26 April, 2024
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L’interazione tra tecnologia e suono in ambito musicale è al centro del C.I.M., il Colloquio di Informatica Musicale in programma da martedì 27 a sabato (1 ottobre) a Cagliari: un appuntamento biennale promosso dall’AIMI, l’Associazione di Informatica Musicale Italiana nata nel 1981, che, alla sua edizione numero ventuno, ritorna nel capoluogo sardo a distanza di ventisette anni, anche stavolta per iniziativa del Festival Spaziomusica, la realtà più consolidata nell’isola nel campo della musica contemporanea, fondata nel 1982 dal compositore Franco Oppo.

Il C.I.M. rappresenta una preziosa occasione per presentare e discutere idee ed esperienze di ricerca, artistiche e didattiche nell’ambito dell’informatica musicale, attraverso i contributi di studiosi, musicisti e compositori, mettendo in comunicazione il versante tecnico e scientifico con quello invece più propriamente creativo. E saranno tre giorni intensi quelli ospitati dalla Cittadella dei Musei all’insegna di “Extending Interactivity”, tra interventi e contributi su temi come la composizione assistita dal computer, il design dell’interazione sonora, la spazializzazione, momenti dedicati all’analisi di opere musicali e alle diverse modalità di ascolto, e ancora installazioni, sessioni di ascolto e concerti. 

Domani (martedì 27), una serata in tre parti nella sala delle mostre temporanee fa da prologo alle giornate più propriamente dedicate al C.I.M. Si comincia alle 20.30 con un omaggio a Franco Oppo proposto da alcuni giovani compositori sardi che hanno lavorato prendendo a modello musiche del maestro scomparso lo scorso inverno (anche basate su materiali della tradizione isolana). In scaletta brani di Marcello Calabrò (“Anomalia”, per pianoforte), Alessio Carrus (“Così… francamente”, per chitarra e pianoforte), Claudia Mura (un brano per pianoforte e percussioni), Alberto Locci (“Ninnìa”, per pianoforte) e Matteo Casula, (“Xenia”, per pianoforte).

La seconda parte vede invece in scena Tolga Tüzün, musicista e compositore elettroacustico turco, impegnato al pianoforte e all’elettronica. Chiusura di serata con i francesi No Tongues, ovvero Matthieu Prual al sax, Alan Regardin alla tromba, Ronan Prual e Ronan Courty al contrabbasso: quattro strumentisti ancorati alla contemporaneità che si confrontano con un repertorio vocale ancestrale.

Stessi spazi, la sera dopo (mercoledì 28) alle 21.00, per il concerto inaugurale del Colloquio di Informatica Musicale con Giuseppe Orrù alle launeddas, il soprano Maureen Chowning e i Tenores di Bitti “Mialinu Pira” ad avvicendarsi in un programma che alterna e incrocia suoni della tradizione musicale della Sardegna ed elettronica, con brani di Luca Richelli, John Chowning e Roberto Zanata.

Giovedì mattina (29 settembre) si entra in medias res di questa ventunesima edizione del C.I.M. con i saluti istituzionali (ore 9..00) e la prima sessione di lavori. Tema: la composizione assistita. Apre la serie di contribuiti il compositore Riccardo Dapelo. Da segnalare tra gli altri momenti della giornata il “keynote speech” di John Chowning (ore 11.20), il compositore americano noto per aver inventato la sintesi a modulazione di frequenza nel 1967 e, nel pomeriggio, la sessione dedicata al design dell’interazione sonora. In serata, alle 20.00, un’installazione interattiva multimediale di Roberto Musanti e un’installazione performativa di Roberto Dani precedono il concerto (ore 21.00) di Enrico Di Felice al flauto, Simone Floris al clarinetto, Gianpaolo Antongirolami ai sassofoni, Giorgio Sanna al violino e Marco Carraro al pianoforte: in programma musiche di Marco Marinoni, Roberto Doati, Alessandro Anatrini e Hikari Kiyama, oltre a due brani acusmatici di Paolo Pastorino e Silvia Lanzalone e un audio/video di Joao Pedro Oliveira.

Densa di impegni anche la giornata di venerdì 30 che si apre alle 9.30 con una sessione dedicata all’analisi di opere musicali, seguita alle 11.20 dal contributo di Andrew McPherson (Augmenting Musical Instruments: A Player-Centered Approach), ricercatore alla Queen Mary University London. I supporti informatici per l’analisi etnomusicologica e Musicologia e conservazione sono i temi al centro degli incontri in programma rispettivamente alle 15.00 e alle 16.00. Poi, alle 21.00, il concerto serale vede stavolta di scena Gianpaolo Antongirolami ai sassofoni e Marco Carraro al pianoforte alle prese con musiche di Kosmas Giannoutakis, Riccardo Dapelo e Giulio Colangelo in una scaletta che propone anche brani acusmatici di Antonio D’Amato e di Dante Tanzi, e audio/video di Alfredo Ardia e di Demian Rudel Rey.

