25 April, 2024
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«La Regione, per il tramite dell’assessorato del Lavoro, si è adoperata per incrementare i fondi per aumentare il numero dei volontari che possono aderire al Servizio Civile Universale nel prossimo biennio. È un’esperienza per i più giovani alla quale teniamo molto, perché non solo è un atto di solidarietà nei confronti dei più deboli, ma è anche un’opportunità di crescita formativa, che favorisce l’ingresso dei ragazzi nel mercato del lavoro.»

Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, a margine del seminario ‘Servizio Civile Universale – Una scelta cambia la vita. Tua e degli altri”, giornata studi promossa dall’assessorato del Lavoro e rivolta ad un folto gruppo di ragazzi delle scuole superiori.

L’evento informativo – aperto dai saluti del Capo di gabinetto dell’assessorato, Luca Mereu, dell’assessore alle politiche giovanili del Comune di Cagliari, Yuri Marcialis, e del direttore generale dell’assessorato del Lavoro, Luca Galassi – ha visto la partecipazione di esperti e ha ospitato le testimonianze su alcune tra le più significative esperienze realizzate nell’Isola: attività fondate sui valori della solidarietà, dell’educazione alla Pace tra i popoli e del rispetto dei beni comuni, ma anche occasioni – riservate a giovani tra i 18 e i 29 anni – per arricchire il proprio curriculum.

In Sardegna, tra l’anno in corso e il prossimo, sono 932 i volontari (in fase di selezione), che saranno impegnati in progetti nei settori assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale: esperienze della durata di 12 mesi, dietro il riconoscimento di un assegno mensile di 433,80 euro.

Il Servizio civile universale è un fenomeno in crescita costante nell’Isola: in risposta al bando 2018-2019 sono pervenuti 195 progetti. Quelli selezionati sono 176, un numero superiore rispetto agli anni precedenti, con la partecipazione di 119 enti. Anche il numero dei volontari è aumentato rispetto allo scorso anno di circa 200 unità.

Se si considera che nel 2015 i progetti ammessi sono stati 133 (su 278 istruiti) per 610 giovani coinvolti, nell’anno successivo sono stati impegnati 544 volontari per 93 progetti approvati (su 179 pervenuti) e nel 2017 il numero dei giovani è invece salito a 740 per 145 progetti ammessi (su 250 pervenuti), si evidenzia per il 2018 un incremento notevole nel numero dei progetti approvati e nel numero dei volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Sardegna.

 Nel frattempo è stato pubblicato sul sito serviziocivile.gov.it e sul sito della Regione (alla pagina Servizio Civile) il nuovo bando per il 2019-2020 (con scadenza l’11 gennaio 2019), rivolto agli enti iscritti all’Albo del Servizio Civile Nazionale, nonché all’Albo degli enti del Servizio Civile Universale, per la presentazione di progetti di servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero. L’obiettivo è quello di superare la quota di 1.000 volontari per la Sardegna, nel prossimo anno.

Altra novità per il prossimo biennio è prevista da un accordo siglato nei giorni scorsi tra il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’assessorato regionale del Lavoro, che prevede il potenziamento del Servizio civile universale nell’Isola, con l’impegno di fondi regionali pari a 550mila euro.

Saranno finanziati interventi mediante progetti della durata di otto mesi, nell’ambito dei settori patrimonio ambientale, riqualificazione urbana, patrimonio storico, artistico e culturale, con l’impiego di ulteriori 137 volontari, in aggiunta ai ragazzi che saranno coinvolti, nel biennio 2019-2020, nei progetti finanziati con i fondi del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (che per il biennio 2018-2019 ammontano a più di 4 milioni di euro per la Sardegna).

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Il Servizio Civile Universale al centro di un seminario, a Cagliari, con la partecipazione di un folto gruppo di studenti delle scuole superiori. Domani, lunedì 5 novembre, al THotel, è in programma l’evento informativo “Una scelta che cambia la vita. Tua e degli altri”, una giornata di studi promossa dall’assessorato del Lavoro, con l’intervento di esperti e testimonianze su alcune tra le più significative esperienze realizzate nell’Isola: attività fondate sui valori della solidarietà, dell’educazione alla Pace tra i popoli e del rispetto dei beni comuni, ma anche occasioni – riservate a giovani tra i 18 e i 29 anni – per arricchire il proprio curriculum.

