25 December, 2025
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Nella giornata di ieri – 24 maggio – 91 studentesse e studenti dell’Istituto
Comprensivo Statale “F. Meloni” di Domusnovas, delle 6 classi della Scuola
Primaria di via Monti, hanno fatto visita all’Ufficio
Circondariale Marittimo di Portoscuso per un incontro didattico-formativo
inerente la “giornata del mare e della cultura marinara”.
Questa giornata, istituita nel 2017 attraverso una specifica integrazione del
Codice della nautica da diporto, vede la Guardia Costiera impegnata
nell’obiettivo di promuovere e sviluppare presso gli Istituti scolastici di ogni
ordine e grado la cultura del mare, intesa come risorsa di grande valore
culturale, scientifico, ricreativo ed economico. Di qui, la promozione di
iniziative formative e divulgative per diffonderne la conoscenza, al fianco
della scuola che accompagna i giovani nella loro crescita, educandoli al
rispetto, esteso, in questo caso, anche a quello del bene-mare.
Nel corso della mattinata le ragazze ed i ragazzi hanno avuto la possibilità
di vedere da vicino una motovedetta della Guardia Costiera, le dotazioni di
soccorso utilizzate per portare a termine i salvataggi ed una zattera di
salvataggio autogonfiabile completa di tutti gli equipaggiamenti di
sopravvivenza. Per meglio far comprendere alle alunne ed agli alunni il
lavoro quotidianamente svolto dagli 11mila militari del Corpo delle
Capitanerie di Porto – Guardia Costiera lungo gli oltre 8mila chilometri di
coste nazionali, è stato presentato un video relativo a tutte le attività
Istituzionali svolte: dalla ricerca e soccorso alla sicurezza della navigazione,
dal controllo delle attività di pesca all’attività amministrativa. Un focus
particolare è stato posto sulle competenze ambientali della Guardia
Costiera, sensibilizzando i “visitatori” sull’importanza della conservazione e
della valorizzazione del nostro bel mare.
In tale ambito è stato chiesto il supporto dei giovani per informare i loro
amici, parenti e conoscenti circa il grave impatto che taluni comportamenti
hanno sull’ambiente marino e costiero: NO ai furti di sabbia e conchiglie
come souvenir delle vacanze e NO all’abbandono dei rifiuti in spiaggia!
Non sono mancate le raccomandazioni, in considerazione dell’inizio della
stagione balneare, alla massima prudenza in acqua, per bagni sicuri tutta
l’estate.
La giornata si è conclusa con una foto ricordo, per “incorniciare” nella
memoria delle alunne e degli alunni questa bella esperienza vissuta con la
Guardia Costiera che, come ha detto la docente responsabile dell’attività
“resterà un bel ricordo, oltre ad essere stato un momento di apprendimento
di cui faranno tesoro”.

 

Continuano senza sosta gli sbarchi di migranti sulle coste della Sardegna sud occidentale. Ieri, a Pula sulla strada statale 195, all’altezza del km 40, in località Lungomare Santa Margherita, i carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto un natante in vetroresina della lunghezza di metri 6,5 con motore Evinrude da 25 cavalli, con a bordo 12 taniche di plastica da 20 litri vuote e 5 giubbotti salvagente. L’imbarcazione in oggetto è stata presumibilmente utilizzata da 12 cittadini tunisini in occasione dello sbarco avvenuto poco prima. Il natante è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziale al responsabile del Porto Cala Verde di Pula.

Un murale dedicato a Don Giovanni Diaz, nella piazza Santa Rita di Medadeddu, frazione di Carbonia. Così l’associazione Senso Comune di Carbonia, insieme agli artisti Ielmo Cara e Stefano Masili, ha voluto omaggiare una figura tra le più amate della città di Carbonia per il suo costante ed irreprensibile impegno verso gli altri.

Ricordiamo Don Giovanni Diaz, con l’articolo dell’indimenticabile Don Amilcare Gambella, ed il ricordo dell’Amministrazione comunale di Carbonia, pubblicati nel n° 222 de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”.

Don Diaz ci ha “lasciato”… una grande eredità

La notizia della morte di don Giovanni Diaz è arrivata improvvisa e con grande velocità!

