1 May, 2024
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La Giunta regionale ha approvato su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura la ripartizione delle risorse, per complessivi 360.000 euro, a favore delle organizzazioni sindacali confederali della Sardegna, previsto dalla legge regionale n. 31 del 1978. L’atto rimodula, rispetto al passato, i criteri di ripartizione in funzione della maggiore rappresentatività sindacale delle varie organizzazioni.

Via libera anche alla ripartizione dei contributi per favorire le attività delle confederazioni artigiane. Lo prevede la delibera proposta dall’assessore Francesco Morandi: le risorse per il 2016 raggiungono complessivamente 600.000 euro. L’ammontare dei contributi è determinato in base al numero degli iscritti alle singole confederazioni e le attività finanziabili sono: la formazione di quadri dirigenti di imprese, studio, ricerca, divulgazione e propaganda su problemi dello sviluppo economico e sociale, erogazione di servizi di assistenza e consulenza.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, l’Esecutivo ha stanziato 1 milione 500 euro per le Scuole civiche di musica, da ripartire ai Comuni o Unioni di Comuni che abbiano nel loro territorio queste istituzioni.
L’esecutivo ha approvato, su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e a seguito della nuova legge Madia, l’adeguamento al raccordo tra la normativa nazionale e quella regionale in materia di Sportello Unico per le Attività Produttive. E’ stato inoltre approvato in via definitiva il Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna 2015-2030 “Verso un’economia condivisa dell’Energia”.
E’ stato destinato un milione di euro per l’annualità 2016 agli allevatori bovini, per il miglioramento della produzione zootecnica mediante l’acquisto di riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata, registrati nei libri genealogici o nei registri di razza.
Tra le altre delibere approvate oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, quella riguardante il bilancio di esercizio 2015 della società in house Sardegna IT così come presentato dall’amministratore unico della Srl. L’assessorato degli Affari generali ha disposto che il socio unico, in sede assembleare, si esprima affinché la perdita di esercizio (pari a 397mila 920 euro) sia coperta facendo ricorso alla riserva straordinaria. Lo stesso socio unico dovrà impartire alla società due prescrizioni: la predisposizione da parte dell’Amministratore Unico – entro il 15 settembre 2016  della Relazione sulla gestione da parte del collegio sindacale; e il blocco di qualsiasi misura di premialità per l’organo amministrativo titolare della gestione societaria per l’anno 2015.
La Giunta ha approvato il Programma di attività formative per gli anni 2017-2018, sul rischio clinico: in particolare, con risorse che le aziende avranno con i Piani Formativi Aziendali, si terranno corsi su Rete Risk Management e Sicurezza chirurgica; Formazione sul campo, Audit; Infezioni Correlate all’Assistenza; Responsabilità sanitaria – Area legale e Medicina Legale. Una azienda capofila organizzerà i corsi e, con frequenza semestrale, relazionerà all’Assessorato. Con due differenti delibere sono stati, inoltre, approvati i requisiti minimi strutturali, tecnologici, organizzativi e quelli per l’accreditamento delle attività sanitarie di diagnostica di laboratorio e dei punti di prelievo esterni.
Saranno messi a norma con l’utilizzo di economie pari a 215mila euro gli impianti tecnici di 51 alloggi gestiti da Area. La Giunta, accogliendo la richiesta dell’assessore Paolo Maninchedda, ha poi dato il via libera alla rimodulazione dell’intervento finanziato ad Area per completare l’ultimo dei quattro alloggi previsti da una delibera del 2008. Nulla osta, infine, all’immediata esecutività della delibera del commissario straordinario “Approvazione Bilancio Consuntivo 2014”.

