28 March, 2024
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«Il nostro Carnevale si apre al mondo». Con questo proposito la sindaca di Villamassargia Debora Porrà invita tutti alla sfilata di sabato 17 febbraio a partire dalle ore 15, quando i mamuthones di Mamoiada, gli stessi che hanno stregato Venezia, si snoderanno per le strade del paese, insieme agli Urtzus di Sadali e alle maschere storiche veneziane, per merito di un gemellaggio tra la Serenissima e Villamassargia. Attesa anche la tradizionale zippolata e il Carnival party in piazza Pilar.
«Con la fondamentale collaborazione dell’ UNPLI, l’Unione nazionale delle Pro loco d’Italia, di cui ringraziamo il suo presidente Raffaele Sestuha aggiunto la prima cittadinavorremmo che questo appuntamento diventasse un nuovo evento turistico fuori stagione e di richiamo per ospiti e pubblico internazionali. La sfida per dare alla manifestazione un taglio cosmopolita non era semplice, vista la varietà di formule tradizionali già esistenti».
“Carnevale senza confini nel paese delle radici”, questo il titolo dell’evento che caratterizzerà il comune del Sulcis Iglesiente, è un progetto che inserisce la Sardegna nel nuovo lavoro di ricerca sulle maschere antropomorfe che l’UNPLI ripete da alcuni anni a Venezia.
«Villamassargiaha sottolineato ancora la sindaca di Villamassargia lancia una nuova prospettiva che unisce il fascino delle maschere antropomorfe all’incontro  tra diverse tradizioni carnascialesche. La proposta è di aprirsi sempre di più alla contaminazione culturale, senza dimenticare le nostre tradizioni e il nostro folclore: abbiamo così trovato una nuova strada per creare un melting pot.»
«L’evento ha spiegato l’assessora della Cultura Sara Cambularientra tra le iniziative dell’anno europeo delle radici per raccontare le tradizioni popolari ad un pubblico più ampio, favorendo tra le altre cose il turismo di ritorno dei discendenti degli emigrati sardi.»
«Sono contento che abbia luogo a Villamassargia, nel Sulcis Iglesiente, una manifestazione di così alto livello, resa realtà dalla grande famiglia dell’UNPLI a cui sono iscritte 6.300 Pro Loco d’Italia», ha precisato il presidente nazionale Raffaele Sestu.
Un Carnevale che si spinge oltre l’ambito territoriale locale incarna infatti  l’obiettivo di attrarre un turismo più consapevole e destagionalizzarlo, in un’ottica costante di promozione del territorio, senza mai dimenticare la lotta allo spopolamento.
«Il fatto che la manifestazione goda del patrocinio sia regionale sia nazionale UNPLI è un privilegio che accogliamo con orgoglio e a questo proposito ringraziamo il presidente del comitato provinciale Gianfranco Dessì che ha svolto un prezioso ruolo di raccordo tra le parti – ha concluso Andrea Tocco, presidente della Pro Loco di Villamassargia -. Auspichiamo fiduciosi che il nostro impegno incontri il gusto del pubblico con una partecipazione numerosa.»

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L’editore Carlo Delfino rilancia la collana che racconta i 377 comuni della Sardegna e che si propone non solo come tradizionale guida cartacea ma come un vero e proprio portale on line che «racchiude il patrimonio di storia, identità, saperi e cultura della nostra Sardegna».

Ad incoraggiare lo storico editore sassarese «nella sua monumentale impresa», il presidente dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau, che nei locali del Transatlantico in Consiglio regionale ha presentato questa mattina l’opera, insieme con  l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu; il direttore dell’Anci, Umberto Oppus; il presidente dell’Unione delle Pro Loco, Raffaele Sestu; i sindaci di Allai, Antonio Pili, e quello di Castelsardo, Franco Cuccureddu.

Sono 53 le guide dei singoli paesi già pubblicate (Allai è il centro più piccolo tra quelli editati mentre Castelsardo è l’ultima guida che è stata data alle stampe) e la collana potrebbe essere ultimata entro il 2022, grazie al contributo dei Comuni (acquistano mille copie al costo complessivo di 4.500 euro direttamente dalla casa editrice) ed all’impegno e agli investimenti della Delfino editore che, con il curatore Salvatore Tola, garantisce la salvaguardia del progetto editoriale caro al compianto Manlio Brigaglia e che si sviluppa con i seguenti tematismi: geografia e storia, economia e personaggi, feste, ricorrenze e costume tradizionale, gastronomia, piccola antologia, l’itinerario e informazioni utili.

