19 April, 2024
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Tribunale di Cagliari 100

Venerdì 6 febbraio la Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari discuterà il ricorso contro il fallimento della “Keller Elettromeccanica” decretato nel novembre scorso dal medesimo tribunale.

Per l’occasione la scrivente organizzazione sindacale sarà presente dalle ore 11:00 di fronte al palazzo del Tribunale di Giustizia di Cagliari per un sit-in insieme a tutti i lavoratori(e le altre OO.SS.) per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità e importanza di ribaltare la precedente sentenza di fallimento in “Amministrazione Straordinaria” per permettere in questo modo la conservazione dei posti di lavoro e la salvaguardia del sito produttivo.

«Per il 6 febbraio, in considerazione del particolare e difficile momento – dichiara Marco Angioni segretario provinciale Fsm-Cisl -, invitiamo tutti i rappresentanti politico-istituzionali regionali (presidente Pigliaru, assessori e consiglieri) nonché i sindaci dei comuni del Medio Campidano, a presenziare e dare manforte ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali al sit-In previsto sotto il tribunale.»

Secondo Mauro Branca, Rsu Fsm-Cisl: «Abbiamo bisogno di tutto il sostegno possibile da parte della cittadinanza e dei rappresentanti istituzionali. Se il tribunale non modificherà la sua decisione, sarà la fine per centinaia di padri di lavoro. Anche perché nel nostro territorio, non esistono valide alternative lavorative».

La Fsm-Cisl ritiene la vertenza Keller fondamentale ed emblematica per tutta la Sardegna. Keller è uno degli ormai pochi stabilimenti sardi di puro manifatturiero in grado di rappresentare innovazione e importanti professionalità. La classe dirigente politica – secondo l’organizzazione sindacale – deve fare tutto il possibile affinché la Sardegna non si privi di questa importante e strategica produzione e soprattutto deve adoperarsi concretamente affinché venga invertita la grave deindustrializzazione in atto da diversi anni.

Daniele Reginali 6 copia

In questi giorni la discussione politica è animata da una serie di argomentazioni che riguardano il futuro del Sulcis Iglesiente dal punto di vista produttivo, occupazionale e industriale. Al centro della discussione c’è anche il Piano Sulcis e i progetti a esso collegati. Uno su tutti, giusto per ricordare il tema delle polemiche, è quello che riguarda il cosiddetto progetto biofuel. Un progetto che ha trovato applicazione in maniera positiva in altre regioni d’Italia e che oggi viene riproposto anche in Sardegna con possibili ricadute in termini di nuovi posti di lavoro. In questo scenario, che vede il Sulcis Iglesiente al centro di una crisi senza precedenti è necessario fare una premessa e prendere anche una posizione. La tutela del territorio, la salvaguardia delle produzioni agroalimentari di pregio e le eccellenze del Sulcis Iglesiente non devono e non vanno messe in discussione. Fatta questa premessa però è necessario, prima di esprimere giudizi o un dissenso aprioristico e senza motivo, fare una riflessione e una discussione. Che devono nascere da un’attenta e compiuta analisi del progetto, delle sue ripercussioni sul territorio, sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista economico e sociale. Argomenti che dovranno essere discussi con progetti alla mano ed esperti. La discussione non deve basarsi su proclami ma deve essere suffragata da numeri, dati, progetti e studi. Per questo motivo il Partito Democratico della provincia di Carbonia Iglesias, per i prossimi giorni ha in programma la convocazione di un’assemblea generale finalizzata ad affrontare e discutere questo argomento.

