28 April, 2024
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La trasferta odierna a Villacidro è probabilmente uno degli ultimi appelli, per la Monteponi, sulla strada di un possibile reinserimento nella lotta per il vertice, alle spalle della capolista Idolo (dirige Lorenzo Casali di Crema, assistenti di linea Nicola Mascia e Matteo Portas di Cagliari). La sconfitta di Arzana ed il successivo pareggio interno con l’Orrolese, hanno frenato la rimonta della squadra di Fabio Piras che oggi contro una delle squadre più quotate del girone, sarà prima del suo giocatore più rappresentativo, Samuele Curreli, appiedato dal giudice sportivo per due turni dopo l’espulsione rimediata sette giorni fa.

Il Cortoghiana di Marco Farci ospita la Sigma De Amicis 1979 (dirige Stefano Dore di Olbia, assistenti di linea Filippo Noschese e Nicola Atzori di Oristano), a caccia dei 3 punti che potrebbero consentirgli di continuare a coltivare il sogno di un piazzamento utile per partecipare ai playoff promozione.

Anche il Villamassargia di Titti Podda ha un impegno casalingo importante, contro il Sant’Elena Quartu (dirige Matteo Manis di Oristano, assistenti i linea Riccardo Loi e Michele Volturo di Oristano).

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Andromeda-Selargius, Buddusò Seulo 2010, Gonnosfanadiga-Arborea, Idolo-Tortolì ed Orrolese.Tonara.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Tharros ospita il Calcio Capoterra e, in caso di vittoria, metterebbe una grossa ipoteca sulla promozione finale. La prima inseguitrice, l’Atletico Narcao, ospita la Virtus Villamar e, on caso di vittoria, qualora il Calcio Capoterra dovesse perdere ad Oristano, allungherebbe il passo sulle inseguitrici.

La Fermassenti gioca sul campo del pericolante Gergei, l’Atletico Villaperuccio ospita la Freccia Parte Montis, l’Antiochense il Sadali.

Completano il programma della quinta giornata del girone di ritorno, le seguenti partite: Francesco Bellu Terralba-Nuova San Marco Cabras, Gioventù Sportiva Samassi-Santa Giusta Calcio, Libertas Barumini-Virtus San Sperate 2002.

Fabio Piras e Fabio Cau (Monteponi).

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Sabato 1° febbraio, alcuni soci del Rotary Club di Iglesias hanno tenuto una “lezione” di educazione per la prevenzione del papilloma virus agli allievi dell’IPIA di Iglesias. Si è trattato della ventesima conferenza presso le scuole della campagna di sensibilizzazione sui danni del Papilloma virus umano (HPV), iniziata dal Club di Iglesias nel 2017, dopo l’accordo fra il ministero della Salute e tutti i Rotary Club italiani, e portata avanti ogni anno dal Club di Iglesias, in particolare grazie all’opera di tre suoi soci (i dottori Giovanni Santos Chessa, Monica Mameli e Sebastiano Forteleoni).

I diversi tipi di Papilloma virus causano moltissime malattie, alcune non gravi (come i condilomi genitali di cui si hanno 250.000 casi all’anno in Europa) e altre di maggiore gravità e, se non diagnosticate in tempo, gravi e anche mortali (in Italia si riscontrano ogni anno 47.000 casi di lesioni di basso grado e 17.000 casi di lesioni precancerose del collo dell’utero e 3.700 morti all’anno per il cancro del collo dell’utero).

Il sistema più efficace per evitare di contrarre l’infezione da HPV e di trasmetterla ad altri, è la vaccinazione, che da tempio è prevista e gratuita per le ragazze, ed ora anche per i ragazzi e che non dà quasi mai inconvenienti (comunque sempre lievi). Il vaccino è molto efficace: in Australia dove la campagna di vaccinazione, gratuita, ma non obbligatoria, è iniziata nel 2012, le malattie e le morti da HPV sono diminuite di oltre il 90%.

Per questo il Rotary Club di Iglesias ha continuato a portare avanti la campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione, non solo in tutte le scuole superiori di Iglesias, ma anche con conferenze e manifestazioni pubbliche e vuole continuare a farlo anche per chi ne farà richiesta (segreteria@rotaryclubiglesias.it).

 

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Il Carbonia ha vinto la Coppa Italia di Eccellenza 2019/2020. Battuto l’Atletico Uri 1 a 0 con goal di Giuseppe Meloni, nella finalissima disputata sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano. La squadra di Andrea Marongiu ha così sfatato il tabù della Coppa che aveva sfiorato ben tre volte, tra Eccellenza e Promozione, negli ultimi 10 anni, perdendo sempre ai calci di rigore (nel 2010 in Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 e nel 2018 in Promozione con Bosa e Dorgalese (in queste ultime due occasioni con Andrea Marongiu in panchina, nella prima con Graziano Mannu). Continua, invece, il tabù dell’Atletico Uri, finalista sfortunato per la terza volta nelle ultime tre edizioni della Coppa Italia di Eccellenza regionale.