«Un progetto pensato per i sardi – ha dichiarato Carlo Delfino – ma che offriamo a chi arriva nella nostra Isola per riscoprirne tradizioni e fascino». Una vetrina dell’identità che valorizza i nostri piccoli centri, l’ha definita Umberto Oppus, mentre l’assessore Erriu, nel ribadirne l’importanza e l’interesse anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, ha evidenziato il rischio che in tempi di crisi, soprattutto nelle amministrazioni locali, troppo spesso «si trascurino colpevolmente cultura e bellezza».

L’attenzione delle istituzioni, ad incominciare da quella del Consiglio regionale, è stata assicurata dal presidente Gianfranco Ganau che ha sottolineato l’unicità della collana (in nessuna delle Regioni italiane è stato sviluppato un progetto di cosi ampia portata) e la strategicità della proposta multimediale con il portale “Sardegnaincomune.it”.

Le singole guide sono distribuite in 1.100 edicole ed in 40 librerie della Sardegna, nonché negli aeroporti dell’Isola, nei circoli dei sardi in Italia e nel Mondo e offerte alle Pro-loco, alle amministrazioni locali ed alle biblioteche comunali.    

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Grazie alla sensibilità dell’Associazione Turistica Pro Loco Mamoiada, presieduta da Giuliana Gungui, in due giorni – 23 e 24 settembre – della festa in onore dei santissimi Cosimo e Damiano (dal 16 al 27 settembre), la F.A.S.I. (Federazione delle 68 associazioni sarde nell’Italia continentale) ha potuto realizzare, nel paese universalmente noto per Mamuthones e Issohadores (e per uno splendido Museo delle Maschere mediterranee, che richiama migliaia di visitatori), non solo un incontro del proprio Comitato Esecutivo (presso la sede della Pro Loco) ma anche un’assemblea aperta ed all’aperto – nella piazza antistante il Santuario campestre di San Cosimo e Damiano – dei rappresentanti di un numero significativo dei propri Circoli.   

Il Comitato esecutivo, prima di affrontare le tematiche interne, ha ascoltato i rappresentanti del gruppo dei Riformatori sardi (Franco Sergio Pisano, Attilio Dedoni, Luigi Crisponi), che hanno illustrato la loro campagna per vedere riconosciuta l’insularità della Sardegna nella Costituzione italiana.

Nell’incontro all’aperto, coordinato da Giacomo Serreli, svoltosi sotto un sole cocente nella mattina di domenica 24, la presidente della F.A.S.I., Serafina Mascia, e diversi responsabili dei Circoli hanno interloquito con personalità importanti della cultura attive nell’isola (Raffaele Sestu, presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia-sezione Sardegna; Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta e del Progetto Freemmos; Ciriaco Offeddu, presidente dell’Associazione Beyond Thirty-Nine; Bachisio Bandinu, antropologo; Sebastiano Pilosu, dell’Associazione Tenores Sardigna; Mario Paffi, presidente della Cooperativa Viseras) e con numerosi uditori della comunità locale. Si è trattato quasi, a distanza di poco meno di un anno, di una sessione ulteriore del sesto Congresso Nazionale della F.A.S.I. che si è tenuto a Quartu Sant’Elena dal 28 al 30 ottobre 2016 e che aveva per slogan «La rete degli emigrati patrimonio dell’Isola. Solidarietà, cultura, progettualità: risorse per un nuovo sviluppo».

Anche in questa occasione le parole della presidente e dei rappresentanti dei Circoli, e anche l’esposizione di una parte significativa delle pubblicazioni realizzate negli anni dalla Federazione, hanno fatto comprendere all’uditorio locale la specificità degli interventi della F.A.S.I.  volti a far conoscere, nei luoghi di nuova residenza degli emigrati, la cultura e l’economia della Sardegna, con vantaggi anche economici oltre che di immagine per l’Isola (basta pensare alla propaganda a favore del turismo in Sardegna e dello smercio dei prodotti agro-alimentari sardi).

Ai “figli di Sardegna” che vivono fuori dell’isola, dall’altra parte, è stato possibile ascoltare le interessanti proposte di autorevoli personalità che hanno sempre avuto a cuore il confronto con le realtà associate degli emigrati anche nella ricerca costante dei contatti in grado di favorire a sinergia delle due componenti dell’unico Popolo Sardo allo scopo di trovare soluzioni per i problemi della comune terra madre.