Palazzo della Regione 2 copia

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato criteri e obiettivi per la riqualificazione e l’efficientamento dei servizi sanitari dell’Area omogenea di Cagliari. L’obiettivo è scorporare le attività attualmente svolte in contesti ospedalieri, spostandole sul territorio, per assicurare maggiore efficacia dei percorsi di cura; rafforzare la rete dell’emergenza-urgenza, in coerenza con i ruoli attribuiti ai diversi presidi ospedalieri (DEA di primo e di secondo livello); favorire la realizzazione delle attività istituzionali dell’Università (formazione, ricerca e innovazione) e migliorare la qualità delle attività assistenziali della AOU di Cagliari; ridefinire il ruolo del San Giovanni di Dio e del Binaghi di Cagliari e la dismissione dell’ospedale Marino di Cagliari, a seguito del trasferimento e della riorganizzazione dei servizi ospedalieri dell’area urbana; promuovere l’aggregazione dell’offerta ospedaliera; assicurare l’efficientamento dei servizi ospedalieri in coerenza con gli obiettivi stabiliti con il Piano di Rientro regionale e assegnati alle Aziende sanitarie.
Entro 60 giorni l’assessorato regionale della Sanità presenterà un Programma di azioni di riqualificazione e riorganizzazione dei servizi sanitari dell’Area di Cagliari, con un cronoprogramma per ogni azione. Fino a quel momento, è prevista la temporanea sospensione delle Unità Operative di Neurochirurgia del Marino di Cagliari (anche in considerazione dell’attuale numero di dirigenti medici specialisti che rende problematica la formazione delle equipe e la copertura dei turni di guardia attiva e di pronta disponibilità, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di orario di lavoro, nonché dei vantaggi assistenziali e organizzativi derivanti dalla presenza di detta struttura di elevata specializzazione nel DEA di secondo livello); di Oculistica del Binaghi di Cagliari; di Chirurgia Pediatrica del S.S. Trinità di Cagliari. Tutte queste attività saranno svolte con il contestuale potenziamento delle strutture della medesima disciplina svolte all’ospedale San Michele.
«L’assessorato e le Aziende sanitarie coinvolte – riporta ancora la delibera – adotteranno i provvedimenti conseguenti per assicurare il potenziamento delle attività assistenziali delle tre unità operative specialistiche, con particolare riferimento a quelle correlate alla rete dell’emergenza e urgenza, il riequilibrio delle risorse professionali e il trasferimento di quelle strumentali, la continuità dei livelli di competenze, in coerenza con le funzioni attribuite ai diversi presidi ospedalieri.»

Luigi Arru 6

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Assessorato regionale della Sanità 6 copia

La Regione avvia la stabilizzazione – previo l’espletamento di concorsi riservati – di personale con contratto di lavoro a tempo determinato, dei lavoratori socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità in possesso di determinati requisiti. Si dà così attuazione anche in Sardegna al Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 6 marzo 2015, finora non recepito dalla Regione.
Oggi la Giunta, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha accolto le disposizioni che riguardano il personale precario del comparto sanità, consentendo alle Aziende e agli enti del Servizio Sanitario regionale di bandire, fino al 31 dicembre 2018, procedure concorsuali riservate, per titoli ed esami, per assunzioni a tempo indeterminato. In tutto, si stima, saranno inizialmente 104 le persone interessate dalla stabilizzazione, con un costo annuo (già sostenuto dalle Aziende) di 5 milioni 600mila euro.
Tra i requisiti per accedere alle procedure di stabilizzazione, c’è l’aver maturato – alla data del 30 ottobre 2013 – negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, anche presso enti del medesimo ambito regionale diversi da quello che indice la procedura.
Per il personale non dirigenziale i requisiti sono l’essere stato in servizio al 1° gennaio 2007 con tre anni di tempo determinato già maturato nel quinquennio precedente; essere stato in servizio al 1° gennaio 2007 con tre anni di tempo determinato maturato in virtù di un contratto in essere al 29 settembre 2006, tenendo conto anche del servizio svolto a tempo determinato nel quinquennio precedente al 1° gennaio 2007; aver maturato tre anni di tempo determinato nel quinquennio precedente al 1° gennaio 2007; essere in servizio al 1° gennaio 2008 con tre anni a tempo determinato maturato, in virtù di un contratto in essere al 28 settembre 2007, tenendo conto anche del servizio svolto a tempo determinato nel quinquennio precedente al 1° gennaio 2008. Le procedure di stabilizzazione non si applicano al personale dirigente a tempo determinato con contratto ex articolo 15 septies (del D.Lgs. 502/1992).
La delibera stabilisce, ancora, che tutte le assunzioni per le quali le Aziende attiveranno le procedure concorsuali riservate dovranno essere preventivamente autorizzate dalla Direzione generale dell’Assessorato della Sanità e le relative richieste di assunzione inserite in un apposito Piano di stabilizzazione. L’assunzione del personale precario non dovrà determinare, comunque, il superamento dei vincoli di costo per il personale posti dalle attuali norme regionali e nazionali.

