5 December, 2025
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FIOM, FSM, UILM: «Non staremo con le mani in mano ad attendere la chiusura del polo industriale, la politica ai massimi livelli agisca immediatamente»

Le vertenze del polo industriale non si sbloccano e le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM della Sardegna Sud-Occidentale e del Sulcis-Iglesiente rilanciano la mobilitazione.

«Gli incontri tenuti al MIMIT nei mesi di settembre e ottobre, avevano lasciato intendere un immediato rilancio dell’industria nel territorio; alle soglie delle festività natalizie, ci rendiamo conto che invece non è cosìsi legge in una nota -. Prima nell’incontro per discutere dell’indotto di Portovesme, poi la settimana successiva in quello per il rilancio dell’alluminio primario, si erano prospettate immediate opportunità di rilancio produttivo e occupazionale; anche l’incontro per Eurallumina, ci pareva andasse nella stessa direzione. A oltre un mese da quegli appuntamenti niente si è mosso. Il rischio che si corre per quanto concerne la fabbrica di alluminio primario, è che l’unica possibile discontinuità con l’attuale proprietà (e quini di possibile rilancio), prenda altre strade. I governi regionali e nazionali devono assolutamente scongiurare questo rischio e optare per le soluzioni di rilancio industriale, subito.»

«Come organizzazioni sindacali abbiamo firmato il 6/11/2025 l’ennesimo accordo di CIGS che coinvolge i pochi lavoratrici e lavoratori rimasti in stabilimento (altri 10% in meno rispetto ad appena 6 mesi fa)aggiungono le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM della Sardegna Sud-Occidentale e del Sulcis-Iglesiente -. È il momento di dire basta. Ex Alcoa, Eurallumina, Portovesme Srl anche attraverso un rapido rilancio delle infrastrutture (del porto di Portovesme in particolare), sono in attesa di risposte urgenti che potrebbero rilanciare economia ed occupazione, anche attraverso ulteriori opportunità (cantiere nautico).»

«FIOM, FSM e UILM rilanciano il mandato ottenuto nell’assemblea dell’Attivo Industria del 20/10/2025conclude la notae invitano le istituzioni ai massimi livelli al rispetto delle dichiarazioni fatte, non escludendo immediate iniziative di mobilitazione.»

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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