Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile, in data odierna, ha emesso a partire dalle ore 12.00 del 18.06.2025 e sino alle 17.59 del 18.06.2025 un avviso di allerta per: codice giallo (criticità ordinaria) per rischio idrogeologico per temporali sulle aree di allerta Iglesiente e Campidano.
La menzione speciale a Marta Fontana, è stata conferita nel corso dell’annuale Conferenza Italiana di Public History, svoltasi dal 3 al 6 giugno 2025, a Modena, per il progetto d’arte pubblica “Formiche di mare. Ai galanzieri, alla loro fatica di mare e di piombo, al nostro orizzonte,”, dedicato ai lavoratori della galena di Carloforte, realizzato con la collaborazione del Comune di Carloforte, della Fondazione Cammino Minerario di Santa
Barbara e della Fondazione di Sardegna, oltre a tutta la comunità di Carloforte a Enti e associazioni del territorio.
Particolarmente coinvolgente la motivazione del riconoscimento AIPH al progetto, scelto a livello nazionale tra molti altri: «Una menzione speciale va a Formiche di mare. Ai galanzieri, alla loro fatica di mare e
di piombo, al nostro orizzonte, di Marta Fontana: un progetto di arte pubblica partecipativa che ha coinvolto tutta la comunità territoriale di Carloforte (isola di San Pietro) riscoprendo il mestiere antico e poco noto dei galanzieri (marinai addetti al trasporto di minerali di piombo), riportato alla coscienza comunitaria. Il dialogo con cittadini e maestranze è stato finalizzato a un intervento artistico attorno a cui convogliare attività diverse. L’opera d’arte visiva (un “monumento permanente attraversabile”) è realizzata insieme alla popolazione sin dalla fase progettuale e rimane stabilmente non solo a testimonianza del lavoro svolto ma anche come elemento caratterizzante del paesaggio isolano e dello spazio pubblico».
Il riconoscimento è stato una grande soddisfazione per un’artista poliedrica come Marta Fontana, che ha relazionato a distanza, durante la manifestazione, sintetizzando, con immagini e parole, tre anni di lavoro intenso tra azioni partecipative e lavoro sui materiali, mostrando come arte contemporanea pubblica partecipata e storia del territorio abbiano potuto navigare assieme. Il rapporto sinergico tra Marta Fontana e la Public History, che
ha permesso all’artista di acquisire una consapevolezza ancora più profonda del proprio lavoro, è nato in occasione della Summer School of Public History tenutasi a Carloforte lo scorso settembre 2024, grazie a LUDiCa, il laboratorio di Umanistica Digitale dell’Università degli Studi di Cagliari, con il contributo del prof. Giampaolo Salice di UNICA e il supporto del Comune di Carloforte. È stato formulato l’invito a Marta Fontana, in questo contesto, a inviare, per la sezione CANDIDATURA MIGLIORI PROGETTI, “Formiche di mare. Ai galanzieri, alla loro fatica di mare e di piombo, al nostro orizzonte”, per la conferenza nazionale AIPH di giugno 2025, per la coincidenza delle sue finalità, nelle azioni partecipative e di raccolta di testimonianze orali registrate in digitale, alle pratiche di Public History.
Marta Fontana, artista visiva ha dato vita al progetto partecipativo con storici locali, maestri d’ascia, modellisti, naviganti, appassionati di cultura locale, testimoni, scuole locali, associazioni e archivi del territorio in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Carloforte e la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara (FCMSB).
Il progetto è stato inaugurato il 30 giugno 2024 a Carloforte. Per la sua opera d’arte, il Comune di Carloforte ha destinato l’antico molo San Carlo a un monumento in memoria dei galanzieri, marinai addetti al trasporto di minerale di piombo – detto in dialetto locale “galanza” (galena) – che da metà 1800 a metà 1900, fecero spola tra il porto dell’isola di San Pietro e la costa mineraria del sud ovest Sardegna. Questo duro lavoro attivò economie e ispirò i primi moti sociali sardi in difesa dei diritti dei lavoratori.
La finalità che ha reso il progetto particolarmente aderente al manifesto della Public History è stato il coinvolgimento partecipativo delle comunità di Carloforte e del territorio minerario costiero, in modo che l’opera realizzata fosse un simbolo condiviso, “abitabile”, di una memoria collettiva consapevole del passato, rinnovata nel presente e stimolo per una coscienza comunitaria aperta all’incontro con la complessità del territorio e di chi lo abita, in continua evoluzione. A tale componente si aggiungono la sua multidisciplinarietà, la realizzazione all’esterno di ambienti accademici, la destinazione a un pubblico estremamente vario, anche grazie a media digitali di comunicazione, la sua originalità.
