28 March, 2024
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“La Piattaforma Energie Rinnovabili: un patrimonio pubblico per lo sviluppo sostenibile della Sardegna” è il titolo dell’evento organizzato da Sardegna Ricerche per presentare le attività in corso ed i risultati raggiunti nella struttura di Macchiareddu.

L’evento rappresenta un importante momento di apertura e condivisione con il territorio nel quale presentare la struttura, i laboratori di ricerca e i progetti in corso a una platea formata da rappresentanti delle imprese, delle istituzioni e del mondo accademico.

Il programma prevede una sessione plenaria, in cui sarà offerto un inquadramento generale delle attività della piattaforma, e la visita ai laboratori.

I lavori saranno introdotti dall’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, seguiranno gli interventi dei rappresentanti di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu e Luca Contini, rispettivamente Direttore generale e Responsabile della Piattaforma, e di Alfonso Damiano, referente scientifico dell’Università di Cagliari per i rapporti con la piattaforma.

A seguire, saranno illustrate le attività, i progetti e le dotazioni tecnologiche della Piattaforma, attraverso delle visite guidate ai laboratori: il Laboratorio Biocombustibili e Biomasse, il Laboratorio di Energetica elettrica e il Laboratorio Tecnologie solari a concentrazione e idrogeno da FER. Le visite, organizzate per piccoli gruppi, saranno condotte dai ricercatori della piattaforma.

L’appuntamento è per lunedì 4 giugno, alle ore 9.45, presso la sede della Piattaforma Energie rinnovabili, VI strada Ovest, Z.I. di Macchiareddu.

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Il Parlamento ha approvato le proposte per migliorare il meccanismo di protezione civile UE che, nel 2017, è stato messo a dura prova da incendi boschivi, tempeste e inondazioni.

L’obiettivo è aiutare gli Stati membri a reagire più rapidamente e più efficacemente alle catastrofi naturali e a quelle dolose, condividendo in modo più efficiente i mezzi della protezione civile. Il disegno di legge prevede la costituzione di una riserva “RescEU” di mezzi, quali aerei antincendio forestali, pompe ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza, da utilizzare in tutti i tipi di emergenza. 

“RescEU” sarebbe in grado di comprare o affittare attrezzature proprie, in aggiunta a quelle degli Stati membri. Fornirebbe sollievo laddove i Paesi UE non siano in grado di farlo, ma non deve essere utilizzato per sostituire le loro capacità e responsabilità, dicono i deputati.

«Dobbiamo dire davvero basta a tragedie come quelle che abbiamo visto nello scorso anno in Portogallo, dove 100 persone hanno perso la vita – ha dichiarato la relatrice Elisabetta Gardini (PPE, IT) -. perché abbiamo dovuto riconoscere che, quando diversi Stati membri si trovano ad affrontare nello stesso momento un’emergenza, la solidarietà tra Paesi che esiste adesso non basta. La capacità collettiva dell’Unione europea si è trovata a dover rispondere a 17 richieste contemporanee di aiuto, potendo rispondere soltanto a dieci e in alcuni casi anche con ritardi. Adesso, grazie a RescUE, al lavoro fatto tutti insieme, potremo evitare che situazioni come queste si ripetano.»

I deputati propongono inoltre di istituire l’equivalente di un programma Erasmus per promuovere la cooperazione tra il personale della protezione civile.  

La relazione è stata approvata con 431 voti in favore, 99 voti contrari e 97 astensioni. Il Parlamento ed il Consiglio avvieranno negoziati per concordare un testo comune non appena i ministri avranno concordato la loro posizione comune.

Nel 2017 oltre 200 persone hanno perso la vita in Europa a causa di catastrofi naturali. I recenti cicloni tropicali hanno colpito gravemente le regioni più periferiche dell’UE e i territori d’oltremare dei Caraibi. In particolare, il 2017 è stato caratterizzato da una serie disastrosa di incendi boschivi. Oltre un milione di ettari di foresta sono stati distrutti (quasi tre volte la media quinquennale dell’UE), metà dei quali solo in Portogallo.

