26 April, 2024
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«Tre incidenti la settimana scorsa e rientrare a casa diventa un incubo. Colpa dei ritardi dell’ANAS nella consegna del nuovo tratto della SS195. Resta ancora chiusa, infatti, anche la bretella del Cacip, che ha consentito in questi anni di affrontare le criticità derivanti dal notevole traffico che si sviluppa nell’area della costa sud-ovest della Sardegna. La conclusione dei lavori di ripristino, infatti, inizialmente prevista per l’11 febbraio 2017, poi slittata al 21 aprile e poi ancora al 30 giugno, rischiano ora di non vedere la luce nemmeno entro l’estate, come si temeva e malgrado le vuote rassicurazione dell’ANAS.» La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«Cosa aspettiamo a liberarci di questo carrozzone?» chiede Cossa, che preannuncia una nuova interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale e al nuovo assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini  per conoscere i motivi di questi ritardi e sapere cosa intende fare la Giunta per limitare i danni alla stagione turistica e dare certezze agli operatori e alle popolazioni, fortemente preoccupate per i disagi che si vengono a creare nel percorrere l’unica arteria stradale disponibile, cioè la vecchia SS195.

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Terza ed ultima giornata della tappa della Primavera Sulcitana a Carloforte, un evento dedicato a tutti gli amanti del mare, del cibo e dell’escursionismo, con le spiagge e le splendide acque dell’isola di San Pietro pronte ad accogliere i turisti, che in paese troveranno ad attenderli la cultura e la sapienza della ristorazione locale. Per tutto il week-end la Delcomar applica tariffe scontatissime sulle tratte Portovesme-Carloforte e Calasetta-Carloforte, rispettivamente pari ad € 3,90 e € 3,50 per singolo passeggero a piedi (andata e ritorno).

L'immagine può contenere: oceano, cielo, spazio all'aperto e acqua
L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto

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Giovedì scorso lo scrittore Flavio Soriga ha raccontato, tra risate e momenti toccanti, le grandi voci della letteratura sarda, a partire dal romanzo “Il quinto passo è l’addio” di Sergio Atzeni.

“Il segreto di essere sardi” raccontato da Flavio Soriga diventa un po’ l’alchimia che unisce la generazione d’oro degli scrittori sardi. Lo ha declinato in lettura, secondo gli stilemi dei romanzi di autori diversi tra loro, ma uniti dal fatto di essere nati nell’Isola, da qui raccontandola e facendone leggere la meraviglia nel mondo. E’ stata un successo la seconda tappa della rassegna “I monumenti incontrano la lettura”, organizzata dalla cooperativa Cooltour Gallura che gestisce i siti archeologici di Santa Teresa. Il terzo dei sette appuntamenti è andato in scena all’Archivio “Mario Cervo” di Olbia, in un luogo da sempre deputato alla lettura e alla musica, elementi presenti nel monologo di Soriga: il quale partendo da “Il quinto passo d’addio” del compianto Sergio Atzeni, ha percorso una narrazione fluida e contrappuntata da elementi ironici sul mestiere di scrittore in Sardegna.

«Prima di Sergio Atzeni, morto troppo presto, non esisteva una definizione di giovane scrittore sardo – ha spiegato Flavio Soriga -. Prima di lui mancava il racconto del contemporaneo. Dopo di lui sono arrivati tanti scrittori sardi di rilievo e anche fuori dalla Sardegna hanno cominciato ad accorgersi di noi». Partendo da Sergio Atzeni, Flavio Soriga ha raccontato la sua gioventù di “ragazzo sfigato” proveniente da Uta, dove essere scrittore sardo non sembrava possibile, ma da cui invece sono partiti lui e la sorella Paola, due talenti riconosciuti anche fuori dall’isola. Poi passaggi del romanzo “Mal di pietre” di Milena Agus, dove la scrittura, il racconto e la lettura diventano scansione di elementi di quella sardità che ha segnato i “figli” di Grazia Deledda, da Niffoi a Marcello Fois, poi Soriga ha citato storie dai suoi libri “Metropolis” e “Sardinia Blues”. Quasi due ore inchiodati sulla sedia, con un nutrito pubblico di appassionati lettori e semplici curiosi, in cui Soriga ha letto e raccontato, citando Fodde e Mannuzzu, Paola Soriga e Michela Murgia, ma anche Franco Madau e Benvenuto Lobina, poeta da Villanovatulo che scriveva solo in sardo.

