13 December, 2025
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Stiamo seduti, attoniti, mentre le inquadrature si aprono sulla visione di una spiaggia magnifica, e subito percepiamo il messaggio panteistico che, attraverso tutti i sensi, colpisce la nostra immaginazione. No, non è invenzione, non è frutto di intelligenza artificiale, è proprio la spiaggia più bella del mondo, bagnata da un mare con cui neanche il cristallo più puro può osare di rivaleggiare, quanto a trasparenza! Ecco, possiamo ben dire che abbiamo davanti una manifestazione della Natura che in nulla si è discostata, nel corso dei millenni, da ciò che doveva essere agli albori del Creato: e agli albori di un’era senza tempo ci sentiamo felicemente trasportati! Visione che, fra poco sapremo, insieme a stupore incantato sa generare, in un contrasto stridente di intenzioni e progetti, appetiti che poco hanno a che fare con la generosa magnificenza della Natura. E le inquadrature seguenti, veritiero corollario alla vicenda narrata, riprendono la realtà di un umile furriadroxu, accendendo la nostra curiosità sul perché di una tale dimora: il rifugio di un pastore che opporrà un coriaceo rifiuto alla blandizie di ricompense che farebbero crollare la resistenza di chiunque. Ma non di Efisio, forte di sentimenti che sovrastano ogni pur allettante tentazione! Ed è su una trama fatta di Bellezza, di legami primordiali, di attaccamento alle propri radici, che si snoda un racconto felice nel contenuto e negli intenti comunicativi. Un racconto su cui molto ha inciso la sensibilità del regista, un artista che ha sentito la necessità di dare la giusta veste ad una vicenda tanto dirompente e troppo discussa in apparenza, ma mai analizzata, con la dovuta attenzione, nelle profonde implicazioni sociali che, eppure, un ruolo trainante lo avevano ricoperto in tutto lo svolgersi degli eventi…

Ed ora eccoci qui, affascinati da un film che parla di una storia dei nostri giorni, una storia che contrappone la Bellezza incontaminata di un luogo da sogno alla mera speculazione, figlia di una cupidigia senza limiti morali, ma ben travisata sotto le mentite spoglie di provvidenziali interventi, portatori di benessere per tutti. Una vicenda che non smette di colpire ed impressionare negativamente chi del progresso – ma cosa è il progresso? – ne fa un vessillo di conquista sociale e di avanzamento economico, ravvisando in essa la manifestazione più retriva di chi al progresso antepone un sentimentalismo cocciuto e, per di più, controproducente per sé ed il prossimo. Senza saper, o voler, leggere nelle pieghe nascoste di un animo che, invece, sa rivelare profondi valori morali a chi in quelle pieghe sa guardare. E che, tutti insieme, si riassumono in una frase potentissima e dirompente, inaspettata da parte di un pastore abituato alla solitudine ed al silenzio di una vita ogni giorno uguale a se stessa, quel “La Bellezza è Bellezza perché è di tutti…” che diventa un autentico messaggio corale di democrazia e di uguaglianza di diritti. Un film, dunque, che invita alla riflessione, pur in molto ben costruite situazioni che suscitano riso e partecipazione divertita – esilarante la battuta “Sulcis in fundo!”- in cui il regista ha saputo dipingere la realtà di una comunità presa “tra due fuochi”- bravissimi gli uomini e le donne del posto nel ruolo di attori ed attrici, oltremodo credibili nella loro spontaneità recitativa! – e drammaticamente resa permeabile alla attrattiva di un futuro diverso dal presente. E nel contrapporsi di sentimenti e stati d’animo, con indiscutibile capacità di narrazione, ha reso eloquenti persino le reazioni più intime che un pudore ancestrale da sempre impedisce di manifestare se non con apparente, cruda rudezza. Come quel categorico diniego, ripetuto e ripetuto…
Lucia M. Tanas