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Domani, venerdì 1, e sabato 2 giugno, al Teatro delle Saline di Cagliari, va in scena l’opera del Teatro Scientifico di Verona “Mezzanotte per amar”. Lo spettacolo, diretto e interpretato da Isabella Caserta e Francesco Laruffa, chiude il calendario di “1 €uro festival” 2018, curato dalla compagnia Akròama.

Il Teatro Scientifico con “Mezzanotte per amar” presenta un percorso semiserio sull’amore visto attraverso gli occhi di poeti e scrittori che l’hanno cantato passeggiando tra passato e presente scanzonatamente qui e là tra poesia, teatro e letteratura. E che lieto fine sia! Uno spettacolo contro la realtà delle astrazioni, delle statistiche, dei numeri, delle formule, della funzionalità, dei ruoli, l’amore esprime la realtà degli individui che rifiutano di lasciarsi asservire totalmente dal regime della razionalità che più si espande e diventa totalizzante, più rende attraente nell’amore l’irrazionalità che lo governa.

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Il Consiglio regionale ha approvato la mozione n. 226 (Truzzu e più) sull’adeguamento dei guardrail lungo le strade urbane ed extraurbane della Sardegna, nuove “Disposizioni urgenti in materia di continuità territoriale marittima tra la Sardegna e la Corsica” e le modifiche alla legge di stabilità 2018.

La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la mozione n. 226 (Truzzu e più) «sull’adeguamento dei guard rail lungo le strade urbane ed extra urbane della Sardegna, al fine di diminuirne la pericolosità per i conducenti di veicoli a due ruote».

Il presidente ha dato quindi la parola al primo firmatario della mozione, il capogruppo di Fdi Paolo Truzzu, per illustrarne il contenuto.

Paolo Truzzu, dopo aver ricordato che la mozione che risale a circa due anni fa ha riconosciuto che qualche intervento è stato fatto, anche se la situazione resta complessa: fra il 2011 ed il 2016 ci sono stati 637 incidenti mortali dei quali 164 hanno visto coinvolti motoveicoli con 40 morti, causati dall’arto contro il guard rail o altre infrastrutture, determinando indirettamente costi socio-sanitari di circa 1 miliardo. Fornendo dati più recenti, Paolo Truzzu si è riferito agli anni 2017 (4 morti) e 2018 (1) con alcuni episodi significativi come quello di una ragazza che, vicino Cagliari, ha perso la gamba sbattendo contro il guard rail e quello in cui un’auto è stata trafitta dallo stesso guard rail presso Monastir.

«E’ vero – ha detto ancora il capogruppo di Fdi – che l’Anas sta installando una quarantina di nuovi dissuasori ma ritengo che sia necessario riflettere sulla funzione di questo strumento che serve a mantenere il veicolo all’interno della sede stradale ma succede che spesso non lo fa ed anzi provoca altri danni, specialmente ai motoveicoli, anche a basse velocità». «I rimedi tecnici piuttosto semplici – ha sostenuto Truzzu – perché si tratta di utilizzare barriere diverse con elementi nella parte inferiore che consentono di tenere i veicoli all’interno dell’asse stradale e costano appena 50/60 euro a metro quadro; inoltre, si potrebbe prendere contatto con la Provincia di Bolzano che ha realizzato un nuovo brevetto di guard rail leggero.»

«In definitiva – ha concluso – l’intervento proposto ha lo scopo di migliorare la sicurezza stradale e ridurre i costi socio sanitari e sociali per le famiglie ed il sistema pubblico ma anche di dare ai tanti turisti che frequentano la Sardegna in moto un messaggio nuovo.»

