14 December, 2025
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Del suo capolavoro horror “Suspiria”, tra i film più importanti del cinema italiano e mondiale datato 1977, è stato presentato quest’anno il remake alla Mostra del cinema di Venezia diretto dal regista Luca Guadagnino. Dario Argento, uno degli autori cinematografici più rilevanti e punto di riferimento per intere generazioni, re indiscusso della paura, regista, sceneggiatore, autore e scrittore e padre di altre eccelse opere cinematografiche del genere horror quali “Profondo Rosso” (1975), “Inferno” (1980) o Phenomena (1985), sbarca giovedì 15 novembre al Puntodivista Film Festival 2018, Teatro Adriano, Cagliari, ore 20.30. Dal profondo delle tenebre uno dei più grandi maestri viventi del thriller cinematografico sarà ospite, per la prima volta a Cagliari, del quinto appuntamento del Festival Concorso itinerante Internazionale di Cinematografia diretto da Romano Usai, per raccontare la sua personale ricerca nel linguaggio cinematografico della paura e le sue tecniche atte a suscitare una forte tensione emotiva all’interno dei suoi film, o le atmosfere inquietanti e cariche di aspettative, in una tensione sempre sospesa tra reale, orrore, fantastico e suspense. Una ricerca che porta avanti non solo attraverso le sue opere cinematografiche ma anche come scrittore. A settantotto anni il maestro dell’incubo pubblica per Mondadori il libro “Horror. Storie di Sangue, spiriti e segreti”, una raccolta di racconti che il regista visionario, autore tra le tante pellicole di successo e prestigio internazionale quali “L’uccello dalle piume di cristallo” (1970) e “Tenebre” (1982). “Nella vita ho sempre scritto, prima recensioni sui giornali, sceneggiature per altri, e poi i miei film, e ora questi racconti che sono incursioni nel mistero, dilatazioni sensoriali e psichiche, incubi e risvegli”. Dopo il suo esordio con l’autobiografia “Paura” pubblicata da Einaudi (2014), il maestro dell’incubo e del terrore ritorna alla scrittura per aprire nuove porte verso fiabe maledette, tra demoni, streghe e il sovrannaturale che si mescolano con il reale. Il suo talento cinematografico non si smentisce anche nelle sue storie scritte, abitate anche qui nei set da lui prediletti, quali i luoghi angoscianti e fantastici ma al contempo reali (Villa dei Mostri di Palagonia, gli Uffizi di Firenze, musei diroccati, palazzi barocchi, castelli del passato e grattacieli del futuro). “Conta anche il modo di scrivere. E il modo di scrivere di un regista è la macchina da presa”.

A dialogare con il maestro italiano del cinema horror sarà Italo Moscati, regista, sceneggiatore, scrittore e autore e conduttore della trasmissione di Radio2 “Alle 8 della sera” dove ha raccontato il privato e il pubblico di grandi nomi del nostro cinema come Anna Magnani, Vittorio De Sica, Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Accostato spesso al grande regista inglese Alfred Hitchcock per le tante affinità in comune, quali la passione per il brivido e la cura minuziosa per l’inquadratura e la macchina da presa, Dario Argento sarà protagonista della serata insieme ad uno dei più importanti registi di tutti i tempi, a cui Moscati offre un affresco a tutto tondo nel contributo “Hitch il clown”. Un dialogo a più voci che trae spunto dal suo libro “Hitchcock, il laboratorio dei brividi”, in cui approfondisce non solo gli aspetti legati al genio che lo ha contraddistinto dietro la macchina da presa, ma soprattutto quella sregolatezza che ha caratterizzato la sua vita e la serie di capolavori quali “Gli uccelli”, “L’uomo che sapeva troppo”, “La donna che visse due volte”

Interventi interpretativi a cura di Manuela Loddo e Romano Usai. Interazioni musicali con Gianmario Solinas, tastiere, e Simone Sassu, tastiere. Durante la serata sarà proiettato il IV gruppo dei cortometraggi finalisti in concorso, selezionate dalla commissione artistica.