Il goal partita è arrivato al 14′ del primo tempo, autore il nuovo bomber Giuseppe Meloni che ha sfruttato con grande tempismo e precisione, con un perfetto colpo di testa, un preciso assist di Suku Kassama Sariang. L’Atletico Uri, inizialmente ha subito il colpo, poi ha reagito, in alcune fasi della partita ha anche messo in difficoltà il Carbonia, ma solo in rare occasioni è riuscito a creare seri pericoli alla difesa bianco blu, sempre fortissima nella coppia centrale formata da Federico Boi e Luigi Pinna e con un attentissimo Antonio Fortuna tra i pali, mentre dall’altra parte, nel secondo tempo il Carbonia avrebbe potuto andare in goal in più occasioni, con Giuseppe Meloni e Suku Kassama Sariang, ma ha trovato sulla sua strada un ottimo portiere.

Nel finale si è assistito ad una continua girandola di cambi, ma il risultato non è cambiato e al termine, dopo 6 minuti di recupero, in campo e in tribuna, sulla sponda biancoblu è esplosa la festa per un traguardo inseguito a lungo e, fino a questo pomeriggio, sempre mancato, mentre su quella giallorossa, inevitabilmente, è stata grande la delusione per un traguardo mancato per la terza volta, in finale, nelle ultime quattro edizioni (in precedenza aveva perso 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara).

Il capocannoniere del torneo è Samuele Curreli, con 10 reti, realizzate tutte nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini.

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C’è una grandissima attesa per la finalissima della Coppa Italia di Eccellenza di calcio, in programma questo pomeriggio, alle 15.00, sul campo in erba sintetica de Centro Federale FIGC di Sa Rodia, ad Oristano. Sulle tribune è previsto il tutto esaurito con ampie rappresentanze in arrivo da Carbonia e Uri al seguito delle due squadre protagoniste.

La partita verrà diretta da Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Riccardo Loi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari.

Le due squadre, protagoniste in campionato, il Carbonia di Andrea Marongiu capolista solitario con un punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese, l’Atletico Uri di Massimiliano Paba risalito al sesto posto dopo un incerto avvio di stagione, puntano al successo in Coppa Italia che finora è sempre sfuggito loro in sfortunate finali.

Il capocannoniere della Coppa Italia è Samuele Curreli, autore di ben 10 goal in 6 partite (realizzati tutti nelle prime quattro), che come è noto non sarà protagonista della finale, perché alla vigilia di Natale, è tornato alla Monteponi, nel girone A del campionato di Promozione regionale.

Il Carbonia ha raggiunto la finalissima dieci anni fa, perdendola 5 a 4 ai calci di rigore, il 10 febbraio 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio con Chicco Trogu; ha raggiunto e perso altre due finali nella Coppa Italia di Promozione, nel 2016 e 2018, contro Bosa e Dorgalese (sia ai tempi regolamentari sia a quelli supplementari, terminò in parità: 1 a 1 con il Bosa – goal di Stefano Demontis, 3 a 3 con la Dorgalese, dopo il 3 a 1 del primo tempo – goal di Claudio Cogotti, Lorenzo Loi e Simone Giovagnoli).

L’Atletico Uri è approdato in finale per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Ha perso le prime due di misura, rispettivamente 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara.

La squadra che riuscirà a sollevare la Coppa al cielo, affronterà i laziali del Real Monterotondo Scalo nel primo turno delle finali nazionali. La squadra laziale ha conquistato la Coppa, superando di misura il Villalba Ocres Moca, per 2 a 1.

 

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Italia Nostra Sardegna solleva dubbi sullo “scrupoloso rispetto delle norme” da parte della RWM.

