18 April, 2024
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«Il Comitato di Garanzia del MoVimento 5 Stelle dopo aver annullato il provvedimento di espulsione di Carla Cuccu, ha oggi provveduto a cassare anche la sanzione della sospensione disciplinare che le aveva irrogato il Collegio dei Probiviri, il tutto a evidente  riprova che la nostra assistita ha sempre tenuto una condotta irreprensibile e conforme al Codice etico del M5S. Si chiude così il contenzioso giudiziario civile, con conseguente cessazione delle funzioni del curatore speciale, la cui nomina era stata richiesta e disposta  a fini meramente processuali. Rimangono invece in piedi, nelle sedi deputate,  gli accertamenti atti ad individuare  i responsabili di condotte collaterali che hanno gravemente compromesso i diritti politici della nostra assistita.»

Ad annunciarlo sono i legali della consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè.

«Il tempo è galantuomoha dichiarato Carla Cuccu -. Ero certa di questo esito perché non ho mai violato regola alcuna. Adesso, attendo che i primi responsabili a livello locale di queste dolorose ed annose persecuzioni e di tutti i danni cagionati al M5S abbiano la giusta mercede.»

Antonio Caria

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Il Tribunale di Cagliari, ravvisando l’evidente illegittimità dell’espulsione dal M5S del consigliere regionale Carla Cuccu, ha disposto con decreto emesso nel pomeriggio di oggi, la sospensione dell’efficacia di detto provvedimento, accogliendo l’istanza cautelare presentata dagli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè che hanno annunciato la decisione con una nota diffusa nel pomeriggio. Carla Cuccu era stata espulsa venti giorni fa da Vito Crimi con un provvedimento del Comitato di Garanzia che, rigettando il reclamo proposto dalla consigliera avverso il provvedimento di sospensione, aveva aggravato la sanzione, deliberando la sua espulsione richiamando genericamente condotte contrarie al movimento, senza però specificare in cosa queste consistessero e senza contestarle previamente all’incolpata, violando così, tra l’altro, i più elementari principi del diritto di difesa.

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Entra nel vivo la battaglia giudiziaria di Carla Cuccu, consigliera regionale sarda del M5S, per l’annullamento del provvedimento di espulsione irrogato dal Comitato di Garanzia pentastellato.
«Un provvedimento del presidente del Tribunale di Cagliari mostra infatti un fianco scoperto del partito grillinosi legge in una nota diramata dalla stessa consigliera -: l’abolizione della carica di Capo Politico, non accompagnata dall’insediamento del nuovo organo collegiale, il Comitato direttivo, introdotto a seguito della modifica statutaria del 17.2.2021, ha comportato infatti la necessità, su richiesta degli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè, di procedere alla nomina di un curatore speciale del M5S ai sensi del primo comma dell’art. 78 del codice di procedura civile, in conformità di un consolidato orientamento giurisprudenziale, non potendo il M5S essere più rappresentato da un organo inesistente e mancando i componenti del nuovo organo, nel cui seno, con votazione a maggioranza, dovrebbe eleggersi il nuovo legale rappresentante.»
«A brevissimosi legge al termine della notal’impugnazione giudiziaria passerà al secondo stadio con la costituzione in giudizio del Curatore e contemporaneamente, come prevede l’articolo 80 CPC, il PM presso il Tribunale di Cagliari solleciterà i provvedimenti necessari per la costituzione della nuova rappresentanza e cioè l’elezione dei componenti del Comitato direttivo, votazioni che sembrano ancora in alto mare, anche per via del terremoto che ha colpito molti parlamentari del Movimento.»
Antonio Caria

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La consigliera regionale Carla Cuccu è stata espulsa dal Movimento 5 Stelle. A dare la notizia è stata la diretta interessata, con una nota diffusa in tarda mattinata.

«In un momento di grave crisi politica anche interna al M5S il Comitato di garanzia, con un provvedimento gravemente illegittimo a firma del capo politico Vito Crimi, ha decretato la mia espulsionescrive Carla Cuccu -. Nei mesi scorsi avevo denunciato pubblicamente e all’Autorità giudiziaria numerosi fatti che dimostravano la volontà di alcuni esponenti del M5S di estromettermi dal Gruppo consiliare e dal Movimento. Non ho alcun dubbio che i mandanti del provvedimento di espulsione siano gli stessi che hanno tentato in ogni modo di impedirmi di svolgere liberamente e serenamente il mandato di rappresentante del Popolo sardo in seno al Consiglio Regionale che mi è stato conferito dagli elettori che si sono riconosciuti nell’originario  progetto del M5S e nella mia azione politica.»