 

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Prosegue il percorso di ricerca di Elena Pau nel mondo della canzone cosiddetta “impegnata”L’attrice che sa cantare e la cantante che sa recitare, così l’ha definita il cantautore Fausto Amodei, dopo gli omaggi a Laura Betti ne confeziona uno proprio per il fondatore dei Cantacronache, musicista raffinato che ha scritto, fra gli altri, per Ornella Vanoni ed Enzo Jannacci: Canzoni in scatola – Motivi ben confezionati di Fausto Amodei, è il titolo del concerto che domani, venerdì 13 luglio, vedrà la Pau in scena, alle 21.00, nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari (via Università 32, l’ingresso è libero). Ad accompagnare la sua voce Maurizio Mezzorani (voce), Simone Sassu (pianoforte), Sergio Durzu (chitarra e voce), Alessandro Atzori (contrabbasso), Fausto Amodei sarà presente alla serata (il concerto è una coproduzione La Fabbrica Illuminata e Puntila, in collaborazione con ilDeposito.org). 

Il repertorio dei Cantacronache è stato spesso protagonista degli spettacoli della Fabbrica Illuminata curati da Marco Parodi. «Non è, dunque, una novità per noi – sottolinea il regista – portare in scena le canzoni di questo straordinario gruppo di musicisti, letterati e poeti nato alla fine degli anni ’50». «Abbiamo scelto di dar voce alle canzoni di Fausto Amodei – spiega Elena Pau – per raccontare attraverso le sue parole, e le sue musiche, la politica, la società, le contraddizioni, l’ironia, l’amore».

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Prosegue il percorso di ricerca di Elena Pau nel mondo della canzone cosiddetta “impegnata”. L’attrice che sa cantare e la cantante che sa recitare, così l’ha definita il cantautore Fausto Amodei, dopo gli omaggi a Laura Betti ne confeziona uno proprio per il fondatore dei Cantacronache, musicista raffinato che ha scritto, fra gli altri, per Ornella Vanoni ed Enzo Jannacci: CANZONI IN SCATOLA – Motivi ben confezionati di Fausto Amodei, è il titolo del concerto che venerdì 13 luglio vedrà Elena Pau in scena, alle 21.00, nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari (via Università 32, l’ingresso è libero). Ad accompagnare la sua voce Maurizio Mezzorani (voce), Simone Sassu (pianoforte), Sergio Durzu (chitarra e voce), Alessandro Atzori (contrabbasso), Fausto Amodei sarà presente alla serata (il concerto è una coproduzione La Fabbrica Illuminata e Puntila, in collaborazione con ilDeposito.org ).

Il repertorio dei Cantacronache è stato spesso protagonista degli spettacoli della Fabbrica Illuminata curati da Marco Parodi. «Non è dunque una novità per noi – sottolinea il regista – portare in scena le canzoni di questo straordinario gruppo di musicisti, letterati e poeti nato alla fine degli anni ’50». «Abbiamo scelto di dar voce alle canzoni di Fausto Amodei – spiega Elena Pau – per raccontare attraverso le sue parole, e le sue musiche, la politica, la società, le contraddizioni, l’ironia, l’amore».

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Ultimo appuntamento prima della pausa estiva per Le Salon de Musique, la rassegna organizzata dall’associazione Suoni & Pause, dedicata per questa XV edizione al pianoforte. Venerdì alle 20,30 nella consueta cornice del Palazzo Siotto di Cagliari (in via Dei Genovesi, 114), si esibirà il pianista Simone Sassu in un concerto dal titolo “Cross-Over”.

Cross-Over è un vasto excursus tra scrittura ed estemporaneità, senza vincoli di genere, di stile, di linguaggio. Un viaggio tra composizioni originali, improvvisazione, rielaborazioni di musiche popolari, e citazioni di autori prediletti come Charles Mingus, Joe Zawinul, Pat Metheny. Un concerto per pianoforte e, per la prima volta, anche con l’harpejji, strumento elettroacustico a 24 corde da suonare con la tecnica chitarristica del tapping.

Dopo il concerto di venerdì Le Salon de Musique ritorna il 23 settembre con “Dentro l’anima: composizioni e improvvisazioni di Peter Waters per piano solo”.   

Il costo dei biglietti è di 8 euro (intero) e di 6 euro (ridotto).

