della proposta di legge di riforma della cittadinanza, e di don Marco Lai, direttore della Caritas Sardegna. L’europarlamentare ed ex ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge ha partecipato con un videomessaggio al dibattito, arricchito anche dalle testimonianze di alcuni immigrati integratisi in Sardegna. I lavori sono stati coordinati dal giornalista Nicola Scano.

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Martedì 20 ottobre 2015, alle 10,30, il Windsurfing Club Cagliari presenterà i campionati mondiali della Classe Techno293 di windsurf, in programma al Poetto dal 24 al 31 ottobre.

La conferenza stampa si svolgerà nella sede del Circolo, a Marina Piccola. Saranno presenti anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, l’assessore comunale allo Sport, Yuri Marcialis, il segretario esecutivo dell’International Windsurfing Association, Ceri Williams, e il presidente della III Zona FIV – Sardegna, Pietro Sanna.

Classe preolimpica, la Techno 293 era stata già ospitata con successo a Cagliari in occasione degli Europei 2011 e per questi Mondiali porterà sui campi di regata del Poetto quasi 350 ragazzi e ragazze di 27 paesi e cinque continenti

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Francesco Pigliaru alla festa di Sel 2015 6Francesco Pigliaru a Carbonia 2Francesco Pigliaru a Carbonia

Terza giornata, a Carbonia, per la festa annuale “Articolo 3. Superando quegli ostacoli”, organizzata dal circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Carbonia Zorba il Gatto, nel parco di Villa Sulcis
Ieri si è parlato di diritti civili, un tema importante per SEL Sardegna, che ha presentato proprio quest’anno in Consiglio regionale, una proposta di legge sulle unioni civili. Tra gli altri, è stato ospite il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

Il programma odierno prevede il concerto di Giorgio Canali (ex CCCP CSI) e il dibattito delle 17,00 che avrà come tema la Sinistra, con grandi ospiti come Luciana Castellina, ci saranno inoltre Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL, Claudio Grassi (Sinistra e Lavoro), Massimo Zedda, Sindaco di Cagliari, e Luciano Uras (Senatore SEL).

Domani, giorno di chiusura, si parlerà di Europa e regionalismi, con Renato Soru, europarlamentare e segretario regionale del Partito Democratico, Franco Uda (Segretario Arci Sardegna, Coordinatore nazionale Pace, Solidarietà e Cooperazione Internazionale ARCI), Gavino Sale (IRS), Gesuino Muledda (Rossomori) e Luca Pizzuto (Consigliere Regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna).

Chiuderà la Festa, la proiezione del film Jimmy’s Hall di Ken Loach.

 

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Il parco di Villa Sulcis, a Carbonia, ospiterà da giovedì 17 a domenica 20 settembre, la Festa annuale di SEL, organizzata dal Circolo Zorba il Gatto e intitolata “Articolo 3. Superando quegli ostacoli”.

Dopo le ultime due edizioni, dedicate agli articoli 1 e 2, si continuerà a parlare dei diritti e dei doveri dettati dalla nostra Costituzione.

«Le varie tragedie successe nell’anno in corso – si legge nella presentazione della Festa – ci hanno segnato e fatto capire che mai, come in questo momento, c’è bisogno di trovare delle soluzioni ai problemi che ci affliggono in quanto società. Mai come oggi è il momento di capire cosa fare per migliorarci, come comunità e come cittadini. Il nostro circolo rifiuta il fatto che forme di fascismo e razzismo segnino una linea risolutiva ai cambiamenti del nostro tempo, e avendo visto, proprio quest’anno, Carbonia come una città dell’accoglienza e della solidarietà, ha deciso di focalizzare la festa su confini e limiti, e di fare una riflessione su come sia possibile, appunto, superarli.»