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha apprezzato l’iniziativa del collega Paolo Truzzu «soprattutto perché – ha affermato – le cronache quotidiane ci propongono da molti anni troppe tragedie che coinvolgono i motociclisti in Sardegna, da sempre territorio ideale per tantissimi appassionati internazionali delle due ruote, in modo particolare nelle zone interne; quindi installare sule nostre strade barriere di ultima generazione sarebbe non solo un segno di civiltà ma uno straordinario messaggio civile per sui nostri meravigliosi paesaggio i motociclisti di tutto il mondo». «Sulla nuova Sassari-Olbia – ha poi ricordato – i nuovi guard rail ci sono già, però segnalo che servirebbe moltissimo anche sulla Nuoro Macomer, una strada con un fondo pessimo ed una pendenza sbagliata dove proprio sul guard rail qualcuno ha messo un lenzuolo, simbolo della volontà di tante persone che vogliono dire basta agli incidenti».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco ha definito la mozione «attualissima» convivendo anche le dichiarazioni del collega Luigi Crisponi perché, ha detto, «sulla 129 Macomer Nuoro si deve intervenire immediatamente; su quella strada sono morte 13 persone in 10 anni e in effetti qual lenzuolo spinge tutti ad occuparci del problema, in parte è stato fatto con un tavolo tecnico attivato dall’assessore Edoardo Balzarini ma occorre fare di più installando, se necessario, anche un autovelox nel tratto più pericoloso».

Il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu, che ha chiesto di apporre la sua firma sulla mozione, ha parlato di «una scelta di responsabilità e civiltà, una presa di coscienza su una situazione che va affrontate con decisione, perché forse molte vittime potevano essere evitate».

Anche il capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha espresso la posizione favorevole del suo gruppo sulla mozione, auspicando un sollecito intervento «rivolto in modo particolare ai giovani, a condizione che il ricorso alle nuove tecnologie sia accompagnato da una maggiore attenzione alle condizioni del manto stradale e ad altri correttivi per migliorare la sicurezza».

Gaetano Ledda (Psd’Az – La Base) ha anch’egli aggiunto la propria firma alla mozione, ricordando che la Sardegna ha due emergenze: la 554, strada più trafficata d’Europa, e la 129 Macomer Nuoro nel tratto fino al bivio di Orotelli.

A nome della Giunta l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu, in sostituzione dell’assessore competente Edoardo Balzarini del quale ha letto una nota, ha garantito l’impegno dell’Esecutivo per porre rimedio alle situazione segnalate dal Consiglio.

Il problema dell’installazione di nuove barriere di sicurezza, ha sostenuto, è stato affrontato dall’assessorato dei Lavori pubblici fin dal 2012 con una serie di attività di collaborazione sia col Ministero delle Infrastrutture per quanto riguarda i fondi del piano nazionale che con gli Enti locali, anche se la Regione ma non ha una rete stradale propria. Nello specifico, ha proseguito, la Regione è comunque intervenuta presso l’Anas segnalando la necessità di nuovi sistemi di sicurezza per i motoveicoli, che infatti sono stati installati sulla Sassari-Olbia, sistemi tuttavia che la normativa attuale non qualifica come obbligatori. Per quanto riguarda, infine, il nuovo brevetto messo a punto dalla Provincia di Bolzano, Carlo Careddu che comunicato che sono stati già attivati contatti con quella amministrazione per verificare l’utilizzo del brevetto anche in Sardegna.

Prendendo la parola per la replica il primo firmatario della mozione Paolo Truzzu ha auspicato l’intervento sempre più incisivo della Regione sugli altri enti che hanno competenza sulle strada, anche attraverso l’inserimento della nuova barriere nei bandi di gara.

Intervenendo per dichiarazione di voto, altri consiglieri hanno annunciato di voler sottoscrivere la mozione. Daniele Forma, del Pd; ha affermato che la Regione deve cogliere l’occasione per intervenire (sia pure indirettamente) sulla rete stradale regionale in modo innovativo, anche con campagne di informazione rivolte ai turisti.

Emilio Usula (Misto-Rossomori) ha sollecitato una maggiore attenzione sulla rete stradale sarda, dalla nuove barriere alla segnaletica, ricordando in particolare che sulla 131 Dcn, prima dell’ingresso a Nuoro, c’è un guard rail centrale con una altezza anomala in una posizione pericolosissima.

