1 November, 2024
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Mercoledì 15 novembre, a Sant’Antioco, verrà inaugurata la “Bandiera Azzurra 2023”, ovvero il percorso di atletica leggera individuato nel Parco Giardino (apposita segnaletica spiega il tracciato e lo spirito del progetto), alla presenza del campione olimpico Maurizio Damilano. Il circuito sarà intitolato agli atleti antiochensi Giovanni Lai e Peppino Nocco, vincitori di numerose competizioni a livello nazionale ed europeo nelle specialità fondo e mezzo fondo.

Il programma prevede alle 9.30 un incontro dibattito presso l’aula consiliare con le classi quinte delle scuole superiori di Sant’Antioco, con ospite d’eccezione l’atleta Maurizio Damilano. A seguire, alle 11.00, inaugurazione ufficiale del percorso Bandiera Azzurra 2023 intitolato ai due atleti di Sant’Antioco attivi tra gli anni Quaranta e Cinquanta.

Sant’Antioco era risultato nel maggio scorso tra i venti Comuni italiani che nel 2023 hanno ottenuto la “Bandiera Azzurra”, il prestigioso riconoscimento attribuito a quelle città del cammino e della corsa che hanno proposto la propria candidatura e fornito le garanzie di iniziative e percorsi sottoposti alla verifica degli esperti della Federazione Italiana di Atletica Leggera e di ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), a favore di migliori stili di vita con attività podistiche all’aperto a garanzia di benessere e salute dei loro cittadini.

Dal 2 al 5 novembre, per il secondo anno consecutivo, lo Speleo Club Nuxis ha partecipato alla 25ª Borsa Mediterranea del Turismo archeologico 2023, svoltasi, a Paestum. Insieme al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, rappresentato dal commissario straordinario dottoressa Elisabetta Anna Castelli e dal direttore dottor Fabrizio Atzori, lo Speleo Club di Nuxis guidato dal presidente Roberto Curreli ha promosso il sito geospeleologico archeologico Sa Marchesa con la Grotta di Acquacadda, dove nello scorso mese di settembre si è svolta la prima annualità del secondo triennio di scavi diretti dal professore Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, con i suoi collaboratori, gli archeologi Marco Cabras e Federico Porcedda e da un gruppo di studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo, in Archeologia e Storia dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari, avviato su concessione del Ministero della Cultura e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna.

Le iniziative di promozione del sito geospeleologico archeologico Sa Marchesa con la Grotta di Acquacadda, come la campagna di scavi, sono state rese possibili grazie a un contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, artigianato e commercio.

Il giornalista, politico e scrittore Paolo Guzzanti ha presentato a Carbonia, nel salone dell’oratorio della chiesa di Gesù Divino Operaio, il suo ultimo libro sulla vita di Silvio Berlusconi. La serata, organizzata da Roberto Gibillini, nuovo coordinatore provinciale del Partito liberale italiano nel Sulcis Iglesiente, ha visto anche la partecipazione dell’avvocato Roberto Sorcinelli, segretario nazionale dello stesso Partito Liberale Italiano.

Paolo Guzzanti ha ricostruito alcuni aspetti della sua lunga amicizia con Silvio Berlusconi, un rapporto che ha avuto anche momenti di contrasto, poi sfociati nella sua uscita da Forza Italia il 2 febbraio 2009, per divergenze sui rapporti tenuti dal Governo Berlusconi con il Governo russo, e nell’adesione al Partito Liberale Italiano e al gruppo misto della Camera.

Paolo Guzzanti ha raccontato di aver mantenuto uno speciale rapporto personale con Silvio Berlusconi, fino agli ultimi mesi, quando il leader di Forza Italia aveva ormai capito che gli restava poco tempo da vivere.

Al termine della presentazione del libro, che ha visto l’esibizione del coro polifonico maschile sulcitano con l’esecuzione di due brani e la partecipazione, tra gli altri, del vicesindaco di Carbonia Michele Stivaletta, ho intervistato Paolo Guzzanti.

A distanza di un anno, il Festival Internazionale di Musica da Camera, giunto alla XXV edizione, è pronto per tornare protagonista al teatro Electra di Iglesias dal 12 novembre al 17 dicembre. La rassegna cameristica, organizzata dall’associazione Anton Stadler con la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, propone sei concerti domenicali dedicati alla grande musica interpretata da prestigiosi ensemble di caratura internazionale.

