29 April, 2024
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«Abbiamo chiesto ad Anas di dare risposte certe in tempi brevi, di renderci a conoscenza del cronoprogramma delle opere di viabilità che riguardano la Sardegna, di metterci a disposizione una struttura di riferimento che possa gestire le nostre necessità perché quella delle strade resta per la Sardegna una questione decisiva. Proprio per avere risposte a queste esigenze abbiamo presentato un accordo di collaborazione interistituzionale che prevede l’istituzione di un tavolo permanente che serve alla regione per avere chiarezza sullo stato delle opere (e verificare l’andamento dei lavori) e che da questo momento in avanti rappresenta la bussola dei rapporti dai quali ognuno non potrà più prescindere.»

Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, al termine della riunione convocata in Viale Trento, a cui hanno partecipato l’Amministratore Delegato, Massimo Simonini, ed il Direttore della progettazione e realizzazione dei lavori Anas, Dino Vurro.

Frongia ha posto l’attenzione sui notevoli ritardi registrati negli ultimi anni negli stati di avanzamento degli interventi sulla viabilità statale dell’Isola, causa di disagi ai sardi e al flusso turistico, con conseguente incremento dell’incidentalità e ha chiesto ad Anas di tenere a mente la condizione di insularità della regione, che comporta peculiarità differenti rispetto alle altre regioni della Penisola. Da qui l’esigenza di  maggiore attenzione – anche in considerazione delle sofferenze causate al tessuto imprenditoriale dal  rallentamento e blocco dei cantieri – e la necessità di un coordinamento più stringente tra Stato-Regione.

«Abbiamo oggi ricevuto dalla Regione un accordo di cooperazione interistituzionale che apprezziamo e accogliamo positivamente – ha detto l’Amministratore delegato di Anas Massimo Simonini –. Con la giornata di oggi prende avvio una nuova stagione di dialogo. La nuova organizzazione di Anas prevede una struttura dedicata al rapporto con gli Enti territoriali per stabilire un rapporto di collaborazione  e attenzione costante con le Regioni. Per noi la Sardegna è una regione importante nell’ambito della rete nazionale che certamente presenta molte criticità, in parte legate al fallimento delle imprese, a complicazioni delle procedure e lungaggini burocratiche, ma siamo pronti ad affrontarle e risolverle.»

 

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La Regione riaccende il faro sulle strade nel tentativo di far comprendere il dramma delle infrastrutture viarie sarde. Da una parte l’elenco delle arterie ritenute strategiche ma bloccate, così come definite nel dossier delle opere viarie da commissariare che porta la firma della Regione, dall’altra il prospetto economico dei finanziamenti per le opere viarie di cui Anas è soggetto attuatore, 3 miliardi di euro in totale, di cui buona parte a rischio se non verranno appaltati i lavori. È stato programmato per domani mattina a Cagliari, nella sede dell’Assessorato dei Lavori pubblici, l’incontro tra l’assessore Roberto Frongia e l’Amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, alla presenza del direttore generale dell’Assessorato, Piero Dau, e del direttore della progettazione e realizzazione dei lavori Anas, Dino Vurro.

«I notevoli ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda, gran parte delle quali in capo ad Anas, non fanno che aggravare il deficit strutturale del territorio regionale esponendo la Sardegna al rischio di perdita dei finanziamenti – commenta l’assessore Roberto Frongia -. È del tutto evidente, quindi, che si debba operare con la massima celerità per accelerare i cantieri e sbloccare quelli fermi, motivo per cui abbiamo chiesto il Commissariamento.»

