4 May, 2024
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Si conoscerà domani pomeriggio, al più tardi giovedì, l’esito dei circa 200 tamponi eseguiti oggi allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, ai calciatori del Carbonia e del Villamassargia, e a diverse decine di persone che nei giorni scorsi sono entrate in contatto con le due squadre, dopo che è stato accertato un caso di positività tra i calciatori del Villamassargia. Il coinvolgimento dei calciatori del Carbonia è scaturito dal fatto che mercoledì scorso, 2 settembre, le due squadre si sono affrontare in una partita amichevole disputata al Comunale di Villamassargia, alla quale ha preso parte il calciatore del Villamassargia poi risultato positivo al Covid-19.

Il Servizio di Igiene pubblica della ASSL di Carbonia ha eseguito i tamponi in una postazione volante creata in via Stazione, di fronte allo Stadio Comunale, dove le persone interessate sono transitate all’interno delle loro auto, secondo un metodo ormai collaudato, finalizzato a contenere quanto più possibile un’eventuale trasmissione del virus.

La procedura prevede che, qualora uno o più calciatori dovessero risultare positivi al Covid-19, verrebbero isolati dagli altri che, se negativi, potrebbero riprendere regolarmente gli allenamenti, in preparazione dei primi impegni ufficiali stagionali. Qualora dovessero risultare positive persone esterne alle due squadre sottoposte a tampone stamane, verrebbero ugualmente isolate e si procederebbe alla mappatura di tutti i contatti per verificare eventuali ulteriori contagi.

I calciatori delle due squadre restano in isolamento fiduciario in attesa di conoscere l’esito dei tamponi che vengono processati a Cagliari.

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Il Consiglio comunale di Cagliari ha dato il via libera al progetto per la riqualificazione dell’ex ospedale Marino.

«Per anniha dichiarato il sindaco, Paolo Truzzuci hanno detto che la “Colonia Dux” di Ubaldo Badas, l’ex Ospedale Marino, doveva essere una clinica, una classica residenza sanitaria. Insomma, l’unica struttura con vocazione “turistica”, sulla spiaggia del Poetto, aveva tutt’altra destinazione.»
«Non solo, abbiamo anche previsto che tutto il compendio che comprende anche l’Ippodromo e l’attuale Ospedale Marino abbia una destinazione turistico-ricettiva. È il nostro progetto ed intendiamo portarlo avanti con determinazione ha concluso il primo cittadino -. Siamo certi, inoltre, che a breve la Regione, proprietaria del complesso, procederà all’indizione della gara per individuare un progetto di riqualificazione in chiave turistica dell’ex Ospedale.»