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Logo Poste Italiane

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato i risultati del primo semestre 2016, dai quali emerge una crescita sia del fatturato sia dei margini. 

I ricavi totali consolidati ammontano a 17,7 miliardi di euro, con una crescita del 10,9% (miliardi di euro al 30.6.2015)

Il risultato operativo consolidato è di 843 milioni di euro, + 32,1% (638 milioni di euro al 30.6.2015), 722 milioni di euro, + 13% al netto dell’effetto Visa.

L’utile netto consolidato ammonta a 565 milioni di euro, +29,9% (435 milioni di euro al 30.6.2015), 451 milioni di euro + 4% al netto dell’effetto Visa

Le masse gestite/amministrate ammontano a 488,1 miliardi di euro, +2,6% (475,9 miliardi di euro al 31.12.2015)

La posizione finanziaria netta industriale registra un avanzo di € 276 milioni (avanzo di 307 milioni di euro al 31.12.2015).

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Federico Pasquini 1 copia

Chiusa la campagna acquisti che ha rivoluzionato per due terzi il roster dello scorso anno, è ormai tutto pronto per la nuova stagione della Dinamo Banco di Sardegna di Federico Pasquini.

I giocatori confermati sono quattro:

Il capitano Giacomo Devecchi, numero di maglia 8, alla stagione numero undici in biancoblu;

Brian Sacchetti, numero di maglia 14;

Lollo D’Ercole, numero di maglia 10;

Rok Stipcevic, numero di maglia 24.

I nuovi arrivati sono 8, ecco i loro numeri di maglia. Un numero che rappresenterà ognuno di loro per tutto l’anno, che diventerà il riferimento per il popolo biancoblu: un numero che racconta una storia, una passione, una carriera. A poco meno di un mese dall’inizio della nuova stagione il roster della Dinamo Banco di Sardegna 2016-2017 prende forma. Ecco i numeri di maglia dei giganti biancoblu e il perché della scelta spiegato dai protagonisti:

Darius Johnson-Odom #1. «Indosso il numero 1 dai tempi del college, l’ho scelto senza pensare, d’istinto – racconta l’ex Cantù – ho sempre pensato che fosse un numero speciale, semplicemente il migliore».

Trevor Lacey #7. «Lo scorso anno ho fatto il mio esordio come professionista – spiega Lacey – e ho scelto il 7. Visto che è stata una buona annata ho pensato di tenerlo anche quest’anno, è una sorta di portafortuna».

Tautvydas Lydeka 16. «Quando ho iniziato a giocare a basket, nel doposcuola, mi hanno messo a scegliere tra il 15 e il 16: ho scelto il 16 e da quel momento ho sempre cercato di giocare con questo numero».

Dusko Savanovic 20. «È stato il numero della mia prima stagione come professionista Era il 1998, diciotto anni fa. Ero un rookie e mi hanno fatto scegliere per ultimo: il 20 è diventato il mio numero».

Josh Carter 23. «Sono cresciuto con il numero 23, lo indosso da quando ero piccolino. Durante il liceo e l’università e per la maggior parte della mia carriera professionistica è il numero che ho sempre cercato di avere, anche se la maggior parte delle volte era disponibile. Perché il 23? Per Michael Jordan, ovviamente!»