Simone Sassu

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Quindici candeline per Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni&Pause organizza ogni anno per offrire al pubblico della città di Cagliari un cartellone artistico di alto livello. In occasione dell’importante anniversario, quest’anno la manifestazione sarà interamente dedicata al pianoforte, e vedrà arrivare nel capoluogo sardo artisti di grande levatura, richiestissimi oltre che in Italia, anche in Europa e Asia. Nomi importanti come quello del pianista Arturo Stàlteri, il danzatore Milan Tomasik, la scrittrice, artista e traduttrice Sonya Orfalian, sino a talentuosi pianisti e compositori della scena regionale.

Da domani, sabato 19 marzo, sino al 14 ottobre, nei due spazi del suggestivo Palazzo Siotto (nello storico quartiere Castello), e del T-Off, Officina delle arti sceniche di via Nazario Sauro 6, concerti, reading e danza si alterneranno, in una serie di appuntamenti dove non mancherà mai la presenza del pianoforte. Strumento su cui ciascun artista proporrà ogni volta le proprie composizioni.

Dopo la gustosa anteprima di febbraio, quando nel Palazzo Siotto, in collaborazione con l’associazione La Fabbrica Illuminata, è andato in scena lo spettacolo di Giorgio Gaber “Giro girotondo cambia il mondo”, la rassegna entra nel vivo domani, sabato 19 marzo alle 20.30, ancora una volta nel Palazzo Siotto di via Dei Genovesi 114, con “Né come in sogno, né come in veglia”. Si tratta di un reading costruito sull’omonimo testo dice Sonya Orfalian, che vedrà in scena Sergio Anrò (voce recitante) e la pianista Irma Toudjian. Pagine poetiche, dove la Orfalian, figlia della diaspora armena, cerca di fissare la cultura e le tradizioni del suo popolo millenario. La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta per il progetto Pazza Idea. Sarà presente l’autrice.

Venerdì 22 aprile (ore 20.30, Palazzo Siotto) arriva uno degli ospiti più attesi di questa stagione di Le Salon de Musique: Arturo Stàlteri sarà a Cagliari per un concerto che prende il nome dal suo ultimo lavoro, “Préludes”. Pianista che vanta collaborazioni con Franco Battiato, Rino Gaetano, David Sylvian, Carlo Verdone, e conosciuto anche per le sue partecipazioni a numerose trasmissioni di Radio 3 (“Il concerto del mattino”, “Alza il volume”, “Primo movimento”) e Radio 2 (“Fuori giri”, “Il cammello di Radio 2”), Stàlteri sarà protagonista anche del concerto in programma la sera del 24 aprile dal titolo “Mondi lontanissimi” (ore 18.00, Palazzo Siotto).

Venerdì 29 aprile (ore 20,30, Palazzo Siotto) un altro appuntamento realizzato in collaborazione con Luna Scarlatta per il festival Pazza idea. E’ il reading “La cucina d’Armenia”, tratto dall’omonimo romanzo di Sonya Orfalian, dove l’autrice percorre un viaggio nella cultura culinaria del suo popolo. In scena ci saranno Elena Pau (voce recitante) e Irma Toudjian (pianoforte).

Il 6 maggio (ore 20,30, Palazzo Siotto) sale sul palco il primo dei talentuosi pianisti sardi della rassegna: Alessandro Di Liberto proporrà il concerto “Inner Converation”.

Il 27 maggio (ore 20,30, Palazzo Siotto) appuntamento con un altro reading che vedrà impegnate sul palco l’attrice Elena Pau e la pianista Irma Toudjian: “La maschera della verità”, tratto dall’omonimo romanzo di Pinar Selek, autrice turca considerata tra le più interessanti del panorama contemporaneo.

Si ritorna alla musica dei talenti isolani la sera di venerdì 17 giugno (ore 20,30, Palazzo Siotto) con il pianista e compositore Stefano Guzzetti protagonista del concerto, tratto dal suo omonimo album, “Piano Book”.

Il 21 giugno, Festa europea della musica, l’appuntamento è alle 18, ancora una volta nel Palazzo Siotto, per “Le Salon de Musique” en fête, concerto organizzato in collaborazione con la fondazione “Giuseppe Siotto”.