“I monumenti incontrano la lettura” è la rassegna letteraria itinerante ideata e organizzata dalla CoolTour Gallura, una cooperativa tutta al femminile di Santa Teresa Gallura, fondata nel 2012 da Stefania Simula, Alessia Chisu e Arianna Riva e che gestisce il sito archeologico di Lu Brandali e la Torre di Longonsardo. Due dei luoghi nei quali si sono svolti e si svolgeranno i sette appuntamenti con altrettanti autori: caratteristica dell’iniziativa è quella di essere incentrata sulla presentazione di libri e saggi adatti a qualsiasi fascia di lettori. La rassegna si sposterà il prossimo 7 luglio ad Aggius, nel parco di Santa Degna, dove lo scrittore e giornalista Vindice Lecis presenterà alle 19.00 il suo ultimo romanzo storico intitolato “Hospiton”, ambientato nella Barbagia del sesto secolo dopo Cristo. Il 10 luglio tappa nella piazza davanti al museo di Aglientu: Liliana Scarparo, illustratrice di libri per bambini, presenterà dalle 19.00 la sua decennale produzione letteraria. Il 24 luglio si tornerà a Santa Teresa con un appuntamento particolarmente atteso: Giovanni Floris, giornalista e conduttore di programmi politici su La7, oltre che affermato scrittore, incontrerà il pubblico davanti alla Tomba dei Giganti di Lu Brandali, nel sito archeologico omonimo. Il 18 agosto, sempre nel sito di Lu Brandali, appuntamento con Enrica Tesio, una delle blogger più note a livello nazionale, autrice del bestseller Mondadori “La verità, vi spiego, sull’amore”, che incontrerà il pubblico dalle 19.00.

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Momenti magici catturati dallo scatto di sei artisti della fotografia, hanno dato anima alla Torre Sabauda di Calasetta dal 12 al 28 maggio, alla mostra “Sguardi e parole”.

Antonio Biggio, vive la passione con un occhio fotografico che rivolge soprattutto alle meraviglie del creato e del mondo degli animali. Ama immergersi nella natura ed emozionarsi, cogliere l’attimo per poi regalarlo ad un pubblico attento e curioso.

Gianni Canè, amante dei temi legati al territorio, all’ambiente e all’archeologia, ama portare a casa quel che coglie in un paesaggio che sia un fiore o un insetto, entrambi frutto di vita e colore e quindi emozione.

Tony Cirronis Mercenaro, sprezzante del pericolo pur di scattare momenti importanti ed unici, sin da giovanissimo ha coltivato la passione per la fotografia che è praticamente cresciuta con lui. Solo ultimamente decide di condividere i suoi scatti che prima teneva gelosamente per se. Diventato nonno non si occupa più solo di natura e notturni, ma cerca di catturare emozioni pure e forti, come solo i bambini comunicano. Questo però non gli ha impedito di realizzare una serie di 16 cartoline che raccontano Calasetta.

Fabrizio Schirru si avvicina alla passione per la fotografia quando era ancora uno studente alle scuole superiori, per vent’anni continua a scattar foto come autodidatta per poi cominciare a “studiare” e a “leggere” in preda ad una smania di saperne sempre più forte ed insaziabile.

Stelio Usai, sin da giovanissimo inizia a fotografare i suoi zii che dipingevano cogliendo gli attimi più salienti per creare una sorta di cronistoria. Nel tempo affina le sue tecniche cogliendo le emozioni che soprattutto le notti stellate e i panorami con un azzurro mare che si confonde con quello del cielo.

Roberto Romans Zucca, cattura con passione scorci del paesaggio calasettano cogliendo l’attimo che l’emozione gli suggerisce, donando alle sue foto un’anima dinamica e mai statica.

Tutti gli artisti hanno dedicato almeno uno scatto alla famosa barca Carolina, che giace su un fianco in un tratto di mare che l’accoglie da diversi mesi.

Al termine della mostra, ogni artista donerà due fotografie alla casa di riposo affinché le pareti nude possano essere abbellite e donare emozioni e calore presso la casa di riposo di Calasetta.

Un plauso a tutti loro per aver scelto una donazione carica di emozioni e ricca di parole, con un’attenzione volta ad un pubblico molto particolare ed importante… i nonni!

Nadia Pische

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Anche quest’anno l’ASD Scuola Volley Solki Sant’Antioco organizza il torneo di beach volley intitolato alla memoria di Giacomo Cabras, arrivato alla 15ª edizione.