Ascolto e multimodalità al centro della sessione che apre la giornata di sabato (ore 9.30), mentre verte sul tema della musica elettroacustica e installazioni multimediali il consueto “keynote speech” di metà mattina, in questo caso a cura di Giovanni De Poli. La chiusura dei lavori, alle 12.40 è completata dall’assegnazione del Premio intitolato alla memoria di Aldo Piccialli, per il miglior contributo al programma scientifico del C.I.M.

Sipario finale in serata (ore 21.00) con l’ultimo concerto: protagonisti nuovamente Enrico Di Felice (flauto) Simone Floris (clarinetto), Gianpaolo Antongirolami (sassofoni), Giorgio Sanna (violino) e Marco Carraro (pianoforte), impegnati nell’esecuzione di musiche di Maria Cristina De Amicis, Yuanyuan Kay He, Giuseppe Silvi e Nicoletta Andreuccetti, in un programma completato da brani acusmatici di Marcela Pavia, Daniele Pozzi, John Nichols, e audio/video di Sergio Missaglia e di Filippo Guida.

 

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

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Allegato di posta elettronica

Ultima serata al MiniMax, oggi a Cagliari, per Multiversal EXP-OFF, la cinque giorni di musica di ricerca e di improvvisazione organizzata in collaborazione da Spaziomusica, associazione culturale Ouroboros, Nuovo Panificio, Ciclofficina Sella del Diavolo, Bar Florio e Sa Domu de Liz. Tre le performance in scaletta a partire dalle ore 21.30 sul palco del ridotto del Teatro Massimo (in viale Trento, dove non si terranno invece quelle già annunciate per questa sera – venerdì 9 – causa allerta meteo): apre il duo italo-giapponese di Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto) e Kurihara Takuya (laptop), seguito da due percussionisti sardi: Giacomo Salis e Paolo Sanna; chiusura con il trio italo-svizzero-finlandese ZGB composto da Dario Fariello (sax alto) Alex Riva (flauto) e Mikael Fzafiroski (chitarra elettrica).

Due, invece, gli altri appuntamenti di Multiversal EXP-OFF ancora in programma per la parte “underground” della manifestazione, che dopo aver fatto tappa mercoledì a Sa Domu de Liz nel quartiere di Castello (in via Lamarmora), giovedì alla Ciclofficina Sella del Diavolo nel rione Marina (in via Principe Amedeo), e venerdì al Bar Florio (in via san Domenico), nel weekend pianta ancora le tende a Villanova, al Nuovo Panificio: qui, al civico 101 di via San Giovanni, domani (sabato 10) sono attese le performance di Pecore Caramellate, di Andrea Deidda (elettronica), del francese Victor Remy (chitarra elettrica, drum machine) con l’americano Travis McCoy Fuller (elettronica, tapes) e la tedesca Teresa Riemann (batteria), e di un trio italo-turco-francese formato da Danilo Casti (elettronica, tapes), Çağrı Erdem (chitarra elettrica) e Anatol Petit (batteria). Sipario su Multiversal EXP-OFF domenica (11 ottobre), sempre al Nuovo Panificio: di scena alle 11.00 il francese Antoine Elias (laptop e tastiere) seguito dalla svizzero Alex Riva (flauti). A mezzogiorno Electronic Noise Improvisation, una conversazione con il cagliaritano Roberto Zanata. Spazio quindi, a partire dalle 15.00 a una lungo pomeriggio con Matricomio + Trishira&Efedra (performance di movimento e suono), Mikael Szafiroski (Finlandia; chitarra elettrica), gli italiani Donald Scalas (laptop), Emanuele Balia (laptop) e Raoul Moretti & Massa Sonora Concentrata (arpa, percussioni, elettronica), il francese Rotor (drum machine, chitarra elettrica), DTA (Italia-Turchia; chitarra, batteria), i francesi Theo Strauss (voce, chitarra elettrica) e Anatol Petit (batteria) col giapponese Kurihara Takuya (laptop) e lo statunitense Matthew Burnett (laptop), la tedesca Teresa Riemann (batteria) col turco Çağrı Erdem (chitarra elettrica) e Dario Fariello (sax alto), l’FM_Project (laptop, video) e la performance visuale “The color of escaping dogs” della cagliaritana Laura Farneti con la tedesca Anna Heydel.

Chiusa la sua parte in Multiversal EXP-OFF, il Festival Spaziomusica ritorna mercoledì 14 con una serata tutta all’insegna della musica tradizionale cinese. Due diversi appuntamenti sono in programma al Lazzaretto, il Centro Culturale in via dei navigatori, nel quartiere Sant’Elia: il primo, alle 19 (in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università di Cagliari e il Labimus), è una conversazione sul tema degli etnomusicologi Ignazio Machiarella e Marco Lutzu con il musicista Zhang Jinbing che poi, alle 21.00, sarà impegnato in concerto con Cheng Hongyuan e Huang Zhilu: protagonista il guqin, strumento plurimillenario della tradizione cinese, paragonabile per eleganza e fascino al liuto rinascimentale in Europa.