Gabriel Olaseni 25. «Al liceo ho scelto il 25 e lo scorso anno ho deciso di tenerlo nella mia prima stagione da professionista. Perché proprio il 25? Semplice, non erano rimasti altri numeri!»

Michele Ebeling 31: «Mio padre da giovane indossava questo numero ed essendo lui un punto di riferimento e di ispirazione per me, ho deciso di copiarlo in tutto!»

Diego Monaldi 32. «Sono molto affezionato al numero 32 perché è stato il mio primo numero di maglia, quello che ho vestito alla Virtus Roma quando avevo 12 anni. Muovevo i miei primi passi nel mondo del basket e da quel momento, ogni volta che mi è stato possibile, ho scelto questo numero.»

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E’ stato firmato oggi l’accordo tra Regione e ABI Sardegna per le anticipazioni relative al Programma di Sviluppo rurale. «Con la firma della convenzione con ABI compiamo un altro passo importante verso un sistema di agevolazione del credito per le imprese agricole – spiega l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – .L’intesa di oggi consente infatti di supportare mediante anticipazioni i progetti di investimento e di primo insediamento, quelli cioè relativi alle misura 4.1, 4.2 e 6.1 i cui bandi sono stati pubblicati nelle scorse settimane e saranno operativi da settembre: avremo quindi il tempo di organizzarci su questo fronte in modo che, al momento dell’apertura dei bandi, il protocollo sarà perfettamente operativo. Manca ancora un tassello sul fronte del credito, quello relativo alle anticipazioni per le misure agroambientali e di benessere animale, ma siamo già al lavoro con ABI per definire quanto prima l’intesa. Ricordiamo inoltre che il protocollo nazionale relativo alle anticipazioni del Premio unico, la cui scadenza era fissata al 31 luglio, è stato prorogato».

Per il presidente di Abi Sardegna, Giuseppe Cuccurese, si tratta di «un ulteriore esempio di intensa collaborazione tra Commissione regionale Abi e Regione Sardegna che ha permesso, in questi anni difficili, di raggiungere risultati rilevanti e nuove opportunità di sviluppo per l’economia regionale. È in atto un’inversione di tendenza che ha consentito di registrare in Sardegna uno stock di finanziamenti, alla data del 31/12/2015, su agricoltura, silvicoltura e pesca – aggiunge Cuccurese – di circa 1 miliardo di euro, con un +0,4% di variazione annua. ABI Sardegna, con la sottoscrizione di questo accordo intende collaborare con la Regione al fine del raggiungimento degli obiettivi che si è prefissata con il Programma di Sviluppo Rurale. Lo scopo è di mettere a disposizione delle imprese, già beneficiare delle provvidenze regionali, le risorse finanziarie necessarie per avviare la realizzazione dell’investimento agevolato, attraverso un finanziamento bancario (di importo massimo pari alle relative spese), a fronte dell’impegno dell’impresa di utilizzare il contributo pubblico, una volta erogato, a parziale decurtazione del finanziamento bancario. L’accordo, già sottoscritto in altre Regioni, consente inoltre alle banche di utilizzare un modus operandi omogeneo sul territorio nazionale, assicurando una maggiore efficienza per le stesse ed evitando possibile confusione per le imprese.»