«Abbiamo letto in questi giorni delle preoccupazioni dei sindaci di Dosmunovas e Iglesias per l’eventuale calo occupazionale derivante dall’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Cagliari nei confronti della RWM, la fabbrica di bombe che opera nei loro territori. Non ne comprendiamo davvero le motivazioni, perché se fossero vere le loro certezze in merito alla legittimità delle numerose autorizzazioni rilasciate, non ci sarebbe alcun motivo per allarmarsi. Anzi, sarebbe una buona occasione per tacitare quanti sostengono il contrario – si legge in una nota di Italia Nostra Sardegna -. Se però tra le decine e decine di autorizzazioni rilasciate dai tanti enti, non tutto risultasse in regola, dovrebbero essere i primi a richiedere il rispetto della legalità nei propri territori. A meno che non si parta dal presupposto che i posti di lavoro nella fabbricazione di ordigni bellici possano godere di una sorta di zona franca dove le norme europee, italiane e quelle regionali, potrebbero anche essere disattese. Ma noi questo non possiamo neppure pensarlo, visto che abbiamo a che fare con pubblici amministratori, autorità sanitarie locali e responsabili della pubblica sicurezza in qualità di ufficiali di governo.»

«Abbiamo anche letto le tranquillizzanti dichiarazioni dell’amministratore delegato della RWM Italia che garantisce sullo “scrupoloso rispetto delle norme” da parte della società in Sardegna – prosegue la nota di Italia Nostra Sardegna -. Lo confermerebbe il fatto che i funzionari della procura che hanno visitato lo stabilimento lo scorso dicembre non hanno sequestrato i lavori di ampliamento! Non se ne capisce il nesso visto che gli eventuali reati andranno trovati spulciando tra le carte degli uffici autorizzatori piuttosto che sotto gli impressionanti scavi e trincee che hanno stravolto per sempre quei territori. Proprio per tranquillizzare amministratori e lavoratori, pensiamo che compito della magistratura sia quello di fare luce su eventuali lati oscuri nell’iter seguito per il rilascio delle autorizzazioni. Il prossimo primo aprile il TAR Sardegna si dovrà pronunciare sulle numerose eccezioni di illegittimità (per l’esattezza 14) sollevate da Italia Nostra a da altre Associazioni, Comitati, e Sindacati di base. Molte di queste presunte illegittimità potrebbero avere anche una certa rilevanza penale.»

«Sappiamo che l’ampliamento dello stabilimento ha ricevuto numerose autorizzazioni dal comune di Iglesias, ma anche dai vari enti preposti alla tutela del territorio, del paesaggio, della salute, dell’ambiente e della stessa sicurezza, etc… ed è proprio perché si faccia piena chiarezza sulla legittimità di queste numerose autorizzazioni che abbiamo chiesto al TAR di pronunciarsi e alla magistratura di verificare la sussistenza di eventuali reati», conclude la nota di Italia Nostra Sardegna.

 

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A Carbonia ha vissuto una delle tappe della sua lunga carriera da calciatore e a Carbonia è tornato, quattro anni fa, da allenatore, per guidare la squadra biancoblu nel campionato di Promozione regionale. Tre stagioni consecutive da protagonista, una promozione sfiorata e due Coppe sfumate soltanto ai calci di rigore, contro Bosa e Dorgalese.

La prima esperienza di Andrea Marongiu alla guida del Carbonia si è conclusa nell’estate del 2018, quando la società biancoblu decise di cambiare, affidando la panchina all’esordiente Fabio Piras. Lui ci rimase male, ma accettò la decisione, perché in fondo il calcio è così, è fatto di gioie e delusioni e queste ultime, spesso, formano più delle vittorie.

Poco più di un anno fa, dopo alcuni mesi alla finestra, Andrea Marongiu ha deciso di ricominciare accettando una “sfida impossibile”, la panchina della Monteponi, ultima in classifica in Promozione, con soli 2 punti dopo 9 giornate di campionato. Il presidente Giorgio Ciccu gli ha messo tra le mani una squadra quasi interamente rinnovata rispetto a quella che aveva iniziato la stagione con Andrea Marras, con un punta di diamante, Samuele Curreli, e lui, dopo una titubanza iniziale, determinata da una breve di transizione tra vecchio e nuovo organico e da un calendario “impossibile” (Orrolese in casa, Carbonia in trasferta e San Marco Assemini ’80 in casa, nelle quali ha raccolto solo un punto, nelle battute finali del derby con il Carbonia), ha confezionato un’impresa straordinaria e quasi irripetibile, rimontando posizione su posizione fino al quarto posto finale, con il sostanzioso contributo dei 19 goal di Samuele Curreli.

La scorsa estate, a Iglesias, è arrivato il divorzio e, di lì a poco, è maturato il “ritorno di fiamma” con il Carbonia. La società biancoblu ha acquisito il titolo per l’iscrizione al campionato di Eccellenza, sfiorato sul campo, attraverso la fusione con il Samassi, e ha progettato una stagione da protagonista, con una campagna acquisti di grande qualità. E per guidare la squadra in questa nuova avventura, ha “riportato a casa” lui, Andrea Marongiu che, a 50 anni, ha ritrovato ciò si era visto sfuggire poco più di un anno prima, impreziosito…dalla categoria superiore e da un organico di primissima qualità.

