26 April, 2024
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«Abbiamo chiesto ad Anas di dare risposte certe in tempi brevi, di renderci a conoscenza del cronoprogramma delle opere di viabilità che riguardano la Sardegna, di metterci a disposizione una struttura di riferimento che possa gestire le nostre necessità perché quella delle strade resta per la Sardegna una questione decisiva. Proprio per avere risposte a queste esigenze abbiamo presentato un accordo di collaborazione interistituzionale che prevede l’istituzione di un tavolo permanente che serve alla regione per avere chiarezza sullo stato delle opere (e verificare l’andamento dei lavori) e che da questo momento in avanti rappresenta la bussola dei rapporti dai quali ognuno non potrà più prescindere.»

Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, al termine della riunione convocata in Viale Trento, a cui hanno partecipato l’Amministratore Delegato, Massimo Simonini, ed il Direttore della progettazione e realizzazione dei lavori Anas, Dino Vurro.

Frongia ha posto l’attenzione sui notevoli ritardi registrati negli ultimi anni negli stati di avanzamento degli interventi sulla viabilità statale dell’Isola, causa di disagi ai sardi e al flusso turistico, con conseguente incremento dell’incidentalità e ha chiesto ad Anas di tenere a mente la condizione di insularità della regione, che comporta peculiarità differenti rispetto alle altre regioni della Penisola. Da qui l’esigenza di  maggiore attenzione – anche in considerazione delle sofferenze causate al tessuto imprenditoriale dal  rallentamento e blocco dei cantieri – e la necessità di un coordinamento più stringente tra Stato-Regione.

«Abbiamo oggi ricevuto dalla Regione un accordo di cooperazione interistituzionale che apprezziamo e accogliamo positivamente – ha detto l’Amministratore delegato di Anas Massimo Simonini –. Con la giornata di oggi prende avvio una nuova stagione di dialogo. La nuova organizzazione di Anas prevede una struttura dedicata al rapporto con gli Enti territoriali per stabilire un rapporto di collaborazione  e attenzione costante con le Regioni. Per noi la Sardegna è una regione importante nell’ambito della rete nazionale che certamente presenta molte criticità, in parte legate al fallimento delle imprese, a complicazioni delle procedure e lungaggini burocratiche, ma siamo pronti ad affrontarle e risolverle.»

 

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La Regione riaccende il faro sulle strade nel tentativo di far comprendere il dramma delle infrastrutture viarie sarde. Da una parte l’elenco delle arterie ritenute strategiche ma bloccate, così come definite nel dossier delle opere viarie da commissariare che porta la firma della Regione, dall’altra il prospetto economico dei finanziamenti per le opere viarie di cui Anas è soggetto attuatore, 3 miliardi di euro in totale, di cui buona parte a rischio se non verranno appaltati i lavori. È stato programmato per domani mattina a Cagliari, nella sede dell’Assessorato dei Lavori pubblici, l’incontro tra l’assessore Roberto Frongia e l’Amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, alla presenza del direttore generale dell’Assessorato, Piero Dau, e del direttore della progettazione e realizzazione dei lavori Anas, Dino Vurro.

«I notevoli ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda, gran parte delle quali in capo ad Anas, non fanno che aggravare il deficit strutturale del territorio regionale esponendo la Sardegna al rischio di perdita dei finanziamenti – commenta l’assessore Roberto Frongia -. È del tutto evidente, quindi, che si debba operare con la massima celerità per accelerare i cantieri e sbloccare quelli fermi, motivo per cui abbiamo chiesto il Commissariamento.»

E rispetto alla notizia di riapertura del cantiere sulla Sassari-Olbia (secondo lotto), Roberto Frongia spiega: «Non possiamo che accogliere con favore ogni buona notizia ma questa non sposta di una virgola il dramma delle infrastrutture stradali che ci riguarda. Oltre al sacrosanto completamento dei lavori sulla Sassari-Olbia – aggiunge Roberto Frongia – nell’incontro di domani ricorderò ad Anas quanto sia importante per la Sardegna la messa in sicurezza della 131, il completamento della 291 Sassari-Alghero, e come questa regione sia ancora in attesa di risposte sulla 125 “Orientale Sarda”, sulla nuova 125/133 bis, sulla circonvallazione di Olbia, sulla 127 “Settentrionale Sarda”, sulla 195 “Sulcitana” Cagliari-Pula, sulla 130 e sulla 554. Si tratta di opere che insistono sulla viabilità principale dell’Isola coinvolgendo gli assi portanti degli spostamenti interni e condizionando i collegamenti con le porte di accesso all’Isola (aeroporti e porti). Opere fondamentali – conclude Roberto Frongia – non a caso inserite nella richiesta di commissariamento, per le quali ancora tutto tace».