5 December, 2025
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Terzo appuntamento a Iglesias di “Sulcis in fundo”, la stagione teatrale dell’associazione Quinte Emotive alla sua quarta edizione. Sabato, 11 ottobre, al Teatro Electra è di scena alle 19 la Cooperativa Teatro La Maschera con “Donne al Bivio di … Iglesias”uno spettacolo tutto al femminile, esilarante e comico, condito da otto parodie canore per un tocco di leggerezza e brillantezza.

Nella performance teatrale tra commedia musicale e cabaret le attrici Anna Pia, Fulvia Ibba e Serena Perra, dirette da Enzo Parodo, interpretano tre donne che si ritrovano casualmente ad un bivio stradale: una camionista, una cameriera quasi cieca e una bigotta tutta casa e chiesa.

La camionista, Lucia Carroabuoi, è costretta, da un guasto al suo mezzo, a fermarsi al bivio. Contrariata per il guasto ma anche perché è stata “mollata” dal suo fidanzato, decide di fare una vita da “single”. Dopo qualche minuto arriva la signorina Maddy Pibisia, cameriera ipovedente, che manifesta diversi acciacchi fisici. A completare il quadro sopraggiunge la signorina Lisetta Fragu, presidentessa della Supplica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Questo incontro sarà l’occasione per mettere in luce caratteri molto diversi tra di loro.

Tutti gli spettacoli del cartellone, che si chiude l’1 novembre, sono a ingresso libero.

E’ in programma giovedì 9 ottobre, dalle 11.00 alle 15.00, presso la Cantina Santadi, l’evento conclusivo del programma internazionale di alta formazione “Academy on Cultural and Natural Sites as Drivers of Sustainability and Global Citizenship – IX edition“. L’iniziativa è organizzata da Fondazione Santagata di Torino e dall’ufficio Unesco per la scienza e la cultura in Europa, con sede a Venezia, in collaborazione con il Gal Sulcis Iglesiente.
Nel corso dei lavori – la cui partecipazione è riservata agli invitati – verranno presentati i risultati dell’Academy alla presenza delle istituzioni. Hanno confermato la partecipazione rappresentanti delle istituzioni sia locali che regionali: dei Comuni del territorio; del Consiglio regionale; degli assessorati regionali della Programmazione e bilancio, della Pubblica istruzione e beni culturali, dell’Industria. Ai lavori parteciperanno rappresentanti delle sedi Unesco di Venezia, Parigi, Londra e Hanoi.
L’Academy si tiene nel Sulcis da martedì 7 a giovedì 9 ottobre e ospita circa 20 professionisti e studiosi provenienti da Italia, Francia, Regno Unito, Malta, Romania, Ucraina, Vietnam. L’obiettivo principale è lo scambio di conoscenze e buone pratiche a livello internazionale sulla gestione dei siti culturali e naturali.
L’Academy approda per la prima volta in Sardegna grazie alla collaborazione con il Gal Sulcis Iglesiente, il cui territorio è stato eletto a sede del workshop come «modello di integrazione tra paesaggi culturali, patrimonio immateriale, sostenibilità, partecipazione e impegno delle comunità».

E’ stato un confronto molto acceso quello tenutosi ieri pomeriggio nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, nell’inchiesta pubblica attivata dalla Regione nell’ambito del procedimento riguardante la proposta di realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi in località “Su Giri de sa Murta”, nella frazione di Is Urigus, comune di San Giovanni Suergiu, presentata dalla società a responsabilità limitata Ekosarda. L’inchiesta pubblica è stata attivata a seguito delle numerose osservazioni presentate dal comune di San Giovanni Suergiu, da cittadini e da associazioni del territorio, che hanno richiesto un confronto aperto e trasparente.

Alla presenza dei funzionari della Regione Sardegna, si sono ritrovati i responsabili della società proponente, la sindaca Elvira Usai con assessori e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, rappresentanti di diverse associazioni, tanti cittadini, in particolare della frazione di Is Urigus ma non solo.