La scelta della società guidata da Carlo Foti è stata accolta positivamente dai più, per i risultati e, soprattutto, la qualità del lavoro svolto nella prima esperienza durata tre anni, ma non sono mancati gli scettici, che facevano leva sul fatto che Andrea Marongiu fosse all’esordio sulla panchina di una squadra di Eccellenza, peraltro costruita per una stagione di primissimo piano.

Il campo ha fin qui fugato ogni dubbio! Il Carbonia è primo in classifica in campionato, con 1 punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese. E sabato 8 febbraio, ad Oristano, si gioca la Coppa Italia con l’Atletico Uri di Massimiliano Paba (battuta all’andata in campionato, con goal di Luca Organa, Samuele Curreli e Mattia Cordeddu), traguardo raggiunto con un percorso straordinario, fatto di cinque vittorie ed un pareggio, venti goal segnati e quattro goal subiti, il capocannoniere della manifestazione Samuele Curreli, con ben dieci reti (realizzate nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini).

L’Atletico Uri non è sicuramente un avversario facile. Andrea Marongiu lo sa e tiene tutti in guardia. «Non sarà facile – ha detto più volte il tecnico di Gonnesa – ma questa volta la Coppa vogliamo portarcela a casa.»

Il Carbonia ha un conto aperto con la Coppa Italia, sfiorata tre volte, una in Eccellenza e due in Promozione, negli ultimi dieci anni. E le ultime due Andrea Marongiu le ha vissute in panchina, con il Bosa nel 2016 e la Dorgalese nel 2018 (in Eccellenza, nel 2010, in panchina c’era Graziano Mannu). Tutte perse ai calci di rigore. Ma anche l’Atletico Uri ha un conto aperto con la Coppa Italia, perché ha giocato due finali, entrambe perse, 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara, nelle ultime tre stagioni.

Sabato 8 febbraio, nel tardo pomeriggio, una delle due, tra Carbonia ed Atletico Uri, sfaterà il tabù e festeggerà alzando la Coppa al cielo. Andrea Marongiu, stanotte, sognerà che a farlo sarà il suo capitano, Marcello Angheleddu. A volte…i sogni si avverano…

Giampaolo Cirronis

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I volontari del Servizio civile – Progetto G.I.O.I.A. presenteranno alla cittadinanza il frutto del loro impegno, durato un anno, nell’ambito del settore delle Politiche sociali di Sant’Antioco. L’evento, organizzato dall’assessorato delle Politiche sociali, si terrà mercoledì 12 febbraio 2020 dalle 16.30 presso l’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco, in Piazzetta Italo Diana, 1. All’incontro saranno presenti il sindaco Ignazio Locci, l’assessore delle Politiche sociali, Eleonora Spiga, la responsabile del Servizio Politiche sociali, Antonella Serrenti, il direttore del Servizio Coesione sociale, Antonia Cuccu.

L’obiettivo dell’incontro è incentrato sulla restituzione alla comunità del lavoro svolto durante l’intero anno, a partire dalla presa in carica delle istanze presentate dai cittadini che si rivolgono agli Uffici sociali (in riferimento alle varie aree d’intervento), fino alla presentazione della Carta dei servizi, documento innovativo redatto dai 4 giovani volontari del progetto G.I.O.I.A..

Il Servizio civile è la scelta volontaria di dedicare un intero anno della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.

Il Servizio civile rappresenta una importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale per i giovani, che sono un’indispensabile e vitale risorsa per il progresso culturale, sociale ed economico del Paese.

Da domenica 9 febbraio (apertura alle 9.30), la Sardegna sarà protagonista della 40ª Borsa internazionale del Turismo di Milano, in programma fino a martedì 11 febbraio a Fieramilanocity.

Lo ‘spazio Sardegna’ (padiglione 3), realizzato in collaborazione con UnionCamere, si estende per 573 metri quadrati, circa 100 mq in più degli anni scorsi, con 57 espositori di vari settori, dal ricettivo ai servizi, dal turismo attivo ai consorzi turistici, su oltre 1.100 espositori totali: «Considerata l’importanza che la Bit rappresenta nello scenario del mercato turistico internazionale, abbiamo deciso di ampliare gli spazi dedicati all’esposizione del prodotto Sardegna – ha spiegato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa -. Sostenibilità e identità sono alcuni dei temi su cui è incentrata la presenza della Sardegna per promuovere i punti di forza della sua offerta, con l’obiettivo di attrarre nuovi segmenti di mercato.»