Con il tam tam discreto ed efficace che risuona nel mondo della carità, si è diffusa, portando il dolore del vuoto in quei molti cuori che hanno sempre avuto da Lui sostegno e cura.

Le opere da Lui realizzate dal 1965, data del suo arrivo in città e nel territorio, sono sotto gli occhi di tutti e testimoniano la sua creatività, il suo coraggio, la sua caparbietà nella solitudine, sostenuta dalla Grazia di Dio che non fa vacillare la Speranza, che fa maturare e raggiungere gli obiettivi del cuore.

Sono anche testimonianza di come, dietro quel suo aspetto a prima vista “distaccatamente serio e quasi severo”, brillava una capacità abile e efficace nel coinvolgere le persone avvicinate, tanto da farle diventare protagoniste nei progetti che a macchia d’olio, in una benefica reazione a catena, producono quei frutti di bontà solidale, in quel mondo di povertà ed emarginazione che circonda, ma non riesce a interpellare il perbenismo di tanti.

Il compianto Paolo VI in più di un’occasione ha affermato che il mondo di oggi non ha bisogno di maestri, ma di testimoni, ebbene don Diaz ha saputo incarnare la duplice identità del maestro e del testimone, con quella discrezionalità, spesso silenziosa, ma efficacemente trainante, di chi si rimbocca le maniche, senza paura di contaminazione e di sporcarsi, in modo da essere e rimanere sacerdote oltre il velo del tempio.

Una bella Pastorale che non si apprende solo sui libri, ma si verifica sul campo d’azione, quella Pastorale dell’accoglienza incondizionata, che punta sulla condivisione, la sola capace di costruire la comunità.

«Non si può restare passivi e tanto meno impassibili di fronte alle sofferenze degli altri» (ag) affermano e ribadiscono a piena voce le iniziative da tutti conosciute, tanto da renderne superfluo, anche se doveroso un elenco, l’hanno visto promotore, nuovo “re Mida” nella carità locale, in quanto trasformava in oro il deserto che tutti rileviamo, riscattando i diseredati dall’abbruttimento in cui la vita talora spinge togliendo dignità.

Credo possa far piacere conoscere l’espressione di quel giovane padre che di fronte al sacerdote chiede al figlio “Lo sai chi è questo signore?” «è don Diaz!» dice subito il ragazzo felice di rispondere esattamente alla domanda…«No, Lui è mio babbo, perché devo tutto solo a lui!»

Portare qualcuno ad essere riconoscente indica di per sé l’intenso e profondo lavorio che si può fare in una persona. Non è forse riconoscenza spontanea ciò a cui abbiamo assistito durante il funerale e nelle lunghe ore seguenti in cui, giovani e adulti, hanno cantato, pregato, applaudito…? Può essere altro esempio illuminante quel giovane “maturo e tottu mali cumbinau” che, durante l’omelia del Vescovo, imperterrito e in maniera goffa davanti agli occhi di tutti, si è fatto il segno di croce dopo aver toccato e baciato teneramente la bara…

Amare per primo, amare i più poveri, amare i più deboli, amare i ragazzi… come in una gara di generosità, con uno stile povero e austero, per dare una risposta e un sostegno ai bisogni di tanti, con l’entusiasmo e un coraggio adolescenziale, accompagnato dalla prudenza della maturità.

Per questo non pochi lo sentono parte della loro vita, e riconoscendo la qualità di come abbia speso la sua esistenza, lo indicano non solo come testimone modello, ma anche modello di maestro, perché quelle “maniche di camicia” gli hanno permesso di agire senza paura di sporcarsi, dando lezioni di vita facilmente comprensibili a tutti.

Amilcare Gambella

 

L’Amministrazione comunale di Carbonia lo ricorda e lo ringrazia: «Ha speso la sua vita per aiutare tutte le persone in grave difficoltà»

Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Carbonia ricordano con grande riconoscenza Don Giovanni Diaz con una breve nota diffusa subito dopo la prematura scomparsa, nella quale è definito «uomo giusto che ha dedicato la sua vita al servizio delle persone bisognose».

