26 April, 2024
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«La nostra partecipazione all’Esposizione Universale dimostra la voglia di reagire di un popolo intero». Con queste parole il ministro del Commercio Sunil Bahadur Thapa ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day del Nepal, una giornata importante, a quasi cinque mesi esatti dal sisma che ha devastato il Paese e in coincidenza con il cinquantesimo anniversario della promulgazione della Costituzione democratica. Oltre 500mila abitazioni distrutte e più di 10 mila vittime: questo il tragico bilancio del terremoto che ha devastato la nazione himalayana lo scorso 25 aprile. Il ministro nepalese ha ringraziato il Governo Italiano ed Expo Milano 2015 per la solidarietà incondizionata dimostrata sin da subito: «E’ una grande emozione sottolineare il contributo che i visitatori dell’Esposizione Universale stanno dando sin dal 1° maggio, il giorno dell’inaugurazione, e l’affetto che ci dimostrano quotidianamente – ha aggiunto Sunil Bahadur Thapa -. Siamo davvero felici che Expo Milano 2015 abbia organizzato una raccolta fondi in nostro favore, fondamentale per restaurare templi e manufatti, preziose testimonianze della nostra storia».

Ad accogliere la delegazione del Paese asiatico, Barbara Degani, sottosegretario del ministero dell’Ambiente: «Expo Milano 2015 ci ha dato l’opportunità per manifestare ancora di più la solidarietà degli italiani al popolo nepalese. I nostri due Paesi sono legati da una vicinanza cultura e umana incredibile. Subito dopo il sisma lavoratori italiani sono stati disponibili a completare la costruzione del Padiglione, subentrando ai colleghi nepalesi costretti a rientrare in patria».

Il Padiglione del Nepal, terminato grazie agli aiuti delle maestranze impegnate negli altri cantieri del sito espositivo, rappresenta il Mandala – il diagramma composto da più figure geometriche per formare il cerchio della vita – e mostra alcune peculiarità della cultura nepalese, come la capacità di coltivare ad alta quota, preservando la biodiversità.

Successivamente alla cerimonia istituzionale si è poi tenuta una performance di musiche tradizionali a cura dei Prana Mundi, band di Kathmandu.

A Expo Milano 2015, intanto è stata avviata una gara di solidarietà, che dal primo maggio, giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione Universale, non si è mai fermata: ammonta a 700.000 euro la somma raccolta sino ad oggi in favore del Nepal devastato dal terribile terremoto dello scorso 25 aprile, grazie all’appello lanciato dai Sindacati Federali Milanesi ed Expo Milano 2015.

«L’obiettivo è raggiungere 1 milione di euro entro il 31 ottobre» ha dichiarato Stefano Gatti, Direttore Generale di Padiglione Italia, che ha invitato i visitatori a continuare a donare per aumentare il successo di questa grande, benefica iniziativa. Due i punti di raccolta fondi: uno all’interno del Padiglione Nepal e l’altro lungo il Decumano. Il ministro del Commercio del Nepal Sunil Bahadur Thapa, in visita all’Esposizione Universale in occasione del National Day del Paese, ha dichiarato che la somma raccolta sarà interamente impiegata per ricostruire il tempio di Kasthamandap, uno dei più importanti, che ha dato il nome alla capitale Kathmandu.

«Riportare all’antica gloria questo tempio è un vero dono da parte di Expo Milano 2015 – ha continuato il ministro -; pian piano la vita sta tornando alla normalità, abbiamo speranza e fiducia nel futuro». Un sentito grazie è arrivato anche da Amrit Ratna Shakya, vice commissario del Padiglione Nepal: «E’ stata una coincidenza strana e al tempo stesso toccante. Mentre tantissimi monumenti venivano distrutti dal terremoto, qui all’Esposizione Universale un nuovo tempio stava sorgendo dentro il nostro Padiglione».

Il commissario Shakya ha ringraziato, dunque, tutti i lavoratori italiani che hanno reso possibile il completamento del Padiglione, dopo che molti colleghi nepalesi erano stati costretti a tornare a casa. «Speriamo che il Padiglione possa rimanere qui in Italia, come segno di riconoscenza per tutto il supporto che abbiamo ricevuto dal vostro Paese».

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La Regina Letizia di Spagna vuole tornare a Expo Milano 2015. E’ questo il desiderio che Sua Maestà ha espresso uscendo dal Padiglione Zero, al termine di una giornata trascorsa sul sito dell’Esposizione Universale.

Ad accoglierla, questa mattina, al suo arrivo al Padiglione Spagna, c’erano il ministro dell’Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Isabel Garcia Tejerina, il Commissario Generale del Padiglione Spagna Teresa Lizaranzu e il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala.
Nel corso della visita, la Regina si è fermata davanti all’installazione del “Cucchiaio Blu” – all’esterno del padiglione spagnolo – che segna il percorso “Sfida Fame Zero” con cui le Nazioni Unite partecipano a Expo Milano 2015. Il tema della lotta alla fame è, infatti, molto caro alla Regina, che ha scelto di visitare l’Esposizione Universale come primo atto da Ambasciatrice Speciale della FAO per la Nutrizione.
Nel pomeriggio la Regina Letizia ha visitato Palazzo Italia: insieme al Direttore Generale del Padiglione Italia Stefano Gatti e al Commissario Generale del Padiglione Italia Diana Bracco si è soffermata nella Sala dedicata alla “potenza del limite”.

