20 December, 2025
Home2025 (Page 60)

Un fenicottero con un’ala spezzata è stato soccorso e affidato oggi alle cure dei veterinari dalla pattuglia della Stazione forestale e di Vigilanza ambientale di Sant’Antioco.

La situazione di difficoltà del fenicottero è stata segnalata da un cittadino alla Sala Operativa dell’Ispettorato forestale di Iglesias, la quale ha prontamente allertato la pattuglia che si è recata in località Cruccianas, nel territorio comunale di Sant’Antioco, dove ha rinvenuto l’esemplare. L’animale, oltre all’ala spezzata era impossibilitato a muoversi a causa probabilmente di un indebolimento generale dovuto alla stessa ferita.
Il personale forestale ha perciò contattato il veterinario convenzionato con la Provincia, il quale ha disposto la sua consegna presso il Canile di Carbonia ONLUS per le primissime cure del caso, per poi recarsi a ritirarlo personalmente per completarne l’assistenza e la cura, con l’obiettivo di poterlo rimettere presto in libertà.

C’era grande attesa ieri pomeriggio nel Consiglio comunale di Carbonia, convocato per discutere di un tema di strettissima attualità qual è l’imminente scadenza elettorale di secondo livello per il Presidente e il Consiglio della Provincia del Sulcis Iglesiente e, soprattutto, per conoscere la posizione e le decisioni del sindaco Pietro Morittu, in relazione ad una sua eventuale candidatura alla carica di Presidente o di consigliere che gli è stata sollecitata sia in senso sia all’esterno della sua maggioranza.

Dopo aver sostenuto in avvio di seduta «Le mie scelte saranno sempre guidate da un solo principio, l’interesse generale della città e del territorio. Ho sempre lavorato per unire e non per dividere. Rivendico il diritto e il dovere di valutare ogni passo con attenzione, ascoltando i cittadini, i consiglieri, i sindaci e le forze politiche, senza farmi dettare la linea da pressioni o dinamiche esterne e continuando ad alimentare un processo che possa portare concretamente alla rappresentanza e al rispetto delle prerogative della nostra comunità», Pietro Morittu è intervenuto in conclusione, dopo 16 interventi di altrettanti consiglieri, di maggioranza e di minoranza. Stamane le sue conclusioni le ha riassunte nell’intervista che abbiamo realizzato e vi proponiamo, dalla quale si capisce chiaramente, anche se non lo dice esplicitamente, che non si candiderà a Presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, alle elezioni del prossimo 29 settembre.

Vivace dibattito in Consiglio comunale, a Carbonia, sulle elezioni provinciali 2025, analisi dei dati preliminari, valutazione e prospettive per la rappresentanza territoriale. La seduta era attesa per conoscere la posizione del Consiglio comunale e, soprattutto, del sindaco Pietro Morittu, uno dei cinque primi cittadini, sui 24 del Sulcis Iglesiente, che non hanno sottoscritto l’accordo per la candidatura alla carica di Presidente della Provincia del sindaco di Iglesias Mauro Usai.

l primo punto dell’ordine del giorni figuravano le comunicazioni del sindaco. Pietro Morittu non si è sottratto ad una valutazione della situazione venutasi a creare con la convergenza di 19 sindaci sulla candidatura di Mauro Usai e sull’invito rivoltogli da più parti, sia per una sua candidatura alla carica di Presidente sia a quella di consigliere nella lista unitaria a sostegno di Mauro Usai.

Pietro Morittu ha sottolineato come il Consiglio comunale di Carbonia sia l’unico ad aver convocato una riunione per l’esame delle problematiche del territorio del Sulcis Iglesiente alla vigilia dell’appuntamento elettorale e s’è impegnato a garantire spazi di rappresentanza a tutti i consiglieri, sia di maggioranza sia di minoranza. «La Provincia – ha aggiunto -, deve essere inclusiva e partecipativa, in grado di dare risposte complessive alle necessità del territorio. Le mie scelte saranno sempre guidate da un solo principio, l’interesse generale della città e del territorio. Ho sempre lavorato per unire e non per dividere. Rivendico il diritto e il dovere di valutare ogni passo con attenzione, ascoltando i cittadini, i consiglieri, i sindaci e le forze politiche, senza farmi dettare la linea da pressioni o dinamiche esterne e continuando ad alimentare un processo che possa portare concretamente alla rappresentanza e al rispetto delle prerogative della nostra comunità.»