Il programma della Festa è molto vario. Sono previsti una mostra, dibattiti, proiezioni, concerti e laboratori per bambini, il tutto con la partecipazione di tanti ospiti. Il 17 settembre, primo giorno della Festa, saranno presenti tra gli altri, alle ore 17,00, a parlare di immigrazione e accoglienza, dopo il saluto del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, Filippo Miraglia (vicepresidente nazionale ARCI), don Marco Lai (presidente Caritas Sardegna), Michele Piras (deputato SEL). Verrà inoltre inaugurata la mostra fotografica “Kurdistan, un popolo che resiste”, realizzata da Roberto Mulas e resoconto del viaggio istituzionale di rappresentanti della Regione Sardegna nelle regioni Kurdistan turco. Si terrà, inoltre, l’incontro con Ezel Alcu del Movimento delle Donne del Kurdistan. La serata proseguirà con una cena e un concerto curdi, che serviranno a raccogliere fondi per la costruzione della scuola Antonio Gramsci a Kobane. Il giorno successivo, 18 settembre, si parlerà di diritti civili, un tema importante per SEL Sardegna, che ha presentato proprio quest’anno in Consiglio Regionale, una proposta di legge sulle unioni civili. Tra gli altri, saranno nostri ospiti il presidente della Regione Francesco Pigliaru, Barbara Tetti presidentessa del MOS, Riccardo Deiana presidente di ARC Cagliari e Anna Maria Busia (consigliera regionale CD). Nella serata ci sarà lo spettacolo delle Dragqueen Le Bolognesi. Sabato 19 ci sarà il concerto di Giorgio Canali (ex CCCP CSI) e il dibattito delle 17,00 avrà come tema la Sinistra, saranno ospiti Luciana Castellina, Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL, Claudio Grassi (Sinistra e Lavoro), Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e Luciano Uras (senatore SEL). Il giorno successivo, domenica 20 settembre, parleremo di Europa e regionalismi, nostri ospiti saranno Renato Soru, europarlamentare e segretario regionale del Partito Democratico, Franco Uda (Segretario Arci Sardegna, coordinatore nazionale Pace, Solidarietà e Cooperazione Internazionale ARCI), Gavino Sale (IRS), Gesuino Muledda (Rossomori) e Luca Pizzuto (consigliere regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna). La Festa verrà chiusa con la proiezione del film Jimmy’s Hall di Ken Loach.

Ci sarà inoltre un’esposizione permanente di hobbisti e artigiani del territorio e ogni giorno, a partire da venerdì 18, alle ore 20,00 sarà possibile cenare al ristorane Festa Articolo 3, dove si potranno degustare i migliori prodotti locali, rigorosamente a km 0. Per i piccoli sono stati riservati spazi particolari, un laboratorio di burattini che, a partire dalle 17,00 di venerd,ì intratterrà i bambini per le tre giornate; con la cooperativa Mediterranea ci sarà un laboratorio sull’epoca romana il primo giorno della festa e, naturalmente, saranno presenti i giochi gonfiabili. Ogni attività culturale e di animazione sarà gratuita e aperta a tutti.

