5 November, 2024
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Il “Teatro del Segno”, nei giorni dal primo al cinque agosto, ha presentato la decima edizione di un progetto culturale che cerca di avvicinare lo spettatore  ad un modo diverso di “percorrere i tempi”. Per questo ha scelto come location il paese di Santu Lussurgiu creando appuntamenti che mirano con particolare attenzione al teatro sociale, alla didattica teatrale ed alla formazione di attori, autori, scenografi, macchinisti, light designer e registi che, in una piazza o in cima ad una torre, rendono possibile “il teatro”. Un festival “Percorsi teatrali” che ha regalato cinque giornate ricche di iniziative: seminari e stage di mattina e spettacoli di sera. Dal 2009, anno in cui è stato fondato, Il “Teatro del Segno”, ha prodotto e promosso, oltre a seminari, numerosi laboratori di propedeutica e perfezionamento con docenti di un certo spessore, attività di animazione alla lettura in scuole, comuni e biblioteche di tutta la Sardegna, completano il quadro delle offerte mirate alla diffusione della cultura teatrale. Progetti di spicco “Rovinarsi è un gioco” nel 2014-2015 e “Summer School in Teatro” nel 2013. Particolarità del festival di quest’anno, la serata del 2 agosto, quando nel centro storico di Santu Lussurgiu, si è svolta la sesta edizione di “Teatro da balcone”. Performance di artisti che, dal balcone, hanno regalato emozioni attraverso la loro passione per il teatro e per la musica. Circa un centinaio di persone, intorno alle 22.30, si è radunato nella piazza antistante la chiesa Santa Maria degli Angeli, dai lussurgesi chiamata “Cresia ‘e cunventu”.

Una volta formato il gruppo, il direttore artistico Stefano Ledda ha presentato gli artisti ed il pezzo in cui si sarebbero esibiti e poi ha invitato il pubblico a seguirlo sotto il primo balcone del magico percorso musicale che si sarebbe poi snodato per le vie strette e ciottolose dove il passato regala ancora la sua forte presenza.

A catturare il primo scroscio di applausi, la bella Giulia Sanna che, con un estratto teatrale e musicale, regala ai presenti un viaggio in Brasile, recita e canta con una naturalezza tale da apparire reale, con “Garota de Ipanema” narra di una sinuosa figura femminile ed attraverso brani e racconti dal sapore carioca catapulta tutti in un paese lontano, dai contorni sfocati e malinconici e solo a tratti festosi.

Lascia il balcone e scende continuando a cantare, mentre accompagna il suo pubblico alla seconda postazione dove i bravissimi Santina Raschiotti e Paolo Vanacore ci fanno assistere ad un simpaticissimo provino teatrale da parte di un’improbabile aspirante attrice, dove tutto si trasforma in un continuo malinteso… risate a non finire che lasciano spazio ad una performance dove un passato musicale lontano, quello di Fred Buscaglione con “Piccola”, abbraccia un presente dai tratti moderni come quello portato a Sanremo da Francesco Gabbani “Occidentalis Karma”. Il giovanissimo interprete Mirko Meloni si diverte nel mettere a confronto realtà così diverse e capaci ora di portare indietro nel tempo e subito dopo invitare ad una riflessione sulla linea sociale che segue il presente.

Giulia, Santina, Paolo e Mirko, raccolti gli applausi, riaprono il “cammino musicale” e raggiungono Tea Salis e Marco Lai che con “Memorie e Analogie” presentano una voce femminile che narra pezzi inediti su magiche storie della Sardegna nuragica, accompagnata alla chitarra dalle composizioni di Marco. A concludere la passeggiata tutti gli artisti portano la scia degli spettatori all’ultima postazione animata da Roberto Magnabosco e Giorgia Damasco, protagonisti di una coreografia narrativa di danza sulle note di un brano cantato dal soprano Elide Uccheddu. Una toccante performance che riunisce, alla sua conclusione, tutti gli artisti che, con la loro abilità a catturare lo spettatore per trasportarlo nello spettacolare mondo del teatro, hanno acchiappato il loro tempo per farglielo «percorrere in modo diverso».

Appuntamento all’anno prossimo!!!

Nadia Pische