La figura di Don Diaz è in particolar modo legata al Centro di Accoglienza don Vito Sguotti, istituito nel 1984 (i soci fondatori sono stati nove: Don Giovanni Diaz, Pina Deiana Lai, Antonio Cesare Gerini, Salvatore Marsala, Antonino Favrin, Rita Crisponi, Luigi Uselli, Chiarella Defraia e Rita Maria Grazia Sechi) e da allora orientato all’ospitalità temporanea, all’assistenza morale e materiale, all’aiuto domestico e alla consulenza medico generica e specialistica delle fasce deboli.

Lo spessore morale e umano di Don Diaz è stato apprezzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia, «in particolar modo, nel rapporto di collaborazione con la comunità alloggio di via Mazzini e con il Centro di pronto intervento di Medadeddu, che fanno capo al Centro di Accoglienza don Vito Sguotti».

Don Diaz è ricordato con affetto dagli studenti dei quali è stato docente, ha speso la sua vita per aiutare tutte le persone in difficoltà: madri nubili, donne in stato di necessità e i loro bambini, uomini e donne prive di sostentamento e di alloggio, che hanno sempre trovato una parola amica, un piatto caldo e un tetto per ripararsi.

«L’Amministrazioneconclude la notasaluta e ringrazia Don Diaz per il suo instancabile operato e per quanto ha fatto per la Città, che lo ricorda come esempio concreto di altruismo e impegno solidale.»

Alcuni anni fa, pur mantenendo tutti gli altri impegni, Don Diaz ha accettato l’invito a prendere il posto di Nico Grillo nella gestione e amministrazione di Casa Emmaus, a Iglesias.

Anche in questa nuova esperienza, si è fatto subito apprezzare per il suo apporto in una realtà tanto delicata ed importante per l’intero territorio e la sua presenza è sempre stata discreta e riservata, di grande rispetto per le figure educative che operano all’interno della comunità terapeutica.

Il suo è stato un sostegno vicino ed affettuoso.

 

Questo pomeriggio si sono tenute le elezioni per la RSU nell’azienda RENO. La FIOM-CGIL ha eletto due delegati, la FSM e la UILM uno ciascuno.

«Il lavoro da fare per dare certezze al territorio è tantissimoha commentato Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL -, in altri momenti, quanto ottenuto oggi ci avrebbe riempito di soddisfazione, invece oggi ci fa esprimere solamente, con la massima sobrietà, che c’è un grandissimo lavoro da fare. Subito!!!»

Si è svolto questa mattina un nuovo incontro tra le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici e la direzione della Sider Alloys. L’azienda ha comunicato che, anche a fronte dei corsi di formazione in atto, comincerà a dar corso alle assunzioni, parzialmente dirette, e in gran parte collegate alle ditte appaltanti. Serviranno prevalentemente elettricisti, carpentieri e saldatori. Ma, allo stesso tempo, partiranno alcune integrazioni tra le figure utili nell’organico della Sider Alloys.

L’Azienda si appresta a profonde modifiche nell’organizzazione all’interno dello stabilimento. Verrà modificata la timbratura con l’inserimento dei tornelli, la possibilità di accesso dei veicoli sarà fortemente limitata (probabile utilizzo della navetta interna), un’accelerazione per la movimentazione delle celle e per il riavvio della sala elettrolisi (parziale), con conferma dell’avvio della fonderia nel mese di agosto. 

Nel pomeriggio l’assessorato del Lavoro ha approvato la determinazione che verrà trasmessa all’INPS per 514 lavoratori che potranno avanzare la richiesta di pagamento della mobilità in deroga per le aree di crisi complessa, un provvedimento atteso dall’inizio dell’anno e che darà un minimo di respiro alle tante famiglie in attesa di rioccupazione.

Armando Cusa

 

L’assessore delle Attività produttive del comune di Iglesias, Ubaldo Scanu, ha organizzato un incontro con i titolari delle attività del Centro Storico, per giovedì 26 maggio, alle ore 15.15, presso la Sala Riunioni del Centro Direzionale, in via Isonzo 7, finalizzato a valutare possibili forme di collaborazione ufficiale tra l’Amministrazione, gli altri livelli istituzionali e gli esercenti, per progetti futuri di valorizzazione della città.