La festa è possibile grazie alla collaborazione col circolo ARCI La Gabbianella Fortunata di Carbonia e il Pitosforo ArtMusicBar.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto oggi all’assemblea generale 2015 di Confindustria Sardegna meridionale. Trasporti, energia, semplificazione burocratica e amministrativa, riforma degli enti locali, sono stati i grandi temi discussi nel corso dei lavori.
In apertura, i discorsi del presidente di Confindustria Maurizio de Pascale, che ha apprezzato la scelta della programmazione unitaria e del ricorso al mutuo, per il quale senza industria non si supera la crisi e l’impegno delle istituzioni è necessario in particolare su infrastrutture e semplificazione, e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che ha sottolineato l’ambizione della città di Cagliari a sviluppare le sue potenzialità e divenire volano di sviluppo di tutta la Sardegna.
«Il primo dovere della Regione è fare funzionare le cose e creare le condizioni perché le imprese trovino la propria strada», ha esordito Francesco Pigliaru, menzionando l’esigenza di sostenere il cambiamento e vincere le resistenze come accaduto ad esempio nel Nord Europa, dove molti disoccupati sono stati accompagnati verso nuovi lavori. In tal senso, il Presidente ha ricordato i tirocini e i bonus occupazionali messi in campo dalla Giunta regionale.
Riguardo l’industria, Francesco Pigliaru ha ribadito lo sforzo della Regione per salvare ciò che ha senso salvare e il lavoro fatto intorno allo Smelter di Portovesme, al nuovo ruolo di Igea per la bonifica dei siti minerari, al salvataggio di Abbanoa dal fallimento e alle politiche Keynesiane sui fronti del dissesto idrogeologico, delle strade, e per il grande cantiere a La Maddalena, per far ripartire il quale a breve ci sarà un nuovo incontro con il Governo.
Grandi opportunità poi nasceranno dai luoghi della cultura: dal grande piano per gli scavi archeologici al rilancio della Manifattura tabacchi, dove far interagire creatività e tecnologie digitali. Ma la partita più difficile in assoluto sarà la semplificazione amministrativa. «Percepisco la necessità di un riforma seria, in cui funziona una struttura di dirigenza e dove il lavoro è valutato. Ci sono ancora tre giorni per commentare sulla piattaforma sardegnapartecipa.it la proposta di legge aperta al dibattito pubblico. Abbiamo bisogno del contributo di tutti» ha detto, sollecitando il confronto in riferimento all’avviata riforma regionale.
Un cenno, infine, alle tre questioni su cui a settembre è attesa una risposta dal Governo: la continuità territoriale, le ferrovie tra i tre aeroporti dell’isola e il metano, le cui linee guida sono state già presentate e la cui partita sarà ulteriormente definita nelle prossime settimane. «Il segnale – ha concluso il presidente Pigliaru – è che noi ci siamo. Metteremo il patrimonio regionale attualmente improduttivo a disposizione di imprenditori seri, capaci e coraggiosi. Vogliamo vedere la produzione di questa regione crescere». 
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Seconda Giornata contro le truffe agli anziani

E’ in programma mercoledì, a Cagliari, alle ore 10.00, presso la Sala del Consiglio Provinciale (Palazzo Regio) in Piazza Palazzo (quartiere Castello), la “Seconda Giornata Nazionale contro le truffe agli anziani”.

Truffe contro gli anziani, un fenomeno sociale e criminale che non conosce mai tregua, particolarmente grave se si pensa che a essere vittime di sedicenti impiegati/tecnici/addetti a un qualunque servizio sono persone spesso sole e inermi.

I casi sono tanti, spesso però non vengono neppure denunciati per vergogna, perché è doloroso ammettere con i familiari di essere stati raggirati – e di aver magari perso dei risparmi faticosamente messi da parte – in virtù della propria buona fede.

Proprio per mettere in guardia le potenziali vittime da malintenzionati l’associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato Sardegna e la prefettura di Cagliari, d’intesa con il ministero dell’Interno, ha organizzato una iniziativa per fornire gli strumenti necessari per far acquisire piena consapevolezza del fenomeno.

Il prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, la presidente di ANAP Sardegna, Paola Montis, il presidente nazionale di ANAP, Giampaolo Palazzi, il segretario interprovinciale di Confartigianato Cagliari, Pietro Paolo Spada, la presidente dell’associazione Fiocco Bianco-Argento, Maria Grazia Olla, e con gli attesi interventi del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e dell’arcivescovo, Arrigo Miglio, ragioneranno sulla condizione di vulnerabilità degli anziani nella città e nella provincia, e di come le Istituzioni e i privati agiscono per limitare i pericoli.

Successivamente verranno anche presentati i dati del 2014 sulle truffe, forniti dal ministero dell’Interno.