Lo spazio, come già sperimentato nelle precedenti fiere del 2020 (Stoccarda, Vienna e Madrid), sarà caratterizzato da grandi schermi che trasmetteranno alcune immagini della Sardegna, inedite ed appositamente realizzate per la Bit 2020. In particolare, per la prima volta, nello stand della Sardegna ci saranno alcuni schermi in 3D che consentiranno di visitare alcune delle più belle spiagge della Sardegna in modalità ‘immersiva’ (tecnologia che consente di essere ‘avvolti e catturati’ nelle immagini).

«Come per ‘Artigiano in Fiera’, anche questa volta abbiamo posto grande attenzione all’ambiente – ha aggiunto l’assessore Gianni Chessa -. Perciò, i materiali sono ancora una volta ecosostenibili: per esempio, il pavimento sarà in sughero, alcune decorazioni saranno realizzate in canvas (stoffa), il consumo energetico ridotto grazie all’utilizzo di led a basso impatto e ci saranno elementi strutturali con la funzione di preservare la qualità dell’ambiente, purificando l’aria e riducendo i rumori.»

Durante la giornata di domenica 9 (chiusura alle 18.00), con ingresso libero per il pubblico, ci saranno diversi momenti di animazione, curati dalla Fondazione “Maria Carta”: musica, ballo sardo e canti tradizionali, presentati da una breve illustrazione introduttiva del giornalista Giacomo Serreli. Si esibiranno una giovane suonatrice di launeddas, Gloria Woutina Atzei, e l’organettista Vanni Masala; il gruppo ‘Cuncordu e Tenore’ di Orosei nel canto a tenore, riconosciuto ‘patrimonio dell’umanità dall’Unesco’ e tre coppie di ballerini coi costumi tradizionali, accompagnati dagli strumenti tipici sardi (oltre a launeddas ed organetto, sulittu, trunfa, triangulu, tamburello).

Lunedì 10 e martedì 11 febbraio, invece, saranno giornate riservate ai professionisti del settore turistico con un fitto calendario di incontri commerciali con compratori italiani e stranieri: più di 600 provenienti da 65 paesi, in particolare Usa, India, Russia, Argentina, Brasile, Sud Africa.

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Il segretario regionale PD Emanuele Cani esprime solidarietà alla candidata a sindaco di Musei Piera Bua, vittima di insulti.
«Quanto è accaduto alla candidata a sindaco di Musei Piera Bua va condannato in maniera ferma. Non è pensabile che ancora oggi possano registrarsi episodi come questo. Insulti e minacce sessiste contro chi cerca di impegnarsi per il bene della collettività. Il Pd manifesta sostegno e vicinanza alla candidata con l’auspicio che le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine facciano chiarezza al più presto.»

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Lo scorso 31 gennaio si è svolto il primo confronto, in un seduta del Consiglio comunale aperto, a Carloforte, sulle potenzialità ed i limiti dell’Area Marina Protetta Isola di San Pietro.

«La maggioranza consiliare – spiega il sindaco, Salvatore Puggioni – ha sottolineato il proprio impegno a favore della tutela ambientale e dello sviluppo turistico, fondato sull’ambiente. E’ con questa consapevolezza che vogliamo approfondire quali vantaggi e quali svantaggi posa portare l’Area Marina Protetta. In questo quadro – aggiunge il sindaco di Carloforte -, siamo convinti che un’innovazione di così grande portata possa funzionare solo se si avrà il favore della maggioranza della cittadinanza e, per questa ragione, insieme alla minoranza, abbiamo individuato nel referendum lo strumento giusto. Naturalmente, metteremo i cittadini nelle condizioni di esprimersi a ragion veduta, quando avremo maggiori informazioni sulle caratteristiche dell’eventuale Area Marina Protetta Isola di San Pietro.»

«Avremo tempo per discutere, informarci, fornire idee. Facciamolo civilmente, senza pregiudizi, lasciando fuori qualunque tipo di strumentalizzazione. Il futuro di Carloforte vale di più – rimarca Salvatore Puggioni -. Da parte nostra, non accetteremo un’applicazione standard del modello Area Marina Protetta. Siamo sicuri che saranno considerate le nostre peculiarità e, in ogni caso, noi ci batteremo perché ciò avvenga.»

«Il prossimo passo sarà un incontro che avremo al Ministero il 12 febbraio insieme alla Provincia ed alla Regione – conclude il sindaco di Carloforte -, in quella sede presenterò al Ministro le nostre esigenze e chiederò, al fine di garantire democraticamente la massima concertazione e condivisione di una scelta così importante per la nostra Comunità, un tempo congruo essenziale al fine di consentire a tutti i necessari approfondimenti.»