24 April, 2024
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Le note della musica pop e rock si diffonderanno lunedì 5 agosto a Carbonia nel Parco Archeologico di Cannas di Sotto, con uno spettacolo del tutto originale.
Alle ore 22.00, si esibiranno in concerto i Criminal Quartet & Percussions, un gruppo di musicisti sardi nati come quartetto d’archi (due violini, una viola e un contrabbasso), al quale si è aggiunta successivamente la batteria. La formazione rompe tutti gli schemi classici reinterpretando i più grandi successi di autori come Michael Jackson, Metallica, Bruno Mars, Verve, Coldplay, David Guetta, Aerosmith, Black Eyed Peas, Muse, Oasis, Radiohead.
L’ingresso al concerto è di 5 euro a persona. Per chi fosse interessato, è prevista la visita guidata all’area archeologica prima del concerto, alle ore 21.00. È gradita la prenotazione al 345 8886058.

I Criminal Quartet nascono per iniziativa di quattro professionisti diplomati al Conservatorio come progetto per diversificarsi, sperimentare nuove sonorità e cercare di avvicinare il pubblico agli archi, strumento che nell’immaginario collettivo appartengono al mondo classico.
I componenti del gruppo sono: Marco Castro e Massimiliano Marotto al violino, Giorgio Musio alla viola, Massimo Battarino al contrabbasso e Paolo De Liso alla batteria.
La particolarità dei Criminal Quartet & Percussions sta nel repertorio che propongono: rompono tutti gli schemi del tipico quartetto d’archi, inserendo la batteria e reinterpretando i più grandi successi della musica pop e rock. Grazie al talento, all’inventiva e alla collaborazione con tantissimi altri musicisti, diventano presto una parte importante e originale della scena musicale sarda.

Il Parco Archeologico di Cannas di Sotto è un parco interno al tessuto cittadino di Carbonia: l’estesa necropoli a domus de janas, realizzata a partire dal Neolitico Finale (dal 3700 a.C. circa), si compone di ben 26 grotticelle ed è particolarmente interessante per la sua estensione e per la varietà tipologica delle sue tombe. All’interno dell’area archeologica è presente l’antico Medau Sa Grutta, oggi restaurato e sede di esposizioni temporanee e manifestazioni culturali.

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Sabato 24 febbraio prende il via la seconda edizione di 5 x 88, rassegna musicale per pianoforte solo, ideata e prodotta dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS.

Sino al 12 giugno rinomati protagonisti del panorama nazionale e internazionale si avvincenderanno per  proporre il meglio dei  loro lavori più recenti. Si comincia con Arturo Stàlteri, e si proseguirà con Mattia Vlad Morleo, Claudio Espector, Gustavo Gini, sino a Billy Eidi.

Italia, Argentina, Francia: sono questi i paesi rappresentati dai musicisti invitati, scelti per l’occasione dalla direttrice artistica Irma Toudjian, pianista e compositrice libanese di nascita, armena di origini e italiana di adozione. 

Sabato 24 febbraio, alle 21.00, si parte con Arturo Stàlteri. Il talentuoso pianista, conosciuto anche per la sua  conduzione di diversi programmi radiofonici Rai (da Il cammello di Radio 2 a Primo movimento su Radio 3) si esibirà in Low & Loud, concerto in cui proporrà, reintrerpretati sugli 88 tasti, brani di mostri sacri come Rolling Stones, Rino Gaetano, Radiohead ma anche pezzi da lui stesso composti.

Il 31 marzo il secondo appuntamento è affidato al giovanissimo Mattia Vlad Morleo. Appena diciassettenne è considerato tra i più promettenti esponenti della musica contemporanea con più di 20mila ascolti mensili sulle piattaforme digitali.  In questa serata Morleo proporrà suoi brani tratti dall’album The Flying of the Leaf e alcuni inediti tutti per piano solo.

Il 14 aprile arriva l’argentino Claudio Espector, già direttore del Conservatorio Superior Manuel de Falla e recentemente premiato per la sua carriera dall’associazione dei critici musicali dell’Argentina nonché dal governo della sua città natale, Buenos Aires. Espector proporrà Visiones, tangos y revoluciones, concerto in cui proporrà autori che spazieranno da S. Prokofiev ad A. Mosolov, da J. J.  Castro ad A. Ginastera.