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta, firmatario della mozione, ha lamentato che «in due anni si potevano fare molte cose che purtroppo non si sono fatte e le strade provinciali della Sardegna sono in condizioni pietose, per cui la Regione se ne deve occupare anche perché spesso si finisce contro il guard rail dopo essere finiti dentro una buca».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco ha chiesto di apporre alla mozione la firma di tutto il gruppo.

Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, uno dei firmatari e favorevole, ha rilanciato il problema complessivo della sicurezza stradale in Sardegna, richiamando l’attenzione del Consiglio sul fatto che molte strade si trovano in completo stato di abbandono e in questa stagione non si taglia nemmeno l’erba impedendo la visuale della segnaletica verticale.

Il consigliere Antonio Gaia (Cps), infine, dopo aver sottoscritto la mozione ha raccomandato la migliore collocazione degli autovelox attraverso un monitoraggio serio, perché spesso accade che non ci sono dove sarebbero necessari ed in altri casi vengono installati in punti strategici solo per fare cassa.

Non essendoci altri iscritti a parlare il presidente ha messo in votazione la mozione che il Consiglio ha approvato all’unanimità con 44 voti.  

E’ stata poi approvata all’unanimità e senza discussione la proposta di legge 516 “Disposizioni urgenti in materia di continuità territoriale”.

La proposta di legge è stata illustrata da Pierfranco Zanchetta (Cristiano Popolari Socialisti). La legge regionale 6 febbraio 2018, n. 4 (disposizioni in materia di continuità territoriale marittima tra la Sardegna e la Corsica) autorizza – ha detto – la spesa complessiva di euro 2.557.500, suddivisa in 852.500 euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, per l’affidamento con procedure di evidenza pubblica del servizio pubblico di collegamento marittimo nella tratta Santa Teresa-Bonifacio.  Si rende necessario, pertanto, autorizzare il servizio pubblico anche per tutto il 1° trimestre dell’anno 2021 e cioè fino al 31 di marzo.

Anche questa proposta di legge è stata approvata all’unanimità e senza discussione. Questa proposta di legge abroga il comma 5 dell’articolo 7 della legge regionale 11 gennaio 2018 n. 1 (legge di stabilità) e prevede che «Gli enti locali eroghino le somme agli enti e istituti che effettuano il trasporto delle persone con disabilità dietro presentazione di apposita richiesta» I due emendamenti presentati alla legge sono stati approvati. Dopo l’approvazione il presidente del Consiglio ha convocato la commissione speciale sulla grave situazione delle imprese attive nell’artigianato, nel commercio al dettaglio e sulle politiche commerciali nella grande distribuzione ed ha riconvocato il Consiglio per martedì 5 giugno, alle 16.00.

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Domani, venerdì 1 giugno alle 18,30, presso la sala conferenza dell’ExArt (ex istituto artistico) in piazza Dettori a Cagliari, nell’ambito della manifestazione Arte al Centro, promossa da GIA Comunicazione, si terrà un incontro sul tema del riconoscimento costituzionale del principio di insularità. Interverranno: Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale; Stefano Tunis, consigliere regionale; Guido Portoghese, presidente del Consiglio comunale di Cagliari. Modera Elena Secci, del Comitato promotore

Sempre domani, alle ore 10.30, presso la stazione ferroviaria di Sassari, si terrà una conferenza stampa sul tema “Insularità e infrastrutture  la situazione delle ferrovie in Sardegna”. Verrà presentato un dossier sul gravissimo gap esistente tra la Sardegna e le altre regioni d’Italia.  

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Alle 5.00 di stamane i carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia CC di Cagliari, nel corso del servizio di perlustrazione notturno, sono stati fermati da due uomini classe 1960 e 1980 nei pressi del cimitero di San Michele, in via Puglia, a Cagliari, che hanno loro riferito di essere stati appena aggrediti mentre si trovavano all’interno della loro autovettura da parte di due malviventi che, armati di coltello, li avrebbero aggrediti fisicamente, percuotendoli ripetutamente al volto al fine di farsi consegnare il borsello di uno dei due contenente circa 60 € in contanti. Subito dopo, i due malviventi si sono dati alla fuga per le vie limitrofe, facendo perdere le loro tracce. Le ricerche dei malviventi sono in corso.

