16 December, 2025
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Questa mattina, in occasione dell’incontro organizzato sulla “vertenza entrate”, la presidente della Regione Alessandra Todde e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno parlato anche dell’Eurallumina, dove da tre giorni quattro lavoratori sono in presidio sul silo a 40 metri di altezza.

Il Mef, dopo il provvedimento giudiziario che ha bloccato i beni in Italia dell’azienda proprietaria della fabbrica, la russa Rusal, ha competenza in quanto affidatario, tramite l’Agenzia del Demanio, della custodia e gestione dello stabilimento.

«Ci siamo confrontati con il ministro Giancarlo Giorgetti sulla situazione di Euralluminaha detto Alessandra Toddeè emerso che la volontà del MEF è di collaborare e di rimettersi al tavolo anche con l’azienda per capire come poter definire una direttrice che possa chiudere il contenzioso. Quello che porto a casa è un messaggio per l’azienda di riaprire immediatamente un tavolo condiviso con il MEF: c’è disponibilità e apertura per poter affrontare insieme il problema. L’invito all’azienda è quindi quello di non irrigidirsi perché c’è una volontà espressa dal governo, insieme ovviamente alla Regione, per poter trovare dei punti di caduta in tempi rapidi.»

Il Consorzio Turistico per l’Iglesiente sarà presente al TTG Travel Experience di Rimini, uno dei più importanti appuntamenti italiani e europei dedicati al turismo, per presentare al pubblico e agli operatori del settore l’offerta unica del territorio del Sud-Ovest della Sardegna.
La partecipazione al TTG rappresenta un’occasione strategica per valorizzare le eccellenze naturali, minerarie e culturali che caratterizzano l’Iglesiente, un’area che unisce paesaggi mozzafiato, spiagge incontaminate, antichi borghi, testimonianze di archeologia industriale mineraria e tradizioni millenarie.
All’interno dello stand della Regione Autonoma della Sardegna, il Consorzio presenterà le proposte dei propri soci – strutture ricettive, operatori turistici, produttori locali ed enti culturali – con l’obiettivo di creare nuove opportunità di promozione e commercializzazione.
«Il TTG di Rimini è per noi una vetrina fondamentale dichiarano i rappresentanti del Consorzioper far conoscere a livello nazionale e internazionale un territorio autentico, capace di offrire esperienze di viaggio che uniscono natura, cultura, enogastronomia e turismo attivo il Cammino minerario di Santa Barbara e il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. Siamo convinti che l’Iglesiente possa rappresentare una destinazione di grande interesse per il viaggiatore contemporaneo, attento alla qualità e alla sostenibilità.»
Il Consorzio Turistico per l’Iglesiente conferma così il proprio impegno nella costruzione di una rete solida tra operatori locali e nella promozione integrata del territorio, affinché il Sud-Ovest della Sardegna possa emergere come meta privilegiata nel panorama turistico italiano e internazionale.

La Regione ha deciso di investire 800mila euro per dare nuova vita alla Ferrovia storica del Sulcis e trasformarla così in un asse strategico di valorizzazione paesaggistica, culturale e turistica. Le risorse consentiranno di avviare l’intervento “Conservazione e valorizzazione della Ferrovia storica del Sulcis – Percorrere il territorio” e di costruire un nuovo circuito di fruizione lungo il tracciato Siliqua-Calasetta, riconosciuto dal Piano Paesaggistico Regionale come bene identitario.

L’intervento, che coinvolge i Comuni attraversati dall’ex linea ferroviaria e la provincia del Sulcis Iglesiente, punta a recuperare manufatti, tracciati e beni paesaggistici connessi, integrando l’opera nella rete ciclabile regionale e mettendo in relazione ambienti costieri, aree interne e siti di rilevanza storica e naturalistica.

«La principale peculiarità del progetto di valorizzazione della Ferrovia Storica del Sulcis – spiega l’assessore degli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spaneddarisiede nella sua capacità di generare due risultati di particolare rilevanza per l’assessorato. Da un lato, l’iniziativa permette alla cittadinanza di accedere e apprezzare un segmento poco noto del patrimonio naturalistico regionale, attraverso il recupero e la valorizzazione di infrastrutture dismesse. Dall’altro, si evidenzia come l’intero intervento sia finanziato mediante le risorse derivanti dalle sanzioni paesaggistiche, senza gravare sul bilancio ordinario della Regione: un esempio virtuoso del potenziale che l’assessorato può esprimere.»