Fin dalle prime battute, quando i responsabili dell’Ekosarda hanno iniziato la presentazione del progetto, prevista dall’inchiesta pubblica prima delle osservazioni degli altri soggetti interessati, Amministrazione comunale in testa, il clima si è surriscaldato.

In una serie di slide sono state illustrate le informazioni generali sul progetto, con classificazione dell’impianto in discarica per rifiuti speciali non pericolosi; in parte a fossa (sotto piano campagna) e in parte in rilevato (addossata a ridosso della collina esistente); su una superficie di circa 9 ettari; per una volumetria netta di 323.164 metri cubi, di cui 186.000 metri cubi circa sotto piano campagna e 142.000 metri cubi circa sopra piano campagna. Le contestazioni sono state fortissime anche in relazione alla vicinanza con i centri abitati, dai presentatori così quantificate in distanze: 750 metri da Is Urigus, 1.350 metri da Is Gannaus, 4.000 metri da San Giovanni Suergiu e 4.100 metri da Carbonia. Distanze che, a detta dei numerosi intervenuti, sono in realtà molto inferiori, con alcune case ad alcune centinaia di metri, il campo di calcio e le strutture adiacenti e lo stesso asilo molto più vicini al sito interessato dal progetto, rispetto a quanto dichiarato dai proponenti.

Ad aprire gli interventi è stata la sindaca Elvira Usai, che ha motivato con alcuni passaggi durissimi il “NO” alla realizzazione della discarica a “Su Giri de sa Murta”.

I numerosi interventi seguiti a quello della sindaca, complessivamente una ventina, hanno bocciato il progetto… Loredana Carrogu, progettista in ambito sociale e culturale, e Silvio Nocco, medico cardiologo; Giorgio Querzoli, responsabile scientifico di Legambiente Sardegna, e Alessandro Madeddu, presidente Anspi; Graziano Bullegas, presidente regionale di Italia Nostra, e Sergio Porceddu, agente di assicurazioni in pensione; Rosario Spanu, residente vicino alla cava, e Marco Zusa, vice sindaco del comune di San Giovanni Suergiu; don Antonio Mura, responsabile della Pastorale per il Sociale e il Lavoro della diocesi di Iglesias, con un messaggio inviato su Whatsapp, e Alessandro Moi, cittadino; Sergio Madeddu, presidente dell’Auser di San Giovanni Suergiu, e Daniele Baglivi, dirigente della Pol. Is Urigus; Francesco Giganti, presidente del Banco SOS Alimentare, e Angelo Cremone, Sardegna pulita; Erika Floris, consigliera di minoranza del comune di San Giovanni Suergiu, e Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente; Luisa Poggi, cittadina di Carbonia, e Giampiero Cabras; e, infine, Cenzo Satta, rappresentante legale di Smart Soa Villacidro…

Tutti hanno bocciato il progetto. Diverse le motivazioni: dalla pericolosità dei rifiuti che verrebbero destinati alla discarica, alla vicinanza della stessa dal centro abitato, con conseguenze sanitarie e ambientali disastrose; dall’incompatibilità della realizzazione di una nuova discarica con la vocazione economica del territorio su agricoltura e allevamento, alla discutibile affidabilità del progetto e della stessa società proponente, priva di dipendenti e con un capitale sociale minimo.

L’inchiesta pubblica è stata sicuramente un passaggio importante per il procedimento autorizzativo con la richiesta presentata dalla società Ekosarda, ora la Regione dovrà fare le sua valutazioni.

Giampaolo Cirronis

«Dopo quasi vent’ anni di attesa, il Consiglio Regionale della Sardegna ha dato il via libera unanime alla legge sul Comparto Unico di contrattazione collettiva per la Regione e gli Enti Locali! ​Questo è un momento cruciale che segna una svolta per migliaia di lavoratori.»

