12 May, 2024
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Giovedì 9 novembre, alle ore 17,30, presso la Biblioteca Comunale Carbonia, nell’ambito della rassegna Carbonia Scrive, verrà presentato il libro Io c’ero: I racconti dell’assistente, di Antonio Zara.

Dopo i saluti di Piero Agus, presidente dell’Associazione Amici della Miniera, di Antonietta Melas, assessore della Pubblica Istruzione del comune di Carbonia e di Moreno Pilloni, direttore C.S.C. della Società Umanitaria Carbonia, interverranno Sergio Zara con la lettura dell’intervento di Antonio Zara, Giovannino Sedda docente di Storia dell’Arte e l’archeologo Carlo Tronchetti.

Coordinerà o lavori Anna Paola Peddis, funzionaria del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis.

 Il libro

Antonio Zara era un ragazzo quando, mosso da passione e intuito, scoprì il sito punico di Monte Sirai nei pressi di Carbonia, in Sardegna. Era il 1962. Fu l’inizio di una carriera che lo portò, dopo decenni, a ricoprire l’incarico di assistente agli scavi della Soprintendenza archeologica. Il volume raccoglie ricordi e riflessioni che spaziano dalle esperienze lavorative a quelle personali.  Ne emerge il quadro di una vicenda archeologica, quella sarda, appassionante, ma anche di un modo di lavorare che non esiste più.

L’autore

Antonio Zara nasce a Gairo Taquisara, frazione di Gairo (NU) nel 1946. Fin da bambino mostra un particolare interesse per l’archeologia, che manifesta esplorando grotte e nuraghi. A sedici anni scopre l’insediamento fenicio- punico sul monte Sirai e ne segue i successivi scavi collaborando con la Soprintendenza Archeologica di Cagliari e con l’Università di Roma. Partecipa inoltre a numerosi altri scavi, sotto le direttive di altrettanti numerosi archeologi di diverse discipline, in svariati siti, ed effettua varie prospezione nel territorio. Nel 2004 va in pensione, ma prosegue l’attività di collaborazione con la Soprintendenza, quale ispettore onorario della medesima. Collabora inoltre con diversi laureandi in Archeologia, per la parte relativa alle prospezioni e alla ricerca sul campo, contribuendo alla realizzazione di ottime tesi di laurea. Infine si interessa al Medioevo, con lo studio delle fonti e con la ricerca sul campo di chiese ed abitati scomparsi, nonché di castelli minori i cui risultati spera di pubblicare a breve.

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Gianfranco Ganau 33

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha incontrato oggi con i capigruppo, le organizzazioni sindacali ed una delegazione di lavoratori di Ottana Polimeri.

«Conosciamo il dramma dei lavoratori di Ottana e di tutto il Nuorese – ha detto Ganau -; non abbiamo mai sottovalutato la portata di una vertenza così complessa che ruota attorno al nodo dei rapporti fra Clivati e l’Eni e che riteniamo strategica per tutta la Sardegna», assicurando inoltre “il massimo impegno” del Consiglio per accompagnare e sostenere, con atti formali, i successivi passaggi regionali e nazionali della vertenza.

A nome della Cgil, Sergio Zara ha rivolto un appello alle Istituzioni per salvare ciò che resta del tessuto industriale della Sardegna centrale, «non con interventi di assistenza ma con il sostegno ad investimenti produttivi». Zara ha poi messo l’accento sulle principali questioni aperte: il progetto Clivati da 50 milioni di euro per acquisire l’impianto Versalis (Eni) di Sarroch per produrre bottiglie di plastica, quello da 7 milioni per il riciclo degli scarti di produzione ed infine quello riguardante la realizzazione di centri costieri di stoccaggio di Gnl (gas naturale liquefatto) nei porti sardi.

Sergio Zara ha concluso sollecitando un impegno concreto del Consiglio su questi temi finalizzato alla stipula di un accordo di programma fra Governo e Regione sulla reindustrializzazione della Sardegna centrale.

Dopo gli interventi dei rappresentanti della Cisl e della Uil, che hanno ribadito la estrema gravità della situazione occupazionale del Nuorese che anche dal punto di vista sociale è ormai prossima ad un punto di non ritorno, ha preso la parola l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras che ha fatto il punto sui passi in avanti compiuti dalla vertenza.

«La zona di Ottana – ha ricordato – è stata riconosciuta dalla Regione area di crisi ma, per impegnare concretamente il Governo centrale ad intervenire concretamente, serve uno specifico quadro normativo e giuridico le cui linee-guida saranno definite il prossimo 23 marzo in in vertice al ministero dello Sviluppo economico.»

«Per quanto riguarda la trattativa fra Clivati e Versalis per l’acquisizione dell’impianto di Sarroch il 3 marzo scorso l’Eni – ha proseguito l’assessore – ha manifestato la sua disponibilità a cedere lo stabilimento di Sarroch; spetta ora all’imprenditore formalizzare la proposta di acquisto». «La Regione e l’assessorato – ha detto ancora Maria Grazia Piras – seguono costantemente la vertenza, anche per ciò che concerne la questione energetica, con al centro il ripristino del regime di essenzialità oggetto di frequenti interlocuzioni con Terna, e la semplificazione delle procedure interne al sistema regionale per le autorizzazione legate a queste attività».

«Sui depositi costieri nelle zone portuali – ha concluso – ci sono passaggi amministrativi legati in parte alla Vas (Valutazione ambientale strategica) che sono fissati dalla legge ma possono in qualche caso essere abbreviati, fermo restando che i percorsi delle iniziative industriali hanno bisogno di un quadro normativo che per le infrastrutture destinate al Gnl ancora a livello nazionale non c’è ma il Governo ci sta lavorando con priorità.»

A nome dell’opposizione il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha chiesto con forza che il problema della Sardegna centrale «entri nell’agenda della Giunta regionale, al pari di altre vertenze come il Sulcis per la quale ci siamo impegnati da sempre e continueremo a farlo». «Chiediamo però la stessa attenzione – ha concluso – ed è necessario che la vertenza di Ottana arrivi al più presto sul tavolo del Ministero dello sviluppo economico».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha affermato che «non esistono vertenze di serie A ed altre di serie B; quello dell’energia è un problema che la Sardegna affronta con un ritardo storico e con la responsabilità di non aver saputo sfruttare le opportunità avute a disposizione, anche in termini di aiuti dello Stato». «Sosteniamo la soluzione dei depositi costieri in attesa del metano – ha concluso Cocco – e non abbiamo nessuna intenzione di “abbassare” la guardia sulla vertenza della Sardegna centrale, di cui a breve tornerà ad occuparsi il Consiglio regionale.»