«Quest’anno abbiamo deciso di prenderci uno stimolo in più, cercando di aiutare quei ragazzi che, come Giacomo, stanno passando parte del loro tempo a combattere la malattia, quel tempo che in ospedale sembra fermarsi e non passare più – spiegano gli organizzatori Filippo Mocci, Francesco Granara e Tire Cabras -. Vogliamo aiutarli a far passare quel tempo un po’ più velocemente e magari uscendo da quell’ospedale con un sorriso in più. Questo è lo spirito con cui lo facciamo.»

Il torneo si svolgerà l’ultimo week end di agosto 2017 (25-26-27), sarà aperto a tutti, professionisti ed amatoriale, con la formula classica del torneo di beach volley che si sviluppa con un tabellone vincenti/perdenti a n. 16 squadre miste, composte da minimo n. 4 giocatori ad un massimo di n. 8 giocatori, la quota di iscrizione di € 40,00 a squadra, assicurando ad ogni squadra minimo n. 2 gare da disputare.

L’unico campo da gioco sarà installato sulla spiaggia di Maladroxia,  fronte Bar, il torneo sarà disputato in notturna, con inizio delle gare alle ore 19.00.

Le semifinali e finali saranno giocate al meglio di 3 set.

In occasione delle premiazioni è prevista la presenza di ospiti che accompagneranno nei giorni successivi gli organizzatori a donare i regali ai ragazzi del Microcitemico, alcuni personaggi che hanno fatto la storia della pallavolo in Sardegna e alcuni personaggi (sardi) dello spettacolo.

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Il Consiglio regionale ha approvato la norma che fa di Platamona il litorale urbano metropolitano del Nord Ovest. La novità introdotta all’unanimità dalla commissione urbanistica in sede di discussione del disegno di legge in materia edilizia è passata anche al vaglio dell’aula di via Roma, su proposta del consigliere regionale Antonello Peru e del capogruppo Pietro Pittalis (FI). Un provvedimento che consente al litorale che si affaccia sul Golfo dell’Asinara di superare i requisiti richiesti dalla legge 45 e fa sì che le competenti amministrazioni comunali non debbano decretare la cessazione di tutti i servizi alla balneazione, insieme con lo smontaggio delle strutture il 31 ottobre di ogni anno. «Esprimo soddisfazione per l’approvazione in Aula del provvedimento – ha dichiarato Antonello Peru – perché rappresenta un grande vantaggio per le attività al servizio della balneazione e scongiura penalizzazioni e disparità di trattamento tra i diversi territori e gli operatori del settore turistico.» Il consigliere regionale della minoranza, nel corso del suo intervento in aula, ha ringraziato l’assessore regionale dell’Urbanistica e tutti i colleghi della commissione «per l’attenzione e la sensibilità dimostrata per assicurare a Platamona un’opportunità di sviluppo e crescita con l’introduzione del litorale metropolitano del Nord Ovest».

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L’O.S.A.P.P., l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, lancia l’allarme sulla grave situazione nelle carceri dell’isola, dove l’ormai cronica carenza di personale di polizia penitenziario sta creando gravissime problematiche al mondo penitenziario.

«È di qualche settimana la notizia che e stata ridimensionata la pianta organica regionale di circa 250 unità (ad oggi ci sono 1.631 poliziotti effettivi nell’isola)... – si legge in una nota del segretario regionale Roberto Melis -. A fronte degli oltre 1.800 previsti,senza dimenticare che oltre il 30 % di codesti poliziotti è prossimo al pensionamento. Tale carenza, aggiunta alla continua crescita della popolazione detenuta, sta creando gravi malumori e stati di agitazione tra tutto il personale. In diverse realtà sono state imposte le turnazioni a 8h su 3 quadranti, limitando notevolmente il benessere di tutto il personale di polizia il quale si trova a dover affrontare turni di servizio massacranti e al limite della sopportazione.»