In Sardegna, tra l’anno in corso ed il prossimo, sono 932 i volontari (in fase di selezione), impegnati in 176 progetti, nei settori assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale.

Il via alla giornata di studi è alle 9.00, con i saluti dell’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura e del direttore generale dell’assessorato del Lavoro Luca Galassi. È prevista la partecipazione del sindaco del comune di Cagliari, Massimo Zedda.

Dopo la presentazione del seminario a cura del direttore del servizio coesione sociale dell’assessorato del Lavoro, Antonia Cuccu, alle 10.00, spazio agli interventi, moderati dall’“EducAttore”, formatore e scrittore Michele Dotti, che nel corso della mattinata propone una performance alla platea di studenti.

In scaletta due approfondimenti della responsabile Ancilab e SCN ANCI Lombardia Onelia Rivolta e alcune testimonianze. Sono chiamati ad intervenire: gli enti “Sardegna Solidale” e “Azienda per la tutela della salute”; Gabriele Mura, ex rappresentante regionale dei volontari in servizio civile; Gabriella Gaetani, presidente della cooperativa sociale Protea ed ex rappresentante regionale dei volontari in servizio civile; don Gaetano Galia, cappellano del carcere di Sassari e presidente di Cospes Salesiani Sardegna; la funzionaria regionale Felicina Pisanu, con un focus su Garanzia Giovani. Alle 13.30 le conclusioni.      

Il prossimo 24 novembre è prevista una replica dell’iniziativa a Sassari.

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Via libera al Piano di rafforzamento amministrativo seconda fase. Il PRA, documento di pianificazione in cui vengono individuate azioni concrete di potenziamento della capacità amministrativa in relazione ai programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020, essenziali per l’avvio delle politiche di crescita, è stato approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, d’intesa con gli assessori della Programmazione e del Lavoro Raffaele Paci e Virginia Mura,

«Dopo la positiva esperienza del biennio 2016-2018 – spiega l’assessore Filippo Spanu – abbiamo messo a punto ed approvato la seconda fase del PRA che è uno strumento fondamentale ai fini della spesa dei fondi europei e ci aiuta ad utilizzare le risorse nel migliore dei modi, in linea con i principi della qualità della spesa, della trasparenza e dell’efficienza amministrativa. Andiamo avanti su questa strada nella convinzione di raggiungere altri buoni risultati.»

Gli interventi previsti nel Piano riguardano modifiche organizzative, con la previsione di strutture temporanee di progetto, azioni per un più efficace utilizzo del personale, attraverso la rilevazione sistematica dei fabbisogni e dei conseguenti processi di mobilità, e attività per lo sviluppo dei sistemi informativi.

La stessa Commissione europea ha chiesto alle Regioni, coinvolte nella programmazione dei fondi strutturali, di dotarsi di un Piano di rafforzamento amministrativo.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, di concerto con il titolare della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena, ha approvato una delibera che, in riferimento all’offerta formativa nell’anno scolastico in corso e nel biennio 2019/2020, dà il via alla sperimentazione del quarto anno dei percorsi di istruzione e formazione professionale.

Destinatari del provvedimento appena licenziato in Giunta i possessori di qualifica professionale triennale di Operatore, potenzialmente interessati ad acquisire il diploma professionale quadriennale di Tecnico.

La delibera si inserisce nella serie di interventi della Regione per contrastare la dispersione scolastica. Un insieme di azioni che, in materia di istruzione e formazione professionale, è stato inaugurato dalla Giunta con i primi percorsi, triennali, nell’attuale programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

L’atto adottato oggi integra le risorse stanziate lo scorso settembre (13 milioni 767mila euro) dalla delibera di indirizzo dei percorsi di istruzione e formazione professionale, sulla sperimentazione del cosiddetto “sistema duale” che, come caposaldo, prevede il lavoro in sinergia dei comparti formazione e istruzione: un’offerta unitaria e integrata – con calendari allineati e, dal biennio 2019/2020, con un sistema unico di iscrizione, disponibile sul SIL Sardegna e gestito dall’assessorato del Lavoro – che consente ai giovani studenti e studentesse di transitare dai percorsi offerti dagli Istituti scolastici professionali a quelli delle agenzie formative, e viceversa.

