26 April, 2024
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La storia di Stefano Demontis 42 anni, residente a Sassari, dal 2009 un affermato professionista del poker sportivo.

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Stefano Demontis 42 anni e residente a Sassari, è dal 2009 un affermato professionista del poker sportivo. Conosciuto nel circuito nazionale ed internazionale con il nickname “Delf1n074”, il sassarese è un giocatore molto estroverso, un carattere guascone che fa dell’aggressività la caratteristica principale del suo stile di gioco. Uno stile di gioco che gli ha permesso di raggiungere importanti risultati: anno di grazia il 2010 con un secondo e terzo posto a due main event del circuito IPT.

Ecco la sua storia.

La carriera di Stefano Demontis inizia nel 2007, anno in cui perde il lavoro. Appassionato di poker, frequenta con i suoi amici i circoli autorizzati fino a decidere di sedersi e partecipare, sotto consiglio della sua ragazza, ad un torneo. Arriva una vittoria ed è la molla che fa partire tutto. Da qui Stefano inizia a studiare il Texas Hold’em, la psicologia e le tecniche di gioco, le sue basi statistiche e matematiche.

Un percorso che prosegue trasformando una passione in un vero e proprio lavoro in cui la mentalità deve essere quella imprenditoriale, va mantenuta la lucidità ed in cui, aspetto ì fondamentale, non bisogna mai farsi trascinare dal gioco, secondo Demontis.

Un lavoro che, come tutti gli altri, ha pregi e difetti con i primi che superano i secondi: se da un lato l’impegno è serale e dura spesso molte ore consecutive (la sua giornata tipo prevede la sveglia a fine mattina, un pomeriggio da dedicare allo svago e poi i tornei dalle 20 fino alle 4-5 del mattino) dall’altro il poker sportivo permette di girare il mondo per partecipare ai tornei. Ed è proprio questo l’aspetto più intrigante, secondo il sardo che ha dichiarato in un’intervista che il suo sogno è quello di poter partecipare ai più importanti tornei dello European Poker Tour (EPT) e delle World Series of Poker (WSOP) e di essere, a più di 40 anni ancora un giocatore professionista di poker Hold’em.

La carriera professionistica di Demontis, come accennato in precedenza, inizia nel 2009 ma ha l’anno successivo come punto di svolta. Arrivano, infatti, nel giro di due mesi i più grandi successi in carriera con il terzo e il secondo posto nei Main Event di due tappe dell’Italian Poker Tour – il più importante circuito di poker dal vivo della penisola – rispettivamente a San Marino e Sanremo. Un 2010 incredibile, che prevedeva sette tappe dell’IPT che si è chiuso con altri due risultati di prestigio: la seconda piazza all’evento principale del Poker Grand Prix di Venezia e la sesta all’appuntamento IPT di Nova Gorica. Terminato il 2011 senza grandi risultati e con un calo del livello di gioco, il player decide di prendersi una pausa.

Tre anni davvero intensi, quelli tra il 2008 ed il 2011, in cui Demontis si accorge di aver bisogno di staccare dall’attività e di avere sempre più difficoltà a concentrarsi al tavolo. Iniziano a diminuire gli stimoli e la voglia di giocare e, complice un fatto personale, arriva la pausa dal tavolo verde. Un periodo di stacco provvidenziale per ricaricare le batterie e presentarsi di nuovo alla competizione cercando di non ripetere gli errori del passato, ripartendo da tornei minori senza troppa pressione. Si è fatto rivedere all’EPT Campione del 2012 e nei tornei di poker online, mettendosi in mostra ad esempio in un Sunday Evening nell’ottobre del 2015.

Appassionato di ogni tipo di sport dal calcio ai giochi di strategia, Demontis ha un carattere esuberante che porta anche nelle competizioni in cui è sempre uno dei giocatori più aggressivi. Se nei tornei online si auto-definisce come un giocatore “tight aggressive” è nei live che emerge il lato più spregiudicato del suo approccio, molto spesso ai limiti del cosiddettospewer.
Un’aggressività che molto spesso intimorisce l’avversario ma che a volte porta a giocate eccessive, come ammesso dallo stesso sassarese.

Negli ultimi tempi Demontis sembra essersi preso un ulteriore periodo di pausa, probabilmente da dedicare ad altre attività e forse allo studio della disciplina e all’elaborazione di nuove strategie di gioco.
L’augurio per il 2017 è quello di poter ammirare ancora il suo carattere allegro e spensierato davanti ai più importanti tavoli in Italia e all’estero.

 

 

 

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