Un altro passo concreto verso la transizione energetica: il Comune di Villamassargia si è aggiudicato un finanziamento che sfiora 1.204.000 euro, grazie al programma nazionale Just Transition Fund, destinato al fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici.
Un intervento a impatto ambientale zero che coniuga innovazione, sostenibilità e rispetto per il territorio. Le installazioni saranno infatti realizzate esclusivamente sulle coperture degli edifici comunali, limitando nuovo consumo di territorio, risorsa fondamentale per l’economia locale.
«Il comune di Villamassargia è da tempo impegnato nelle politiche per la sostenibilità, con un impatto positivo sull’ambiente, sul clima e sul bilancio comunaleha affermato la sindaca di Villamassargia Debora Porràperché in tal modo possono essere risparmiate dalle bollette importanti risorse che saranno utili a potenziare gli altri servizi dell’Ente.»
Il finanziamento prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su undici edifici pubblici: Casa Fenu, il deposito comunale autoparco, l’ecocentro in località Rio Coró, la mediateca-biblioteca, il nuovo campo sportivo, il palazzo comunale, il punto ristoro di s’Ortu Mannu, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e la sede dell’associazione di Protezione civile Gev ODV. Ulteriori interventi sul centro di aggregazione sociale e sulla nuova palestra comunale sono già risultati ammissibili e restano in attesa di un successivo esito attraverso le economie dello stesso bando JTF.
Attualmente, le opere in corso nell’ambito dell’efficientamento energetico riguardano la scuola dell’Infanzia, con un impianto fotovoltaico da 20 kw, solare termico ed efficientamento dei serramenti, grazie a 100.329,94 euro derivanti dal Bando CSE, Comuni Sostenibilità Efficienza Energetica; mentre sul tetto della scuola Primaria l’impianto fotovoltaico è da 10,5 kw, grazie ai 50.000 euro derivanti da fondi “Piccole Opere” del ministero dell’Interno.
«Questo progetto ha ricordato la sindaca si inserisce in un percorso già avviato nel 2016: siamo stati uno dei primi comuni del territorio ad efficientare con luci led l’illuminazione pubblica, ambito per il quale abbiamo ottenuto anche un finanziamento da 100mila euro dal ministero dell’Interno per analoghi interventi nel settore energetico.»
L’investimento si muove in linea con gli obiettivi del Just Transition Fund che punta alla decarbonizzazione dell’economia e al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, con particolare attenzione alle aree più fragili dal punto di vista industriale e sociale come il Sulcis Iglesiente.
Grazie a questa operazione, Villamassargia rafforza il proprio impegno per una transizione energetica equa e sostenibile, diminuendo le emissioni e dimostrando che la produzione di energia rinnovabile va di pari passo con la salvaguardia del territorio e della sua vocazione agricola.
«Ci stiamo preparando da tempo a una trasformazione che favorisca l’indipendenza della nostra comunità, senza compromettere le attività produttive e agricole che sono il cuore pulsante e identità del nostro territorio. Produrre energia pulita senza sottrarre suolo e senza deturpare il paesaggio ha concluso Debora Porràè una scelta strategica e di responsabilità verso le generazioni future.»

Sono stati sufficienti tre minuti all’Iglesias, per sbloccare il risultato nell’incontro casalingo con il Sant’Elena, fanalino di coda della classifica, e incanalare la partita verso un risultato praticamente scontato. L’Iglesias s’è presentata all’appuntamento reduce dalla sconfitta di Uri in campionato e dalla qualificazione alle semifinali della Coppa Italia, fortemente determinata a tornare al successo per stabilizzare la sua posizione in area playoff. Nell’undici iniziale Giampaolo Murru ha inserito Riccardo Daga tra i pali, tornato in rossoblù dopo due stagioni, al posto di Vincenzo Riccio, accasatosi alla Villacidrese, in Promozione regionale, che ha esordito già mercoledì in Coppa Italia, sul campo della Ferrini.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Nino Falchi, icona del calcio iglesiente, scomparso il 26 ottobre scorso all’età di 86 anni. L’avvio dell’Iglesias è stato veemente e al 3′ è arrivato il goal: fuga si Fabricio Alvarenga sulla sinistra, traversone preciso che dall’altra parte dell’area ha trovato pronto all’appuntamento Nicolas Capellino, il cui diagonale non ha lasciato scampo al giovanissimo portiere Gabriele Sanna (18 anni il prossimo 15 novembre).

Il Sant’Elena ha accusato il colpo ma pian piano ha preso fiducia e al 19′ c’è voluta un’uscita coraggiosa di Riccardo Daga per impedire ad Alessio D’Agostino la conclusione a rete, togliendogli il pallone dai piedi con un’uscita provvidenziale.

 

Al 25′ è arrivato il raddoppio dell’Iglesias: calcio d’angolo dalla destra, Fabricio Alvarenga ha “inventato” una parabola perfetta per Vincent Di Stefano che è svettato su tutti i difensori e ha messo il pallone alle spalle di Gabriele Sanna. Il doppio svantaggio ha messo ko il Sant’Elena che prima del riposo ha rischiato di subire ancora altri goal, sulle incursioni di Nicolas Capellino, Fabricio Alvarenga e Joel Salvi Costa.

Il secondo tempo non ha avuto storia, il Sant’Elena ha cercato di affacciarsi dalle parti di Riccardo Daga, senza molta convinzione e nel finale l’Iglesas ha dilagato, sfiorando diverse volte il terzo goal, con la difesa quartese in continuo affanno, fino a trovarlo ancora con Nicolas Capellino, su assist di Fabrizio Frau. Il risultato avrebbe potuto assumere proporzioni ancora maggiori anche dopo il terzo goal, con una fuga solitaria del giovane Alberto Piras, arrivato stanco alla conclusione che ha visto il pallone perdersi oltre la traversa a portiere battuto.

Iglesias: Daga Riccardo I, Crivellaro, Arzu (81′ Mancini), Fidanza, Di Stefano, Abbruzzi (83′ Tiddia), Piras Edoardo (76′ Piras Alberto), Frau, Salvi Costa (492′ Corrias), Alvarenga, Capellino (80′ Cancilieri). A disposizione: Slavica, Pintus, Daga Riccardo II. Allenatore: Giampaolo Murru.