La dotazione finanziaria complessiva dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale sale così a 14 milioni 295.524,52 mila euro, tra risorse del Por FSE, del Programma Garanzia Giovani, del Miur e della Regione.

I percorsi per il conseguimento del diploma di Tecnico saranno individuati per il 50% sulla base dei dati a disposizione dell’Amministrazione regionale, in base al numero di persone in possesso della qualifica triennale e alla loro distribuzione nei territori, nonché in funzione delle tendenze del mercato del lavoro regionale. I percorsi rimanenti saranno proposti dalle Agenzie formative sulla base delle analisi dei fabbisogni da loro effettuate.

È stato inaugurato questa mattina, a Nuoro, il nuovo centro per l’impiego. “Mentre l’Italia parla di riforma dei centri per il lavoro e di sostegno al reddito per le fasce più povere della popolazione, in Sardegna noi tutto questo lo abbiamo già fatto e funziona – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenuto insieme all’assessore del Lavoro Virginia Mura, al sindaco di Nuoro Andrea Soddu, al direttore generale di Aspal Massimo Temussi e al commissario della Provincia Costantino Tidu -. Abbiamo lavorato duramente e con determinazione alla riforma dei Centri, segnata fin da principio tra le priorità, e oggi siamo la regione più all’avanguardia su questo fronte. Come succede da tempo nei Paesi più evoluti, ora anche in Sardegna chi non riesce a trovare un’occupazione o ha perso il proprio lavoro sa che esistono luoghi come quello che inauguriamo qui oggi, punti di riferimento dove trovare risposte efficaci, strumenti adeguati e, in sostanza, un aiuto concreto. E i risultati – ha sottolineato – cominciano a vedersi. Nel 2016 la Sardegna aveva un tasso di disoccupazione giovanile al 56%, tra i più alti d’Europa. In un anno, grazie al lavoro che stiamo portando avanti, dai centri per l’impiego che iniziano a funzionare sino a tutto il ventaglio di strumenti che continuiamo ad attivare, siamo scesi al 46%. Parliamo di migliaia di giovani in più che hanno trovato occupazione, ed è un risultato decisamente incoraggiante. È la direzione giusta e continueremo a metterci tutto il nostro impegno”, ha detto Francesco Pigliaru, concludendo con un riferimento al REIS, la cui attivazione è strettamente legata proprio alla riforma dei Centri. “Lo finanziamo con circa 50 milioni per aiutare chi ha difficoltà di reddito importanti per la famiglia e per sé”, ha detto il presidente Pigliaru – ma per funzionare non deve essere semplice assistenzialismo ma strumento di crescita, un mezzo per migliorare le proprie competenze e aumentare le probabilità di trovare lavoro. Il ruolo dei Centri per l’impiego è fondamentale anche per raggiungere questo obiettivo.” L’approfondimento sul tema ha riguardato in modo speciale gli anni 2016 – 2017, biennio che ha visto andare a pieno regime il nuovo sistema regionale dei servizi per l’impiego: 28 centri in tutta l’Isola, 12 ulteriori sportelli decentrati, servizi dedicati nelle carceri, con l’operatività di personale altamente qualificato per affrontare le nuove sfide delle politiche attive per il lavoro. Inserite, tra le altre, nell’organico dell’Aspal nuove figure professionali: psicologi orientatori, mediatori culturali. Un particolare rilievo assume la figura del job account, che si reca dagli imprenditori per informarli su tutte le misure loro dedicate dalla Giunta. I dati amministrativi dell’Osservatorio Inps sul precariato delineano un trend positivo per la Sardegna. Tra il 2016 e il 2017 si registra nell’Isola una variazione nel numero delle assunzioni pari a +26,13%, con un +3,31% dei contratti a tempo indeterminato (in Italia i dati si attestano rispettivamente a +22,40% e -2,77%). Particolarmente positivi i dati sul lavoro femminile: tra il 2016 e il 2017 le assunzioni aumentano del 30,99%. Quelle a tempo indeterminato si attestano a +10,86%. In Italia il numero complessivo delle assunzioni di donne cresce del 24,54%, mentre i contratti a tempo indeterminato scendono di ben 4,53 punti. Tra il 2016 e il 2017, in base alle banche dati Eurostat e Istat, si registra una flessione sensibile riguardo al tasso di disoccupazione giovanile (relativo ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni) con -9,5 punti percentuali dal 2016 al 2017: mentre nel 2016 il dato era pari al 56,3% di giovani disoccupati, nel 2017 il tasso di disoccupazione giovanile scende al 46,8%. Per la componente maschile l’indicatore si attesta al 54,8% nel 2016 e al 43,4% nel 2017 (-11,4%); per la componente femminile risulta una flessione più contenuta (-5,3%): si passa dal 58,6% nel 2016 al 53,3% nel 2017. “Attraverso la lettura dei dati amministrativi e di quelli statistici ”, ha commentato l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, “siamo in grado di scorgere gli importanti traguardi conseguiti dalla Giunta nel campo delle politiche attive per il lavoro, specie per l’occupazione femminile, che in Sardegna fa un balzo in avanti rispetto alla dimensione nazionale. Ricordo – ha proseguito Virginia Mura – che il 2014 è l’anno in cui i centri per l’impegno, ancora strutturati a livello provinciale, hanno cominciato a sperimentare il programma europeo Garanzia Giovani. I dati che avevano destato preoccupazioni, come l’exploit della disoccupazione giovanile tra il 2014 e il 2015, sono in realtà segnali non negativi, ricollegati alla capacità degli allora Csl di attrarre i giovani NEET, che si presentavano ai centri per partecipare a Garanzia Giovani. Gli stessi venivano poi presi in carico, svolgevano un’esperienza di tirocinio, venivano orientati verso nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale, eccetera. Con la legge regionale del 2016 di riforma dei servizi per l’impiego – ha concluso l’assessore del Lavoro – l’esperienza acquisita con Garanzia Giovani, buona prassi europea, è stata estesa, con miglioramenti, a tutti i disoccupati che si iscrivono ai centri per l’impiego”. Nel Centro per l’impiego di Nuoro circa 10mila disoccupati hanno sottoscritto il Patto di servizio personalizzato, necessario per la Naspi e per partecipare ad attività di politiche attive. Dall’inizio dell’anno sono stati oltre 12mila i colloqui effettuati dagli operatori Aspal. “Voglio ringraziare tutti gli attori che hanno reso possibile di inaugurare oggi il Centro per l’impiego di Nuoro presso la vecchia caserma dei Vigili del fuoco – ha detto il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu -. Con il presidente della provincia Costantino Tidu ed il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, abbiamo deciso che questa struttura si poteva aprire e poteva diventare uno spazio per dare ai nostri cittadini una speranza in più. Perché è questo che i Centri per l’impiego e Aspal fanno: grazie a queste strutture, il disoccupato di oggi ha più strumenti per potersi costruire una vita lavorativa e una sua dignità. Una realtà resa possibile grazie all’impegno di questa Giunta regionale e in particolare alla sensibilità mostrata dall’assessore regionale al Lavoro, Virginia Mura e dal presidente, Francesco Pigliaru verso queste tematiche. Ai giovani e ai meno giovani vorrei infine mandare un messaggio di speranza e di impegno, perché se è vero che oggi siamo più fortunati di ieri, dobbiamo comunque impegnarci al massimo ogni giorno per conquistarci il nostro futuro, la nostra professionalità. La pubblica amministrazione ci dà certo una mano, ma siamo noi ad avere il dovere, prima di tutto verso noi stessi, ad emanciparci – ha concluso Andrea Soddu -. Questo nuovo ufficio racchiude il concetto base del progetto dell’Agenzia, ovvero non pensare più al lavoro in termini astratti ma inserirlo invece in una logica circolare che comprenda le imprese e favorisca l’integrazione”, ha commentato il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi. “Siamo l’unica Agenzia d’Italia che ha all’interno mediatori culturali perché la perdita del lavoro va vista come un problema sociale e promuoveremo in ogni centro iniziative di innovazione per animare il territorio. Nuove funzioni per rendere i centri davvero polifunzionali per arrivare all’obiettivo di potenziare la forza lavoro della Sardegna. Siamo sulla strada giusta: in un solo anno di attività dell’Agenzia la disoccupazione giovanile è diminuita di 9.6 punti percentuali. Dati straordinari che permettono di dire che la motivazione c’è tutta per arrivare a fare ancora di più”.