Il sipario si alzerà il 12 novembre, alle ore 19.00, con il concerto “Il violoncello visto dai grandi pianisti” del duo formato da Silvia Chiesa (violoncello) e Maurizio Baglini (pianoforte). I solisti tra i più apprezzati sulla scena internazionale, proporranno un originale programma costruito su composizioni per violoncello e pianoforte create da quattro tra i più virtuosi ed interpreti del pianoforte: Chopin, Liszt, Rachmaninoff e Busoni. Si tratta di geni assoluti che hanno dedicato grande attenzione anche al lirismo espressivo del violoncello, nobile strumento ad arco.

Sarà quindi un viaggio tra il recupero del folklore etnografico finnico di Busoni, la sperimentazione estrema ed avveniristica del tardo Liszt, per poi arrivare allo sfoggio funambolico del giovane Chopin e terminare con la monumentale sonata di Rachmaninoff, che arriverà dritto al cuore dell’ascoltatore.

 

Venerdì 10 novembre, alle 15.30, nell’Aula consiliare di Piazza Repubblica, ad Assemini, si terrà un convegno sugli scenari energetici nel Sud Sardegna, focus sui grandi parchi eolici e fotovoltaici, impatto ambientale e benefici per la comunità locale.

Dopo i saluti del sindaco di Assemini Mario Puddu e del presidente del Circolo Legambiente Assemini Antonello Deidda, sono previsti numerosi interventi:

Per un Futuro all’insegna del Green Deal – Vincenzo Tiana, responsabile Energia Legambiente Sardegna

Programmi della Regione – Marco Porcu, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente

Prospettive energetiche in Sardegna – Fabrizio Pilo, Università di Cagliari

Il ruolo delle comunità locali: il caso Villamassargia – Debora Porrà sindaca del comune di Villamassargia

I Paesaggi dell’energia – Antonello Sanna Università di Cagliari, Comitato Scientifico Legambiente Sardegna

Esperienza innovativa nel mondo agropastorale – Salvatore Pala, presidente drll’Unione Pastori di Nurri

Percorsi di copianificazione per progetti di sviluppo – Alessia Meloni, assessore LLPP del comune di Assemini

La realtà del Comune di Assemini – Francesco Murtas, assessore dello Sviluppo economico del comune di Assemini

Mancata programmazione energetica: il caso di Guspini – Giuseppe De Fanti, sindaco del comune di Guspini

Le realtà rurali, integrazioni col tessuto produttivo e la valorizzazione del paesaggio – Giacomo Porcu sindaco del comune di Uta

Una giusta transizione ecologica in Sardegna – Giorgio Querzoli, coordinatore del Comitato Scientifico Legambiente Sardegna.

Coordinerà il dibattito Alberto Nioi, presidente del Consiglio comunale di Assemini.

 

Sabato 18 novembre, a Villacidro, verrà presentato l’ultimo libro di Gino Strada dal titolo “Una persona alla volta”. La presentazione si terrà presso il Caffè Letterario, Via Zampillo 6/7, alle ore 18.00, con Elisabetta Pau (narratrice), Lorenzo Argiolas (giornalista), Miranda Corda (referente Gruppo Emergency Sud Sardegna) e l’accompagnamento musicale della Banda di Santa Cecilia (Villacidro).

Una persona alla volta è il racconto in prima persona di un impegno durato tutta la vita, il cui obiettivo non è mai risuonato così urgente e la cui voce non è mai mancata così tanto come in questi giorni in cui un nuovo conflitto porta la distruzione alle porte dell’Europa:

«Dopo anni passati tra i conflitti mi sono scoperto saturo di atrocità, del rumore degli spari e delle bombe. E lì, in Afghanistan, dove avevo vissuto per tanti anni operando feriti, non ce l’ho fatta più a sopportare l’idea di una nuova guerra. Così alla vigilia di un’altra ondata di sofferenza e di morte ho detto il mio “no”: basta con la guerra, basta uccidere mutilare infliggere atroci sofferenze ad altri esseri umani», scrive Gino Strada.

Dall’infanzia nel quartiere operaio di Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia, al lavoro a Kabul come chirurgo di guerra e alla visita a Hiroshima, il libro narra appassionatamente le radici delle idee che lo hanno ispirato giorno dopo giorno, convincendolo della radicale necessità di garantire a chiunque il diritto a una sanità di eccellenza. «Non un’autobiografia, un genere di cosa che proprio non mi piace, ma le cose più importanti che ho capito guardando il mondo dopo tutti questi anni in giro», come scrive nella prefazione.

I ricordi di infanzia della famiglia antifascista si mischiano così al racconto della militanza nel Movimento studentesco e alla scoperta della chirurgia, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Una passione che porta Strada lontano, facendogli conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta la propria esperienza alla cura dei feriti.

Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.

All’interno del Parco Regionale di Gutturu Mannu, in località Is Canargius, in agro comunale di Sarroch, il personale della stazione forestale di Pula ha sorpreso un uomo intenta ad armare lacci d’acciaio per la cattura di cervi e cinghiali.

Per invitare la selvaggina ad indirizzarsi verso lo strumento di cattura l’uomo, già noto per reati venatori, era intento a posizionare delle esche alimentari. Viste le circostanze e la flagranza del reato, il Reparto ha denunciato l’uomo per bracconaggio in area parco con strumenti non consentiti e ha sequestrato gli strumenti di cattura.

L’operazione si inquadra nell’attività di controllo del territorio operata quotidianamente dal personale del Corpo forestale che permette così di contrastare comportamenti illeciti a tutela della legalità e della biodiversità.

Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile, in data odierna, ha emesso un nuovo avviso di allerta valido a partire dalle ore 14.00 di oggi 9.11.2023 e sino alle 11.59 di domani 10.11.2023, per:
codice GIALLO (criticità ORDINARIA) per RISCHIO IDROGEOLOGICO PER TEMPORALI sulle aree di allerta Iglesiente e Campidano;
codice GIALLO (criticità ORDINARIA) per IDROGEOLOGICO E IDROGEOLOGICO PER TEMPORALI sulle aree di allerta Montevecchio Pischinappiu e Tirso;
codice GIALLO (criticità ORDINARIA) per RISCHIO IDRAULICO, IDROGEOLOGICO E IDROGEOLOGICO PER TEMPORALI sull’area di allerta Logudoro;

E’ scomparso ieri, all’età di 85 anni, Vittorio Piano, ex assessore e consigliere comunale. Lascia la moglie Vittorina e le figlie Maria Elena con Carlo e Danila con Leopoldo e i nipoti Silvia, Davide e Chiara.
Vittorio Piano era nato a Capoterra il 26 dicembre 1937. Si trasferì a Bacu Abis, dove svolse la professione di maestro elementare nei primi anni Settanta.
Dirigente della sezione di Bacu Abis del Partito Comunista Italiano, è stato consigliere comunale dal 1968, ininterrottamente, fino al 1993, assessore delle Finanze dal 1969 al 1983 nelle Giunte guidate dal sindaco Pietro Cocco. Successivamente, è stato consigliere comunale dal 2009 al 2011, eletto nella lista dei Democratici di Sinistra. Tra le sue esperienze politiche figura anche quella di assessore della 19ª Comunità montana del Sulcis Iglesiente. Da diversi anni aveva lasciato la politica attiva.
«Con la sua discreta ma costruttiva azione di amministratore pubblico, Vittorio Piano ha operato in modo molto proficuo per la Cittàha detto l’ex sindaco Salvatore Cherchi -. I suoi consigli sono stati preziosi quando ho svolto la funzione di sindaco. Lo ricordo presiedere il Consiglio comunale in modo specialmente attento ai diritti delle minoranze e a favorire l’unità per il bene della Città.»
Il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e l’intera Amministrazione comunale di Carbonia esprimono profondo cordoglio e condoglianze ai familiari di Vittorio Piano.
Personalmente, conoscevo Vittorio Piano da quasi 50 anni, da quando ancora giovane studente, iniziavo la mia esperienza professionale da giornalista. Lo ricordo grande appassionato di calcio e molto impegnato a sostegno del Carbonia Calcio – per quanto fosse consentito ad un amministratore comunale – in particolare in un passaggio importante del tormentato percorso vissuto in quegli anni dalla società per il mantenimento della squadra tra i professionisti. Nell’estate 1983, alla vigilia del secondo consecutivo campionato di serie C2, un gruppo esterno alla città manifestò l’interesse per rilevare la società. Le trattative già avviate incontrarono un fortissimo ostacolo, poi rivelatosi decisivo per far naufragare l’accordo, nell’Amministrazione comunale e, in particolare in lui, Vittorio Piano, che fiutò l’inaffidabilità dei potenziali acquirenti. Di lì a poco, lo stesso gruppo rilevò un’altra società sarda che militava nello stesso girone A di serie C2, il Quartu Sant’Elena che, nel breve volgere di pochi mesi, fallì e non concluse il campionato di serie C2.
I funerali di Vittorio Piano si svolgeranno domani, venerdì 10 novembre, alle ore 11.30, presso la Chiesa di San Ponziano, a Carbonia.
Giampaolo Cirronis