Lo scrive, in una nota, Giuseppe Casti, ex sindaco di Carbonia ed ex presidente del Consiglio delle Autonomie locali, oggi assessore dell’Urbanistica del comune di Carbonia.

«​Cosa cambia con Il Comparto Unico?, aggiunge Giuseppe Casti.

Uniformità Giuridica ed Economica: l’obiettivo principale è superare le disparità e uniformare il sistema giuridico ed economico dei dipendenti di Comuni, Province, Agenzie e altri enti strumentali al personale della Regione.
​Contratti più equi: verrà istituito un unico comparto contrattuale, riducendo la frammentazione normativa e mirando a parificare il trattamento, specialmente quello economico, per chi svolge funzioni simili.
Riconoscimento del lavoro: è un atto di giustizia atteso da anni, che riconosce il ruolo fondamentale e le professionalità dei dipendenti degli enti locali, pilastri essenziali per il funzionamento amministrativo dei Comuni della Sardegna.»

«​L’approvazione della legge è un enorme passo avanti, ma il percorso non è finito, rimarca Giuseppe Casti.

​L’equiparazione salariale: l’adeguamento effettivo e completo degli stipendi richiede l’individuazione di adeguate coperture finanziarie nel Bilancio Regionale. Sarà necessario attendere l’applicazione della legge e le successive fasi di contrattazione per vedere l’equiparazione economica diventare una realtà per tutti.
​Riforma Strutturale: questa legge pone le basi per una riforma più solida e complessiva del pubblico impiego regionale, rendendo il sistema più moderno ed efficiente.
​Un plauso al gruppo consiliare del Partito democratico che ha sostenuto con forza questa legge, un sentito ringraziamento all’onorevole Tore Corrias e all’ex presidente Anci Emiliano Deiana.»

«Il Cal esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della legge sul Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali e vigilerà affinché si arrivi in tempi brevi al risultato concreto. Gli enti locali aspettavano da troppo tempo un quadro normativo chiaro, ma siamo consapevoli che per l’effettiva attuazione delle legittime aspettative di riduzione della differenza stipendiale tra i dipendenti regionali e quelli degli enti locali saranno necessari altri passaggi, soprattutto per reperire le risorse adeguate. Un’opportunità importante per rispondere alle necessità degli enti locali, soprattutto i più piccoli, che aspirano a reclutare personale adeguato per amministrare al meglio i cittadini sardi.»

Lo ha detto Ignazio Locci, presidente del Cal, commentando l’approvazione in Consiglio regionale della legge sul Comparto unico.

Ci sono incontri che meritano il tempo giusto. Mercoledì 8 ottobre, alle ore 19.00, Sant’Antioco recupera la serata con Cristina Caboni che era stata rinviata a metà settembre per il lutto della comunità, la perdita improvvisa del parroco don Giulio Corongiu. Nel frattempo la vita culturale si è presa delle pause per trovare la forza di andare avanti, e questo incontro che voleva il suo spazio proprio, ha trovato una data per recuperare la sua attenzione intera.

Cristina Caboni arriva mercoledì per una serata sensoriale. Non una presentazione classica: un’esperienza dove i profumi diventano parole e le storie si toccano prima ancora di essere ascoltate. Parlerà di rinascita, di donne che trovano forza nelle radici anche quando tutto sembra perduto. Come la vite che l’autrice conosce bene – lei che è apicoltrice, che vive con le mani nella terra – quella che si spoglia in inverno e poi rifiorisce. È lo stesso tema del suo ultimo romanzo “La ragazza senza radici” (Garzanti), che ha appena vinto il Premio nazionale eno-letterario Vermentino di Olbia.

Un fine settimana all’insegna della devozione, della comunità e della crescita del territorio attende Villamassargia, che si prepara a celebrare con grande partecipazione le festività dedicate alla Madonna del Pilar e a San Ranieri.

