2 November, 2024
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Imperdibile serata rock, questo venerdì (24 novembre) a Cagliari, per il prolungamento “winter” del Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” organizzato dalla cooperativa Vox Day, che il mese scorso (dal 5 all’8 ottobre) ha vissuto la prima parte della sua edizione numero undici.

Al Fabrik, in via Mameli, arriva – per la prima volta in Sardegna – Hugh Cornwell, già cantante, chitarrista e principale autore degli Strangler, una delle band più importanti emerse dalla scena punk inglese di fine anni Settanta (di cui lui stesso ha scritto in due libri: “The Stranglers: Song by Song” e l’autobiografico ” A Multitude of Sins“).  

Dopo la separazione dal gruppo – con cui ha condiviso i successi dalla fondazione, nel 1974, fino al 1990, registrando dieci album e hit come “Peaches”, “No More Heroes”, “Golden Brown”, “Always the Sun” – Hugh Cornwell ha intrapreso una carriera solista che oggi conta otto dischi in studio (più vari live e compilation): il più recente è “Totem and Taboo”, registrato a Chicago e prodotto nel 2013 da Steve Albini (Nirvana, PJ Harvey, Pixies).  

Affiancato da Patrick Hughes al basso e Windsor McGilvray alla batteria, il sessantottenne rocker londinese proporrà a Cagliari brani del suo repertorio e “grandi classici” degli Stranglers in un concerto che si annuncia dal ritmo serrato e coinvolgente.

In apertura di serata, a precedere sul palco Hugh Cornwell e la sua band, riflettori puntati su Igor Lampis StravyPaz: chitarrista e membro fondatore de Punkillonis, formazione nata a Cagliari nel 2000, l’artista sardo ha intrapreso cinque anni fa un percorso parallelo da solista, come necessità rivolta soprattutto ad accompagnare  con musica e canto la sua attività di autore di romanzi, racconti e poesie durante i reading di presentazione. Da quel momento in poi non ha smesso di imbracciare la chitarra acustica vestendo anche i panni di cantautore e traendo spunto dai grandi nomi del passato che ha sempre apprezzato. Venerdì sera al Fabrik lo accompagnano Panky Alma Stram (cajon e cori), Fabio “Goblin” Perria (basso) e Max Viani (violino).

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Seconda serata, venerdì 6 ottobre, a Cagliari, per il Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” organizzato dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua edizione numero undici. Serata carica di musica nei due spazi del quartiere Marina dove la manifestazione fa base per la prima volta, dopo il “trasloco” dalla tradizionale sede di Castello. ì 

Si comincia all’Hostel Marina, l’antico edificio trasformato in moderna struttura ricettiva, in cima alle scalette di piazza San Sepolcro, che ospita gli appuntamenti in “prime time”. Tutti sardi i protagonisti delle tre proposte di scena a partire dalle 19.45 con ingresso gratuito. Aprono la serie i cagliaritani Madame Curie, gruppo “dream-pop” fondato da Fabio Desogus (tastiere) e Angelo Argiolas (basso), già in attività con diverse band (Old Sparky, Nox, End), insieme a Lorena Carta (voce) e Manuel Deiana, chitarrista proveniente dal mondo del jazz e della classica: un progetto in cui confluiscono le diverse esperienze che hanno segnato il percorso di ciascuno dei musicisti e da poco approdato alla pubblicazione del primo album, di cui proporranno un saggio in anteprima in questa loro esibizione al Karel Music Expo.

Nel secondo set riflettori puntati su Igor Lampis: chitarrista e membro fondatore della band Punkillonis, cinque anni fa ha intrapreso un percorso parallelo da solista, come necessità rivolta soprattutto ad accompagnare  con musica e canto la sua attività di autore di romanzi, racconti e poesie durante i reading di presentazione. Da quel momento in poi non ha smesso di imbracciare la chitarra acustica vestendo anche i panni di cantautore e traendo spunto dai grandi nomi del passato che ha sempre apprezzato. Lo accompagnano in questo impegno al Karel Music Expo, Panky Alma Stram (cajon e cori), Fabio “Goblin” Perria (basso) e Max Viani (violino).

Voce e chitarra in mano, chiude il trittico Herbert Stencil, nome d’arte che Francesco Frau si è dato come omaggio al personaggio nato dalla penna dello scrittore Thomas Pynchon. Lo scorso febbraio, il cantautore sassarese (classe 1977) ha firmato il suo secondo disco, “2017”: un concept album di trentadue minuti composto di otto tracce inedite, un lavoro totalmente autobiografico che si propone fin da subito frenetico nel cambio di registro all’interno delle canzoni, in linea con il carattere irriverente e l’energia fuori dalle righe che contraddistinguono il suo artefice.

“Aperitivo cinematografico”, sempre all’Hostel Marina, a partire dalle 21.00, con una selezione di corti proposta dallo Skepto International Film Festival, l’annuale rassegna cagliaritana che coinvolge filmmaker indipendenti di tutto il mondo, e che rinnova per il terzo anno consecutivo la sua collaborazione con il Karel Music Expo. In visione Daughter” dell’iraniano Mehrdad Hasani, “Waiting For” dell’italiano Matteo Pianezzi, mentre arrivano dalle Filippine “Maria” di Jaime Habac Jr., e dall’Afghanistan “Mary Mother” di Sadam Wahidi. Quattro corti in sintonia con il tema di questa edizione del Karel Music Expo intitolata “In n0me della madre”.

Come prevede la formula del festival, per la seconda parte della serata, con inizio alle 22.00 ed ingresso a pagamento, microfoni e riflettori si trasferiscono dall’Hostel Marina al vicinissimo Auditorium Comunale in piazzetta Dettori. Tre, anche in questo caso, le proposte in scaletta.