Si passerà poi alla parte “pratica” con le istruzioni, i consigli e le testimonianze della Dott.ssa Gabriella Acca, Dirigente Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Cagliari, del Tenente Colonnello Ivan Giorno, Comandante Reparto Operativo Comando Prov. Carabinieri Cagliari e del Tenente Colonnello Andrea Taurasi, Comandante Gruppo Tutela Economia del Dipendente Nucleo della Polizia Tributaria di Cagliari che con esempi pratici forniranno consigli utili e suggerimenti pratici su come difendersi dai truffatori.

Inoltre, verrà distribuito un vademecum realizzato dall’ANAP e dal Ministero dell’Interno rivolto in particolare agli anziani che vivono in condizioni di vulnerabilità.

Cagliari 7

Il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, hanno sottoscritto stamane un protocollo d’intesa da 55 milioni di euro per la riqualificazione urbana e l’inclusione sociale di Cagliari. Le risorse arrivano da fondi europei: una parte di questi, 15 milioni del Por (Programma operativo regionale), sarà utilizzata per l’edilizia popolare a Is Mirrionis e San Michele con il recupero di alcuni stabili. Gli altri 40 milioni sono invece fondi del Pon (Programma operativo nazionale) destinati a Cagliari, città metropolitana individuata come Autorità urbana nel Programma operativo nazionale Metro, e prevedono quattro “azioni”: agenda digitale metropolitana (banche dati), mobilità ciclopedonale, illuminazione pubblica, telecontrollo e telegestione e social innovation (ad esempio autogestione dei palazzi comunali da parte dei condomini). In questo caso, la Regione fornirà al Comune supporto tecnico-logistico.
Per quanto riguarda Is Mirrionis, non si faranno solo ristrutturazioni col riuso dell’hangar del quartiere e di alloggi, ma sono previsti interventi “sociali” anche per aiutare la nascita di nuovi posti di lavoro. «È un momento di forte innovazione, siamo i primi in Italia a fare programmazione unitaria, a mettere insieme le risorse, a intervenire sulle aree urbane e le zone interne e a raccordare il tutto con i programmi nazionali del Pon Metro nel quale Cagliari è una delle 14 aree urbane selezionate – dice il vicepresidente Paci -. Questo ci consente di fare interventi mirati, senza sovrapposizioni, mettendo insieme risorse e procedure, per la riqualificazione della città. Questo protocollo d’intesa viene preso ad esempio anche da altre realtà che si sono dimostrate molto interessate a procedere sulla stessa strada. Nella programmazione precedente con i fondi europei abbiamo aperto molti cantieri, fatto interventi infrastrutturali sulle strade e sugli apparati tecnologici. Adesso c’è bisogno di pensare alla coesione sociale e a dare servizi, infatti l’intervento su Is Mirrionis vuole ridare tessuto sociale al quartiere e risposte alla popolazione».
«Siamo intervenuti su Sant’Elia e lo stiamo facendo su San Michele e Is Mirrionis, con una cifra importante per migliorare le condizioni dei cittadini che vivono nel quartiere – dice il sindaco Zedda –. Migliorarle dal punto di vista sociale ma anche economico, per le attività produttive presenti nella zona, e urbano con la riqualificazione dei luoghi, anche quelli di aggregazione e incontri. È previsto anche il recupero di strutture pubbliche già esistenti per realizzare servizi di cura socio-sanitaria e il miglioramento della qualità degli spazi di vita nel quartiere, ma quello che fa la differenza – conclude Zedda – è che questa volta gli interventi principali sono di carattere sociale ed economico.»
Il direttore del Centro Regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, sottolinea proprio l’inedita collaborazione fra due amministrazioni, quella regionale e quella comunale. «Credo che siamo le uniche amministrazioni in Italia a collaborare prima dell’approvazione del programma da parte di Bruxelles, anzi le altre neanche si parlano, per decidere cosa fare e come farlo. Abbiamo una grande responsabilità rispetto a queste risorse – sottolinea Cadeddu – dobbiamo usarle rispettando i tempi e usarle bene, e per questo è fondamentale la collaborazione: perché altrimenti i soldi che si perdono, quelli che non vanno a Cagliari, non è che vengono dirottati altrove, se ne tornano a Bruxelles».