E rispetto alla notizia di riapertura del cantiere sulla Sassari-Olbia (secondo lotto), Roberto Frongia spiega: «Non possiamo che accogliere con favore ogni buona notizia ma questa non sposta di una virgola il dramma delle infrastrutture stradali che ci riguarda. Oltre al sacrosanto completamento dei lavori sulla Sassari-Olbia – aggiunge Roberto Frongia – nell’incontro di domani ricorderò ad Anas quanto sia importante per la Sardegna la messa in sicurezza della 131, il completamento della 291 Sassari-Alghero, e come questa regione sia ancora in attesa di risposte sulla 125 “Orientale Sarda”, sulla nuova 125/133 bis, sulla circonvallazione di Olbia, sulla 127 “Settentrionale Sarda”, sulla 195 “Sulcitana” Cagliari-Pula, sulla 130 e sulla 554. Si tratta di opere che insistono sulla viabilità principale dell’Isola coinvolgendo gli assi portanti degli spostamenti interni e condizionando i collegamenti con le porte di accesso all’Isola (aeroporti e porti). Opere fondamentali – conclude Roberto Frongia – non a caso inserite nella richiesta di commissariamento, per le quali ancora tutto tace».

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Il gruppo dei Progressisti ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, prima firmataria l’onorevole Maria Laura Orrù, al presidente Christian Solinas e all’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, sul futuro e sull’operato della società Opere e Infrastrutture della Sardegna srl e in particolare sul motivo per cui si effettuino assunzioni a tempo indeterminato, considerato l’obbligo di valutazione, al termine del primo triennio, del prosieguo dell’operatività della società stessa come previsto dalla Legge regionale 8/2018 che la istituisce. Opere e Infrastrutture della Sardegna srl nasce con funzioni di studio, progettazione e realizzazione di opere pubbliche di interesse regionale ma con il vincolo, al termine del primo triennio, del raggiungimento chiaro degli obiettivi previsti dal piano industriale prefissato dalla Giunta regionale. In caso di mancato raggiungimento dei risultati di gestione e degli obiettivi aziendali, la Società dovrebbe essere liquidata e tutte le obbligazioni e attività in materia di lavori pubblici gestite direttamente dall’Assessorato competente.

«La Società aveva ricevuto forti critiche sin dalla sua gestazione anche da coloro che oggi siedono sui banchi della maggioranza, con richiesta esplicita, da parte di alcuni, di soppressione della stessa – sostiene Maria Laura Orrù -. Evidentemente, qualcosa deve essere cambiato se il 28 giugno 2019 è stato approvato il piano triennale del fabbisogno e l’8 agosto 2019, con scadenza 16 settembre 2019, sono stati pubblicati gli avvisi di selezione per contratti a tempo indeterminato secondo le dotazioni finanziarie operative previste per il triennio di attività.»

Nell’interrogazione presentata, si evidenzia che gli avvisi di selezione per i profili ricercati sono assolutamente generici e non collegati alle reali esigenze delle opere da realizzare nel triennio. I requisiti richiesti nelle selezioni non rispondono alle reali esigenze legate alle opere che la società deve e dovrebbe realizzare. Mancano figure chiave specializzate in project management e ingegneri specializzati con esperienza in progettazione di porti e grandi infrastrutture. Altro aspetto che il presidente Christian Solinas e l’assessore Roberto Frongia dovranno chiarire è quello legato ai nuovi contratti a tempo indeterminato previsti, alla loro incompatibilità rispetto al piano di previsione e valutazione triennale della società e quindi dei relativi costi che graveranno sul bilancio della stessa. C’è da chiedersi, inoltre, se nell’ipotesi in cui tale società debba affidare incarichi di progettazione esterni, tale ruolo sia compatibile con le funzioni assegnate alla Centrale Regionale di Committenza nella quale operano dipendenti regionali formati per tutte le procedure di gara.

«Come mai non si è ragionato sull’opportunità di aprire un tavolo tecnico con gli ordini professionali e i portatori di interesse in modo da valutare la soppressione della società e tutelare così le professioni tecniche che necessitano di essere valorizzate considerando altresì che diversi giovani professionisti, ogni anno, sono costretti ad abbandonare la Sardegna in cerca di lavoro in altre regioni d’Italia o all’estero?», si chiede in conclusione Maria Laura Orrù.

