25 April, 2024
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Al via domani martedì 21 giugno, a Portoscuso, i seminari ed i concerti di canto e musica popolare della 15ª rassegna Mare e Miniere.

Tra i nomi in cartellone Alessia Tondo, Patrizia Laquidara, Francesca Corrias, Matteo Leone, i Cantori della Resurrezione, Maurizio Geri, Stefano Valla e Daniele Scurati, Davide Ambrogio, Mauro Palmas e Francesco Medda con “Meigama”. 

La serie di concerti prende il via anche quest’anno con una serata speciale nel segno della Festa della Musica e si concluderà domenica 26 giugno, con un concerto che, a partire dalle 21.30, vedrà riuniti sullo stesso palco nella tonnara Su Pranu, allievi e docenti dei seminari alle prese con un programma messo a punto nel corso delle sei giornate dei corsi.

Quella di Portoscuso è una delle tappe più rappresentative di Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica, teatro e danza di matrice popolare che si rinnova dal 2006 in centri e località legati al mare e alla storia mineraria della Sardegna, e che si avvale dell’esperienza della cantante Elena Ledda e del compositore e polistrumentista Mauro Palmas alla direzione artistica.

 

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È “Salvagente”, il brano di Roy Paci & Aretuska con il rapper Willie Peyote, ad aggiudicarsi il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, come miglior brano sui diritti umani del 2018. In questo caso un brano sull’integrazione.

Il Premio è stato istituito nel 2003 da Amnesty International Italia e dal festival Voci per la Libertà, che ospiterà i vincitori domenica 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo), nella serata finale della 22a edizione del festival.

‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ si terrà dal 18 al 21 luglio e darà spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 6 maggio. Sul sito www.vociperlaliberta.it è, intanto, in corso il voto del pubblico per il Premio Web Social, che permetterà al vincitore di partecipare alle finali di luglio. In lizza i primi 60 iscritti al concorso, che potranno essere votati fino al 10 aprile.

Sulla vittoria del Premio ai Big Roy Paci ha dichiarato: «Sono molto emozionato di ricevere questo premio, come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco ad Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili».

Grande soddisfazione anche per Willie Peyote, che ha detto: «Per me è un grande traguardo e un grande onore ricevere questo riconoscimento. Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più, questo premio mi da la forza di continuare su questa strada più determinato di prima. Ringrazio in particolare il maestro Roy Paci che ha reso possibile tutto questo».

Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha ricordato che “l’impegno di Roy Paci in favore dei diritti umani ha accompagnato, addirittura preceduto, il nostro festival. Questo impegno è stato ed è costante, coerente e generoso. Il riconoscimento di quest’anno è dunque una sorta di ‘premio alla carriera’, ma non di quelli che si danno alla fine di un percorso artistico, giacché questo è in pieno, fulgido svolgimento. Prova ne è ‘Salvagente’, con la preziosa collaborazione di Willie Peyote, che restituisce al mondo in cui deve stare la parola ‘differenza’, oggi – come molte altre – appropriata indebitamente dal vocabolario della divisione, della discriminazione e dell’odio”.

Erano in lizza per il Premio anche Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”.

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Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote con “Salvagente”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”. Sono questi i dieci brani in lizza per il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, l’importante riconoscimento riservato a brani pubblicati da artisti italiani affermati nell’anno precedente che tocchino tematiche sui diritti umani.

Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’, viene assegnato da una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà. Nella prima fase, le dieci canzoni finaliste sono invece state scelte da Amnesty e Voci per la libertà pescando dalle segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2019 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la Libertà, in programma dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Ecco l’albo d’oro del Premio: nel 2003 vinse “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, nel 2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, nel 2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers, nel 2006 “Rwanda” di Paola Turci, nel 2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, nel 2008 “Canenero” dei Subsonica, nel 2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, nel 2010 “Mio zio” di Carmen Consoli, nel 2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, nel 2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, nel 2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, nel 2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, nel 2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, nel 2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, nel 2017 “Ballata triste” di Nada, nel 2018 “L’uomo nero” di Brunori Sas.

Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 22ª edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale.

Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .

La scadenza del bando è fissata per il 6 maggio, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro, infatti, il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

Fra tutte le iscrizioni arrivate entro il 6 maggio ci sarà inoltre il Premio Under 35 che consentirà al migliore giovane di accedere alle semifinali del concorso. L’Associazione Voci per la Libertà sceglierà poi altre sei proposte, che si batteranno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 nel concorso dal vivo a Rosolina Mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti.

 

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È Luca Gemma il vincitore del “Premio Giorgio Lo Cascio” 2017, che torna dopo qualche anno di pausa. Si tratta di un riconoscimento nato nel 2005 a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio (Catanzaro) e assegnato a cantautori di valore fuori dai circuiti mainstream. Intende ricordare Giorgio Lo Cascio, storico cantautore romano scomparso nel 2001. Con lui Francesco De Gregori all’inizio della carriera aveva formato il duo “Francesco e Giorgio” e successivamente, anche con Antonello Venditti e Ernesto Bassignano, “I giovani del Folk” (i “quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulle spalle” di “Notte prima degli esami” di Venditti).

La premiazione si terrà nei prossimi mesi a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, in occasione di un concerto di Gemma. La data verrà annunciata prossimamente.

Luca Gemma è nato ad Ivrea. Nel 1990 ha fondato, insieme a Pacifico, i Rossomaltese, nota band folk rock della scena indipendente, con cui ha realizzato due album, “Santantonio” e “Mosche Libere”, con 350 concerti in Italia e Francia.

Dal 2004 al 2012 ha pubblicato quattro dischi: “Saluti da Venus” (2004), “Tecniche di illuminazione” (2007), “Folkadelic” (2010) e “Supernaturale” (2012). Nel 2015 è la volta di “Blue Songs”, primo album in inglese che lo ha portato in tour in Australia, Italia e Francia con alcune date in Inghilterra e Lussemburgo. Nel settembre del 2017 esce in vinile e cd il suo sesto lavoro in studio “La felicità di tutti”.

Prodotto ed arrangiato da Paolo Iafelice e dallo stesso Gemma, “La felicità di tutti” contiene nove inediti scritti dal cantautore più “Cajuina”, celebre brano di Caetano Veloso, rivisitato con un testo in lingua italiana di Gemma e la voce di Ricardo Fischmann, cantante brasiliano dei Selton. Fra gli ospiti del disco anche Lele Battista al pianoforte e ai sintetizzatori. L’album si caratterizza per una sonorità che rivela un naturale mix di generi fra canzone d’autore, folk, rock, soul e R&B.

Gemma è anche autore di brani per altri cantanti, sia pop che indipendenti (Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Bobo Rondelli, Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti, Marian Trapassi, Paola Donzella), per la tv (Fabio Volo per La7 e Mtv, Edmondo Berselli per Rai2), per la radio (Istituto Barlumen per Radio3Rai e Radio 24), per il cinema (Roberta Torre, Sud Side Stori) e per il teatro.

Il Premio Lo Cascio è organizzato dall’Associazione Primavera Andreolese con il patrocinio della Regione Calabria e dell’amministrazione comunale di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio. La direzione artistica è di Enrico Deregibus, autore fra l’altro della biografia di Francesco De Gregori “Mi puoi leggere fino a tardi”.

Negli anni precedenti il riconoscimento era andato a Max Manfredi (2005), Pino Marino (2006), Rudy Marra (2007), Sulutumana (2008), Carlo Fava (2009), Susanna Parigi (2010), Marco Ongaro (2011).

Il Premio è stato assegnato da una ampia e prestigiosa giuria coordinata da Deregibus.