Nella serata di ieri, 30 maggio, i militari della Stazione di Sestu hanno arrestato, per atti persecutori nei confronti di una coppia di coniugi conviventi, C.C., 34enne, disoccupato con precedenti di polizia, del posto.
I militari hanno accertato che il giovane, al culmine di ripetute condotte persecutorie nei confronti della coppia di coniugi, dopo avere imbracciato una carabina ad aria compressa, ha esploso quattro colpi verso i pneumatici della loro autovettura ed una finestra della loro abitazione.
La carabina è stata posta sotto sequestro.
Il giovane è stato trasferito presso la casa circondariale di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria., informata dalla Stazione di Sestu.

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Si svolgerà il 5 giugno, presso la Facoltà di scienze economiche, giuridiche e politiche, Aula Arcari, in Via Sant’Ignazio 86 a Cagliari, dalle 14.00 alle 17.00, il corso dal titolo “L’economia e la politica” (precedentemente in calendario per il 29 maggio). I relatori saranno Piero Barucci (economista, ex ministro del Tesoro), Gianmario Demuro (docente di diritto costituzionale Università di Cagliari, ex assessore regionale degli Affari Generali) e Francesco Birocchi (presidente Odg Sardegna).

Ai partecipanti saranno assegnati 3 crediti.

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In una risoluzione votata oggi, i deputati europei chiedono alla Commissione di presentare una proposta legislativa per combattere le frodi sui contachilometri delle auto usate entro dodici mesi. 

«Circa il 5-12% delle auto usate vendute all’interno dei Paesi dell’UE e il 30-50% di quelle vendute oltre confine sono state manomesse», ha dichiarato il relatore Ismail Ertug (S&D, DE). «Abbiamo raggiunto un ampio accordo su questa relazione e, in particolare, sulla necessità di banche dati nazionali sui contachilometri, con scambio di dati transnazionali e un maggiore impegno dei produttori per quanto riguarda la sicurezza dei contachilometri».

«Se la Commissione trasformerà le nostre raccomandazioni in progetti di legge, potrebbe portare a un beneficio annuale di 6-9 miliardi di euro, nonché ripristinare la fiducia dei consumatori sul mercato delle auto usate, contribuendo nel contempo alla sicurezza stradale. Si tratta di una grande opportunità per dimostrare un vero valore aggiunto europeo, proteggendo i consumatori», ha aggiunto.

I deputati hanno approvato, a maggioranza qualificata (577 voti a favore, 32 contrari e 19 astensioni), un’iniziativa legislativa per chiedere nuove norme che aiutino gli acquirenti di auto usate, che dovrebbero essere in grado di verificare l’accuratezza della lettura del contachilometri indipendentemente dal Paese dell’UE in cui era precedentemente registrata. 

Secondo i deputati, la registrazione delle letture del contachilometri dovrebbe essere obbligatoria a ogni controllo tecnico periodico, a ogni ispezione, servizio, operazione di manutenzione e riparazione effettuata e a ogni altra visita di officina, a partire dalla prima immatricolazione del veicolo.

Sottolineano, inoltre, che in Belgio e nei Paesi Bassi, dove i rilevamenti sono più frequenti che altrove, le frodi sui contachilometri sono state quasi eliminate. 

I deputati chiedono alla Commissione di monitorare il modo in cui i produttori attuano le strategie di protezione dalle manomissioni richieste dalle attuali norme UE e di stabilire criteri chiari per controllare efficacemente che gli odometri siano a prova di manomissione.

La manipolazione del contachilometri dovrebbe diventare un reato penale 

Anche se la manomissione ha un impatto negativo sulla sicurezza stradale, solo sei Paesi dell’UE riconoscono la “manipolazione del contachilometri” come reato penale, dicono i deputati, e invitano tutti i paesi dell’UE a farlo.

In Italia, nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013, sono state vendute circa 2.500.000 automobili di seconda mano all’anno e si stima che il numero di autovetture manomesse vendute sul mercato italiano sia pari al 50%. Nonostante questo, l’Italia non rientra tra i Paesi europei dove vige l’obbligo di registrazione del chilometraggio durante l’esame tecnico periodico, né tra quelli dotati di regolamento specifico per la registrazione del chilometraggio.