Nella seconda parte dell’incontro sarà presente anche l’assessore della Cultura e Spettacolo Claudia Sanna, si parlerà delle iniziative da inserire nel programma dell’Estate Iglesiente.

Nella seduta consiliare di ieri 23 maggio l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu, guidata dalla sindaca Elvira Usai, ha posto il sigillo definitivo sul Piano particolareggiato del Centro matrice.

«E’ un risultato fondamentale che disciplina il patrimonio edilizio del nostro centro storico spiega il primo cittadinotanto più quando arriva dopo circa tre anni di lavoro e di concertazione con i tecnici e i diversi portatori d’interesse del territorio. L’attività di pianificazione delle differenti esigenze dei cittadini (ampliamenti, sopraelevazioni, ristrutturazioni) trova finalmente regole chiare e certe con cui predisporre gli interventi e sarà inoltre un valore aggiunto che apre nuovi scenari economici per il nostro paese.»

Il Piano particolareggiato del Centro matrice andrà a normare una nuova perimetrazione costituita da 6 isolati in cui sono contenute 71 unità immobiliari; mentre per una pianificazione sulle aree restanti ci si dovrà affidare al PUC (Piano urbanistico comunale) che è in fase di elaborazione e a breve ricomincerà il suo iter con le fasi di concertazione popolare.

«Le certezze urbanistiche e la corretta applicazione della normativaconclude Elvira Usaiforniranno un impulso decisivo allo sviluppo del settore edilizio e al decoro urbano.»

Dopo aver attraversato l’Italia a suon di sold out nei teatri, ora Rosario Fiorello approda nei grandi spazi all’aperto con il suo spettacolo “Fiorello presenta: Fiorello!”, uno show irripetibile e attesissimo che ha riportato l’artista al calore del suo pubblico a distanza di 5 anni dalla sua ultima tournée.

Riparte alla grande la programmazione della Forte Arena, il teatro sotto le stelle a Santa Margherita di Pula, il 23 luglio con la nuova tappa estiva di uno spettacolo coinvolgente, in continua evoluzione e – di serata in serata – mai uguale a se stesso, marchio di fabbrica di un artista che lascia sempre la sua impronta personalissima nel copione dello show.

Improvvisazioni ed esperimenti scenici, invenzioni mimiche, interazione con il pubblico in sala e incursioni di ospiti a sorpresa, una scaletta musicale fluida e l’innesto di momenti di spettacolo fuori copione: è questa la libertà dello showman. Quella di portare in teatro uno show che mai andrà in scena così come è stato scritto.

Non mancheranno ovviamente i riferimenti all’attualità, lo sguardo acuto e ironico dell’artista sull’Italia e gli italiani, sui cambiamenti degli usi e costumi, sempre all’insegna della leggerezza e del buonumore.

Un rapporto lungo e speciale quello di Fiorello con il suo pubblico, conquistato e rinnovato ogni volta durante le sue tournée di successo in questi anni: Stasera paghi te! (2001-2003), Fiore, nessuno e centomila (2003-2004), Volevo fare il ballerino… (2005-2007), Volevo fare il ballerino … e non solo! (2007), Fiorello Show (2009-2010), Buon Varietà (2011), L’ora del Rosario (2015-2016).

Sul palco, accanto a Fiorello, la consolidata band di sempre con musicisti che strizzano l’occhio al varietà, capaci di accompagnare Rosario anche nelle sue mille improvvisazioni.

“Fiorello presenta: Fiorello!” è uno spettacolo tutto da scoprire, anche per Fiorello stesso. Scritto da Rosario Fiorello insieme a Francesco Bozzi, Pigi Montebelli e Federico Taddia.

La parte musicale è curata da Enrico Cremonesi.

L’appuntamento alla Forte Arena è per il 23 luglio, alle ore 21.15.

Le prevendite sono aperte su ticketone.it, nei canali di Box Office Sardegna e in tutti i punti vendita autorizzati.