«Questo investimentocontinuarestituisce dignità a un’infrastruttura che racconta la storia del Sulcis e la mette al centro di un progetto di sviluppo sostenibile. È un modo concreto per unire tutela del paesaggio, promozione del territorio e nuove opportunità per cittadini e visitatori.»

Il nuovo Accordo di programma permetterà di completare la ricognizione dei beni identitari lungo il tracciato e di avviare interventi di recupero e valorizzazione in linea con gli indirizzi del PPR. Inoltre, sono in fase di stipula le convenzioni dell’assessorato dell’Industria per ulteriori interventi volti a valorizzare il patrimonio infrastrutturale e produttivo del territorio, rafforzando l’impatto complessivo del progetto.

«La Ferrovia storica diventa un corridoio di connessione tra valori ambientali, culturali e produttivi e un esempio di come la Regione possa lavorare insieme agli enti locali per trasformare un patrimonio del passato in una risorsa strategica per il futuro», conclude l’assessore Francesco Spanedda.

La provincia del Sulcis Iglesiente sarà individuata come ente attuatore, con competenze anche sulla gestione e manutenzione del nuovo itinerario, destinato a diventare un punto di riferimento per la fruizione sostenibile del paesaggio.

Ieri pomeriggio, al terzo giorno di presidio degli operai dell’Eurallumina che portano avanti una dura protesta asserragliati nel silos 3 a 40 metri di altezza, il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente Mauro Usai accompagnato dai consiglieri provinciali Gianluigi Loru e Romeo Ghilleri, rispettivamente con delega all’Ambiente e all’Industria, ha fatto visita ai quattro lavoratori esprimendo solidarietà e vicinanza da parte dell’intero Consiglio provinciale.

«La protesta dei quattro dipendenti nasce in conseguenza dell’inerzia istituzionale che non sblocca lo stanziamento dei fondi ministeriali. Nonostante gli obiettivi già raggiunti come l’emanazione del nuovo DPCM Energia Sardegna, tuttavia, resta un ulteriore ostacolo che impedirebbe alla Rusal di dare avvio agli investimenti previsti pari a 300 milioni di euro», si legge in una nota della presidenza della provincia del Sulcis Iglesiente.

«Siamo al fianco di questi lavoratori e delle loro rispettiva famigliedichiara il consigliere provinciale Romeo Ghillerie, dunque, si chiedono riscontri immediati al Governo che non può più sottrarsi dalle aspettative di rilancio industriale del territorio.»

Una situazione che grava sul futuro economico e sociale del Sulcis Iglesiente così come tutte le altre vertenze che interessano il polo industriale di Portovesme e che ancora non hanno trovato risposte.

«La Provincia continuerà a sostenere l’industriaaggiunge il presidente Mauro Usaiperché è inaccettabile che si perdano ancora tante buste paga e si impoverisca ulteriormente il tessuto sociale.»

 

Radici nella sabbia, passi nella tradizione: il Carignano del Sulcis incanta Merano per raccontare di un vino che affonda le sue radici nella sabbia e nella storia: unico, resiliente e soprattutto sardo

A poco più di un mese dal suo lancio, il progetto “I Sentieri del Carignano lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara” approda al Merano Wine Festival come ambasciatore del Sulcis e della sua viticoltura eroica.
Un itinerario da vivere a piedi, tra vigne, miniere e paesaggi costieri, dove il passo lento del viaggiatore incontra la profondità delle radici del Carignano, emblema di una terra capace di resistere e rinascere.

Una Sardegna che si racconta, calice dopo calice, passo dopo passo

Il nuovo itinerario enoturistico, ideato dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, ha debuttato domenica scorsa con una Masterclass dedicata al Carignano del Sulcis, guidata da Giuseppe Carrus, vice curatore della Guida Vini d’Italia.

Un vino eroico, un cammino autentico

Nato da un territorio che ha saputo resistere alla fillossera, e che ancora oggi custodisce vigne “a piede franco”, il Carignano del Sulcis è l’espressione viva di una Sardegna autentica, modellata da sabbia, sole e mare.
La Masterclass, intitolata “Immersi nelle vigne del Carignano del Sulcis: tra mare, sole e sabbia”, ha accompagnato il pubblico in un viaggio sensoriale e culturale attraverso una delle aree vitivinicole più affascinanti del Mediterraneo.

Durante la degustazione sono stati otto i vini protagonisti di alcune delle più importanti cantine simbolo del territorio: Cantina Santadi, Cantina Mesa, Cantina Sardus Pater, Cantina Calasetta, Cantina Giba, Eural Sulcis, Azienda Agricola Piede Franco e Cantina Esu.

