29 March, 2024
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Venerdì 26 maggio, presso il Circolo Soci Euralcoop, a Carbonia, cala il sipario sul Maggio Letterario di LiberEvento, speciale anteprima primaverile del Festival Culturale di LiberEvento 2023. A partire dalle ore 18.30, Monica Murru, avvocato del Foro di Nuoro, Francesca de Carolis, giornalista, Maria Grazia Caligaris, socia fondatrice dell’Associazione Socialismo Diritti Riforme ODV, presenteranno il libro postumo di Mario Trudu “La mia Iliade. Un’odissea di Quarant’anni a inseguire la vita”.

Pastore sardo diplomato all’Istituto d’Arte, Mario Trudu ha trascorso quasi 41 anni in carcere, prima per una condanna di cui si è sempre dichiarato innocente, e poi per un sequestro di persona avvenuto durante il periodo di latitanza.

Condannato all’ergastolo ostativo, a settembre 2019 è riuscito a ottenere gli arresti domiciliari per una grave malattia, ma è morto all’ospedale di Oristano il 24 ottobre dello stesso anno.

L’incontro sarà moderato da Maria Grazia Caligaris, dell’Associazione Socialismo Diritti e Riforme.
Le immagini e i video sono a cura del regista Giovanni Cioni.

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Sabato 6 maggio il docufilm “Spes contra Spem”, di Ambrogio Crespi, girato nel carcere di Opera, a Milano, e presentato alla 73ª edizione della biennale del cinema di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma, verrà proiettato presso il Teatro San Giuseppe di via Trieste 48, a Nuoro.

L’evento è stato organizzato dalla Scuola Forense e dall’Ordine degli avvocati di Nuoro.

Saranno presenti Sebastian Cocco, assessore della Cultura e Istruzione del comune di Nuoro, Roberto Corrias, presidente dell’Ordine degli avvocati di Nuoro, Monica Murru, Direttore della Scuola Forense, Ambrogio Crespi, regista, Maria Brucale del direttivo di “Nessuno Tocchi Caino”, Adriana Carta, M.d.S. di Nuoro, Francesca De Carolis, giornalista e scrittrice, Pino Roveredo, scrittore e garante regionale per il Friuli Venezia Giulia dei diritti dei detenuti. Gianfranco Oppo garante dei diritti dei detenuti per il comune di Nuoro. Modera Gerardo Ferrara.

Partecipano inoltre gli studenti del Liceo Scientifico E. Fermi, Liceo Classico G. Asproni, ITC Satta.

Negli ultimi sei mesi “Spes Contra Spem” è stato proiettato all’interno delle carceri, nelle aule dei tribunali, in alcune delle piu importanti sedi istituzionali del Paese, nelle scuole, nei cinema e nei teatro. Diverse migliaia di persone sono state coinvolte e conquistate dall’umanità e dalla verità del film; esponenti della magistratura, rappresentanti istituzionali, avvocati e docenti hanno commentato e approfondito i contenuti di un lavoro che tocca l’anima, oltre a temi di grande attualità. Da autorevoli personaggi è stato definito «un film contro la criminalità organizzata, un messaggio contro la mafia, un lenzuolo bianco. Un film che parla del cambiamento e del mutamento dell’uomo».

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha scritto: «Questo documentario fa riflettere. Credo che il suo primo significato sia proprio questo: un invito alla riflessione sul significato della pena più gravosa. Il documentario non discute le questioni di diritto: ne mostra pero il senso, per nulla astratto, ma in grado di incidere sulle vite di coloro che, per dirla con il versetto paolino citato da Pannella e scelto come titolo del film, “sperano contro ogni speranza”».

Speranza contro ogni speranza. E’ la sfida di chi è condannato all’ergastolo ostativo, quello del “fine pena mai”, che nega al detenuto ogni beneficio penitenziario e non lascia prospettive di una vita fuori dal carcere.

Per la regia di Ambrogio Crespi, “Spes contra spem – liberi dentro”, è un viaggio guidato da Sergio D’Elia e Elisabetta Zamparuti, attraverso la voce di chi lo vive sulla propria pelle. Detenuti, ma anche agenti e operatori dell’amministrazione penitenziaria, che, grazie ai programmi di recupero dei condannati, provano a restituire a queste persone un’aspettativa per il futuro. Le parole chiave della narrazione sono “colpa” ed “espiazione”, ma anche, appunto, “speranza”“cambiamento”. Di particolare rilievo l’intervento del carcere di Opera, Giacinto Siciliano, e quello di Santi Consolo, Direttore del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria.