«In diversi istituti i cosiddetti eventi critici si susseguono con una cadenza quasi giornaliera, esempio su tutti la Casa circondariale di Sassari Bancali dove oramai il personale e allo stremo delle forze, ad oggi ancora non e presente un comandante effettivo appartenente al ruolo dei commissari penitenziari. Nonostante le recenti richieste di interventi da parte dell’Osapp alle varie istituzioni, purtroppo, a oggi nulla pare “muoversi” – aggiunge Roberto Melis -. Relativamente ai dati che descrivono la realtà detentiva in Sardegna non si può fare a meno di considerare la crescita continua dei cittadini privati della libertà, infatti, ad oggi In Sardegna sono presenti circa 2.100 reclusi. Il carcere di Cagliari-Uta, come del Resto quello di Sassari bancali continuano ad essere le più gravi realtà del sistema detentivo in Sardegna. Relativamente ai numeri però non ci si deve dimenticare e si deve rimarcare anche la situazione particolarmente delicata delle due Case di Reclusione destinate ai detenuti in regime di alta sicurezza quali Tempio P. (Nuchis) dove sono ristretti circa 180 detenuti a fronte dei circa 160 posti previsti e quella di Oristano (Massama) circa 260 detenuti per 250 posti previsti.»

«La situazione, peraltro al limite pare essere a Sassari (Bancali) dove sono presenti 430 detenuti per 360 posti con 90 in regime di 41bis e 20 in regime AS e da pochi giorni nonostante la grave carenza di personale e stata aperta una nuova sezione detentiva, il tutto nonostante la Direzione dell’istituto sassarese per questioni di sicurezza (Ma contro il volere di ben 7 OO.SS. su 8) abbia imposto la turnazione in 3 quadranti da 8 ore. Davanti a questa situazione – sottolinea ancora Roberto Melis – bisogna sottolineare la carenza di Direttori “effettivi” che sono solo 5 per dieci Istituti, gli stessi a volte devono anche dirigere 2 o 3 istituti contemporaneamente, totalmente assenti invece i vice Direttori, sono carenti anche le figure degli operatori appartenenti alle equipe di trattamento quali educatori, psicologi, etc.»

«Così non si può andare avanti anche perché il carcere non può essere un contenitore del malessere sociale, paragonabile ad una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. In ultima battuta, ma non per importanza, non si possono non evidenziare le carenti relazioni sindacali tra OO.SS – Direzioni – Prap le quali a parere del sindacalista dovrebbero essere alla base di tutto il sistema penitenziario. L’O.S.A.P.P sempre a tutela di tutto il personale di polizia penitenziaria e in attesa che le istituzioni possano prendere dei più celeri provvedimenti in merito – conclude Roberto Melis -, non indietreggia, ma continua e continuerà a stare al fianco di tutti i poliziotti penitenziari i quali quotidianamente svolgono i propri compiti con senso di appartenenza e abnegazione, nonostante le molteplici problematiche.»

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Sta nascendo il nuovo Cagliari di Massimo Rastelli. Il calciomercato in queste prime settimane d’estate, non è costituito solo dai fuochi d’artificio delle grandi squadre, tra le società che si sono mosse e con grande lucidità, c’è il Cagliari del presidente Tommaso Giulini. La prima mossa, qualche giorno fa, è stata quella che ha portato il difensore Nicola Murru alla Sampdoria a titolo definitivo.

Nicola Murru, 22 anni, cresciuto nel vivaio rossoblù, Murru ha esordito in serie A con la maglia del Cagliari all’età di 17 anni, indossando la fascia di capitano a soli 21 anni e 10 mesi (il più giovane nella storia del Cagliari) e la lascia con 107 presenze, delle quali 70 in Serie A e 35 presenze con le maglie azzurre delle Nazionali, dall’U17 all’U21 (ha saltato la spedizione degli azzurrini ai campionati europei Under 21 in Polonia sopo per un infortunio rimediato alla vigilia).

In cambio di Nicola Murru, arriva al Cagliari, a titolo definitivo, il centrocampista 31enne Luca Cigarini, con un contratto fino al 2019. Cresciuto nelle giovanili del Parma, ha giocato anche con Sambenedettese, Atalanta, Napoli e Siviglia, collezionando ben 275 partite e 16 goal in serie A, 14 presenze e 2 reti nelle competizioni europee, con 35 presenze con le maglie delle nazionali giovanili e Olimpica. Lo scambio di calciatori tra Cagliari e Sampdoria prevede un sostanzioso conguaglio a favore della società rossoblu di 7 milioni di euro.

A fine settimana il Cagliari Calcio ha poi raggiunto un accordo con l’Inter per l’acquisizione a titolo definitivo delle prestazioni sportive del calciatore belga Senna Miangue, arrivato in prestito nel mercato invernale della passata stagione. Il giovane difensore, 20 anni, ha firmato un contratto che lo lega al Cagliari per cinque stagioni.