Elisabetta Falchi 2

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Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile ha pubblicato un avviso rivolto agli enti di servizio civile iscritti all’albo nazionale e agli albi regionali e delle Province autonome.
L’avviso riguarda la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale e dei progetti per il Programma operativo nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” nell’ambito degli obiettivi istituzionali individuati dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per complessivi 1.000 volontari.
Il finanziamento di 500 volontari sarà con fondi a carico del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, mentre per gli altri 500 con fondi comunitari per la realizzazione del Programma europeo “Garanzia giovani”.
I progetti dovranno riguardare esclusivamente i seguenti settori ed aree di intervento:
settore assistenza
– assistenza disagio adulti (Inserimento lavorativo in agricoltura di persone con disagio);
– pet therapy;
– lotta alla illegalità nelle campagne (caporalato);
settore educazione e promozione culturale
– educazione al cibo;
– educazione al consumo consapevole;
– sportello informa;
– educazione alla biodiversità;
– educazione ambientale anche con riferimento all’organizzazione di fattorie sociali e didattiche per iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare.
I progetti dovranno essere presentati entro le ore 14.00 del 31 ottobre 2016 esclusivamente al Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale on line tramite il sistema informatico Helios per i progetti di servizio civile nazionale oppure nel sistema informatico Futuro per i progetti di servizio civile nazionale per l’attuazione del Programma “Iniziativa Occupazione Giovani”.

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La Regione ha adottato oggi alcune importanti decisioni nell’ambito del più generale programma di valorizzazione e sviluppo economico del territorio di La Maddalena. La Giunta, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con la quale vengono ceduti a prezzo simbolico in favore del Comune maddalenino numerosi immobili o porzioni di essi (Giotto, Vaticano, ex Artiglieria e Colombaia, Camiciotto, Guardia Vecchia, Ospedaletto) che lo Stato aveva trasferito alla Regione negli anni passati e limitatamente alle aree necessarie alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale. Verrà inoltre trasferita al Comune la Caserma Faravelli da destinarsi a ‘polo della sicurezza’. È stata inoltre autorizzata la predisposizione del bando di valorizzazione dell’ex Club Mèditerranée di Caprera.

Un quadro di interventi ai quali l’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha riconosciuto il preminente interesse generale e la rilevanza regionale, che integra e completa quanto programmato dall’Assessorato dei Lavori pubblici sul water front, sugli spazi dell’ex G8 relativi alle strutture di accoglienza e alla main confererence, nonché la parte di competenza dell’assessorato dell’Ambiente per quanto riguarda le bonifiche.

È una delibera che sblocca una serie di azioni attese da anni dalla comunità di La Maddalena. «La condizione di crisi persistente nel territorio di La Maddalena, che la legge regionale numero 3 del 2009 riconosce quale area di crisi – sottolinea Cristiano Erriu – è stata acuita dalla dismissione di buona parte delle attività della Marina Militare italiana e dalla chiusura dell’Arsenale e delle attività di supporto navale della Marina Statunitense. Tutto ciò ha condizionato pesantemente la situazione socio-economica di quel territorio, che poi nel 2009 ha perso l’evento del G8: ad esso era associato un programma generale di riconversione, che la Regione ha portato avanti attraverso un confronto con il Comune sui temi del rilancio dell’isola in senso ambientale e culturale e della valorizzazione dei beni del patrimonio immobiliare. Questo provvedimento consentirà di dare un grande impulso al rilancio turistico ed economico non solo dell’arcipelago ma di tutta la Sardegna».

L’assessore Erriu ricorda poi che «il comune di La Maddalena ha individuato alcuni interventi prioritari e urgenti che innescheranno i processi di rilancio e che sono di immediata realizzabilità. Tra questi vale la pena di ricordare le opere di urbanizzazione e riqualificazione di iniziativa pubblica nelle aree su cui insistono beni immobili di proprietà regionale, limitatamente alle aree necessarie per realizzare interventi di edilizia residenziale volti a soddisfare le esigenze abitative del Comune. Poi la riqualificazione e valorizzazione della sistemazione urbana del lungomare, il rilancio e la riqualificazione della portualità turistica e commerciale e delle infrastrutture per l’accessibilità all’isola. Infine, la cessione della caserma Faravelli – di proprietà regionale – da destinare a un polo della sicurezza, il completamento delle opere di bonifica della zona di mare antistante l’ex Arsenale militare, il recupero conservativo delle strutture presenti nel comprensorio di Punta Rossa nell’isola di Caprera e la loro riqualificazione a fini turistici e ambientali, la valorizzazione del polo nautico e delle altre strutture realizzate nell’ex area militare, a partire dall’ex ospedale militare Residenza Carlo Felice. Sono tutte opere che si innestano nell’attività di infrastrutturazione avviata da un paio d’anni in tutta la Sardegna dall’Assessorato dei Lavori pubblici».

