28 March, 2024
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Si chiama Poseidonia la perfomance costruita da Rosaria Straffalaci (Assemini) e Pietrina Atzori (San Sperate) con l’attrice Mixa Fortuna andata in scena domenica 23 ottobre alle 7.30 del mattino al mercato di Sant’Elia. Si tratta di un progetto dotato di diverse sfaccettature che vanno dall’aspetto sociale a quello etico-morale passando da quello nutrizionale, toccando anche delle punte di spiritualità, verrà presentato interamente il 12 novembre ad Alig’Art – Lazzaretto di Sant’Elia,  evento organizzato da Susteneble Happynes.Performance

La profuga arriva con il peschereccio, si alza, lacerata dalle ferite, consumata dal mare e gravida. La profuga inizia a dimenarsi, a piangere, a ridere istericamente. Raccoglie tutti i detriti che sono davanti a lei, portati dal mare. Se li strofina addosso fino a che alcuni di questi diventano parte integrante del suo abbigliamento. Sicinge il capo con una corona di fil di ferro arrugginito. Trova un bicchierino di plastica dove era stato consumato un caffè e se ne nutre leccando lo zucchero rimasto sul fondo. A questo punto è di nuovo a terra svenuta. Il pescatore la raccoglie, la carica nel bagagliaio dell’auto insieme al pescatore del giorno e la portano al mercato rionale del pesce della domenica a Sant’Elia. La profuga viene dunque adagiata sopra una bancarella del pesce in vendita con un cartello “offerta 35 euro”.

La maggior parte degli spettatori, comuni passanti, sono ignari, non sanno che si tratta di una perfomance. Le reazioni sono molteplici: dalla paura al pianto all’allarmismo (qualcuno ha persino chiamato l’ambulanza) alla presa di coscienza – ecco, questa è la realtà di oggi – esclama una donna del pubblico incuriosito.

La profuga rimasta per almeno tre quarti d’ora immobile, sembrava morta. I pesci freschi agonizzanti strisciano sul suo corpo fino all’emissione di un forte urlo, cui seguono alcuni passi della donna verso la ruota del mezzo che l’aveva condotta fino a lì, raggiunta la quale sviene di nuovo.

Come nasce l’idea? Perché Poseidonia?

«L’idea – dichiara l’artista Rosaria Straffalaci – nasce da Mimma, la mia mamma che vedendo le continue immagini di sbarchi di migranti una sera mi disse: “Ma ti rendi conto di come è cambiato il mondo? Oggi gli animali mangiano gli uomini. Non mangerò più pesci”. Le sue affermazioni, il suo rifiuto di non voler mangiare più i pesci, hanno fatto scattare nella mia mente un’immagine precisa. Ho visto la scena e l’ho sentita forte. Ne ho dunque parlato con Pietrina Atzori, artista tessile di San Sperate, e da lì abbiamo insieme costruito la perfomance “Poseidonia”. Poseidonia, l’alga che è nutrimento e ossigeno del mare e anche donna. È anche Poseidon, al maschile, il Dio del mare. Abbiamo scelto di mettere sotto gli occhi di tutti – aggiunge l’artista Straffalaci – la realtà così com’è, abbiamo voluto scuotere gli animi ma, anche gridare. Lo abbiamo fatto raccogliendo attraverso immagini e filmati le reazioni più svariate del pubblico. Ovviamente, ci tengo a menzionarlo – conclude Rosaria Straffalaci – senza il contributo del pescatore Orlando Masala e la Cooperativa Pescatori Porticciolo di Sant’Elia, questa perfomance sarebbe rimasta un’utopia.»

L’abito della migrante è stato realizzato da Pietrina Atzori, il trucco da Rosaria Straffalaci. Hanno collaborato al progetto i fotografi Ivan Bravi e Donatello Tore; riprese video a cura di Maura Angioi.

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Venerdì 14 ottobre, presso la sede del circolo Velio Spano in via Cagliari n. 173, ad Assemini, alle ore 19.00, verrà inaugurata la libreria comunitaria  “Sa Mata”.

L’Associazione Culturale “Sa Mata, l’albero delle idee” in collaborazione con il circolo arci Velio Spano,  ha portato a termine una raccolta di volumi per dare vita a una libreria comunitaria aperta a tutti. «Tanti i libri donati che nessuno leggeva o voleva più – dichiara Veronica Matta, presidente di “Sa Mata” – volumi vecchi (che probabilmente hanno alleggerito la libreria di qualche privato) ma anche nuovi da parte di coloro che avevano voglia di partecipare ad una bella iniziativa come questa. Stiamo organizzando un progetto di scrittura creativa – aggiunge la presidente di Sa Mata – con l’intenzione di creare una collana titolata “I Romanzi della Velio Spano” contenente i lavori concepiti durante il laboratorio, e successivamente di pubblicarla. Tengo a precisare – dichiara l’ideatrice dell’iniziativa – che tutti soci e non del circolo Velio Spano, possono usufruire della libreria».

In questi mesi la raccolta ha dato i primi frutti e «ad oggi i libri a disposizione dei soci sono circa 300» dice Simone Rivano, uno dei soci del circolo Arci Velio Spano. Attualmente la fruizione e lo scambio dei volumi raccolti e timbrati dall’associazione “Sa Mata” è possibile solamente presso la nostra sede che intende diventare un luogo di interesse culturale aperto a tutta la comunità. Da un’idea nata di alcuni artisti locali (Rosaria Straffalaci e Angelo Aresu), la libreria è stata realizzata con il recupero di materiali di riciclo (cassette di orto frutta e pancali), immersa nel verde e incorniciata in un vero e proprio orto verticale. La libreria comunitaria ospita diversa tipologie narrative, dall’arte,  alla storia, alla natura, all’informazione, alla musica, alla narrativa, ai fumetti.

Alle ore 19.30 ospite d’onore sarà Franco Mannoni con il suo libro Se ascolti il vento; il suo romanzo di debutto, edito da Arkadia, verrà presentato da Veronica Matta e Claudia Sarritzu.

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