Daniele Reginali

Segretario Pd Carbonia Iglesias 

E’ stato avviato stamane dal Formez il confronto su mobilità e riorganizzazione del personale all’interno del sistema Regione e delle autonomie local, con il progetto “Modelli e strumenti per la gestione dei processi di mobilità e il miglioramento delle performance organizzative”.
Erano presenti all’incontro gli assessori del Personale e Affari generali Gianmario Demuro e degli Enti locali e Urbanistica Cristiano Erriu, coinvolti rispettivamente nel processo di riorganizzazione della macchina regionale e della riforma delle autonomie locali.
«Il tema della mobilità è fondamentale e strategico per la Regione – ha detto l’assessore Demuro – che con l’applicazione della legge 24/2014 sta cercando di raggiungere l’obiettivo, tra le altre cose, di riorganizzare la macchina pubblica anche attraverso la mobilità del personale. La mobilità serve per affrontare le difficoltà di gestione dei servizi e per garantire risposte in tempi rapidi ai cittadini.»
L’esponente della Giunta Pigliaru ha ricordato che la mobilità è uno strumento a vantaggio non solo della Regione e degli utenti, ma anche dello stesso personale, il quale potrà spostarsi in uffici dove meglio possa esprime le proprie capacità professionali. «La pubblica amministrazione è una macchina complessa, e nella sua rigidità è necessario sburocratizzarla e renderla più efficiente, per evitare le disfunzionalità».
Sul riordino delle autonomie locali, l’assessore Cristiano Erriu ha ribadito il fatto che il percorso di discussione sta andando avanti in maniera proficua. «Per lunedì è convocato un tavolo con le parti sociali – ha precisato l’assessore Erriu – ed è già attivo l’Osservatorio regionale, che servirà per proporre e garantire il trasferimento delle funzioni dalle Province ai Comuni e alle Unioni di Comuni».

La Presidenza della Regione ha prorogato alle ore 13.00 del 23 febbraio 2015 i termini di presentazione delle domande di partecipazione alla procedura comparativa pubblica, per titoli e colloquio, per 24 esperti in materia di monitoraggio, gestione e controllo di interventi cofinanziati con risorse a valere sul Fondo di sviluppo e coesione (FSC) ai fini dell’attivazione di un servizio di consulenza e collaborazione della durata di 36 mesi.
La Presidenza, inoltre, ha modificato la parte riguardante i profili professionali richiesti per i profili B1) ambientale, B2) ambientale/bonifiche e B3) risorse idriche).
In particolare, due i profili professionali ricercati:
– giuridico-amministrativo (A) per il quale verranno selezionati dieci esperti. Sarà considerato requisito preferenziale il possesso di conoscenze/esperienza nel settore della contrattualistica pubblica;
– tecnico (B) per il quale verranno selezionati quattordici esperti con esperienza in diversi settori tra cui quello ambientale, ambientale/bonifiche, delle risorse idriche, della viabilità e trasporti e architettonico-ingegneristico.

La direzione generale dell’assessorato del Lavoro ha comunicato oggi alle agenzie formative aggiudicatarie dei bandi per Operatori Socio-Sanitari lo spostamento della data d’inizio dei corsi al 16 marzo. Ciò consentirà alle agenzie di prorogare il termine di scadenza per la presentazione delle domande fino al 2 marzo prossimo. La proroga si è resa necessaria a causa delle difficoltà riscontrate nella compilazione del modello ISEE, l’indicatore della situazione economica. In proposito, l’INPS ha comunicato alla Regione di aver stipulato un protocollo d’intesa con i CAF. L’amministrazione regionale, intanto, confida che gli altri enti interessati, a partire dagli istituti di credito, diano priorità a quanti chiederanno la documentazione necessaria per poter accedere al bando (50 corsi per 1.250 posti disponibili).

L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha espresso soddisfazione per la firma della convenzione tra il ministero del Lavoro e le Regioni per l’assegnazione delle risorse necessarie a garantire il pagamento degli assegni ai Lavoratori Socialmente Utili.
«È un risultato importante – ha commentato l’assessore del Lavoro – a differenza degli anni passati, che vedevano la firma delle convenzioni con grave ritardo, per il 2015 la sottoscrizione arriva prima della fine del mese di gennaio». In tal modo, la Regione ha la certezza delle risorse (oltre 500 mila euro) e i 66 LSU sardi avranno la garanzia della continuità del reddito. «Il prossimo obiettivo della Regione – ha concouso l’assessore Mura – è individuare gli strumenti per la fuoriuscita dei lavoratori dal bacino degli LSU.»