Il programma prenderà il via la mattina di sabato 11 ottobre, nell’oratorio parrocchiale di via Stazione 13, con un convegno promosso dal Comitato Parrocchiale Madonna della Neve del Pilar e San Ranieri. L’incontro, presieduto dalla dottoressa Patrizia Giranu, presidente della Sardaleasing, sarà dedicato al tema “Il leasing e le nuove opportunità di sviluppo per le aziende agricole”.

Un argomento di grande attualità, che mira a fornire strumenti concreti agli operatori del settore primario, in un momento storico in cui l’innovazione e l’accesso al credito risultano fondamentali per garantire competitività e sostenibilità alle imprese agricole locali. Il convegno offrirà uno spazio di confronto aperto tra esperti, istituzioni e agricoltori, per riflettere su nuove strategie di crescita e sull’importanza di una gestione moderna e consapevole delle risorse economiche e territoriali. A margine dell’incontro, è previsto un momento di dialogo informale tra i partecipanti e i relatori, occasione preziosa per costruire reti e condividere esperienze.

Il weekend proseguirà con i momenti più attesi della festa: domenica 12, alle 17,00, le vie del paese si animeranno con la solenne processione religiosa, che vedrà la partecipazione dei cavalieri provenienti da diversi comuni della Sardegna, dei gruppi folk, delle traccas trainate dai trattori, del gruppo scout e di numerosi fedeli.

La celebrazione liturgica sarà presieduta da monsignor Mario Farci, vescovo di Iglesias. Al termine, la serata si concluderà con uno spettacolo pirotecnico e il concerto di Maria Giovanna Cherchi, che festeggia i trent’anni di carriera musicale, portando sul palco le sue più amate interpretazioni della musica sarda e contemporanea. Le celebrazioni si concluderanno lunedì, giornata interamente dedicata a San Ranieri. Alle 18,30, si terrà la Santa Messa presieduta da don Alessandro Muggianu, parroco di Orosei. A seguire, la festa continuerà in piazza con un vivace spettacolo di balli di piazza.

«Il valore spirituale della festa in onore della Madonna del Pilar e di San Ranieri raggiunge la profondità del cuore commenta il parroco Don Maurizio Mirai -. Non si tratta di una gioia effimera o di una felicità passeggera, ma di un’esperienza che orienta alla ricerca del vero bene.Per ciascuno di noi questa festa diventa un momento di autentica comunione, in cui fede e vita si intrecciano nella gioia della condivisione fraterna.»

La sindaca di Villamassargia Debora Porrà, con l’assessora alla Pubblica Istruzione Sara Cambula, ha incontrato in Comune la delegazione della UilTucs composta da quattro lavoratrici e dalla segretaria Silvia Dessì, a seguito del sit in annunciato dalla organizzazione sindacale per ricevere riscontri sulla salvaguardia occupazionale delle lavoratrici della mensa.
«Come dieci anni fa abbiamo tutelato, grazie al nostro intervento, le stesse lavoratrici della mensa scolastica, così oggi tuteleremo le clausole solidali per l’ottenimento delle quali mi sono personalmente battuta», ha dichiarato la prima cittadina.
Soddisfazione è stata espressa dalle lavoratrici al termine dell’incontro in Comune. «Abbiamo ricevuto le rassicurazioni necessarieha sottolineato la sindacalista della UilTucs Silvia Dessì e ci rendiamo disponibili a proseguire, nei prossimi giorni, le interlocuzioni per espletare le procedure di cambio gestione, previsto dal vigente contratto nazionale.»
«In considerazione dell’avvio di un nuovo appaltoha concluso la sindaca Debora Porràdiventa importante una visione strategica da parte del nostro Ente, titolare del servizio, che noi stiamo attuando con tutte le nostre forze per preservare la qualità del servizio e il lavoro delle persone.»
La sindaca aveva già avviato le interlocuzioni con il sindacato Uil in data 15 e 22 settembre e con la Cisl in data 22 settembre, ribadendo la volontà di mantenere gli attuali livelli occupazionali.

