28 March, 2024
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I carabinieri della stazione di Pula, ieri hanno arrestato dopo mesi di accertamenti investigativi e di polizia giudiziaria, il pregiudicato S.Z., classe 1966, residente a Pula.

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I carabinieri della stazione di Pula, reparto dipendente dalla Compagnia CC di Cagliari, ieri hanno arrestato dopo mesi di accertamenti investigativi e di polizia giudiziaria, il pregiudicato S.Z., classe 1966, residente a Pula.
Nel corso degli anni, l’uomo era stato più volte oggetto di attività di polizia giudiziaria da parte dei carabinieri che, in diverse occasioni, avevano proceduto nei suoi confronti con svariate perquisizioni domiciliari rinvenendo spesso nella sua disponibilità sostanza stupefacente di diverso tipo, della quale il pregiudicato faceva abitualmente uso.

Dalla condotta particolarmente violenta e sovente minacciosa nei confronti di conoscenti e parenti, l’arrestato maltrattava abitualmente l’anziana madre convivente, malata e di oltre 80 anni, costringendola a vivere in un costante stato di ansia e paura, rivolgendole reiterati insulti, percosse e minacce finalizzate all’ottenimento del denaro necessario all’acquisto delle dosi di droga.

Per tali motivi, infatti, dal mese di maggio 2018 l’anziana donna era stata allontanata e portata via dalla figlia e dalla nipote che, anche a detta dei colleghi di lavoro di quest’ultima, era stata minacciata in molte occasioni dal pregiudicato in presenza di altre persone all’interno del panificio in cui lavora da anni.

Proprio a seguito del trasferimento della madre, presso la sua abitazione i militari erano intervenuti per molestie nei confronti della nipote che, mediante veri e propri atti persecutori, aveva ormai costretto in un clima di perenne e grave stato di ansia mista a paura, al punto tale da costringerla a specifiche cure e terapie mediche. In qualche occasione, dopo indicibili ingiurie rivoltele, lo stesso avrebbe persino colpito con una scarica di pugni al volto la giovane donna.

Condotta particolarmente violenta ed aggressiva anche nei confronti di altri familiari che, con diverse denunce, hanno segnalato un atteggiamento estremamente aggressivo che si rifletteva pesantemente sul loro stato d’animo, soprattutto, a seguito del trasferimento della madre, alla quale estorceva violentemente il danaro per l’acquisto della droga.
Tale aggressività, così come riferito dagli stessi assistenti sociali che da tempo lo seguivano, era sicuramente dovuta all’assunzione di stupefacenti dei quali l’uomo non riusciva più a fare a meno, riferendo addirittura di una «condizione di alterazione psico-emotiva che sfociava spesso in azioni estremamente violente».

L’arrestato non ha mai risparmiato nemmeno operatori dei servizi sociali, verso i quali compiva aggressioni ed atti intimidatori e, talvolta, ha mostrato un comportamento violento anche verso i militari dell’Arma che lo sottoponevano a controllo o lo ricevevano in caserma per la formalizzazione di atti.

Arrestato e dopo aver formalizzato gli atti, i carabinieri di Pula hanno tradotto il pregiudicato presso la casa circondariale di Uta.

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