Verrà inaugurata venerdì 26 ottobre la nuova sede del centro per l’impiego di Nuoro, trasferito nei nuovi locali di viale del Lavoro dai primi giorni del mese. Saranno presenti all’inaugurazione, il presidente della regione Francesco Pigliaru, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, il sindaco Andrea Soddu ed il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi. L’appuntamento è per le ore 11.00 davanti alla sede di viale del Lavoro 28 (palazzo ex sede dei Vigili del fuoco).

La Giunta regionale, riunita nella sala Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha definito il nuovo assetto organizzativo dell’Ufficio speciale dell’Autorità di gestione del programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo 2014-2020. La struttura organizzativa individuata ha un’articolazione semplificata rispetto a quella predisposta per il precedente ciclo di programmazione, con la conseguente riduzione del numero dei Servizi da tre a due unità.

La gestione del programma ENPI CBC 2014-2020, affidata alla Regione Sardegna, è nella fase di chiusura: lo scorso 30 luglio l’Autorità di Gestione ha trasmesso la prima parte del Rapporto finale di attuazione del programma alla Commissione Europea, una volta approvato dal Comitato di Monitoraggio Congiunto; il 21 settembre è stata invece trasmessa la parte finanziaria del Rapporto, approvata dello stesso Comitato. Con questo programma ministeri, amministrazioni pubbliche, università, organizzazioni della società civile e imprese possono presentare progetti di cooperazione e affrontare insieme alcune questioni centrali nell’area mediterranea, dallo sviluppo socio-economico all’adattamento ai cambiamenti climatici. La Giunta ha inoltre aggiornato il Piano straordinario 2018-2019 per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana.
Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha deliberato di destinare 1,3 milioni di euro di risorse FSC 2014-2020 – Patto per lo sviluppo della Sardegna, alla realizzazione da parte di ENAS di un intervento per il potenziamento e l’efficientamento della minicentrale idroelettrica di Simbirizzi.

Via libera alle direttive di attuazione delle “disposizioni in materia di pesca nelle acque interne” contenute nell’articolo 3 della legge regionale 20. La delibera è stata proposta dall’assessore Pier Luigi Caria.

Approvate, con parere favorevole della Consulta regionale per l’emigrazione, due delibere dell’assessora Virginia Mura che modificano rispettivamente il Piano annuale 2018 e il Piano triennale 2018/2020 per l’Emigrazione. La prima dispone una riassegnazione all’esercizio 2019 delle somme non ancora impegnate nell’anno in corso, allo scopo di assicurare la massima efficacia nella spesa degli stanziamenti in favore degli emigrati sardi: per la prossima annualità, ai progetti di promozione della cultura sarda vengono assegnati 150 mila euro. Uno stanziamento del medesimo importo va anche ai progetti di promozione turistica della Sardegna. La stessa delibera di modifica del piano annuale 2018 approva vari progetti, l’incremento del budget per alcuni progetti regionali già affidati, stanzia ulteriori somme in favore di una serie di Circoli dei Sardi in difficoltà o di nuova istituzione. La delibera sul Piano triennale per l’Emigrazione recepisce le variazioni stabilite in quella sul piano annuale 2018.