E’ stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, la seconda edizione dell’Album di figurine delle società sportive di Carbonia.

All’iniziativa, proposta dalla società “Footprint Italia”, con il patrocinio gratuito del comune di Carbonia, hanno aderito 20 società sportive, mentre nel 2014 erano 16. Considerato l’elevato numero degli sportivi, l’album è diviso in due volumi, che contengono complessivamente 1306 figurine, quasi quattrocento in più rispetto all’edizione precedente.

Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti delle società che hanno aderito al progetto e l’assessore Fabio Desogus che, dopo aver ringraziato la società “Footprint Italia”, ha rimarcato le finalità dell’iniziativa.

«Dopo il successo che l’iniziativa ha registrato lo scorso anno, insieme alla Footprint abbiamo deciso di riproporre anche nel 2015 l’album delle figurine degli sportivi di Carbonia – ha detto l’assessore dello Sport, Fabio Desogus -. Il valore dell’iniziativa è sia di carattere sociale che ludico-promozionale e riteniamo che possa costituire anche un simpatico ricordo per tutti gli appassionati di sport della Città. Ringraziamo sentitamente le società che hanno aderito e ci auguriamo che l’anno prossimo possono essere di più. Accogliendo una proposta fatta dalle società, invitiamo tutti i bambini e gli aderenti alle società sportive ad approfittare della sfilata di carnevale cittadina del 15 febbraio, per avere un momento di incontro e scambio delle figurine. L’occasione ideale – conclude Fabio Desogus – potrebbe essere quella dell’arrivo dei carri allegorici in piazza Roma intorno alle 17.30.»

Conferenza stanmpa x bilancio di previsione 2015 copia

È stata presentata, nel corso della conferenza stampa svoltasi martedì 27 gennaio, la bozza del Bilancio di Previsione del comune di Carbonia per l’anno 2015.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il Sindaco, Giuseppe Casti, il vicesindaco e assessore dei Servizi sociali Maria Marongiu, l’assessore dell’Ambiente Franco Manca e l’assessore dello Sport e spettacolo Fabio Desogus.

«Lo scenario nazionale, in cui si inserisce il Bilancio del comune di Carbonia – ha spiegato il sindaco, Giuseppe Casti – vede un nuovo taglio nei trasferimenti del Governo agli Enti Locali. A livello nazionale, nel 2015, il taglio sarà di un miliardo e mezzo di euro, mentre Carbonia avrà una riduzione di un milione e mezzo di euro. Complessivamente, negli ultimi quattro anni, la nostra città ha subito un taglio di 6 milioni di euro. Per quanto concerne la Legge di stabilità regionale, ancora in fase di approvazione, sono previsti alcuni tagli ma si sta cercando una soluzione per lasciare invariata la quota del trasferimento di risorse ai Comuni.

La notizia positiva, invece, è che sono stati alleggeriti i vincoli del Patto di Stabilità, che consentiranno nuovi spazi di manovra per gli investimenti. Nonostante le difficoltà, il Bilancio di previsione 2015 del comune di Carbonia, non prevede alcun aumento di tasse o imposte, mentre le tariffe di alcuni importanti servizi, come ad esempio l’Asilo nido o il servizio di mensa scolastica, saranno ridotte del 10%.»

Discorso a parte merita la questione relativa alla Tari. Giuseppe Casti ha ricordato che il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta del 26 gennaio, il nuovo Piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti, grazie a cui si avrà una riduzione delle tariffe in una misura che va dal 10 al 15%. Il risparmio è dovuto principalmente al rinnovo del servizio di raccolta e gestione rifiuti che sta per partire e prevede diverse migliorie e razionalizzazioni. A questi risparmi l’Amministrazione conta di sommare gli effetti positivi della lotta all’evasione totale e parziale che potranno ridurre ulteriormente la tassazione a carico dei cittadini che hanno sempre pagato. Ulteriori risparmi potrebbero derivare, inoltre, dal ribasso a base d’asta offerto dalla ditta che vincerà il bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti.