Cosa si presenta agli occhi di un visitatore in un sito archeologico? Pochi resti riescono davvero a raccontare ciò che non esiste più da migliaia di anni? E un’antica sepoltura che ha ospitato la morte può raccontare la vita? Per rispondere a queste e ad altre domande il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, a Santadi, presso l’area archeologica di Pani Loriga, si terrà l’evento “BYM QBR. IL RITUALE FUNERARIO PUNICO”, organizzato dalla Sémata soc. coop.. Con una visita guidata a tema e la rievocazione storica, verranno ricostruiti gesti, parole, abiti e oggetti, dando vita a un rituale funerario punico negli stessi luoghi in cui si svolgeva oltre due millenni fa.
Il sito di Pani Loriga presenta una straordinaria continuità insediativa, che si manifesta nella compresenza, in un’area piuttosto ristretta, di alcune delle più importanti modalità di sepoltura del mondo antico: le domus de janas prenuragiche, la necropoli fenicia e le tombe a camera di età punica. Queste sepolture propongono i diversi rituali adottati nel corso dei millenni in quello che era uno dei momenti di maggior coinvolgimento emotivo per le comunità: l’evento della morte e i riti di passaggio verso l’aldilà.
Protagonista sarà Abd, figlio di Arish, un personaggio immaginario che avrebbe potuto vivere – e morire – nella Pani Loriga di 2.500 anni fa.
Dopo la sua morte, come è stato onorato il suo cadavere? Quali canti e lamenti hanno accompagnato il suo viaggio verso la sepoltura? Quali riti propiziatori ne hanno guidato l’ingresso al mondo dell’aldilà? Quali offerte e banchetti rituali? Cosa è possibile ricostruire, oggi, di quel mondo?
Per avere queste e altre risposte alle vostre curiosità, vi invitiamo a partecipare alla ricostruzione del rituale e al buffet con menù dedicato, ispirato ai gusti e agli alimenti dell’epoca. Un evento suggestivo e partecipazione, per vivere in modo coinvolgente ed entusiasmante un sito archeologico e la storia che racconta.
L’articolazione dell’evento è la seguente:
Ore 18.30 Accoglienza e biglietteria
Ore 19.00-20.30 Visita guidata con ricostruzione del “Rituale funerario punico”.
Ore 20.30-21.30 “MRZH”, buffet con menù dedicato.
È richiesta la prenotazione.
Per informazioni e costi: 348 8866797
Il Centro giovanile Santa Barbara (piazza Gorizia 15), a Iglesias, ospiterà venerdì 20 giugno, la Giornata Aperta della Summer School “Salute, Ambiente, Partecipazione”, organizzata dall’Università di Cagliari all’interno del progetto OHCS.
Sarà un’occasione di condivisione di idee, esperienze e riflessioni su salute, ambiente e partecipazione.
Si chiudono insieme tre giorni di formazione dedicati a chi lavora nella prevenzione sanitaria e nelle agenzie ambientali, provenienti da diverse zone d’Italia dove esistono siti contaminati, come il Sulcis Iglesiente.
La mattinata sarà riservata agli amministratori e ai partner del progetto, ma il pomeriggio è aperto a tutti, e in particolare a cittadini attivi, realtà del territorio, associazioni e chiunque abbia un cuore l’ambiente e la salute della nostra comunità.
Durante l’incontro verrà raccontato cosa è stato fatto finora a Iglesias come progetto pilota: attività nelle scuole (in collaborazione con il Liceo Asproni), con l’Università della Terza Età e con la Fondazione Anffas Onlus. Un modo concreto per sensibilizzare e coinvolgere le persone sui rischi ambientali.
Il progetto OHCS – One Health Citizen Science, finanziato dal ministero della Salute, nasce proprio con questo spirito: capire meglio quanto siamo esposti all’inquinamento e come questo incide sulla nostra salute, coinvolgendo direttamente chi vive il territorio.
Nuovo appuntamento per il cartellone della quarantesima edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì che sabato 21 giugno porterà Lucio Caracciolo, una delle voci più autorevoli della geopolitica italiana e internazionale, a Villacidro
L’incontro offrirà al pubblico l’opportunità di approfondire alcuni dei temi più attuali e complessi dello scenario geopolitico contemporaneo, in un periodo storico particolarmente denso di tensioni, trasformazioni e criticità.
L’appuntamento sarà coadiuvato dal sociologo Marco Pitzalis, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali all’Università di Cagliari, che dialogherà con Lucio Caracciolo in un’analisi approfondita e attuale degli equilibri geopolitici, tra conflitti, sfide energetiche e nuovi assetti mondiali.