Come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, la Giunta ha approvato due misure nell’ambito delle azioni di sostegno per il diritto allo studio: 5 milioni di euro per libri di testo gratuiti o semigratuiti destinati e borse di studio. Due milioni e 200mila euro sono destinati alle borse di studio per gli studenti delle scuole pubbliche secondarie di primo e secondo grado, le cui famiglie presentano un Isee non superiore a 14mila 650euro. Le risorse saranno erogate ai Comuni di residenza degli studenti. Per la fornitura gratuita o semigratuita di libri per gli studenti che frequentano nell’anno scolastico 2018/2019, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, sono state stanziate risorse per 3 milioni 829mila euro.

La Giunts ha recepito l’accordo sancito nel 2011 in sede di Conferenza Stato-Regioni relativo alle ‘Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale’, presentato alla Giunta dall’assessore Luigi Arru. Il documento stabilisce i criteri e i requisiti sulla base dei quali sono stati regolamentati i percorsi di accreditamento istituzionale necessari per promuovere un processo continuo di qualità e di sicurezza nello svolgimento delle attività della Banca del sangue cordonale dell’Ospedale Binaghi di Cagliari e dei punti nascita collegati. È stata deliberata la conformità del provvedimento di modifica dell’Atto aziendale dell’AOBrotzu, rispetto agli indirizzi emanati in precedenza dalla Giunta sulle denominazioni attribuite ad alcune strutture complesse. Si tratta di: Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica e SC Urologia, Chirurgia Robotica e del Trapianto Renale. Mariangela Pistis è stata infine nominata revisore dei conti dell’’Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui’.

Da oggi sono 25, uno in più di quelli iniziali, i Comuni che fanno parte dell’area vasta di Ottana. Su richiesta del Gruppo di coordinamento territoriale, che ha proposto alla Regione la perimetrazione della zona destinataria degli interventi anticrisi messi a punto dalla Giunta, anche Sedilo farà parte dell’area (che comprende già Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Silanus, Sindia, Teti, Tiana). Gli interventi della Giunta, presentati sul territorio dall’assessore Raffaele Paci che coordina l’Unità per Ottana, prevedono sull’area vasta politiche attive per i lavoratori e bandi mirati per le piccole e medie imprese del territorio, mentre nell’area del consorzio industriale (Ottana, Bolotana, Noragugume) infrastrutture e attrazione di grandi investimenti. Il piano per Ottana muove complessivamente oltre 16 milioni di euro. Sempre su proposta dell’assessore Paci è stato approvato, dopo il passaggio in Cabina di Regia, il progetto Pro Te, chiuso e finanziato all’interno della Programmazione territoriale con 14 milioni di euro (10 di nuova finanza). Il progetto è stato presentato dalle Unioni dei Comuni Villanova-Meilogu, firmato venerdì scorso a Bonorva. Nulla osta, infine, alla determinazione con cui il direttore generale di Sardegna Ricerche destina 4 milioni di euro, rimodulando l’avanzo di amministrazione 2017, a interventi di recupero e valorizzazione della Manifattura Tabacchi di Cagliari.

Investimenti per la bonifica dall’amianto nell’isola dell’Asinara, con quasi 130mila euro, che si aggiungono ai 526mila già programmati in precedenza per lo stesso fine, e interventi urgenti di manutenzione straordinaria sul patrimonio immobiliare, sulle infrastrutture e sugli spazi di uso collettivo nel borgo di Cala d’Oliva per ulteriori 800mila euro. Sono gli interventi previsti dalla Giunta, su proposta dell’assessora Donatella Spano, con la stessa delibera con cui si approva il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2016 e 2017 dell’Agenzia delle Coste.

Non saranno sottoposti all’ulteriore procedura di VIA, a condizione del rispetto delle prescrizione fornite, i progetti relativi a: opere di ripristino morfologico della Terza Spiaggia in comune di Golfo Aranci; autorizzazione all’apertura di una cava per la coltivazione di materiali lapidei in località Paulis del comune di Ittiri; realizzazione di un insediamento produttivo destinato a centro di messa in sicurezza e autodemolizione di veicoli fuori uso; rottamazione e recupero materiali metallici nell’area PIP lotto n. 16b del comune di Ottana; progetto di un impianto di valorizzazione SOA per la produzione di bioliquido energetico nel comune di Villacidro.

In risposta alla richiesta del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata approvata la nomina di Salvatore Pinna – già funzionario dell’assessorato – a componente con funzioni di vice presidente in seno alla Sezione regionale dell’Albo nazionale gestori ambientali.

Infine, ancora su proposta dell’assessora Donatella Spano, è stato deciso che la competenza alla gestione e manutenzione della rete radio interoperabile dalla Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, passa alla Direzione generale della Protezione Civile – Servizio di previsione dei sistemi informativi infrastrutture e reti, che deve garantire il sistema integrato per le comunicazioni in occasione di operazioni a salvaguardia della vita umana.

Il ministero del Lavoro ha autorizzato la proroga del trattamento di mobilità in deroga per gli ultimi 135 lavoratori delle aree di crisi complessa di Portovesme e Porto Torres, i cui trattamenti sono scaduti a partire dal 1 luglio di quest’anno. Nei prossimi giorni l’assessorato regionale del Lavoro inoltrerà all’INPS la richiesta di avviare la procedura di pagamento delle prestazioni.

La proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per il secondo semestre del 2018 è stata disposta dal decreto legge, emanato lo scorso 8 maggio dal Governo Gentilini su proposta degli allora ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, Giuliano Poletti e Carlo Calenda. L’atto legislativo riserva 9 milioni di euro per le sole aree di crisi complessa della Sardegna.
Alla gine dello scorso giugno, il ministero del Lavoro aveva dato l’ok alla proroga della mobilità in deroga, fino al 31 dicembre 2018, per un primo gruppo di 570 lavoratori delle due aree di crisi complessa sarde.

“Complessivamente, quindi, sono oltre 700 i lavoratori coperti dall’ammortizzatore sino alla fine dell’anno – ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura -. Siamo in attesa di conoscere il contenuto del decreto di proroga per il 2019, annunciato dal ministro Luigi Di Maio nell’ultimo incontro a Roma con gli assessori regionali del Lavoro.”

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«Sono felice e onorato di essere qui oggi: voi sardi emigrati dalla nostra splendida terra siete il terminale della Sardegna in tutte le parti del mondo, gli insostituibili testimoni della nostra cultura e delle nostre tradizioni, gli instancabili portavoce della nostra identità in tutti i suoi aspetti.»

L’ha detto il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, che insieme all’assessore del Lavoro Virginia Mura ha incontrato oggi il Circolo Shardana degli emigrati sardi di New York a Lodi, nello Stato del New Jersey. 

«È bellissimo vedere tanti sardi in tutto il mondo che conservano intatte le loro radici, figli di sardi che crescono guidati dai valori della loro terra nonostante ormai da più generazioni vivano lontani dall’isola. Sardi di cui siamo orgogliosi, che grazie alle loro capacità e ai loro sacrifici sono riusciti ad affermarsi e costruirsi una vita, come voi qui negli Stati Uniti, senza mai tagliare il forte legame con la loro terra. E io vi ringrazio per tutto quello che fate per far conoscere la Sardegna nel mondo», ha detto Raffaele Paci. Il circolo Shardana è nato nel 2000 e conta 94 iscritti, il presidente è Giacomo Bandino.

«Abbiamo portato la nostra bandiera qui oggi, a testimoniare quel legame che continua a unirci: una bandiera, quella dei quattro mori, conosciuta ovunque, in tutti gli angoli del mondo, non c’è manifestazione in cui non sventoli e questo di certo non accade con le altre regioni, perché solo noi sardi ci portiamo dietro così fortemente la nostra identità ovunque andiamo, ovunque la vita ci porti, come sempre più spesso accade perché ormai viviamo in un’epoca fatta di mobilità, in un mondo sempre più senza confini – ha aggiunto il vicepresidente della Regione -. Quello che noi possiamo, e dobbiamo fare, è garantire a tutti voi la possibilità di tornare ogni volta che volete nella vostra terra, con un sistema trasporti adeguato e a costi sostenibili, e allo stesso tempo costruire sempre nuove occasioni di lavoro per dare l’opportunità a chi volesse farlo di tornare a vivere nella sua terra.»

