Eurallumina, Alessandro Pilurzu: «Basta silenzi da Roma. La Sardegna non può essere lasciata sospesa sul futuro dei suoi lavoratori»
«A Portovesme i lavoratori sono di nuovo a 40 metri d’altezza, sotto la pioggia e il maestrale. È un’immagine che fa male, ma che deve soprattutto farci indignare. Il protrarsi della protesta degli operai dell’Eurallumina, costretti a passare un’altra notte sul silo in attesa di risposte dal Governo, è una condizione inaccettabile, resa ancora più grave dal silenzio che da giorni arriva da Roma mentre la vita di centinaia di famiglie resta appesa a un filo.»
Lo scrive, in una nota, Alessandro Pilurzu, consigliere regionale del Partito Democratico.
«Siamo di fronte a un cortocircuito istituzionale che rischia di affossare definitivamente il Sulcis – aggiunge il consigliere regionale del Partito Democratico Alessandro Pilurzu -. Come denunciano giustamente i lavoratori e i sindacati, siamo al paradosso: mentre in Svezia, Germania e Irlanda gli stabilimenti Rusal continuano a operare salvaguardando l’occupazione, in Italia applichiamo ancora il congelamento delle risorse economiche dell’Euroallumina, una rigidità che adesso affama i nostri lavoratori. Non possiamo accettare che un piano di rilancio da 400 milioni di euro e le relative autorizzazioni restino ostaggio di tecnicismi, proprio ora che si è superato lo scoglio delle autorizzazioni ambientali – conclude Alessandro Pilurzu -. Le risorse congelate devono essere sbloccate immediatamente per garantire la continuità operativa, come avviene negli altri Stati europei.»
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