Durante un incontro con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, svoltosi lunedì, è stato anche chiesto un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e la Tariffa Unica per il conferimento in discarica, in modo da eliminare la disparità dei costi ai danni dei Comuni. La Tariffa Unica consentirebbe al Comune di Carbonia una ulteriore diminuzione del livello di tassazione.

Un ulteriore elemento positivo della bozza del Bilancio di previsione, che sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio comunale, è il mantenimento di tutti i servizi al cittadino offerti dall’Amministrazione, partendo dai Servizi Sociali che complessivamente valgano oltre 8 milioni di euro (di cui circa 2 milioni di fondi comunali), ovvero circa un terzo del Bilancio comunale complessivo, che si attesta intorno ai 30 milioni di euro. A questo proposito sindaco e assessori hanno ricordato il buon funzionamento dei servizi offerti (come ad esempio la Ludoteca, l’assistenza in strutture, o l’assistenza alle persone in difficoltà). Il Sindaco ha affermato, inoltre, che anche nel Bilancio di previsione 2015 saranno confermati gli interventi per offrire opportunità occupazionali ai cittadini in situazione di disagio.

Nel 2014 sono state messe a disposizione circa 150 opportunità di lavoro (per un intervento economico pari a circa 2 milioni e mezzo di euro) che, seppur a tempo parziale e per una durata di circa 6 mesi, hanno dato una risposta alle necessita di tante persone in difficoltà. Gli interventi saranno ripetuti nel 2015.

Un altro asse portante della proposta di bilancio riguarda gli investimenti. Grazie all’alleggerimento del Patto di Stabilità, il 2015 vedrà la realizzazione di diversi progetti. In questo contesto, da ultimo la Regione ha finanziato due nuovi progetti presentati dall’Amministrazione Comunale: uno relativo all’impianto di illuminazione pubblica finalizzato al risparmio energetico (1.300.000 euro), il secondo per la riqualificazione di Piazza Ciusa (400.000 euro). Questi due interventi, immediatamente cantierabili, si dovranno concludere e rendicontare entro settembre 2015. La serie di progetti in programma, per cui si dispone già dei fondi, è molto più vasta: gli interventi per le strade e i marciapiedi cittadini (700.000 euro nel 2015 e 800.000 euro nel 2016); negli edifici scolastici della Città (come ad esempio nell’istituto Sebastiano Satta di via della Vittoria – 1.500.000 euro); per la rete idrica (2.000.000 di euro), per la pineta di Rosmarino (250.000 euro); per l’installazione di videocamere di sorveglianza in Città (il Comune di Carbonia si è aggiudicato di recente un bando); nell’area della Grande Miniera di Serbariu (300.000 euro per l’illuminazione più la nascita dell’area camper service).

Nelle sue conclusioni, il sindaco Giuseppe Casti ha ricordato i numerosissimi incontri con la cittadinanza, per raccogliere le esigenze, i suggerimenti e presentare le proposte. Da questi incontri e dall’apporto delle Commissioni consiliari e degli uffici comunali è nata una proposta di Bilancio di previsione condivisa e ancora migliorabile con il contributo del Consiglio comunale.

Gianluigi Rubiu 5 copia

La manovra finanziaria della Giunta Pigliaru cancella il termine industria. La denuncia viene da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale che ha rimarcato la nota dolente durante i lavori delle commissioni regionali: «Proprio così – spiega Rubiu – tra le pagine del bilancio è scomparso il capitolo dedicato all’industria. Un segnale negativo per tutti i lavoratori che pensavano che il settore potesse avere una ripresa. Ho segnalato il deficit anche all’assessore alla programmazione e bilancio Raffaele Paci per comprendere le future strategie dell’esecutivo per la rinascita della Sardegna».