 

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Dopo Cannigione, Golfo Aranci e Loiri Porto San Paolo, la Regione punta un faro sui porti turistici di Porto Torres, Stintino, Alghero, Fertilia. È la seconda tappa del monitoraggio portato avanti dall’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia con l’obiettivo di arrivare prima possibile a un piano della portualità che nelle intenzioni dell’assessore «consenta di indirizzare la spesa in maniera precisa, in modo da completare al più presto la rete dei porti e renderla efficiente». «Il tutto – aggiunge Roberto Frongia – in un’ottica di efficientamento del sistema e razionalizzazione della spesa, evitando così di elargire finanziamenti senza ordine di priorità e criteri.»

Step successivo sarà la stesura della legge sulla diportistica.

I sopralluoghi, propedeutici alla creazione di una banca dati dettagliata che consenta di tracciare un quadro chiaro della situazione attuale e delle necessità, sono concentrati sulle infrastrutture portuali per le quali l’Assessorato ha urgenza di acquisire ulteriori informazioni e termineranno a metà settembre. L’attenzione della Regione è concentrata però su tutti i porti turistici di competenza, 37 in totale che diventano 50 se si considerano anche quelli di competenza dell’Autorità di sistema portuale.
Il sistema porti della Sardegna (che tra pubblici, privati e approdi comprende 80 infrastrutture portuali) «deve diventare una delle leve di attrazione del turismo, capace di favorire e incentivare modi alternativi di vivere la nostra Isola, che non deve essere più solo meta di transito ma approdo stanziale. Per questo stiamo lavorando insieme all’assessore del Turismo Gianni Chessa», ha concluso Roberto Frongia. 
In calendario ci sono anche i sopralluoghi presso i porti di Arbatax, Torre Grande e Marceddì.

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha diffuso una nota, nella quale manifesta stupore sull’intenzione del Governo nazionale, così come denunciato dalla Cisl, di procedere con il commissariamento di alcune opere pubbliche riguardanti la Sardegna, tra le quali anche il collegamento per Sant’Antioco (nuovo ponte). «Un atto che sa di sgarbo istituzionale, nonché di offesa alla dignità dei sardi – commenta Ignazio Locci – che ancora una volta, se la notizia venisse confermata, dovranno confrontarsi con commissari provenienti chissà da dove, anziché con i rappresentanti eletti, così come dovrebbe essere. E in particolare con la Giunta regionale e con l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, al quale rinnoviamo stima e piena fiducia».

E così, dopo quasi un anno di attesa dal deposito dell’interrogazione dell’onorevole del M5s Pino Cabras (giovedì 10 ottobre 2018) sulle opere infrastrutturali inserite nel Piano Sulcis (nuovo ponte e circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta), «salutata da certuni – aggiunge Ignazio Locci – come lo strumento che avrebbe smosso le acque e condotto il Governo su posizioni più consone alla volontà del Consiglio comunale, che ha manifestato contrarietà all’opera, apprendiamo che l’unico provvedimento che è stato capace di assumere il ministro Danilo Toninelli sarebbe il commissariamento. Non la risposta all’interrogazione “salvifica” dell’onorevole Pino Cabras, peraltro del suo stesso partito, bensì il commissariamento, che profuma tanto di vecchia politica, quella osteggiata dai pentastellati. Ci aspettavamo il responso serio e sensato ai legittimi interrogativi posti dal deputato Pino Cabras, ma evidentemente così non è stato, benché siano trascorsi 11 mesi. Mentre noi, dunque, lavoriamo sodo e portiamo avanti il nostro iter, compresa la gara d’appalto per il primo lotto delle opere di ristrutturazione dell’attuale ponte – conclude il sindaco di Sant’Antioco -, attendiamo che il “non pervenuto” Ministro Toninelli dia un segno della sua esistenza, al di là dei social, con atti concreti».