Antonio Caria

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Venerdì 4 settembre si è chiusa a Carbonia, presso l’Arena Mirastelle, la stagione di prosa Cedac con lo spettacolo “Frammenti di tempo”, regia di Monica Porcedda, musiche originali eseguite dal vivo da Gavino Murgia, con gli attori Luciano Sulas, Mariella Mannai, Lucia Longu, Rosanna Sulas e la stessa Monica Porcedda, produzione La Cernita Teatro.
Tra suoni ancestrali e innovazione musicale, Gavino Murgia ha guidato un viaggio dedicato alla nostra isola, attraverso la poesia di Giulio Angioni, antropologo e scrittore, e la prosa di Primo Levi al suo esordio letterario.
Protagonista della serata, è stata la lingua sarda, «la sola lingua in cui avrei potuto scrivere le mie poesie», così come affermò lo stesso Giulio Angioni, al quale la compagnia ha voluto rendere omaggio, proponendo l’interpretazione di alcuni canti contenuti all’interno del poema bilingue “Tempus”, pubblicato dalla Cuec nel 2008. La narrazione dei canti cattura, poiché si svolge dentro una natura ancora abitata dai suoi cicli, il mondo del lavoro e della festa, dell’apprendere e del gioco, la bellezza delle donne e l’amore, il potere e la povertà, il tradimento e la guerra che ci è occorsa e, infine, il morire. “Tempus” è tempo, il tempo che abita la mente, “perché la mente è luogo di fantasmi”, di cose che sono e di cose che non sono, nel fare e disfare del tempo.
A Primo Levi, è stato dedicata invece la lettura del racconto “Piombo”, contenuto ne “Il sistema periodico”, edito da Einaudi nel 1975: ventun racconti, di realtà o di pura fantasia, che portano ciascuno il nome di un elemento della tavola periodica. È un “insolito” Primo Levi colui che emerge da questa raccolta. La compagnia ha scelto di rendergli omaggio con la lettura di “Piombo”, racconto centrato sulla figura di Rodmund, discendente di una famiglia di lavoratori del piombo. Uomo d’ingegno e grande viaggiatore, dal Nord Europa Rodmund raggiungerà la mitica Ichnusa, terra di roccia e di vento, per poi fondare un villaggio nei pressi del rio delle api selvatiche, il paese di Bacu Abis. Come nasca l’amore tra Primo Levi e la Sardegna è ancor oggetto di studio. Soprattutto, l’ultimo paragrafo di “Piombo” lascia stupiti, considerando che la miniere di Bacu Abis – nel momento in cui Primp Levi scrisse il racconto – non era ancora noto come sito di estrazione mineraria.
«Ciò che affascina in questo raccontodice Monica Porcedda non è soltanto il mistero che avvolge la citazione di Bacu Abis, ma la stesso piombo che il chimico-scrittore trasforma in metafora della vita. Il piombo, metallo pesante, metallo della morte, stanco di trasformarsi e che non si vuole trasformare più. È una condizione che richiama quella del nostro territorioconclude Monica Porcedda – in cui ci vuole davvero una grande determinazione per non cadere nello sconforto e nella totale mancanza di fiducia verso il futuro.»
 

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La squadra di pronto intervento “5A” dei vigili del fuoco del distaccamento di Iglesias, è intervenuta questa mattina nel centro abitato del comune di Iglesias tra via Genova e via Venezia, per l’incendio di un’autovettura in transito, gli occupanti si sono accorti in tempo che dal vano motore fuoriusciva del fumo dal vano motore e sono scesi in tempo dal veicolo mettendosi in sicurezza e chiamando il numero di emergenza 115. 

Gli operatori vigili del fuoco hanno delimitato l’area e con un APS hanno provveduto ad effettuare le operazioni spegnimento e di messa in sicurezza della sede stradale e dell’area circostante, evitando la propagazione delle fiamme all’intero veicolo.
Nessuna persona è rimasta coinvolta.
I vigili del fuoco hanno avviato gli accertamenti per stabilire le cause del rogo, dovute probabilmente ad un problema elettrico o meccanico.

«Il no del ministero dello sviluppo economico al progetto della dorsale del metano in Sardegna è un esempio chiaro ed evidente del fatto che la Sardegna deve essere padrona del proprio destino e non possa sottostare passivamente alle scelte del governo nazionale.»

Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale del gruppo Cambiamo! UDC Antonello Peru, immediatamente dopo la lettura del testo di conversione del decreto legge Semplificazione che in uno dei suoi articoli, contempla la metanizzazione dell’isola.

«Il contenuto del comma dedicato al processo di metanizzazioneprosegue Antonello Peru – è stato sin dalla prima stesura, confuso, dilatorio e in contrasto con quanto, faticosamente, lo scorso anno era stato condiviso con il governo, grazie al lavoro della Giunta Regionale, sul tema in questione nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). È stimato in 400 milioni di euro all’anno il costo dell’assenza del metano in Sardegna. L’obiettivo e lo scopo del percorso intrapreso dal governo Solinas, è quello di consentire da subito ai sardi di pagare per l’energia costi uguali a quelli sostenuti nel resto del Paese. L’infrastruttura di rete inoltre sarebbe ancora più indispensabile proiettata nel lungo periodo per accogliere l’idrogeno.»