Il vino che si cammina

«Con I Sentieri del Carignano vogliamo unire due anime della Sardegna: quella del cammino e quella del vinoha dichiarato Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara -. Il Carignano del Sulcis è un vino che racconta la forza e la tenacia dei suoi viticoltori, così come il nostro cammino racconta la storia di un territorio che continua a camminare verso il futuro»

 

 

Sono iniziati i lavori di ripristino e messa in sicurezza del ponte d’accesso alla frazione di Is Urigus.

«Si tratta di un progetto dal valore di circa 50mila euro che garantirà parapetti nuovi, rinforzati e più sicuri e altri lavori di consolidamento della struttura si legge in una nota del comune di San Giovanni Suergiu -. Sicuramente si creeranno dei disagi per la circolazione dei mezzi e delle persone perché si tratta di un’opera su un collegamento viario trafficato. Vi chiediamo pazienza e collaborazione perchè la sicurezza è il primo obiettivo durante il cantiere e post cantiere.»

La Giunta regionale, su proposta dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, ha approvato il programma di utilizzo di 1 milione e 501.869 euro destinati a finanziare nuovi interventi di caratterizzazione, analisi di rischio e messa in sicurezza delle discariche dismesse e delle aree potenzialmente contaminate presenti nel territorio regionale. Le risorse provengono dal gettito del tributo sullo smaltimento in discarica e dal relativo avanzo vincolato, secondo quanto previsto dalle normative nazionali e regionali in materia. Il finanziamento si inserisce nel quadro del Piano regionale di Bonifica dei Siti Inquinati, che ha censito 404 discariche monocomunali e definito le priorità d’intervento sulla base delle condizioni ambientali e del rischio sanitario.

«Il tema delle bonifiche non è un’operazione tecnica isolata, ma un investimento sulla salute pubblica e sulla rigenerazione dei territori. Sostenere i Comuni in questi percorsi significa accelerare la messa in sicurezza delle comunità e restituire valore alle aree degradate», dichiara l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi. Il programma approvato finanzia nove interventi in altrettanti Comuni, selezionati sulla base delle istruttorie tecniche condotte dal Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio e delle richieste pervenute dagli enti locali.

Gli interventi riguardano attività diverse: dalla caratterizzazione dei siti alla validazione delle indagini, fino alla messa in sicurezza permanente (MISP) e ai primi interventi di messa in sicurezza di emergenza (MISE). Comuni e interventi finanziati:

  • Villaperuccio – Discarica Isca de Candiazzus: completamento della caratterizzazione e validazione delle indagini – 15mila euro
  • Osini – Discarica Osini vecchio: caratterizzazione ed eventuale analisi di rischio – 50mila euro
  • Quartucciu – Discarica Rio Musungilis: completamento MISP – 750mila euro
  • Atzara – Discarica Triala: caratterizzazione ed eventuale analisi di rischio – 50mila euro
  • Tratalias – Vecchio borgo: caratterizzazione, analisi di rischio e primi interventi MISE – 186.869 euro
  • Villasor – Aree Via Togliatti e Ponti Becciu: rimozione rifiuti, caratterizzazione e analisi di rischio – 150mila euro
  • Oristano – Area ex Via Rockfeller: caratterizzazione, analisi di rischio e primi interventi MISE – 250mila euro
  • Ozieri – Discarica Monte Coldianu: completamento MISE – 50mila euro.

Le attività saranno attuate tramite convenzioni di finanziamento e saranno sottoposte alle procedure autorizzative previste dalla normativa ambientale e sulle opere pubbliche, oltre che alle rendicontazioni e ai monitoraggi finanziari, fisici e procedurali. Con questo provvedimento la Regione dà continuità al percorso avviato negli anni precedenti, utilizzando il fondo alimentato dal tributo sullo smaltimento in discarica per finalità ambientali: riduzione dei rifiuti, recupero di materia, bonifiche dei siti contaminati, sostegno agli enti locali e protezione dei cittadini. Le risorse programmate consentiranno ai Comuni di accelerare l’iter tecnico-amministrativo e di affrontare situazioni spesso complesse, contribuendo alla sicurezza ambientale e alla rigenerazione delle aree degradate.