È stato firmato nella sala riunioni della Presidenza della Regione, il protocollo d’intesa per l’istituzione del Tavolo Tecnico Permanente – coordinato dal prefetto di Cagliari – dedicato alle attività di bonifica e messa in sicurezza del sito di interesse nazionale (SIN) “Sulcis Iglesiente Guspinese”. Alla firma hanno preso parte il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Cagliari, la Regione Autonoma della Sardegna, la Città Metropolitana di Cagliari, le Province del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano, l’ANCI, l’ARPAS e l’ISPRA. Per la Regione Autonoma della Sardegna era presente l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, delegata dalla presidente della Regione Alessandra Todde a sottoscrivere il protocollo, per la prefettura di Cagliari il prefetto Giuseppe Castaldo.

Il documento, approvato dalla Giunta regionale su proposta della presidente Todde, nasce su proposta del MASE dall’esigenza di superare le frammentazioni che negli anni hanno rallentato le procedure di bonifica, costruendo un quadro stabile di collaborazione e di confronto tra istituzioni, al fine di individuare soluzioni condivise adeguate alle specificità del contesto territoriale. L’obiettivo comune che si vuole raggiungere con il protocollo è quello di accelerare le procedure di bonifica del SIN “Sulcis Iglesiente Guspinese” , attraverso una serie di attività tra cui figurano il monitoraggio delle procedure di bonifica del SIN “Sulcis Iglesiente Guspinese, l’aggiornamento dei dati ambientali e l’individuazione di obiettivi di scopo al fine di favorire l’adozione di ogni azione o iniziativa utile ad accelerare le procedure di messa in sicurezza e di bonifica del SIN “Sulcis Iglesiente Guspinese”.

«Il SIN è un sito di competenza statale ma la Regione, con tutte le sue strutture, sta fornendo un supporto significativo, anche attraverso l’approvazione di questo Protocollo. È uno strumento che mette ordine e metodo in un processo che troppo a lungo ha sofferto lentezze e sovrapposizioni, definendo ruoli, tempi e responsabilità chiare.»

Il Tavolo Tecnico Permanente sarà coordinato dalla Prefettura di Cagliari, con riunioni periodiche finalizzate a verificare l’avanzamento dei lavori, promuovere il confronto con i Comuni e assicurare trasparenza verso le comunità locali.

Il prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo assicura il massimo impegno personale e degli Uffici della Prefettura, al fine di agevolare la sinergia tra le Amministrazioni per accelerare le procedure e superare le difficoltà.

Il Protocollo, della durata triennale, rappresenta un impegno concreto e condiviso per garantire al territorio del Sulcis Iglesiente Guspinese interventi ambientali coordinati, restituendo al tempo stesso nuove prospettive economiche e sociali.

«Il provvedimento, all’esame del Consiglio regionale, che istituirà l’Agenzia regionale di contrattazione è l’atteso compimento delle considerazioni che facciamo da tempo sul Comparto unico. Tuttavia, siamo consapevoli che bisognerà costruire un percorso per dare non solo un quadro normativo chiaro, ma piena attuazione alle legittime aspettative di riduzione della differenza stipendiale tra i dipendenti regionali e quelli degli enti locali.»

Ignazio Locci, presidente del Cal, ha commentato così la discussione in Aula sulla legge che riguarda il Comparto unico.

«Peraltro, se non si interviene normativamente, in prospettiva sarà sempre peggio e sempre a detrimento degli enti locali e dei salari dei suoi dipendenti. In particolare, si verificheranno gravissimi problemi per i grandi Comuni, infatti le città diventeranno invivibili senza stipendi adeguati. Inoltre, per gli enti locali diventerà sempre più difficile reclutare personale a causa della grave disparità di trattamento stipendiale tra privato, Regione e altri comparti. Tanto che diventa sempre meno appetibile assumersi importanti responsabilità nel servire lo Stato all’interno dei Comuni», ha concluso Ignazio Locci.