Infine, accompagnata dal Commissario Generale delle Nazioni Unite a Expo Milano 2015 Eduardo Rojas Briales e dalla Direttrice dell’Ufficio Parternship della FAO Marcela Villarreal, la Regina Letizia è stata guidata alla gradita scoperta delle sale del Padiglione Zero, tappa principale della presenza ONU a Expo Milano 2015.
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Un giorno dedicato al continente africano e alla sua straordinaria ricchezza culturale. Expo Milano 2015, oggi, ha festeggiato l’Africa Day. L’iniziativa, promossa da Angola e Zimbabwe – Paese quest’ultimo che detiene la presidenza dell’Unione Africana -, ha visto la partecipazione dei Paesi africani presenti all’Esposizione Universale.

«Dobbiamo trasformare questa giornata in un momento di approfondimento sul tema della sicurezza alimentare – ha spiegato il Commissario Generale del padiglione angolano e presidente dello Steering Committee dei Commissari Generali di Expo Milano 2015, Albina Assis Africano, in apertura della giornata -. È per noi un dovere dare alla nostra gente più risorse per sostenere le politiche nazionali, volte a combattere la fame e la povertà e migliorare la qualità della vita dei nostri popoli.» La direttrice del Padiglione dello Zimbabwe Constance Zhanje, intervenuta in rappresentanza del Commissario Generale del Paese, ha sottolineato il ruolo che l’Unione Africana può svolgere in tal senso nonché il ruolo importante che riveste la donna africana per la sicurezza alimentare.

La partecipazione dell’Africa a Expo Milano 2015 è molto interessante e di valore. Basti pensare che 7 delle 18 Best Practices vincitrici del bando internazionale per la selezione delle “migliori pratiche” in ambito di sostenibilità alimentare e ambientale, promosso dal programma Feeding Knowledge, sono state attuate in Paesi africani. “Il 6 luglio – ha annunciato stato il Direttore Generale del Padiglione Italia Stefano Gatti – premieremo questi progetti, qui all’Esposizione Universale».

Lo scorso 18 maggio, inoltre, Expo 2015 S.p.A. ha lanciato in collaborazione con Eni (Official Partner for Sustainability Initiatives in African Countries) il bando di concorso “Energy, Art & Sustainability for Africa”. L’obiettivo è raccogliere e finanziare delle proposte per l’ideazione di eventi culturali che saranno realizzati all’interno del sito espositivo dal 12 al 27 settembre 2015. «Grazie a questa iniziativa – ha spiegato Gatti – il continente africano sarà ulteriormente valorizzato, attraverso convegni, seminari, talk show e spettacoli che arricchiranno l’esperienza dei visitatori nel sito espositivo, in aggiunta agli eventi dei National Day già previsti nel corso del semestre».

Momento centrale della giornata è stato rappresentato dalla “Marcia dell’Africa” che dal Padiglione dell’Angola si è spinta fino allo spazio di Sao Tomè e Principe, nel Cluster del Cacao e Cioccolato, in un percorso tra musica e danze tradizionali. Al festoso corteo si sono uniti i ragazzi della scuola media Puecher di Milano che si sono esibiti in un concerto sul decumano.

Incontri, degustazioni, canti e danze sono proseguiti per l’intera giornata sia all’interno del Cluster dei Cereali e Tuberi – nel padiglione dello Zimbabwe – sia al Padiglione dell’Angola, dove questa sera si terranno cinque concerti.

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Ieri pomeriggio è stato inaugurato il Cluster del Riso, uno dei nove “villaggi” che Expo Milano 2015 dedica alle filiere alimentari. Bangladesh, Cambogia, Myanmar, Laos, Sierra Leone e India – attraverso il Padiglione Basmati – sono stati protagonisti della cerimonia con danze e balli in abiti tradizionali.

Ogni giorno quasi 3 miliardi di persone si nutrono con una ciotola di questo prezioso alimento. Il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala ha dichiarato: «Siamo pronti a presentare i contenuti, le tradizioni, la qualità e la voglia di futuro e partecipazione dei Paesi che hanno aderito al Progetto Cluster».

Prima del taglio del nastro, sono intervenuti i rappresentanti delle nazioni che hanno ringraziato il Governo Italiano per il sostegno dato alla loro partecipazione alla manifestazione. Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina ha ricambiato con queste parole: «I Cluster, e in particolare quello del riso, sono emblematici del lavoro di collaborazione che possiamo sviluppare tra Paesi e aree del mondo, ciascuna con la propria specificità e originalità. Il riso è la produzione più diffusa e quindi potenzialmente può raccontarci il mondo intero».

A conclusione della cerimonia coordinata da Stefano Gatti, Direttore Generale del Padiglione Italia, Valentina Scotti in rappresentanza di Riso Scotti, Official Sponsor del Cluster del Riso. Uno dei simboli della tradizione gastronomica italiana, fatta di qualità e sicurezza della materia prima, sarà il piatto “Zafferano e Riso alla milanese D’O”, realizzato in esclusiva per Expo Milano 2015 con una speciale selezione di riso Carnaroli Scotti invecchiato, firmato da Davide Oldani, Chef Ambassador dell’Esposizione Universale.