«Ho già conferito mandato ai miei avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè di rivolgersi all’Autorità giudiziaria, per impugnare l’abnorme provvedimento del Comitato di garanzia con il quale, in violazione delle più elementari regole poste a tutela delle libertà e dei diritti fondamentali di ogni cittadino, si è decretata la mia espulsione dal M5S per non meglio specificate condotte che avrei posto in essere dopo aver contestato un ingiusto provvedimento di sospensione, condotte che non mi sono mai state contestate e con riferimento alle quali non sono stata neppure messa nelle condizioni di difendermi – conclude Carla Cuccu -. Mi addolora particolarmente che questa ulteriore e sconsiderata aggressione giunga in un momento in cui per gravi ragioni familiari ho dovuto chiedere temporaneo congedo dai lavori del Consiglio regionale. Sono, comunque, determinata a continuare con ogni energia nel mio impegno politico nel rispetto del mandato ricevuto dai miei elettori e nell’esclusivo interesse di tutta la Comunità.»

Carla Cuccu e Desirè Manca.

 

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«Sono lieta di comunicare ai miei sostenitori, ma anche ai (pochi) detrattori che mi contrastano per interessi personali, che a seguito del reclamo da me proposto avverso il provvedimento di sospensione, il Comitato di Garanzia del M5S ha fatto decadere la sanzione non confermandola nei previsti termini statutari. Con essa è decaduto l’intero procedimento disciplinare a mio carico.»

Lo scrive, in una nota, Carla Cuccu, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

«Preciso, per i meno informati, che il provvedimento disciplinare non era neanche provvisoriamente esecutivoaggiunge Carla Cuccu -. Ringrazio il M5S per questa equa soluzione e rinnovo l’esortazione a tutti i sostenitori del Movimento a lavorare uniti per il bene comune della Sardegna e
per rafforzare  l’azione di attuazione del programma del M5S.»

«Con gli amici avvocati, tra cui Patrizio Rovelli, stiamo valutando le azioni da esperire in tutela della mia dignità personale, professionale e politica. E per comprendere come mai persone esterne al Collegio dei probiviri, e segnatamente la capogruppo in Consiglio regionale della Sardegna conclude Carla Cuccu -, abbiano potuto avere conoscenza del provvedimento collegiale e per quale motivo ne abbiano dato notizia alla stampa, stante il divieto di divulgazione per previsione statutaria degli atti interni.»

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“Errori giudiziari e ingiusta detenzione” è il titolo dell’evento formativo per i giornalisti che si svolgerà venerdì prossimo a Oristano dalle 10.00 alle13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 presso la Sala convegni Unifidi, in via S. Mele, 7. L’iniziativa è della Camera Penale di Oristano, in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Oristano e con l’Ordine regionale dei giornalisti della Sardegna. Ai giornalisti presenti verranno assegnati sei crediti formativi.
In Italia ogni anno mille persone vengono risarcite o indennizzate per errori giudiziari e ingiuste detenzioni, con una spesa media annua dello Stato di 29 milioni di euro.
Durante l’incontro verranno rese note anche le statistiche più aggiornate relative ai Distretti di Corte d’Appello di Cagliari e Sassari e le classifiche delle dieci città italiane con il maggior numero di casi di ingiusta detenzione e la più alta spesa in indennizzi.
Verrà proiettato il docufilm “Non voltarti indietro” (realizzato dall’associazione Errorigiudiziari.com, regia di Francesco Del Grosso) premiato con la menzione speciale ai “Nastri d’Argento DOC 2017”. Prevista, tra gli altri, la presenza di due protagonisti del docufilm, che renderanno testimonianza diretta della loro esperienza giudiziaria ed umana. Interverranno: Rosaria Manconi (presidente Camera penale Oristano), Francesco Birocchi (presidente ODG Sardegna), Valentino Maimone (giornalista responsabile Osservatorio errori giudiziari), Benedetto Lattanzia (giornalista, fondatore di Errorigiudiziari.com. Con le testimonianze di Diego Ulivieri (imprenditore), Giuseppe Gulotta (presidente “Progetto innocenti”) e Silvio Scaglia.
Nella sessione pomeridiana è prevista una tavola rotonda alla quale parteciperanno giornalisti, magistrati ed avvocati, sui temi delle cause che determinano l’errore giudiziario, sull’incidenza dell’errore nel nostro sistema penale, sui costi sociali che ne derivano, sulle conseguenze sotto il profilo umano ed economico per i soggetti che subiscono una detenzione ingiusta e sui possibili rimedi per arginare il fenomeno .
Interverranno: Francesca Scopelliti (presidente Fondazione per la giustizia Enzo Tortora), Domenico Putzolu (avvocato, giunta UCPI, presidente Osservatorio errori giudiziari), Patrizio Rovelli, avvocato del Foro di Cagliari.