Nel corso della presentazione della guida della associazioni cittadine di volontariato, la guida alle associazioni, gruppi e movimenti di volontariato che operano nel capoluogo, edita da Sardegna Solidale, è stata annunciata questo pomeriggio la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato.

«Il volontariato e le associazioni rappresentano un grandissimo patrimonio per la città. Per questo candideremo Cagliari a Capitale Europea del Volontariato», ha detto Giampiero Farru, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”. Il sindaco Massimo Zedda e l’assessore alle Politiche sociali Luigi Minerba, presenti all’iniziativa, hanno assicurato il sostegno dell’amministrazione alla candidatura che verrà presentata nei prossimi mesi da Sardegna Solidale al Centro Europeo del Volontariato con sede a Bruxelles, il quale a dicembre deciderà quali saranno le capitali per gli anni 2016 e 2017. Per il 2015 il riconoscimento di Capitale Europea del Volontariato è stato assegnato a Lisbona, che ha battuto la concorrenza di Napoli.

Per Farru «Cagliari ha tutti i numeri per ambire a questo traguardo e la guida che abbiamo pubblicato lo dimostra». Oggi in città operano 336 associazioni di volontariato, di cui 270 iscritte al registro regionale. Nel capoluogo sono attivi ottomila volontari sui circa quarantamila impegnati in tutta l’isola, a testimonianza della straordinaria vitalità della città sul fronte della solidarietà. Gran parte delle associazioni (ben 196) è impegnata nell’ambito sociale, mentre 61 sono le sigle che si occupano di volontariato culturale, 22 quelle impegnate sul fronte ambientale, mentre 15 hanno scelto la Protezione civile. In città sono attive anche associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e diritti civili.

La guida presenta le schede sintetiche di ciascuna associazione, con i nomi dei responsabili, i recapiti, il numero dei soci attivi e di quelli sostenitori, nonché tutte le informazioni utili per mettersi in contatto con essa. «Le associazioni costituiscono una rete che rende Cagliari più forte ed accogliente» ha detto Nanda Sedda, referente del Sa.Sol Point 1 di Cagliari di Sardegna Solidale e curatrice della guida. «Questa pubblicazione, giunta alla sua terza edizione – ha aggiunto -, vuole essere uno strumento concreto offerto alle istituzioni perché possano rapportarsi sempre meglio con l’universo del volontariato.»

Intervenendo nel corso dell’iniziativa, in sindaco Zedda ha ringraziato i volontari per la loro azione a favore della città. L’assessore Minerba, sostenendo la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato, ha invece annunciato l’avvio di diversi tavoli tematici riguardo le politiche sociali, l’ultimo dei quali sarà significativamente dedicato a settembre al tema del capitale sociale e dello sviluppo di comunità.

All’iniziativa hanno preso parte anche padre Salvatore Morittu (che con la sua associazione Mondo X fu uno dei pionieri nel 1980 a Cagliari nel campo dell’assistenza ai tossicodipendenti), il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai e il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, il quale ha ricordato l’importanza per le associazioni di rendere note le loro attività ad una platea sempre più vasta. A questo proposito il presidente Farru ha annunciato la stampa di altre 39 guide del volontariato, una per ogni centro presidiato da Sardegna Solidale attraverso i Sa.Sol Point. «In questo modo – ha concluso – avremo una fotografia perfetta di tutto il volontariato sardo.»

Sardegna Solidale 1 Sardegna Solidale 2 Sardegna Solidale 3 Sardegna solidale Giampiero Farru