Laterale mancino, ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili del suo Paese, ed è attualmente in forza all’Under 21.

L’ultima notizia riguarda l’accordo tra il Cagliari Calcio e Fabio Pisacane sul rinnovo del contratto sino al 30 giugno 2019.

 

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Il film italiano più acclamato della stagione e tre appuntamenti dedicati ai più giovani. Al festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova approda lunedì 3 luglio “La stoffa dei sogni” del regista Gianfranco Cabiddu, vincitore del David di Donatello e del Globo d’oro come miglior film italiano del 2017. Appuntamento alle 21.30, alla Villa De Villa, per una proiezione alla quale sarà presente l’attore Jacopo Cullin. L’evento sarà preceduto alle 19.30 al Giardino della Biblioteca dallo spettacolo della compagnia Is Mascareddas “Anima e coru: i burattini all’Opera”.

Martedì 4, invece, doppio appuntamento per i più giovani: alle 17.00, nei locali della Biblioteca Comunale, Sandro Dessì condurrà il laboratorio di fumetto per bambini e ragazzi da 7 a 13 anni “Nuvole e storie”, mentre alle 21.30, presso la Casa Fadelli Zuddas in via Santa Lucia, Ricardo Solinas presenterà il suo libro “Pesta niedda” (Sandhi Editore). All’incontro, che sarà arricchito dalla musica di Le Pannistesi, parteciperà la classe 2ª C della Scuola Primaria di Dolianova.

Il Globo d’oro ricevuto qualche settimana fa come miglior film italiano del 2017 ha suggellato una stagione straordinaria per “La stoffa dei sogni”, già insignito del David di Donatello quale migliore sceneggiatura adattata. Il film, diretto da Gianfranco Cabiddu, è liberamente ispirato a “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione de “La Tempesta” di Shakespeare. Nella pellicola, girata nell’isola dell’Asinara, come in una stoffa s’intrecciano le trame e i fili dei destini. Camorristi in fuga e attori in cerca di riconoscimento si ritrovano infatti dopo un naufragio su un’isola-carcere e si mescolano, sotto lo sguardo indagatore del Direttore del carcere che ha imposto ai naufraghi la messa in scena de “La tempesta”, convinto di smascherare così i camorristi/naufraghi. Il teatro diventerà la zona franca in cui ciascuno potrà ritrovare se non il proprio ruolo sociale, la propria umanità, e qualcuno anche l’amore. Shakespeare ed Eduardo De Filippo si fondono così in una commedia picaresca piena di colpi di scena. Nel cast, insieme a Ennio Rubini, Sergio Fantastichini e Renato Carpentieri, anche l’attore cagliaritano Jacopo Cullin che lunedì alle 21.30 alla Villa De Villa sarà presente alla proiezione.

“Anima e coru: i burattini all’Opera” è invece un carosello di numeri per burattini con denominatore comune: la musica. Dalla tradizione del tango argentino al belcanto italiano, fino ad arrivare agli anni ’50, l’artista Tonino Murru della compagnia Is Mascareddas dà vita ai suoi burattini, in uno spettacolo in cui non mancherà un omaggio alla Commedia dell’Arte italiana. Appuntamento lunedì 3, alle 19.30, nel Giardino della Biblioteca.

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Il nuovo licenziamento deciso due giorni fa dall’Aias, questa volta per Antonello Repetto, il lavoratore protagonista negli ultimi mesi di diverse clamorose manifestazioni di protesta per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati, con incatenamenti e imbavagliamenti davanti alle sedi Aias di Cagliari e Cortoghiana, per «dichiarazioni lesive dell’immagine, degli interessi e dell’economia dell’associazione», continua a provocare reazioni e commenti. Oggi interviene sul caso Graziano Lebiu, presidente del Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias. «La Libertà di Stampa e di Opinione sono valori irrinunciabili – dice Graziano Lebiu -. Si narrano i fatti, si commentano le diverse considerazioni, si fanno editoriali di sintesi o approfondimento, ma da qui a negare oggi a Repetto di dialogare con la stampa e domani alla stampa di dialogare con Repetto, la trovo una cosa pericolosa. Non può passare l’assunto – conclude Graziano Lebiu – che pubblicare una dichiarazione da parte della stampa sia attività lesiva dell’immagine Aias, nel caso in specie.»