“Spes contra spem – liberi dentro” è prodotto da Indexway in collaborazione con “Nessuno Tocchi Caino” e Radio Radicale. E’ andato in onda su Sky Atlantic in prima serata, su Sky cinema e Sky on demand. Il film vuole essere un manifesto contro la criminalità: attraverso le parole di chi ha commesso reati gravi, “Spes contra spem – liberi dentro” sgretola il mito del criminale stesso, senza nessuna clemenza, nessun buonismo e nessuna posizione ideologica preconcetta.

Da Ava Gardner a Marlene Dietrich, da Rita Hayworth a Sofia Loren passando per Anna Magnani e Michelle Pfeiffer. Saranno in tutto 26 le attrici di fama mondiale che si ritroveranno a Nuoro dal 12 al 22 dicembre prossimo. Poco conta se queste “dive”, oltre a essersi fatte fotografare, nella vita quotidiana sono anche medico, imprenditrice, avvocato, dirigente della Polizia Scientifica o giudice, hanno tra i 35 e i gli 84 anni e vivono in Sardegna. Donne che hanno avuto la voglia e il coraggio di mettersi in gioco, di raccontare una “doppia anima” sconosciuta, dopo essersi scontrate con la banalità del quotidiano e le difficoltà dello straordinario.

E’ questo il taglio, per certi versi ironico, del progetto “Una come te”, un originale spaccato trasversale della società al femminile, ideato e realizzato dalla fotografa artigiana nuorese Maria Carmela Folchetti e dall’avvocato Monica Murru che, grazie una serie di pannelli fotografici hanno voluto mettere in risalto come l’appartenenza al genere femminile possa essere più multiforme rispetto a quanto si creda. E quindi, anche grazie a trucchi e acconciature, abiti di scena e accessori, come in un gioco di specchi piacevolmente deformanti, l’immagine della seria quotidianità si è riflessa nel divismo patinato, e l’essere donna e lavoratrice ha riverberato nel modello della regina del jet set.

L’inaugurazione è prevista per venerdì 12 nel capoluogo nuorese presso “Casa Sulis” (in via A.Mario 27, vicino piazza Su Connottu), con inizio alle ore 18.00; lo stabile accoglierà, per 10 giorni, le fotografie e le vere biografie di queste “dive”. Per l’occasione verrà presentato anche un libro che racconterà la storia delle 26 donne e conterrà sia le foto delle stesse in versione “star”, sia nella vita di tutti i giorni. Queste ultime immagini saranno corredate da schede biografiche a cura di Monica Murru.

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UNA COME TE-Manifesto Anteprima Gavoi-3 luglio 2014

Da Ava Gardner a Marlene Dietrich, da Rita Hayworth a Sofia Loren passando per Anna Magnani e Michelle Pfeiffer. Saranno in tutto 26 le attrici di fama mondiale che si ritroveranno, in anteprima, a Gavoi dal 3 all’6 luglio prossimo. Poco conta se queste “dive”, oltre a essersi fatte fotografare, nella vita quotidiana sono anche medico, imprenditrice, avvocato, dirigente della polizia scientifica o giudice, hanno tra i 35 e i gli 84 anni e vivono in Sardegna. Donne che hanno avuto la voglia e il coraggio di mettersi in gioco, di raccontare una “doppia anima” sconosciuta, dopo essersi scontrate con la banalità del quotidiano e le difficoltà dello straordinario.

E’ questo il taglio, per certi versi ironico, del progetto Una come te, ideato e realizzato dalla fotografa artigiana nuorese Maria Carmela Folchetti e dall’avvocato Monica Murru che, grazie una serie di pannelli fotografici hanno voluto mettere in risalto come l’appartenenza al genere femminile possa essere più multiforme rispetto a quanto si creda. E quindi, anche grazie a trucchi e acconciature, abiti di scena e accessori, come in un gioco di specchi piacevolmente deformanti, l’immagine della seria quotidianità si è riflessa nel divismo patinato, e l’essere donna e lavoratrice ha riverberato nel modello della regina del jet set.

Nella tre giorni gavoese, presso “Casa Maccioni” in via Roma con inizio alle ore 18.00 e presentazione di Marina Moncelsi e Giacomo Mameli, le immagini delle “attrici” si muoveranno dentro un cortometraggio, accompagnate da musiche d’epoca originali, quasi a voler prendere vita staccandosi per un solo istante dalla “fermezza” della fotografia.

Il vero appuntamento sarà poi a Nuoro a settembre, dove “Casa Sulis” accoglierà per tutto l’autunno le fotografie e le vere biografie di queste “dive”. Per l’occasione varrà presentato anche un libro che racconterà la storia delle 26 donne e conterrà sia le foto delle stesse in versione “star”, sia nella vita di tutti i giorni. Queste ultime immagini saranno corredate da schede biografiche a cura di Monica Murru.