Protagonista del quarto appuntamento, sabato 12 maggio, sarà ancora un pianista argentino: Gustavo Gini. Specializzato nella sonorizzazione di lungometraggi, si è diplomato a Buenos Aires per poi proseguire il proprio percorso artistico in Ungheria e in Europa. Ha lavorato anche negli Stati Uniti e nel proprio paese natale.

Sabato 16 giugno 5×88 si chiude con un viaggio nel pianoforte francese. Chopin, Fauré, Ravel, Sacre: è questo il repertorio proposto da Billy Eidi, affermato concertista e professore onorario alla prestigiosa CNSMD di Lione e all’Ècole Normale de Musique di Parigi.

«5×88 è un festival nato nel 2017 che mette in rete alcuni dei numerosi concerti proposti ogni anno a Palazzo Siotto – spiega Francesco Accardo, consigliere di amministrazione della Fondazione Siotto, che ha avuto l’idea della manifestazione –. L’idea è  costituire un network di associazioni che possano lavorare assieme a un calendario condiviso, una vera e propria associazione di associazioni con oltre 25 aderenti da tutta la Sardegna. Obiettivo è rendere Palazzo Siotto un polo di ascolto della musica contemporanea.»

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Sono cinque, come gli appuntamenti (tutti di sabato alle 21.00) in programma a Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114 a Cagliari. Ottantotto, come i tasti del pianoforte degli affermati musicisti che si alterneranno sul palco della Sala dei Ritratti. 

Il 24 febbraio prende il via la seconda edizione di 5 x 88, rassegna musicale per pianoforte solo, ideata e prodotta dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS.

Sino al 12 giugno rinomati protagonisti del panorama nazionale e internazionale si avvincenderanno per  proporre il meglio dei  loro lavori più recenti. Arriverranno Mattia Vlad Morleo, Arturo Stàlteri, Claudio Espector, Gustavo Gini, sino a Billy Eidi.

Italia, Argentina, Francia: sono questi i paesi rappresentati dai musicisti invitati, scelti per l’occasione dalla direttrice artistica Irma Toudjian, pianista e compositrice libanese di nascita, armena di origini e italiana di adozione. 

Sabato 24 febbraio alle 21 si parte con Arturo Stàlteri. Il talentuoso pianista, conosciuto anche per la sua  conduzione di diversi programmi radiofonici Rai (da Il cammello di Radio 2 a Primo movimento su Radio 3) si esibirà in Low & Loud, concerto in cui proporrà, reintrerpretati sugli 88 tasti, brani di mostri sacri come Rolling Stones, Rino Gaetano, Radiohead ma anche pezzi da lui stesso composti.

Il 31 marzo il secondo appuntamento è affidato al giovanissimo Mattia Vlad Morleo. Appena diciassettenne è considerato tra i più promettenti esponenti della musica contemporanea con più di 20mila ascolti mensili sulle piattaforme digitali. In questa serata Morleo proporrà suoi brani tratti dall’album The Flying of the Leaf e alcuni inediti tutti per piano solo.

Il 14 aprile arriva l’argentino Claudio Espector, già direttore del Conservatorio Superior Manuel de Falla e recentemente premiato per la sua carriera dall’associazione dei critici musicali dell’Argentina nonché dal governo della sua città natale, Buenos Aires. Espector proporrà Visiones, tangos y revoluciones, concerto in cui proporrà autori che spazieranno da S. Prokofiev ad A. Mosolov, da J.J. Castro ad A. Ginastera.

Protagonista del quarto appuntamento, sabato 12 maggio, sarà ancora un pianista argentino: Gustavo Gini. Specializzato nella sonorizzazione di lungometraggi, si è diplomato a Buenos Aires per poi proseguire il proprio percorso artistico in Ungheria e in Europa. Ha lavorato anche negli Stati Uniti e nel proprio paese natale.