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Gli assessori regionali dell’Industria Anita Pili e dei Lavori pubblici Roberto Frongia, hanno partecipato stamane, a Iglesias, ad un incontro con i sindaci del Sulcis Iglesiente (presenti ben 18 su 23), consiglieri regionali (Giorgio Oppi, Michele Ennas, Stefano Tunis e Carla Cuccu), imprenditori e sindacalisti, nella sala consiliare del Municipio.

Dopo l’introduzione del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, padrone di casa, si sono sviluppati numerosi interventi, nel corso dei quali sono state sviscerate le varie problematiche del tessuto industriale e non solo, le prospettive di nuovo sviluppo, con l’obiettivo puntato sulla dotazione infrastrutturale del Sulcis e sugli investimenti da realizzare, le criticità legate all’infrastrutturazione primaria, ai problemi relativi alla banda larga e, naturalmente, a tutti gli aspetti legati alla tutela dell’ambiente.

Abbiamo registrato alcuni interventi, che a breve proporremo. Il primo ad intervenire è stato il rag. Carlo Lolliri, dirigente della Portovesme srl.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220255875374983/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220255913535937/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220255953736942/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220256018418559/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220256196783018/

 

 

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«L’assessorato dei Lavori pubblici, nonostante le ripetute sollecitazioni, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito alle infrastrutture stradali inserite tra le opere da commissariare, ma se fossero vere le indiscrezioni degli ultimi giorni secondo cui tra quelle interessate figurerebbero solo alcune opere di viabilità rispetto a quelle ritenute strategiche dalla Regione, sarebbe evidente la mancanza di attenzione con la quale si è affrontato il dossier infrastrutturale sardo trasmesso con dovizia di dettagli al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratterebbe di uno sgarbo istituzionale nei confronti della Regione Sardegna a cui non voglio credere: dovrei in quel caso constatare come non si sia compresa la situazione di assoluta gravità che riguarda la viabilità dell’Isola.»

Lo ha detto oggi l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia.

Ancora più grave, secondo Roberto Frongia, sarebbe rilevare che la nomina eventuale dei commissari, quando verrà trasmesso l’elenco alla Regione Sardegna, non sia in capo al Presidente Solinas come richiesto: «Non potremmo accettare come commissario nessuna figura, men che meno proveniente da Anas, che non faccia diretto riferimento a questa Giunta regionale”.

«Davanti a quella che non ho esitato a definire una emergenza, dato che è causa di morte (abbiamo un tasso di mortalità sulle strade superiore alla media nazionale a causa del numero di incidenti gravissimi) – ha concluso Roberto Frongia – pensare che solo alcune strade siano state attenzionate dal Ministero mi porta a credere che da Roma non si sia compresa la drammatica necessità della Sardegna di colmare quel gap infrastrutturale e di sicurezza che caratterizza la viabilità.»

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Prenderà il via domani, 2 settembre, a Nuxis, presso la grotta di Acquacadda, la prima campagna di scavo archeologico diretta dal professor Riccardo Cicilloni, docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con la prof.ssa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente. Lo scavo si svolgerà per tutto il mese di settembre.

Le attività di scavo e ricerca sono state rese possibili grazie alla concessione di scavo da parte del MIBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e si svolgeranno con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’Associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e Sud Sardegna.

Le attività sono state presentate ed inaugurate ieri, nel corso di una conferenza svoltasi presso il sito geo speleo archeologico «Sa Marchesa», alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Piero Andrea Deias, sindaco di Nuxis; Roberto Frongia, assessore regionale dei Lavori pubblici; Michele Ennas, consigliere regionale; Alberto Zonchello, segretario particolare dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione; Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; Giampiero Pinna, presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara; Riccardo Cicilloni, Università di Cagliari, direttore scientifico dello scavo archeologico presso la Grotta di Acquacadda; Elisabetta Marini, Università di Cagliari, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente; Salvatore Buschettu, presidente Federazione Speleologica Sarda; Roberto Curreli, presidente Associazione Speleo-Club Nuxis; Marco Cabras, archeologo; Federico Porcedda, archeologo; Antonello Pilloni, presidente della Cantina di Santadi ed ex sindaco di Nuxis per alcuni decenni.