«Una scatola vuota, di fatto – aggiunge Gianluigi Rubiu – visto che per il settore sono disponibili risorse pari a 190 milioni di euro, ma una grande fetta di questi finanziamenti arrivano dall’Unione Europea. Si tratta, dunque, di fondi vincolati. Senza dimenticare poi che oltre 59 milioni di euro andranno alle partecipate, come Igea e Carbosulcis. Alla fine della giostra. Alle imprese rimangono poco più di 6 milioni di euro. Praticamente si azzerano i finanziamenti per rendere più competitiva l’economia sarda, con la cancellazione dell’industria e l’azzeramento dei capitoli destinati alle imprese. Un disegno che si nasconde anche per il settore dell’agricoltura, con la gran parte delle risorse vincolate dai fondi europei».

Da oggi 29 gennaio è attiva la procedura per la compilazione delle domande on line dell’avviso per la realizzazione di interventi volti ad agevolare il processo di capitalizzazione delle imprese cooperative sarde già esistenti che intendono espandersi determinando un contestuale aumento del proprio patrimonio netto.
Nello specifico l’avviso prevede l’erogazione di contributi rimborsabili concessi nella forma tecnica del prestito partecipativo, strumento finanziario che consente alla società cooperativa di ottenere, sin dall’inizio, le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione di un programma di investimento che deve prevedere obbligatoriamente anche l’incremento del livello di capitalizzazione della cooperativa.
Il prestito partecipativo, tecnicamente, è un’anticipazione del capitale proprio dell’impresa in quanto, contestualmente alla stipula del contratto, i soci della cooperativa devono assumere l’obbligo del rimborso in linea capitale della somma erogata alla società cooperativa dal Fondo.
Destinatarie del fondo sono le società cooperative, costituite da più di dodici mesi all’atto di presentazione della domanda di accesso al Fondo, che presentino un piano di investimenti accompagnato da un processo di capitalizzazione della cooperativa e che abbiano sede operativa in Sardegna. La sede legale potrà essere ubicata nel territorio regionale o nazionale.
Saranno considerate prioritarie le attività che rientrano nelle seguenti categorie:
– turismo;
– attività di biblioteche, archivi, gestione aree archeologiche, musei ed altre attività culturali;
– tutela dell’ambiente;
– energie rinnovabili;
– welfare;
– manifatturiero;
– ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione).
Gli interventi finanziari a carico del fondo si concretizzeranno nella concessione alla cooperativa di un finanziamento nella forma tecnica del prestito partecipativo avente le seguenti caratteristiche:
importo minimo euro 21.000;
importo massimo euro 120.000,00
Durata massima: 60 mesi
Tasso: 0% per gli interventi fino euro 60.000,00.
Per gli interventi di importo superiore a 60.000 euro il tasso di interesse sarà pari al 15% del tasso di riferimento europeo vigente alla data dell’istruttoria; in ogni caso il tasso di interesse non potrà essere inferiore allo 0,50% annuo.
L’intervento sarà gestito dalla Sfirs spa. Le risorse economiche destinate all’attuazione degli interventi ammontano 9.000.000 di euro.
«Si tratta di una misura che integra e completa le altre azioni già messe in campo dalla Regione – ha commentato l’assessore regionale del lavoro Virginia Mura – a dimostrazione che l’impegno per aiutare un settore così importante si estende su tutti i fronti, anche dal lato della sostenibilità degli investimenti e dell’ampliamento della produttività, con possibili ricadute occupazionali.»
«Il Fondo – ha precisato l’assessore Mura – interviene più specificatamente sul potenziamento della capacità finanziaria e sul sostegno alla modernizzazione e all’adeguamento delle strutture, degli impianti e delle attrezzature, utili per accrescere la competitività e dare maggiore slancio alle imprese che operano nei settori più variegati.»