Milan Tomasik, tra i più promettenti interpreti della scena della danza contemporanea, sarà il protagonista della serata di venerdì 1 luglio (ore 20,30) organizzata da Tersicorea in collaborazione con Suoni & Pause negli spazi del T. Off. Vincitore lo scorso anno del festival “Corto in danza”, organizzato da Tersicorea, il danzatore slovacco si esibirà in una coreografia le cui musiche saranno eseguite dal vivo da Irma Toudjian.

“On/Off” è, invece, il titolo del concerto di Marco Meloni in programma il 15 luglio (ore 20,30, Palazzo Siotto), mentre l’ultimo appuntamento dell’estate il 5 agosto alle 20,30 Palazzo Siotto è affidato a Simone Sassu (pianoforte – harpejji) per un concerto dal titolo “Cross-over”.

Dopo la pausa estiva Le Salon de Musique ritorna il 23 settembre (ore 20,30, Palazzo Siotto) con il , di Peter Waters. Il pianista nato in Australia, ma da tempo residente in Sardegna, proporrà una summa delle sue composizioni insieme a qualche improvvisazione. Il penultimo appuntamento della rassegna, il 7 ottobre (ore 20,30, Palazzo Siotto), vedrà sul palco l’eclettico Giuseppe Maggiolo Novella, pianista e compositore capace di fondere la tradizione classica con creatività moderna, che proporrà il concerto “Mare”.

A far calare il sipario sull’edizione numero XV di Le Salon del Musique sarà, il 14 ottobre (ore 20.30 nel Palazzo Siotto), la pianista sarda Silvia Corda che si esibirà nel concerto “Portraits and Self-Portaits, tra scrittura e improvvisazione”.

arturo stalteri sonya orfalian Irma Toudjian ed Elena Pau

Nasodoble - Cazz boh 02 (m)

La loro musica si potrebbe catalogare alla voce “rock d’autore”, me è in realtà una riuscita combinazione di generi differenti, arrangiati e interpretati con maestria, al servizio di testi densi di rime eccentriche, allitterazioni, assonanze, giochi di parole; una cifra stilistica non facile da etichettare, quella dei Nasodoble, poetica e visionaria con la giusta dose di humour e ironia, che trova la sua dimensione congeniale in concerto. Come quello organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz che li vedrà di scena domenica sera (26 luglio) a Cagliari, con inizio alle 21,30 al Lazzaretto (il centro culturale in via dei Navigatori, nel quartiere Sant’Elia).

Nata nel 2004, la band sassarese approda nel capoluogo sardo reduce dalla pubblicazione, lo scorso marzo, del suo terzo album, “SeMiCerchi” (dopo “Bestiario”, del 2005, e “Perigolosi”, del 2010): undici brani dalle atmosfere e le sonorità variegate, com’è nel loro stile, compresi una cover di “Summer On A Solitary Beach” di Franco Battiato, e un omaggio a Patrizio Fariselli degli Area (anagrammato nel titolo del pezzo, “Hommage à Alfio Zarlisi Petri”) in perfetto stile progressive anni Settanta.

Un “disco discolo”, come l’hanno definito gli stessi Nasodoble, preceduto già l’estate scorsa dal grande successo nella rete del video dalla sua canzone più popolare, Cazz boh“, impreziosita dalla partecipazione di altre voci illustri della musica sarda di oggi: Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori, più la chitarra blues di Francesco Piu. Una ballata amara che parla di Sardegna e di crisi, di terre rubate e avvelenate, di limba, di incendi, di aziende all’asta, di debiti e suicidi. “Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero”, come spiega Alessandro Carta, autore del brano e voce del gruppo di cui condivide da sempre le sorti con Peppino Anfossi (violino elettrico), Simone Sassu (piano e tastiere), Andrea Fanciulli (chitarre), Alessandro Zolo (basso fretless) e Carlo Sezzi (batteria).

Oltre a tre album (“Bestiario” del 2005, “Perigolosi” del 2010, e il recente “SeMiCerchi”) e alla partecipazione a varie compilation, nei loro undici anni di attività i Nasodoble contano esibizioni sui palchi di importanti festival sia in Sardegna che nella penisola.