Domenica 16 novembre presso il Centro Culturale di Iglesias si è tenuta l’assemblea generale regionale dei soci ANED aps Comitato Regione Sardegna per il rinnovo delle cariche sociali. All’assemblea hanno partecipato il prof. Antonello Pani, professore ordinario all’Università di Cagliari e responsabile di Nefrologia, Dialisi e Trapianto presso l’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, la dott.ssa Katia Rosas, responsabile facente funzioni di Nefrologia e Dialisi presso la ASL del Sulcis Iglesiente, Distretto di Iglesias, la dott.ssa Giovanna Pisanu del reparto di Nefrologia e Dialisi presso l’ospedale civile di Alghero e il prof. Francesco Pisani, già professore ordinario presso l’Università de l’Aquila, tutti relatori per informazioni e approfondimenti sul tema delle malattie renali e trapianti.
Ha partecipato, inoltre, l’avvocato Giuseppe Vanacore, presidente nazionale ANED. Ha presenziato all’incontro anche il vice sindaco Francesco Melis, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Iglesias.
Durante l’incontro gli specialisti hanno approfondito le tematiche relative alle patologie renali con particolare riguardo al tema dei trapianti d’organo.
Il professor Antonello Pani, nel suo intervento, ha posto in evidenza l’importanza della prevenzione quale strumento fondamentale nel contrastare la malattia renale e, così, ritardare l’utilizzo della dialisi, in particolare nei pazienti che presentano un quadro clinico complesso con la contemporanea presenza di patologie quali il diabete, cardiopatie e nefropatie. La dottoressa Giovanna Pisanu ha spiegato in cosa consiste la “fistola artero-venosa” e quanto sia importante per il paziente emodializzato, in pratica la creazione di un accesso vascolare stabile collegando chirurgicamente un’arteria con una vena, spesso realizzato in un braccio, dove il sangue circola dopo essere stato purificato con la dialisi. La dottoressa Katia Rosas ha parlato, invece, della grave situazione in un cui versa la sanità nel territorio del Sulcis Iglesiente, prospettando un ulteriore aggravio della situazione con la quiescenza dell’unico medico in pianta stabile ancora presente a Iglesias. Ci si chiede come potranno essere assistiti i circa 125 pazienti emodializzati di questo territorio. Professor Francesco Pisani, dal canto suo, rimarcando l’importanza della prevenzione, e ripercorrendo gli importanti progressi fatti nel campo della donazione, ha ribadito che sarebbe necessario anticipare il trapianto di rene prima che la malattia imponga l’impiego della dialisi, con tutti i risvolti positivi che tali scelte comportano per la qualità della vita del paziente ma anche, e non solo, per le ricadute sociali ed economiche.
Un dato che desta particolare attenzione, emerso durante il convegno, è la bassa propensione alla donazione degli organi da parte delle generazioni più giovani, frutto di una approfondita ricerca eseguita dall’Aned Sardegna. Da qui l’importanza di una sempre maggiore azione di sensibilizzazione a sostegno della cultura della donazione.
L’avvocato Giuseppe Vanacore, in chiusura dei lavori, ha ribadito il pieno sostegno dell’Aned nazionale al Comitato della Sardegna per il lavoro e l’impegno fino ad oggi realizzato.
Per quanto riguarda il rinnovo del direttivo del Comitato Regionale Aned Sardegna sono stati eletti:
Annibale Zucca, riconfermato segretario regionale; (Iglesias)
Paola Lai, vice segretaria; (Alghero)
Nicola Ara, consigliere; (Sassari)
A. Rita Pala, tesoriere. (Iglesias)
Delegati:
Antonello Mocci (Medio Campidano)
Antonello Benizzi (Sulcis Iglesiente).

Carlo Martinelli

 

I lavoratori dell’Eurallumina hanno trascorso la seconda notte sul silo tra freddo e pioggia, in una condizione che sta mettendo a dura prova la loro condizione. «Ieri, purtroppo, non è giunta alcuna comunicazione in merito alla riunione del Csf proprio relativa alla vertenza che riguarda l’Eurallumina scrivono in una nota Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e RSA Eurallumina -. Un silenzio che non fa altro che far salire la tensione e la preoccupazione tra i lavoratori. Apprendiamo che domani ci sarà un incontro tra il ministro del Mef Giancarlo Giorgetti e la presidente della Regione Alessandra Todde sul tema entrate. Chiediamo alla presidente Alessandra Todde di farsi promotrice delle rivendicazioni messe in atto dalle lavoratrici lavoratori e OO.SS. Ricordiamo che deve essere risolta la questione transitoria, ossia l’utilizzo delle risorse e l’erogazione dei fondi per garantire l’ordinaria amministrazione, sia quello di prospettiva, ovvero lo sblocco delle risorse in modo che il progetto di rilancio da 300 milioni di euro possa essere rilanciato.»
«La mobilitazione resta alta e si andrà avanti a oltranza. Per questo motivo chiediamo a tutti i rappresentanti istituzionali un’assunzione di responsabilità – concludono Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e RSA Eurallumina –. Questa volta non si chiede assistenza ma il rispetto di una norma e la possibilità di rilanciare un sito produttivo di grande valore in cui operano professionalità di alto livello.»