La fattibilità di alcuni interventi è condizionata dal superamento dei limiti di natura urbanistica attualmente contenuti nel PUC: da qui la necessità di procedere ad una variazione dello stesso Piano. Il Comune ha manifestato l’esigenza di essere affiancato dagli uffici tecnici della Regione nel processo di completamento dell’iter di approvazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale e del Piano di Utilizzo dei Litorali, strumenti indispensabili per dare ordine alla complessità dei temi che riguardano La Maddalena. L’affiancamento nelle attività di pianificazione sarà gestito attraverso la stipulazione di un protocollo tra l’Assessorato degli Enti locali e l’Amministrazione comunale.

Isola de La Maddalena 49 copia Traghetti a La Maddalena 2 copiaIsola de La Maddalena 84 copia

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L’assessore del Lavoro Virginia Mura ed i rappresentanti di organizzazioni sindacali, datoriali, di categoria e di Ordini professionali, hanno firmato ieri mattina, nei locali del CRFP di Cagliari, il “Protocollo d’intesa per la promozione del welfare aziendale e della conciliazione vita-lavoro nella Regione Sardegna”. Il documento impegna tutti gli organismi firmatari ad attivarsi, ciascuno per il proprio ruolo, per elaborare e diffondere strategie di welfare aziendale complementari a quelle recentemente messe in campo dal legislatore nazionale. Nasce, inoltre, una cabina di regia che avrà il compito di monitorare l’applicazione e i risultati delle misure messe in campo dalla Regione. Nell’occasione l’assessore Virginia Mura ha illustrato anche le tre linee di intervento che compongono il primo Avviso su “Welfare aziendale e conciliazione”: l’Informativa preliminare è da oggi pubblicata sul sito di e-democracy della Regione Sardegna www.sardegnapartecipa.it, per l’avvio della fase di consultazione pubblica, a cui seguirà, in autunno, la pubblicazione dell’Avviso pubblico.
Illustrato dall’assessore del Lavoro e sottoscritto dai rappresentanti delle parti sociali (tra cui Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Snals – Confsal, Confapi, Confindustria, Confcommercio, Confcooperative, Lega Cooperative, Ordini provinciali dei Consulenti del Lavoro), il documento rappresenta la cornice istituzionale attraverso cui fornire supporto alle iniziative di promozione del welfare aziendale e di miglioramento della conciliazione vita-lavoro nel territorio sardo. Tra gli obiettivi specifici del Protocollo d’Intesa c’è, tra gli altri, il rafforzamento delle misure per l’inserimento lavorativo, il mantenimento dell’occupazione e la progressione di carriera delle donne e la promozione della parità tra uomini e donne e della conciliazione tra vita professionale e privata. Il Protocollo, come detto, prevede inoltre l’istituzione di una Cabina di Regia regionale (composta dalle Direzioni dei Servizi competenti – Servizio Lavoro e Servizio supporto all’Autorità di gestione PO FSE -, dalla Consigliera di parità, dalla Presidente della Commissione Regionale per le pari opportunità e da un referente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) incaricata di monitorare lo sviluppo delle misure programmate e il buon andamento del Protocollo nel suo complesso. La Cabina di Regia dovrà anche curare il costante monitoraggio sul welfare aziendale e sulla conciliazione vita-lavoro in Sardegna, raccogliendo i dati provenienti da indagini quali-quantitative che i firmatari si impegnano a svolgere tra i propri associati. Ogni organismo, inoltre, si impegna a individuare due figure che, per conto della propria organizzazione, avranno la funzione di “ambasciatori del welfare aziendale” tra i propri associati.