Lucio Caracciolo è stato vincitore del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna alla trentottesima edizione del Premio Dessì, nel 2023, alla cui cerimonia di premiazione potrà partecipare solo in collegamento video.
Classe 1954, laureato in filosofia, caporedattore della rivista MicroMega dal 1986 al 1995, nel 1993 Lucio Caracciolo ha fondato il mensile Limes, che tutt’ora dirige: uno dei più autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa.
L’incontro, che si terrà nel suggestivo cortile di Casa Dessì a Villacidro, in via Roma, avrà inizio alle 21,30. L’ ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria.
Il presidente del Carbonia Calcio Stefano Canu ha rassegnato le dimissioni.
«Ho avuto l’onore e il prestigio di guidare il Carbonia calcio per 5 anni, garantendo 2 campionati in serie D e 3 in Eccellenza – scrive in una nota il presidente dimissionario -. Adesso è giunto il momento di lasciare campo al nuovo corso. Ho sempre anteposto gli interessi della squadra a quelli personali e proprio per questo, ritengo opportuno rimettere il mio mandato. Perché solo in questo modo – con le mie dimissioni – si potrà accelerare un nuovo corso.»
«Consentitemi di ringraziare tutti gli amici e collaboratori che negli anni hanno sostenuto questa avventura, un sentito grazie agli sponsor, ai media della carta stampata, radio e tv, agli allenatori, preparatori e collaboratori tecnici, a tutti i ragazzi, ai loro genitori, ai tifosi, ai Briganti e Carbonia Ultras – aggiunge Stefano Canu -. Auspico che in futuro si possa beneficiare di uno stadio Zoboli riqualificato e di un campo sportivo per il settore giovanile. E’ quello che abbiamo chiesto, lo scorso 23 maggio, al sindaco Pietro Morittu e agli assessori Giorgia Meli (Sport) e Giuseppe Casti (Manutenzioni). Perché lo Stadio Carlo Zoboli ha bisogno di una profonda riqualificazione. I lavori appaltati garantiranno, quando verranno conclusi, il ripristino della copertura della tribuna spettatori e l’adeguamento alle norme di sicurezza degli spogliatoi. Spero che vengano conclusi prima dell’inizio della nuova stagione, al fine di evitare l’ennesima emigrazione in campi del territorio. Lavori che comunque da soli non sono sufficienti. È irrimandabile il rifacimento del manto erboso, la riqualificazione dell’impianto di irrigazione e la realizzazione di un impianto di illuminazione (per quest’ultimo sono stati finanziati nel 2023 dalla Regione quasi 190mila euro). Lo stadio Zoboli, purtroppo, è rimasto l’unico in Sardegna senza questo tipo di dotazione.»
«Serve un campo di calcio per il settore giovanile – rimarca il presidente dimissionario -. Siamo dal 2020 (5 stagioni calcistiche) che alleniamo i nostri giovani in campi di fortuna ovvero nei centri vicini, giocando le gare ufficiali fuori Carbonia. Con un ulteriore aggravio dei costi di gestione. Ciò nonostante siamo riusciti a mantenere entrambe le categorie Élite, unica società del territorio. Infine, ma non per ultimo, il capitolo Manutenzioni. Un monumento così imponente come lo stadio della città necessità di cura e manutenzioni quotidiane. Le stesse che il Comune ha garantito fino al 2017, al costo annuo di circa 60mila euro. Poi le ha sempre eseguite il Carbonia calcio, a proprie spese, senza che siano mai state riconosciute ovvero compensate con gli affitti. Al termine dell’incontro l’amministrazione comunale ci ha chiesto 10/15 giorni per poter fornire risposte. Quando arriveranno sarà cura del nuovo corso societario valutarle – conclude Stefano Canu -. Buon lavoro a tutti e forza Carbonia.»
Visioni sarde pochi giorni dopo aver rappresentato con “S’Ossastru” l’Italia al prestigioso EuroAsia Shorts di Washington DC, internazionale dialogo cinematografico che ha coinvolto 9 Paesi (Italia, Francia e Indonesia, Spagna, Germania, Giappone, Repubblica di Corea, Austria e Oman), ritorna in Sardegna, nel Sulcis Iglesiente. Ciò a sottolineare la capacità del cinema di superare i confini e di portare emozioni e tematiche in ogni angolo del pianeta, dagli Stati Uniti d’America ai più piccoli centri isolani.
Venerdì 20 giugno i magnifici 9 cortometraggi che stanno portando la Sardegna nel mondo saranno presentati a Narcao, nel pieno del Sulcis Iglesiente.