Il Circolo PD di San Giovanni Suergiu ha diffuso una nota con la quale annuncia la revoca la propria fiducia politica alla sindaca e all’assessore iscritto al PD.

«In occasione delle elezioni comunali del 2022 il Partito Democratico di San Giovanni Suergiu ha sostenuto il proprio candidato sulla base di un percorso basato su collaborazione, condivisione, trasparenza e coerenza politico-programmatica – si legge nella nota -. Questi principi rappresentavano il fondamento della partecipazione del PD alla coalizione che ha dato origine all’attuale Amministrazione. Successivamente, il Circolo ha rilevato elementi di discontinuità politica rispetto agli impegni assunti. Nel tempo, sono molteplici gli elementi che hanno determinato un crescente distacco politico tra il Circolo PD e il Sindaco. La candidatura del Sindaco alle regionali con Fratelli d’Italia non è stata solo una scelta unilaterale, ma un atto politico che ha infranto il patto originario e ha sancito una chiara collocazione distante dai valori e dagli impegni condivisi. A questo si sommano lo strappo con il mondo associativo, sempre più ai margini delle scelte amministrative, l’abbandono progressivo del centro e delle frazioni, la grave trascuratezza delle strutture sportive, la mancata partecipazione a dei bandi regionali, fonte di finanziamenti certi per il nostro Comune.»

Il Circolo PD di San Giovanni Suergiu giudica «non meno rilevante l’assenza di una strategia urbanistica volta a prevenire il concreto rischio di realizzare una discarica in località Is Urigus. Attraverso l’approvazione di norme rigorose da parte del Consiglio comunale, inserite nella disciplina di attuazione, si sarebbe potuto vietare ogni cambio di destinazione d’uso, impedendo in modo assoluto che l’attuale proposta progettuale giungesse allo stato in cui si trova oggi».

«Negli ultimi mesi si è consolidata una linea amministrativa che, per impostazione, priorità e modalità di conduzione, si discosta in maniera significativa dai principi di buon governo, partecipazione democratica e trasparenza che il nostro Partito considera imprescindibilisottolinea ancora il Circolo PD di San Giovanni Suergiu -. Le decisioni assunte e gli indirizzi perseguiti non risultano coerenti con il mandato politico condiviso né con il percorso di confronto mai avvenuto, che il Circolo ha sempre ritenuto necessario per garantire un’azione amministrativa efficace, responsabile e realmente orientata al benessere della comunità.»

«Il comportamento del Sindaco nei confronti della minoranza consiliare continua a distinguersi, come già accaduto in altre circostanze, per toni e atteggiamenti non equilibrati né rispettosi delle prerogative democratiche, configurando un approccio che indebolisce il corretto funzionamento istituzionaleaggiunge il Circolo PD di San Giovanni Suergiu -, il valore del pluralismo, del dialogo e del rispetto delle opposizioni rappresenta per il Partito Democratico un principio irrinunciabile della vita democratica locale, per questo motivo l’Amministrazione ha il dovere politico e istituzionale di garantire in ogni contesto. Infine, il Circolo ritiene doveroso evidenziare che, nonostante il confronto avviato nelle sedi interne, l’assessore iscritto al Partito Democratico non ha garantito un adeguato contributo alla rappresentanza delle posizioni politiche del PD, né ha promosso quei principi di trasparenza, collegialità e condivisione che avrebbero dovuto orientare l’azione amministrativa.»

Il Circolo PD di San Giovanni Suergiu, infine, ha annunciato formalmente la propria fiducia politica al Sindaco, all’Amministrazione comunale e all’assessore iscritto al Partito Democratico «per mancata coerenza con le linee politiche del Circolo» e di voler proseguire la propria attività politica con rinnovato impegno, orientandola «a garantire una gestione trasparente dell’amministrazione pubblica, promuovere il rispetto delle istituzioni e un confronto democratico autentico e sviluppare un progetto alternativo credibile all’attuale maggioranza».