Da ieri è iniziata anche la fase di consultazione pubblica – sul sito www.sardegnapartecipa.it – sull’Avviso per la concessione di aiuti a imprese e contributi agli ordini professionali e associazioni di categoria per la realizzazione di misure di welfare aziendale e di conciliazione. La fase di “ascolto” si completerà in autunno con la pubblicazione dell’Avviso. Per la misura sono disponibili 8,3 milioni di euro per il triennio 2016-2018 (Asse I – Occupazione POR FSE 2014-2020), di cui 3,5 milioni per il primo anno. Le misure, già a suo tempo contemplate nella delibera della Giunta regionale “Priorità Lavoro” del 17 giugno 2015, si articolano su tre linee di azione.
La linea A è dedicata alle imprese interessate alla predisposizione di un Piano di Innovazione Organizzativa mirato alla conciliazione vita-lavoro e alla produttività e di un Piano di Welfare aziendale, per i quali sono previsti contributi forfetari da 4.500 a 9.000 euro per le spese necessarie alla loro redazione, e da 7.000 a 15.000 euro per la loro attuazione. La misura si rivolge potenzialmente a 35 imprese con più di 10 dipendenti, e può contare su una dotazione di 604 mila euro.
La linea B finanzia gli interventi a supporto della maternità per le piccole imprese. I progetti saranno finanziati per un massimo di 23.250 euro per ciascuna impresa (fino a un massimo di tre dipendenti destinatarie della misura). È previsto un Bonus occupazionale di 4.000 euro per l’assunzione del sostituto della dipendente in maternità con un contratto full time di almeno sei mesi, e la formazione aziendale tanto del sostituto che della dipendente al rientro dalla maternità con la copertura di un costo standard unitario «ora/corso» arrotondato a 150 euro per massimo 25 ore di formazione. 604 mila euro la dotazione per questa linea, 26 le imprese potenzialmente beneficiarie.
La linea C, probabilmente ancora più innovativa, favorisce la Conciliazione vita/lavoro prevedendo un voucher di 200 euro al mese per 10 mesi per servizi prima infanzia, servizi educativi, servizi di assistenza per le libere professioniste e le lavoratrici autonome (in maternità, con figli minori o con a carico persone disabili o non autosufficienti, o affette da documentata grave infermità). È necessaria l’attivazione dell’Ordine o Associazione professionale, che dovrà costituire un albo sostituti. Il/la professionista che sostituisce la collega, avrà un bonus occupazionale di 4.000 euro in caso di assunzione (minimo 6 mesi, full time) e in caso di collaborazione autonoma, un contributo di 160 euro al giorno per massimo di 20 giorni. La dotazione è di 2,37 milioni di euro.

Virginia Mura 2 copia

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La Giunta regionale ha stanziato le risorse per saldare i debiti con le aziende di trasporto pubblico locale, ad esclusione dell’Arst, per la quale aveva già provveduto lo scorso anno. Lo prevede la delibera approvata oggi, su proposta dell’assessore Massimo Deiana.
Il provvedimento riconosce le passività pregresse causate dai maggiori oneri legati alla indicizzazione del costo dei servizi nonché alle ritardate erogazioni delle provvidenze fino al 2014.
Il criterio da utilizzare per il riparto delle risorse sarà quello derivante dal calcolo della rivalutazione Istat del corrispettivo per gli anni dal 2011 al 2014, osservando le clausole contrattuali vigenti. La spesa complessiva autorizzata è di 15,173 milioni di euro, riconoscendone 3,173 milioni per l’anno 2016, 5 milioni per il 2017 e 7 milioni per il 2018.
«Con questa delibera portiamo a termine un lungo percorso di normalizzazione dei rapporti economici tra Regione e aziende di TPL che per troppi anni – ha detto Massimo Deiana – sono state penalizzate da mancati e ritardati pagamenti.»

Massimo Deiana 11 53 copia