Domenica 29 maggio, alle 18.00, al Parco Archeologico di Cannas di Sotto, verrà inaugurata la rassegna “Tessere di storia”, un calendario di eventi, da maggio a dicembre, che intende dare valore all’unicità del Parco, una necropoli a domus de janas risalente al Neolitico Finale (3700 a.C. circa), interna al tessuto cittadino, e che, nel tempo, ha avuto molteplici utilizzi, fino ai giorni nostri.
Le iniziative in programma avranno, di volta in volta, una tematica diversa con l’obiettivo di approfondire la specificità dell’area archeologica, che deriva proprio dall’intersecarsi di questa varietà di utilizzi nel tempo. Tessere di storia, appunto, inteso come frammenti di storia che, intersecandosi tra loro, uniscono passato, presente e futuro di quel luogo, esattamente come i fili di lana, intrecciandosi tra loro in un telaio, danno forma al tessuto.
La rassegna intende, anche, “tessere” relazioni nella comunità, mettendo in rete le Associazioni della città, con collaborazioni diverse per ogni appuntamento.
Nel primo evento, dal titolo “Le erbe spontanee nella tradizione sarda”, sarà l’Associazione Culturale Arca di Noè, nata a Carbonia nel 2012 con l’intento di preservare identità e tradizioni preesistenti alla fondazione della città, a guidarci in un percorso che ci consentirà di conoscere le erbe spontanee del nostro territorio ed il loro utilizzo nella tradizione e nella storia come erbe medicinali, edibili, magiche e tintorie.
Non mancherà ovviamente l’approfondimento archeologico con la visita guidata alla Necropoli.
L’iniziativa è a cura del Consorzio Sistema Culturale Sardegna, gestore del circuito museale, in collaborazione con l’Associazione Culturale Arca di Noè, e con il patrocinio del comune di Carbonia.
La partecipazione all’evento ha un costo di 6,00 €, comprensivo di visita guidata alle Domus de Janas.
E’ raccomandato l’uso della mascherina chirurgica.
La prenotazione è obbligatoria, contattando il Museo Archeologico Villa Sulcis: tel. 0781 1867304, whatsapp 345 888 6058, e-mail museicarbonia@gmail.com

«Per il funzionamento dei Centri per i servizi culturali UNLA e Società Umanitaria delle relative biblioteche, con sede a Cagliari, Alghero, Carbonia-Iglesias, Macomer e Oristano sono stati destinati 1 milione e 351mila euro per l’annualità 2022, al netto delle somme già impegnate.»

Lo ha annunciato l’assessore regionale della Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu che sottolinea che i Centri (sono cinque, due dei quali afferiscono all’Unione Nazionale Lotta all’analfabetismo (UNLA), CSC di Macomer e CSC di Oristano; e tre alla Società Umanitaria di Milano: CSC di Cagliari, CSC di Carbonia-Iglesias e CSC di Alghero) svolgono, da oltre quarant’anni, un’importante e diversificata attività culturale sul territorio, che si rivolge a differenti categorie di pubblico ed è destinata a tutte le fasce d’età.

I Centri, pur avendo ciascuno una propria specifica connotazione, realizzano attività di promozione e diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva e di educazione all’immagine, spesso in collaborazione con scuole, Università e associazioni culturali di cui sono costanti punti di riferimento. Negli ultimi anni alcuni Centri hanno ampliato la propria sfera di attività rivolgendosi, anche grazie alla costruzione di una fitta rete di rapporti in ambito nazionale e internazionale, alla formazione professionale nel cinema ed alla produzione audiovisiva e gestiscono un cospicuo ed ingente patrimonio bibliotecario che rendono fruibile al pubblico e valorizzano con importanti attività di promozione della lettura. Svolgono, ancora, attività di aggiornamento professionale per gli operatori culturali e per gli insegnanti.

Per quanto riguarda gli importi, 250mila euro sono stati destinati a favore del CSC di Alghero attraverso l’Associazione Centro Servizi Culturali di Alghero della Società Umanitaria, altri 880mila euro a favore del CSC di Cagliari attraverso l’Associazione Centro Servizi Culturali di Cagliari della Società Umanitaria.

Ancora 250mila euro a favore del CSC di Carbonia-Iglesias attraverso l’Associazione Centro Servizi Culturali di Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria, altrettanti 250mila euro a favore del Centro Servizi Culturali UNLA di Macomer. Stesso importo di 250mila euro a favore del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano.