28 March, 2024
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Quinto ed ultimo appuntamento, domani sera (venerdì 23) a Sarroch, con Cabaret al Parco 2.0, il “comedy festival” organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz con il contributo del Comune del paese sulla costa cagliaritana. Aperto il 14 luglio da Jacopo Cullin, e proseguito nelle settimane successive con gli spettacoli delle LucidoSottile, di Debora Villa e con lo Zelig Live Show di Vincenzo Albano, Cinzia Marseglia e Daniele Raco, il cartellone si chiude in bellezza con uno dei volti più noti della comicità degli ultimi trent’anni, Gene Gnocchi. Il poliedrico artista emiliano sarà in scena alle 21.30 nel cortile di Villa Siotto (anziché all’Anfiteatro del Parco Pubblico), nella doppia veste di attore e cantante, con il suo spettacolo “Sconcerto Rock”: accompagnato da Diego Cassani alla chitarra, Gene Gnocchi indossa i panni di “The Legend“, una matura rockstar che torna sul palco per quello che dovrebbe essere un grande concerto celebrativo ma si trasforma presto in un disastro, fra problemi tecnici e critiche di stampa e pubblico, in un susseguirsi di gag e siparietti comici, con travestimenti e singolari personaggi da lui stesso interpretati.
Artista eclettico e sempre originale, capace di far emergere con ironia pungente e sottile il nonsense che alloggia in ognuno di noi, Gene Gnocchi, al secolo Eugenio Ghiozzi, nato a Fidenza sessantaquattro anni fa, ha iniziato il suo lungo cammino artistico nel 1989, debuttando come cabarettista allo Zelig di Milano, per partecipare, poco dopo, a uno dei programmi più popolari della televisione di quegli anni, “Emilio” (in onda su Italia 1), accanto a volti noti dello spettacolo come Zuzzurro e Gaspare, Teo Teocoli, Giorgio Faletti, Silvio Orlando, Athina Cenci. Parte da lì una carriera costellata di successi di pubblico e di critica sul piccolo schermo ma non solo: nel curriculum di Gene Gnocchi, oltre alla tv, ai recital e agli spettacoli teatrali, non mancano infatti le esperienze cinematografiche e una bibliografia che conta una dozzina di titoli.
Artista eclettico e sempre originale, capace di far emergere con ironia pungente e sottile il nonsense che alloggia in ognuno di noi, Gene Gnocchi, al secolo Eugenio Ghiozzi, nato a Fidenza sessantaquattro anni fa, ha iniziato il suo lungo cammino artistico nel 1989, debuttando come cabarettista allo Zelig di Milano, per partecipare, poco dopo, a uno dei programmi più popolari della televisione di quegli anni, “Emilio” (in onda su Italia 1), accanto a volti noti dello spettacolo come Zuzzurro e Gaspare, Teo Teocoli, Giorgio Faletti, Silvio Orlando, Athina Cenci. Parte da lì una carriera costellata di successi di pubblico e di critica sul piccolo schermo ma non solo: nel curriculum di Gene Gnocchi, oltre alla tv, ai recital e agli spettacoli teatrali, non mancano infatti le esperienze cinematografiche e una bibliografia che conta una dozzina di titoli.