 

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«Nonostante  le gravi difficoltà e i limiti dell’Unione Europea, emersi soprattutto negli anni più recenti,  il rafforzamento politico, in una prospettiva federale, dell’Unione europea non ha alternative, se non negative. Sono infatti regressivi i rigurgiti nazionalisti e esclusivisti emergenti in numerosi Paesi europei, Italia compresa: bisogna contrastarli innanzitutto sul piano culturale.»

E’ questo il messaggio centrale emerso in (circa duecento partecipanti) a Cagliari, coordinata da Lucetta Milani e Tore Cherchi, introdotta da tre intellettuali, Gian Giacomo Ortu, Christian Rossi e Andrea Deffenu e che ha visto un dibattito serrato con 13 interventi dalla platea e significative testimonianze con la presenza come quella di Francesco Pigliaru, presidente della Regione, a dimostrazione che il tema è sentito.

Europeisti e federalisti perché? «Senza l’Europa unita – ha detto Gian Giacomo Ortu – non avremmo avuto il lungo periodo di pace vissuto dal 1945 ad oggi e mai conosciuto prima; non avremmo avuto i grandi  progressi ottenuti nell’affermazione e nella tutela dei diritti fondamentali e la formazione di una identità transnazionale permeata di valori umanistici e solidali». A Christian Rossi, storico delle Relazioni Internazionali, è toccato il compito di analizzare la crisi politica in atto, originata da spinte egoiste di taluni Stati e ad Andrea Deffenu argomentare perché l’unione politica e federale sia la strada per superare la crisi e dare una risposta europea, la sola realmente efficace, ai problemi del presente.

“Europa dove vai?” si è chiesto don Ettore Cannavera, indignato per la situazione drammatica dei migranti alla deriva nel Mediterraneo. Un tema, quello delle migrazioni, che è ritornato negli interventi di Giulio Calvisi e della deputata Romina Mura. La politica di cooperazione nord-sud in alternativa ai nuovi muri è la strada indicata da Cristina Zuddas che di cooperazione transfrontaliera si occupa professionalmente e dall’avvocato Patrizio Rovelli. Giulio Lai, Erasmus alle spalle, testimonia lo spirito europeo dei giovani di oggi. Mauro Sarzi illustra un suo lavoro artistico ispirato ad Ernesto Rossi, coautore con Altiero Spinelli del Manifesto di Ventotene. Del linguaggio internazionale dell’arte parla Angelo Liberati. Mauro Pistis ha rivendicato una riforma elettorale che garantisca la  rappresentanza sarda nel Parlamento europeo. Remo Sizza, Benedetto Barranu, Luca Pizzuto ed il segretario della CGIL, Michele Carrus hanno rilanciato la necessità di un profondo cambio della politica economica e di welfare per fare fronte alla disoccupazione ed alle diseguaglianze crescenti: rivendicano un’Europa con un’anima sociale, attenta alle persone e non alle agenzie di rating.

Il populismo è alimentato anche dal disagio sociale. L’Unione europea deve porre al primo punto le questioni del lavoro e dell’equità sociale. Non casualmente, il programma federalista del Manifesto di Ventotene che ha ispirato la discussione, ha una forte caratterizzazione anche sociale perché si propone, oltre che la «definitiva abolizione della divisione dell’Europa in stati nazionali sovrani», anche «l’emancipazione  delle classi lavoratrici e la realizzazione per esse di condizioni più umane di vita». Le prossime elezioni europee saranno un referendum sul futuro dell’Europa: o si va avanti o si regredisce pericolosamente. Non stare alla finestra, è l’invito conclusivo dell’assemblea.