15 December, 2025
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FIOM, FSM, UILM e CUB: «Sider Alloys, 7 anni di gestione che non hanno portato a nulla»

Le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB hanno diffuso una nota nella quale ribadiscono la necessità della discontinuità nella gestione dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme.

«I metalmeccanici del territorio confermano la totale sfiducia nei confronti dell’attuale proprietà dello stabilimento primario di Portovesme. A portare ad una conclusione così è la totale inadeguatezza della proprietà nel rilanciare una produzione, che oggi doveva essere già avviata. In questi lunghi sette anni, infatti, la Sider Alloys, ha dilapidato l’intero finanziamento previsto dall’accordo di programma, più i 20 milioni lasciati in dote dall’Alcoa. Ha inoltre fatto scappare, perché non pagate, tutte le aziende che hanno lavorato in appalto; ha stravolto puntualmente i diversi piani industriali presentati, è passata ad una forza lavoro di oltre 200 unità nell’ottobre 2023 alle circa 70 presenti attualmente. La scarsa fiducia sul futuro aziendale, si tocca per mano tra i dipendenti, che non ricevono lo stipendio, tra gli appaltatori che non hanno ricevuto i pagamenti delle lavorazioni, tra i fornitori, tra le istituzioni per i debiti accumulati. Per non parlare del mancato rispetto di norme e ambiente, che hanno portato a visite ispettive e sequestri attraverso diversi sigilli posti in alcuni reparti in stabilimento, rendendo lo stabilimento più vicino ad una discarica a cielo aperto, che a una fabbrica in prerevamping.»

«Queste gravi considerazionisecondo le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB -, hanno un solo responsabile: la proprietà di Sider Alloys. Queste sono solo alcune delle ragioni, che portano il sindacato dei metalmeccanici a tutti i livelli ad invitare la politica nazionale e regionale, a trovare soluzioni immediate per il futuro dello stabilimento di alluminio primario, che non può essere assolutamente prospettato, con l’attuale proprietà. Meraviglia, che nonostante la forte presa di posizione da parte dei partecipanti all’ultima riunione al MIMIT del 17 aprile 2025, ancora si insista, nel disegnare uno stabilimento vicino alla ripartenza in conseguenza del buon lavoro effettuato. Il quadro reale è ben diverso, si è lontanissimi dal pre-revamping dichiarato, così come devono essere definitivamente accantonate le promesse che ancora una volta non porteranno a nulla. Si chiede alle Istituzioni di prendere atto dell’incapacità dell’attuale proprietà e per tali ragioniconcludono le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB -, si richiede l’urgente convocazione del tavolo atto a dare avvio alla discontinuità troppe volte richiesta.»

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