Vediamo l’intervento del direttore scientifico della campagna di scavo, Riccardo Cicilloni.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220244646974280/

                       

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Lunedì 2 settembre, alle ore 11.00, presso l’Aula Consiliare del Municipio di Iglesias, si terrà un incontro sullo sviluppo industriale, infrastrutturale ed economico del Sulcis Iglesiente.

Nel corso dell’incontro, introdotto e moderato dal sindaco di Iglesias Mauro Usai, interverranno l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, l’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia, Sindaci e consiglieri regionali del territorio, rappresentanti del mondo economico, delle parti sociali e della società civile.

«E’ un segnale importante e positivo avere la presenza degli assessori dell’Industria e dei Lavori pubblici, che verranno a discutere del potenziamento delle infrastrutture fondamentali  per il rilancio economico e produttivo del territorio, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese – ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai -. La nostra Amministrazione, da tempo, ha chiesto con apposita deliberazione del Consiglio Comunale l’acquisizione della ZIR, e parallelamente sta ripianificando le norme di attuazione del piano regolatore della stessa Zona Industriale. L’incontro del 2 settembre sarà un’importante occasione per portare all’attenzione dell’Amministrazione regionale le istanze del nostro territorio, che auspico vengano tradotte in misure economiche importanti nella prossima Finanziaria regionale e nel Piano delle opere pubbliche.»

«Ringrazio l’assessore Pili e l’assessore Frongia per la disponibilità – ha detto il consigliere regionale Michele Ennas -. Come nuovo governo regionale di centro-destra abbiamo detto fin da subito che la nostra azione politica era basata sull’ascolto dei territori e sul coinvolgimento delle amministrazioni locali. In particolare il Sulcis è un territorio con una lunga e importante storia industriale che cerca risposte, a partire da quelle sulle grandi vertenze industriali, stabilità occupazionale e nuovi percorsi per lo sviluppo del territorio. L’industria rappresenta una realtà economica importante del nostro territorio. Insieme ad essa, vogliamo lavorare per promuovere lo sviluppo dei settori del turismo, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura. Questo – ha concluso Michele Ennas – è il primo di una serie di incontri che promuoveremo nel territorio per continuare a confrontarci con le amministrazioni territoriali.»

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Infrastruttura da adeguare alle nuove esigenze relative alle presenze turistiche per il porto di Cannigione, che ha visto in questi giorni il completamento della torre di controllo (una volta collaudata verrà consegnata all’Autorità marittima); piano di intervento da redigere per il porto di Golfo Aranci (previo adeguamento del piano urbanistico da parte del comune di Arzachena) oggi caratterizzato solo da una piccola darsena e da un pontile galleggiante; interventi da realizzare anche a Loiri Porto San Paolo, dove è presente solo un approdo per l’attracco delle imbarcazioni che portano i turisti verso le isole. È il bilancio del primo sopralluogo che l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ha effettuato nel Nord Sardegna con l’obiettivo di acquisire tutte le informazioni relative ai primi tre porti della Sardegna individuati.

I sopralluoghi proseguiranno fino a metà settembre e toccheranno altri 6 porti della Sardegna (Stintino, Alghero, Fertilia, Arbatax, Torre Grande e Marceddì). Finalizzati a valutare le criticità relative all’infrastruttura e verificare la disponibilità o meno di servizi ai fini dello sviluppo della portualità turistica, sono propedeutici alla realizzazione di uno studio su tutta l’attività diportistica sarda e alla stesura di una legge sulla diportistica.

A ogni tappa è corrisposta una visita di carattere istituzionale. Roberto Frongia ha incontrato i sindaci di Arzachena Roberto Ragnedda, di Golfo Aranci, Mario Mulas, e di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai. Unanime la richiesta di prestare la massima attenzione ai porti turistici «infrastrutture strategiche che rappresentano ormai, anche nell’offerta turistica, un elemento centrale».

Il municipio di Arzachena.