19 April, 2024
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La RSU Eurallumina fa il bilancio dell’anno che sta per concludersi, caratterizzato da tante iniziative a sostegno del progetto di rilancio della produzione nello stabilimento di Portovesme.

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La RSU Eurallumina fa il bilancio dell’anno che sta per concludersi, caratterizzato da tante iniziative a sostegno del progetto di rilancio della produzione nello stabilimento di Portovesme.

«Oltre ai lavoratori impegnati in una lotta di resistenza e di attacco verso le numerose criticità che si sono interposte nel percorso vertenziale e che abbiamo superato con sacrifici e determinazione, il 2018 ha visto poche altre figure sostenere apertamente con forza e determinazione le nostre rivendicazioni e i lavoratori sanno quali sono: qualche esponente istituzionale, qualche personalità della cultura, ma soprattutto la conferma che dal cosiddetto fronte “amico”, se non l’assoluta assenza, sono pervenute contrarietà ed azioni deleterie e pericolose (purtroppo, cosa anche peggiore perché subdole e vigliacche) per la soluzione positiva nel breve dell’iter autorizzativo in corso da 41 mesi e 1.260 giorni – si legge in una nota -. Lo abbiamo ripetuto in ogni assemblea, in ogni comunicato, in ogni incontro con tutti i livelli istituzionali, dai rappresentanti del governo, ai vertici regionali, intesi come Presidenza e giunta, insieme ai dirigenti, funzionari  tecnici, preposti alle valutazioni nel merito dei procedimenti.»

«Chiunque evochi con atteggiamenti inopportuni un qualsiasi elemento che crei dubbi e disturbi con interferenze il percorso procedurale, chiunque contribuisca a creare un alibi a chi non vuole decidere definitivamente “E’ UN NEMICO DELLA SOLUZIONE POSITIVA DELLA VERTENZA E QUINDI UN NEMICO DEI LAVORATORI”, un degno alleato invece, di chi in questi anni ci ha osteggiato, offeso ed ha messo in campo ogni strumento  per impedire la ripresa delle produzioni e del lavoro – aggiunge la RSU Eurallumina -. Il nostro unico impegno, già a partire dai primi giorni del nuovo anno, sarà mirato, come i lavoratori sanno, verso la conclusione del procedimento, che deve realizzarsi con la delibera regionale V.I.A. e la conseguente parte di competenza provinciale A.I.A. Tutti gli altri ragionamenti, che nessuno preclude a priori, saranno e devono essere posticipati alle fasi seguenti. Solo ottenute queste autorizzazioni si potrà concretamente parlare di futuro, di ripresa delle produzioni, previo avvio degli investimenti per la sua realizzazione

«Gli altri ragionamenti potenziali e futuri, che deviano completamente dall’unica ed assoluta priorità, sono argomento dei profeti che spaziano dal (riferiti alla vertenza) “NON C’E’ NIENTE” al “E’ TUTTO A POSTO!”, che si ergono a strateghi delle vertenze, nemici dell’unità dei lavoratori, di quelli che negli anni hanno cambiato idea a seconda dell’umore di chi, dalla stanza dei bottoni, ne guida l’operato in modo subdolo e occulto (anche se chiara illusione, visto che la realtà è ben chiara a tutti), o di chi scrive comunicati guidato dai fili del proprio “PADRONE”, perché sono tanti gli interessi collegati, grandi e piccoli… ed i piccoli  tessono la trama in favore di quelli più grandi… avendo come ricompensa un lurido osso; quindi e comunque per mero, palese e spicciolo interesse personale, chiaramente in malafede, perché tutti conoscono la storia della vertenza, tutti sono informati, comprese criticità e delicatezza della stessa, che più volte ci ha visto reagire con occupazioni di giorni delle sedi istituzionali, quindi consapevole del danno che si arreca in una fase così delicata per la conclusione del procedimento, fregandosene altamente dei sacrifici fatti, ma soprattutto fregandosene dei lavoratori e delle loro  famiglie, che aspettano di avere un riscontro da quanto fatto in questi anni. Se questo avvenisse – conclude la RSU Eurallumina -, la nostra reazione sarebbe commisurata al danno subito, verso chiunque ne sia la fonte e la causa. Che il nuovo anno, dopo quelli della lotta, la resistenza, la speranza, sia quello della concretezza e del riconoscimento dei sacrifici fatti.»

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Valentina Pistis, 32
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