Antonello Cani, sindaco del suggestivo borgo minerario ha organizzato le proiezioni in piazza Europa, alle 21.00, all’aperto, sotto le stelle, per offrire ai concittadini un momento di frescura fornendo loro, nel contempo, stimoli molteplici alla riflessione e al dibattito.
Preceduti dalla proiezione della clip musicale “Ambasciadores de Sardigna”, un tributo a tutti i sardi emigrati, saranno proposti:
– “Amare ancora” di Giuseppe Carrieri, Gonçalo Claro da Fonseca, un’intensa riflessione sul confine tra amore e ossessione;
– “Come siamo diventati” di Christiano Pahler, satira tagliente sulle dinamiche condominiali ai tempi dei gruppi WhatsApp;
– “Fratelli” di Matteo Manunta, una confessione famigliare che rompe il silenzio generazionale;
– “Il servo pastore non dorme di notte” di Arianna Lodeserto, viaggio poetico nella Barbagia tra pastori e sogni;
– “Island for rent” di Elio Turno Arthemalle, Tore Cubeddu, distopia ambientata in una Sardegna post-apocalittica;
– “Mio babbo è superman” di Giovanni Maria D’Angelo, critica sociale in un contesto scolastico di provincia;
– “S’ozzastru”di Carolina Melis, l’albero millenario come simbolo di memoria collettiva;
– “S 62” di Niccolò Biressi, solitudine e incomunicabilità in un corto emozionante;
– “hakespeare in smoke” di Francesco Cocco, sogni e realtà si intrecciano in una pausa sigaretta.
L’itinerario di Visioni Sarde in Italia e all’estero è promosso e organizzato dalla Cineteca di Bologna e Sardegna Film Commission con la collaborazione di Cinemaitaliano.info e della FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia.
Bruno Mossa
E’ stata inaugurata ufficialmente ieri la nuova sede operativa del GAL Sulcis Iglesiente, del FLAG Sardegna Sud Occidentale e del Distretto rurale Sardegna Sud Ovest.
I locali – di proprietà del comune di Giba che li ha concessi in comodato d’uso gratuito – accoglievano fino ad alcuni anni fa un Punto INPS e sono stati di recente ristrutturati grazie a un finanziamento regionale di 50 mila euro.
«Abbiamo manifestato la nostra disponibilità ad accogliere il GAL, il FLAG e il Distretto Rurale – ha spiegato Andrea Pisanu, sindaco di Giba e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis – nella certezza che per i nostri compaesani sia un’opportunità di avere gli uffici a pochi passi da casa. Una scelta che rappresenta bene l’impegno della nostra comunità per lo sviluppo del proprio territorio.»
Gli uffici sono operativi nei nuovi locali da poco più di un mese: «Siamo grati all’amministrazione comunale di Giba – ha detto Nicoletta Piras, direttrice del GAL e del FLAG – che si è adoperata attivamente per garantire al nostro territorio la presenza quotidiana di un presidio di sviluppo locale come quello rappresentato dal GAL, dal FLAG e dal Distretto Rurale».
Durante la giornata gli uffici di via Principe di Piemonte 190, a Giba, sono stati aperti al pubblico in modalità open day: i cittadini di Giba e dei comuni vicini hanno potuto visitare i locali, accolti dal personale dei due Gruppi di azione locale (GAL e FLAG), e ne hanno approfittato per chiedere informazioni e conoscere le opportunità offerte dai bandi.
A fine giornata il taglio simbolico del nastro, al quale è seguito un aperitivo di benvenuto. Presenti oltre alla struttura tecnica del GAL e del FLAG, guidata dalla direttrice Nicoletta Piras, il consiglio di amministrazione con il presidente Cristoforo Luciano Piras e diversi soci, pubblici e privati. Hanno preso parte all’evento tra gli altri il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, la presidente di Assogal Sardegna Mariella Amisani e il vicepresidente Antonino Arba.
«L’accoglienza riservataci – ha sottolineato Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL e del FLAG – ci rende felici e orgogliosi di aver scelto Giba come nuova sede degli uffici: avere una sede baricentrica nel territorio e averla in un piccolo comune è la soluzione perfetta per chi opera nello sviluppo locale.»
Il GAL Sulcis Iglesiente è attivo sul territorio da 29 anni (dal 1996), il FLAG Sardegna Sud Occidentale da 9 anni (dal 2016). Sono due Gruppi di azione locale, il primo si dedica allo sviluppo rurale, il secondo allo sviluppo costiero. Il Distretto rurale Sardegna Sud Ovest è nato nel 2023 e ha tra i soci sia il GAL che il FLAG. Insieme si configurano come vera e propria agenzia di sviluppo locale che promuove lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente.
Nella foto di copertina: Andrea Pisanu, Cristoforo Luciano Piras e Piero Comandini