20 April, 2024
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Gli esperti dell’università di Cagliari controllano l’affidabilità e le previsioni di vita delle apparecchiature prodotte dalla multinazionale cinese Huawei. Al Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica (Diee) lo staff del professor Massimo Vanzi verifica il funzionamento dei microcomponenti costruiti dai fornitori del colosso di Shenzhen.

Dal 2009 è attiva la cooperazione tra Massimo Vanzi (ordinario al Diee – esperto affidabilità fotonica avanzata per telecomunicazione e fotonica per applicazioni aerospaziali) con il colosso mondiale Huawei, che sulla diagnostica della componentistica fotonica per telecomunicazioni lo riconosce come autorità a livello internazionale. La scorsa settimana il docente ha incontrato una delegazione tecnica proveniente da Shenzhen, composta da Wilson Du (project manager) e Pang Yongqiang (development manager) accompagnati in una visita riservata ai laboratori dell’ateneo da Stefano Verzura (Huawei European Research Center) e Zhou Yanzhao (senior manager-direzione Huawei Italia-Segrate, Milano). Al centro dei lavori con i tecnici della multinazionale cinese il check sui test di affidabilità condotti dal professore con il suo team, di cui fa parte anche Giovanna Mura, ricercatrice a tempo determinato e docente di Ingegneria industriale e dell’informazione. Di fatto, per Huawei l’ateneo cura dal 2009 la supervisione dei test effettuati dai vari fornitori di componenti elettronici: argomento quanto mai attuale e commercialmente strategico, visto quanto accaduto di recente con un nuovo modello di smartphone. In casi complessi, effettua direttamente i controlli su dispositivi avanzati per la fotonica e apparati mobili e fissi di telecomunicazione.

«Con Huawei collaboriamo in particolare per le previsioni di vita, cioè quella che tecnicamente è definita come affidabilità e sui requisiti che devono garantire durata e funzionamento ottimale. Eseguiamo prove e controlli approfonditi per testare le apparecchiature e i singoli componenti» spiega il professor Vanzi. Durante l’incontro Huawei ha ribadito la volontà di collaborare e, a testimonianza dell’alta qualità del lavoro svolto in ateneo, di estendere ad altri ricercatori cagliaritani che si occupano anche di microonde e telecomunicazioni. «A breve potrebbe partire per Shenzhen Giulia Marcello, giovane dottoranda della nostra università, appositamente incontrata dai tecnici cinesi per un colloquio finalizzato al suo reclutamento in previsione di un periodo di ricerca e futuri sviluppi direttamente presso il quartiere generale della società in Cina.»