Sabato 16 giugno 5×88 si chiude con un viaggio nel pianoforte francese. Chopin, Fauré, Ravel, Sacre: è questo il repertorio proposto da Billy Eidi, affermato concertista e professore onorario alla prestigiosa CNSMD di Lione e all’Ècole Normale de Musique di Parigi.

«5×88 è un festival nato nel 2017 che mette in rete alcuni dei numerosi concerti proposti ogni anno a Palazzo Siotto – spiega Francesco Accardo, consigliere di amministrazione della Fondazione Siotto, che ha avuto l’idea della manifestazione -. L’idea è costituire un network di associazioni che possano lavorare assieme a un calendario condiviso, una vera e propria associazione di associazioni con oltre 25 aderenti da tutta la Sardegna. Obbiettivo è rendere Palazzo Siotto un polo di ascolto della musica contemporanea

L’organizzazione di 5 x 88 è a cura della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS, con il supporto delle associazioni Le OfficineACCuS (Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna) e Suoni&Pause.

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Un concerto in solo di Oren Marshall nella chiesa di San Pietro, ore 11.00, a Tempio Pausania la giornata odierna del 28° Time in Jazz, il festival internazionale diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma con appuntamenti sparsi in altri quattordici centri del nord Sardegna.

Sperimentatore della tuba e della tuba elettrica, il musicista inglese si muove abilmente fra jazz, world music, musica classica e improvvisata, come suggerisce l’elenco delle sue esperienze e collaborazioni con nomi come Derek Bailey, Charlie Haden, Sir Peter Maxwell Davies, Moondog, Radiohead, Hermeto Pascoal, The Pan-African Orchestra, la London Philharmonic, John Taylor, Bobby McFerrin, i beatboxer Adam Matta, Shlomo e Hobbit. Un eclettismo che trova un’originale incarnazione nella sua Charming Transport Band, progetto che riunisce musicisti del Ghana e della Nigeria insieme con improvvisatori e jazzisti della scena londinese. Classe 1966, il “Jimi Hendrix della tuba”, come l’ha ribattezzato John Fordham, critico del quotidiano The Guardian, ha suonato con tutte le maggiori orchestre di Londra ma anche con i solisti del Teatro Bolshoi, l’orchestra sinfonica della Radio di Francoforte e il Canadian Ballet. Con il London Brass, di cui è entrato a far parte nel 1987, Oren Marshall ha registrato diversi dischi e tenuto tournée mondiali, suonando anche per autorità come la Regina d’Inghilterra e il Papa.

Altro concerto solistico in programma nel pomeriggio, alle 18.00, nella chiesa di San Nicola a Bortigiadas, dove il pubblico di Time in Jazz ritrova Giovanni Guidi, già applaudito il giorno prima in duo con il sassofonista americano Dan Kinzelman. Miglior nuovo talento per la rivista Musica Jazz nel 2007, il pianista umbro, oggi trentenne, ha portato avanti in questi anni una carriera di alto livello, fitta di impegni e soddisfazioni: oltre settanta concerti all’anno, ospite dei palchi internazionali più importanti, leader di propri gruppi e co-leader di vari progetti (il duo Soupstar con Gianluca Petrella, il quartetto co-diretto con Mattia Cigalini, il trio con il trombettista Luca Aquino e il percussionista Michele Rabbia di scena anche a Time in Jazz, giovedì 13), sette album a suo nome, due dei quali per la ECM, e tante collaborazioni come sideman con grandi maestri, tra i quali il suo mentore, Enrico Rava.

A Berchidda la musica parte intorno alle 19,45 con la prima uscita per le strade dei The Rad Trads, la coinvolgente formazione newyorkese di quattro fiati e sezione ritmica, cui spetterà anche il compito di animare la consueta festa della sera di Ferragosto con la sua miscela di influenze che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta Blues, fino al Rock & Roll.

Poi, alle 21,30, apre finalmente i cancelli l’arena allestita nella Piazza del Popolo, che per quattro serate sarà il “palco centrale” del festival.

Oren Marshall (2s)Dave Holland-Kenny Barron-1s Giovanni Guidi (s)