«Cambiano però i governi, cambiano purtroppo le strategie e nonostante sia proprio di queste settimane il via libera alla prima parte della dorsale, nei giorni scorsi, la maggioranza attualmente al governo si è spaccata sugli emendamenti al Decreto Semplificazionirimarca Antonello Peru -. Un fatto che in realtà più che semplificare complica notevolmente l’avvio dell’opera. E fa impressione vedere come il parere negativo del Mise riguardi emendamenti presentati dai partiti in forza della attuale maggioranza. In mezzo, come sempre c’è la Sardegna, costretta ad essere tagliata fuori da scelte decisive per il suo futuro economico e per lo sviluppo delle aziende che operano nell’isola. Bene ha fatto per questo il presidente Christian Solinas a richiamare il governo al rispetto degli accordi assunti e a denunciare l’ennesimo atto che nega il diritto all’autodeterminazione dei sardi.»

«Quando parlo della Riforma degli Enti locali che stiamo approvando in consiglio regionale dico sempre anche in giorni che deve essere l’avvio di quella che chiamo la nuova questione sarda. E parto proprio da fatti e da esempi come questo. Iniziamo dalla riorganizzazione istituzionale della nostra regione per dare maggiore potere ai territoriconclude Antonello Peru -. Iniziamo a dare un senso reale ai principi di sussidiarietà e avviamo un processo che poi deve portare ad una riforma in senso federalista, unica indispensabile via per non subire più un accentramento dei poteri dello Stato che continua a penalizzarci e a danneggiarci».

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«La Sardegna si deve porre un obiettivo ambizioso: con coraggio e determinazione deve candidarsi come Regione pilota per accogliere l’idrogeno come combustibile del futuro mettendosi per la prima volta al passo degli standard europei». Lo sostiene il segretario generale della Uiltec Sardegna, Pierluigi Loi a proposito del dibattito sul futuro energetico della Sardegna e del diniego da parte del Mise alla realizzazione del piano di metanizzazione dell’isola.

«Se la Sardegna perderà il prezioso treno del metano non riuscirà ad arrivare alla prossima stazione dal quale partirà l’unico treno veloce dell’idrogeno – evidenzia il segretario della Uiltec Sardegna -. Oggi il destino occupazionale delle due centrali sarde (Fiumesanto e Portoscuso) è appeso ad un filo, mentre Ep ed Enel attendono le determinazioni governative per mettere in campo eventuali investimenti di riconversione e mentre il comparto industriale sardo continua a subire l’handicap energetico non essendo appetibile per nuove realtà industriali: la conseguenza è che la nostra isola continua a rimanere sempre più isolata a livello infrastrutturale, industriale e occupazionale

«Se si vuole avere una visione di insieme ed europeista è necessario avere il coraggio e la lungimiranza di osservare come gli altri paesi dell’Europa stanno attuando le proprie politiche in materia energetica e, nello specifico, la loro visione sulla delicatissima fase della transizione energeticaevidenzia Pierluigi Loi -. La Germania e la Francia hanno infatti già individuato nell’idrogeno l’elemento fondamentale per realizzare una concreta e competitiva transizione energetica. La Germania ha deciso di investire sull’idrogeno quasi un quinto delle risorse di stimolo all’economia messe a sua disposizione dal Recovery Fund europeo. Sette miliardi di euro supporteranno la propria industria dell’idrogeno e la realizzazione di 5.000 MW di impianti di elettrolisi entro il 2030. Ad iniziare dal sito di Duisburg della Thyssenkrupp, il più grande sito di produzione integrata di acciaio d’Europa che si pone l’obiettivo di ridurre le sue emissioni di CO2 del 30% entro il 2030. Anche la Francia sceglie di guardare lontano e punta su una rivoluzione verde dedicando 30 miliardi all’efficientamento energetico, alla ricerca e all’innovazione, a cominciare dalla produzione di batterie elettriche o all’utilizzo dell’idrogeno nel campo dell’automotive.»