In seguito all’approvazione della risoluzione d’iniziativa legislativa da parte del Parlamento, la Commissione dovrà presentare una proposta legislativa o giustificare il motivo per cui non intenda farlo.

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Si è svolta nei giorni scorsi al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Baja Sunajola, a Lu Bagnu Castelsardo, gestito dalla Cooperativa Sociale La Luna, la cerimonia di consegna dei diplomi nazionali CSEN di “Operatore ludicomotorio” ai giovani migranti che hanno partecipato al programma di formazione di 32 ore, inserito nel progetto “Co.Spo.Rt- Comunità di Sport per la rigenerazione dei territori”, organizzato e promosso dal CSEN e sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna, assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale.

Alla cerimonia di consegna degli attestati hanno partecipato il presidente regionale del CSEN Sardegna, Francesco Corgiolu, il consigliere regionale Roberto Desini, il presidente ed il vice presidente della Cooperativa La Luna, Antonio Sanna e Dario Piras, insieme con i docenti che si sono avvicendati nei mesi scorsi nell’attività di formazione.

Il diploma di “Operatore ludico-motorio”, valido a livello nazionale, è stato consegnato a 23 ragazze e ragazzi, che a partire dai prossimi giorni saranno coinvolti in attività educative e ludico-sportive, realizzate in collaborazione con alcuni Istituti comprensivi della provincia di Cagliari. Lo scopo principale del progetto è stato quello di realizzare una batteria di attività a servizio della seconda accoglienza, attraverso la promozione dello sport e della pratica ludico-motoria, con interventi di formazione, sostegno e tutoring, volti a incentivare anche l’autoimprenditorialità nel campo delle professioni sportive ed educative.

I ragazzi che hanno frequentato il corso di formazione, sono tutti ospitati nel centro di accoglienza, e con il conseguimento del diploma hanno acquisito le nozioni professionali che consentono loro di operare e intervenire nei vari contesti educativi, sociali e ricreativi-aggregativi. Tutti i ragazzi coinvolti fanno parte dell’Associazione Culturale Sportiva Dilettantistica e di promozione Sociale Jaama Dambè, affiliata al CSEN, interamente formata da giovani migranti, provenienti principalmente dai territori dell’africa centrale: Nigeria, Gambia, Senegal e Ghana. È l’unica APS, fondata e interamente rappresentata da cittadini e cittadine straniere extra UE, nel panorama della promozione sociale e sportiva del nostro territorio regionale, e si tratta di un’associazione nata spontaneamente all’interno del centro di accoglienza di Lu Bagnu.

«Lo sport dimostra ancora una volta di avere un grande potenziale per contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e alla creazione di nuovi posti di lavoro grazie ai suoi effetti positivi sull’inclusione sociale, sull’istruzione e sulla formazione e sulla salute pubblica», commenta il presidente regionale CSEN, Francesco Corgiolu. «Queste figure professionali che si creano con l’interazione fra sport, formazione e inclusione sociale, contribuiscono a contenere l’aumento della spesa sanitaria e per la sicurezza sociale, migliorando la salute e la produttività della popolazione e garantendo una migliore qualità della vita nella vecchiaia – sostiene il consigliere regionale Roberto Desini –. Lo sport è inoltre una pratica utile per favorire la coesione sociale, abbattendo le barriere sociali e migliorando l’occupabilità della popolazione grazie al suo impatto sull’istruzione e sulla formazione».

 

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Al fine di consentire i lavori di riparazione di una condotta idrica da parte di Abbanoa, oggi verrà interrotta l’erogazione dell’acqua nella fascia oraria dalle 14.30 alle 16.30 per le abitazioni e le attività situate nelle località Medau Su Rei e Is Gannaus.
Sarà cura di Abbanoa provvedere quanto prima ad effettuare i lavori in modo da poter consentire nuovamente e regolarmente l’erogazione idrica.