Sant’Elena Quartu: Sanna G., Cogoni, Pitzalis (80′ Secci), Delogu, Angiargia (46′ Iesu), Mancusi, Minerba, Ndour (76′ Diouf), Oli Oro (63′ Piras Alessio), Manca, D’Agostino. A disposizione: Pisu, Cuccu, Boi, L. Sanna, Giancarli. Allenatore: Maurizio Rinino.

Arbitro: Andrea Truocchio di Sassari.

Assistenti di linea: Francesco Serusi di Oristano e Luigi Antonio Urtis di Sassari.

Marcatori: 3′ e 79′ Capellino (I), 25′ Di Stefano (I).

Note: ammoniti Mancusi (SE), Delogu (SE), Diouf (SE); espulso Diouf (SE) per doppia ammonizione.

Spettatori: 200.

L’Iglesias in casa con il Sant’Elena, il Carbonia a Lanusei. L’ottava giornata del campionato di Eccellenza propone impegni ricchi di interessi per le due squadre del Sulcis Iglesiente. L’Iglesias, reduce dalla qualificazione alle semifinali della Coppa Italia e dalla sconfitta di misura subita a Uri, cerca il riscatto in campionato con la squadra quartese che in settimana ha cambiato allenatore, con Maurizio Rinino (un ritorno a distanza di due anni per lui), al posto di Antonio Madau, e cerca di reagire all’ultimo posto in classifica (3 punti messi insieme in 7 giornate). In settimana la società rossoblù ha cambiato portiere, con il rientrante Riccardo Daga (dal Monastir) al posto di Vincenzo Riccio e ha tesserato il difensore francese Romain Leroux-Batte, 21 anni, al primo anno in Italia dopo esperienze con le formazioni B di Ajaccio e Pau, oggi non ancora convocato. Questi i 19 convocati da Giampaolo Murru: Daga Riccardo I, Slavica, Crivellaro, Arzu, Mancini, Fidanza, Di Stefano, Piras Edoardo, Piras Alberto, Frau, Abbruzzi, Pintus, Alvarenga, Cancilieri, Costa, Capellino, Tiddia, Corrias, Daga Riccardo II, Tiddia, Corrias. Dirige Andrea Truocchio di Sassari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Luigi Antonio Urtis di Sassari.

Il Carbonia si presenta a Lanusei con la rosa al completo, per la prima volta in stagione, dopo il pieno recupero di Ayrton Hundt e Hérnan Zazas e di Andrea Porcheddu che ha scontato una giornata di squalifica a Santa Teresa Gallura dopo l’espulsione per doppia amminizione subita nel finale della partita con la Nuorese. Graziano Mannu ha un piacevole imbarazzo delle scelte, sia in difesa sia in attacco. Dopo la bella vittoria di Santa Teresa Gallura, la squadra può affrontare l’impegno odierno serenamente, con la consapevolezza di essere in crescita e di poter affrontare senza timori tutti gli avversari, anche un Lanusei che pur reduce da una sconfitta di misura subita a Tempio Pausania, resta da matricola una rilevazione di questo avvio di stagione. I 20 convocati da Graziano Mannu: Floris, Mastino Fabio, Chidichimo, Mastino Andrea, Ponzo, Nannini, Pavone, Coulibaly, Massoni, Melis, Saiu, Carboni, Boi, Artese, Gurzeni, Zonchello, Serra, Hundt, Porcheddu, Zazas. Dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Nicolò Pili di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia.

Sugli altri campi di giocano: Atletico Uri-Taloro Gavoi, Calangianus-Buddusò, Ferrini-Tempio, Ilvamaddalena-Tortolì, Ossese.Santa Teresa e Villasimius-Nuorese.

 

Alle 18.30, al Palasport di Carbonia, va in scena il derby tra Scuola Basket Miners Carbonia e la Camping La Salina Calasetta, per la sesta giornata del campionato di serie C di basket maschile. Dirigono Davide Frau di Monserrato e Alessandra Seu di Quartucciu.

La squadra di Michele Matteu arriva a questo atteso appuntamento reduce dalla terza sconfitta esterna subita sul campo della Basket Antonianum, 81 a 74, con 4 punti in classifica conquistati nelle due partite disputate in casa con Ferrini Pisano Arredamenti e Sef Torres. In tutte le trasferte la squadra ha ben giocato, perdendo sempre di misura, oltre che con il Basket Antonianum Quartu, anche con Basket Sant’Orsola Sassari e Demones Ozieri.

La squadra di Simone Frisolone, dopo aver riposato alla prima giornata, e perso alla seconda giornata sul campo del Basket Antonianum Quartu, ha centrato tre vittorie consecutive su Ferrini Pisano Arredamenti e Sef Torres in casa, in trasferta sul campo del Sant’Orsola Sassari, allora prima in classifica. Con 6 punti occupa la seconda posizione in classifica alle spalle della capolista Sirius Pall. Nuoro, a pari punteggio con Pol. Dinamo Sassari, Sant’Orsola Sassari e Demones Ozieri.