«Mentre i nostri vicini di casa mettono in atto idee concrete, in Italia continuiamo inesorabilmente a dividerci “ideologicamente” fra guelfi e ghibellini per qualsiasi parere di prospettiva lasciando che il volere ideologico di pochi possa contrastare processi innovativi e di prospettiva tecnicamente e validamente realizzabili. L’Italia viaggia strutturalmente al suo interno a tre velocità differenti, rendendo le regioni sempre più deboli, meno competitive, lontane da quegli standard infrastrutturali europei così futuristici e non raggiungili, con la conseguenza che il paese si stia inesorabilmente spaccando sotto i colpi dell’antidecisionismo – conclude Pierluigi Loi -. Uno degli esempi più lampanti è il trentennale arrivo del metano in Sardegna il quale vede oggi, da una parte, il sindacato confederale unito, la Regione Sardegna, il mondo imprenditoriale sardo, metà della maggioranza del Governo nazionale convinti dell’utilità della dorsale come veicolo per poter convogliare il metano a tutti i cittadini sardi. Contrari, invece, quella parte di Governo che fa riferimento al Ministero dello Sviluppo economico, che con troppa faciloneria e arroganza non considera il parere univoco di un’isola che sostiene uno sviluppo sostenibile che passi per il metano e la sua dorsale.»

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«Sono lieta di comunicare ai miei sostenitori, ma anche ai (pochi) detrattori che mi contrastano per interessi personali, che a seguito del reclamo da me proposto avverso il provvedimento di sospensione, il Comitato di Garanzia del M5S ha fatto decadere la sanzione non confermandola nei previsti termini statutari. Con essa è decaduto l’intero procedimento disciplinare a mio carico.»

Lo scrive, in una nota, Carla Cuccu, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

«Preciso, per i meno informati, che il provvedimento disciplinare non era neanche provvisoriamente esecutivoaggiunge Carla Cuccu -. Ringrazio il M5S per questa equa soluzione e rinnovo l’esortazione a tutti i sostenitori del Movimento a lavorare uniti per il bene comune della Sardegna e
per rafforzare  l’azione di attuazione del programma del M5S.»

«Con gli amici avvocati, tra cui Patrizio Rovelli, stiamo valutando le azioni da esperire in tutela della mia dignità personale, professionale e politica. E per comprendere come mai persone esterne al Collegio dei probiviri, e segnatamente la capogruppo in Consiglio regionale della Sardegna conclude Carla Cuccu -, abbiano potuto avere conoscenza del provvedimento collegiale e per quale motivo ne abbiano dato notizia alla stampa, stante il divieto di divulgazione per previsione statutaria degli atti interni.»

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La consigliera regionale Elena Fancello, ex Movimento Cinque Stelle e ora al Gruppo Misto, ha aderito al Partito Sardo d’Azione. Ad annunciare l’ingresso nel partito sono stati gli stessi Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta, Stefano Schirru e Fabio Usai.
«I consiglieri esprimono grande soddisfazione per il nuovo ingresso, la scelta effettuata dell’onorevole Fancello, infatti, è stata accolta con grande entusiasmo. Lo spessore politico e umano che caratterizza l’on. Fancello – aggiungono i consiglieri sardisti – apporterà un importante contributo all’azione politica della maggioranza e di tutto il Consiglio regionale.»
Antonio Caria

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Sono 51 i nuovi casi di positività al Coronavirus accertati in Sardegna nelle ultime 24 ore, 46 da attività di screening e 5 da sospetto diagnostico. Salgono a 2.615 i casi dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 136.

In totale sono stati eseguiti 149.370 tamponi, con un incremento di 1.352 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono 48 i pazienti ricoverati in ospedale (+2 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti (10) attualmente in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.135. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.280 pazienti guariti, più altri 6 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 2.615 casi positivi complessivamente accertati, 447 (+2) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 258 (+6) nel Sud Sardegna, 120 (+1) a Oristano, 205 (+6) a Nuoro, 1.585 (+36) a Sassari.