«Sono vostra ospite per testimoniare  l’attenzione e la vicinanza ai suoi emigrati della Regione, che sostiene le loro organizzazioni per incoraggiare la promozione dell’immagine della Sardegna all’Estero. In particolare, occorre ricordare il ruolo significativo del Circolo Shardana di New York, che si conferma come la presenza più importate nell’ambito della comunità dei sardi emigrati del Nord America – ha detto l’assessore Virginia Mura -. La Sardegna è stata la prima regione ad approvare una legge in cui si riconosce la Rete degli emigrati, perché riteniamo fondamentale il vostro ruolo di promozione della nostra cultura, dell’identità e dei nostri prodotti, agroalimentari, artigianali ma anche culturali. Una presenza, la vostra, estremamente importante, che la Regione sostiene e continuerà a sostenere, con ogni mezzo e con grande convinzione.»

oznor

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L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu è intervenuto nella città belga di Genk, nelle Fiandre, alla cerimonia per i 50 anni dell’associazione dei sardi “Grazia Deledda”. La celebrazione si è svolta nella sala della Centrale elettrica della miniera di Winterslag attiva sino al 1986 e nella quale hanno lavorato circa 4mila sardi. Il sito oggi ha subito una profonda trasformazione, diventando un vivace polo culturale aperto alla comunità.

«Avverto un sentimento di grande ammirazione per la capacità degli emigrati di mantenere vivo il ricordo della Sardegna attraverso l’attività dei circoli, animatori di iniziative e di progetti e in grado di esprimere un grande senso di comunità in linea con i valori di solidarietà e apertura che sono il fondamento dell’Europa unita. La storia dell’emigrazione sarda in Belgio – ha detto Filippo Spanu – è da associare al lavoro nelle miniere di carbone, un’esperienza difficile e spesso di grande sofferenza. In questo paese, infatti, nel secondo dopoguerra, si sono trasferiti migliaia di emigrati spinti dalla necessità di trovare un lavoro stabile. Non dobbiamo dimenticare quella vicenda e l’impegno generoso e proficuo dei nostri corregionali. I sardi che risiedono oggi in Belgio sono i fedeli custodi di quella memoria ma anche portatori di nuove istanze strettamente legate ai mutamenti che hanno attraversato il mondo dell’emigrazione.»

L’assessore, accolto dal presidente dell’associazione Domenico Piga a cui ha consegnato la bandiera dei Quattro Mori, ha portato i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru e dell’assessora al Lavoro Virginia Mura, con competenze specifiche in materia di emigrazione. Sono intervenuti il sindaco di Genk Wim Dries ed il governatore del Limburgo Herman Reynders che hanno espresso gratitudine ai sardi capaci di contribuire in modo concreto alla crescita della città e dell’intero territorio delle Fiandre. 

Erano presenti anche i funzionari impegnati nell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles che è l’interfaccia del sistema regionale nelle relazioni con le istituzioni dell’Unione europea, con la Rappresentanza permanente italiana presso l’Ue ed altri soggetti istituzionali che operano nella capitale belga. Il presidente del Cagliari calcio Tommaso Giulini, nella serata arricchita dal contributo artistico di Giuliano Marongiu e del gruppo Incantos, per telefono, ha salutato i sardi che vivono in Belgio, molto legati ai colori rossoblu, e ricordato l’esperienza di emigrazione del padre in Germania.

L’associazione di Genk, a cui fanno riferimento i 2.500 sardi che vivono nella città del Limburgo, è nata nel 1968 per iniziativa di un gruppo di emigrati, impegnanti nel settore minerario, che avvertivano il bisogno di ritrovarsi per coltivare la memoria e le tradizioni della loro terra. Genk, è uno dei centri economici più importanti del Paese. Dopo il tramonto dell’industria mineraria è stata avviato un processo di riconversione indirizzato verso l’industria automobilistica, con il rilevante indotto legato alla presenza dello stabilimento della Ford, e al commercio. 

In Belgio vivono circa 50mila sardi tra i quali molti giovani che, pur essendo nati nelle terre di arrivo dei genitori, hanno un rapporto molto stretto con l’Isola.