Nel pomeriggio la sfilata delle maschere tradizionali e l’esibizione di gruppi di ballo, di tenores, di cori dell’Isola e di un gruppo con launeddas e organetto, provenienti da diverse zone della Sardegna, hanno suscitato forti e non dissimili emozioni nel cuore sia degli emigrati sia  dei partecipanti locali alla festa, gli uni e gli altri “figli di Sardegna” e fieri delle proprie tradizioni.

Paolo Pulina

 

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Castelsardo copia

La commissione Attività produttive, presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd) ha proseguito il ciclo di audizioni sul nuovo Testo unico in materia di turismo ascoltando i responsabili regionali di Unpli Sardegna (Pro Loco) Raffaele Sestu e della Rete dei porti Franco Cuccureddu.

Nel suo intervento, Raffaele Sestu ha messo l’accento sugli ottimi risultati del sistema regionale delle Pro Loco, 350 associazioni locali in cui operano 35.000 soci, nel 2015: con un contributo della Regione di 1.6 milioni sono stati organizzati 1000 eventi con un fatturato di 13 milioni e ricadute economiche di eccellenza in piccoli Comuni come Castelsardo, Golfo Aranci e Selargius.

«E’quindi per noi molto positivo – ha aggiunto Sestu – che nella nuova legge su turismo sia riconosciuto un ruolo al sistema Pro Loco, che ha dato una spinta importante al settore turistico soprattutto nei cosiddetti periodi di spalla come autunno (con iniziative eno-gastronomiche) e primavera (con manifestazioni tematiche sull’ambiente).»

Il presidente regionale delle Pro Loco sarde ha poi suggerito di puntare di più sulla semplificazione dell’Osservatorio sul turismo previsto dalla legge focalizzando la sua attività su due appuntamenti annuali di inizio e fine anno, «il primo per la programmazione ed il secondo per la valutazione dei risultati». Infine, ha annunciato che, in occasione del prossimo seminario annuale di formazione dell’Unpli che si terrà ad Alghero, saranno presentati alcuni progetti innovativi (in parte già avviati) sui pani tradizionali della Sardegna e le erbe medicinali.

Il presidente del Consorzio rete dei porti (di cui fanno parte i due terzi dei porti turistici dell’Isola per un totale di 16.848 posti-barca) Franco Cuccureddu ha richiamato l’attenzione della commissione sulle grandi potenzialità del settore che però, ha precisato, «deve essere strutturato in modo più solido dal punto di vista normativo e infrastrutturale, con il riordino delle competenze ora divise fra 4 assessorati regionali, con un sistema di classificazione delle strutture, da 1 a 5 ancore, assegnati a porti, approdi, campi-boa, pontili e porti a secco, la messa a norma degli scali e la puntuale definizione delle professionalità portuali».

«La Sardegna – ha detto ancora Cuccureddu – è casualmente la prima destinazione mondiale per i maxi e giga yachts, che generano sul territorio una ricaduta di 1.850 euro a persona/giorno a fronte dei 30.000 euro annui per le imbarcazioni fino ai 14 metri; inoltre, insieme alla Corsica con cui costituisce un unico bacino oltre che la rotta privilegiata per i natanti di medie e grandi dimensioni, rappresenta la migliore offerta di turismo nautico del Mediterraneo.»

Esistono insomma tutte le condizioni, ha concluso il presidente della Rete dei porti, «perché il Pil turistico della Sardegna possa arrivare al 16-16% ma, per raggiungere questo traguardo, occorre uscire dall’improvvisazione e passare alla professionalità».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Lorenzo Cozzolino (Pd), Fabrizio Anedda (Misto), Antonio Gaia Cps) e Luigi Crisponi (Riformatori).

Nelle conclusioni, il presidente della commissione Luigi Lotto ha espresso una valutazione molto positiva sul contenuto delle audizioni sottolineando fra l’altro che «l’importanza dei temi trattati, con particolare riferimento a quelli relativi alla nautica, pone la commissione di fronte ad una scelta non facile, fra l’inserimento dei provvedimenti più urgenti nel Testo unico cui stiamo lavorando ed una nuova legge organica che però richiede necessariamente tempi più lunghi; sono convinto che troveremo una buona sintesi, per dare alla Sardegna una nuova legge davvero utile a sviluppare il nostro sistema turistico».