Ad aprire gli interventi dei consiglieri è stato Gian Luca Arru di Carbonia Avanti. Le sue sono state parole durissime nei confronti del sindaco, dal quale ha detto che si sarebbe aspettato l’annuncio di una sua candidatura, l’unica strada percorribile in questo momento. Il consigliere ha detto che «non si sta facendo rispettare il ruolo della città di Carbonia, che era la guida del territorio e oggi non lo è più. In tanti eravamo pronti a sostenere questa battaglia, perché nella vita bisogna avere il coraggio di giocare le partite, a volte si vince e a volte si perde, ma con dignità, con onore. Forse ci sono ancora le condizioni perché lei cambi ideaha concluso Gian Luca Arru e decida di giocare la partita. In quel caso, noi saremmo con lei.»

Il consigliere del PD Alberto Pili ha detto che« va salutato positivamente il ritorno della politica alla guida delle Province che hanno continuato ad esistere in tutti questi anni, tanto che Carbonia era il capoluogo della Provincia del Sud Sardegna. Alberto Pili ha sottolineato come la legge Delrio abbia portato ad una riduzione delle competenze, alla fuga dei dipendenti, ad una Provincia con soli 25 milioni di euro in bilancio, con poche risorse per investimenti, molta spesa corrente e pochi dipendenti rimasti. Si tratta di una fase in cui occorre ragionare come ricostruire quasi dalle fondamenta la Provincia del Sulcis Iglesiente che tenga conto delle esigenze di tutti i 24 Comuni che ne fanno parte. Il ruolo di Carbonia deve essere quello di guardare all’unità del territorio».

Il consigliere di Sinistra Futura Sandro Mereu ha sottolineato che «la riunione è stata convocata a cose già fatte, per verificare la possibilità di trovare una soluzione per assicurare a Carbonia un ruolo migliore rispetto a quello attuale e ha annunciato la presentazione di una lista con M5S, Orizzonte Comune e Partito Socialista Italiano».

Il consigliere del gruppo Misto Daniele Mele ha detto di «sentirsi d’accordo con il consigliere Gian Luca Arru e ha sottolineato che come città capoluogo Carbonia stia rinunciando a giocare la partita, consegnando la palla direttamente alla città vicina, Iglesias. La scelta non nasce da un confronto preventivo in quest’aula, non è una decisione condivisa con i consiglieri o con la città, ma appare un accordo politico già scritto che riduce ancora una volta il nostro ruolo a quello di spettatori di decisioni prese altrove. Il sindaco spieghi quali vantaggi concreti avrà Carbonia da questa scelta, la città è stata ancora una volta sacrificata».

Il consigliere del PD Antonio Caggiari è stato critico e ha detto al sindaco «di lasciare una porta aperta e di convocare una riunione di maggioranza per decidere che cosa fare».

La consigliera del gruppo Misto Monica Atzori ha detto di condividere quanto ha detto il consigliere Gian Luca Arru. «Mi sarei aspettata che il nostro sindaco convocasse maggioranza e minoranza. Io appoggio il nostro sindaco in tutto e per tutto anche se sono in minoranza. Carbonia è sempre stata centrale. Non ho capito se si voglia candidare o meno. Vorrei capire se il nostro sindaco c’è, in quale veste, oppure se non c’è.»

La consigliera del PD Ivonne Fraternale ha sottolineato «l’importanza di lavorare unitariamente per il territorio perché la Provincia è una possibilità per ridare sviluppo al territorio, con l’auspicio di tornare presto alle elezioni di primo livello».

Il consigliere del M5S Gian Luca Lai ha detto che «Carbonia e Iglesias sono un problema secondario, in altre Province in condizioni simili i sindaci interessati hanno fatto un passo indietro. Qui invece è stato sacrificato il sindaco di Carbonia, con un lavoro sotto traccia che a me non piace, perché non siamo messi nelle condizioni di poter decidere, non essendo stati portati a conoscenza di cosa stiamo parlando. Una candidatura del sindaco Pietro Morittu in questo momento sarebbe importante per fare chiarezza e spezzare questa tendenza di grandi ammucchiate. Il sindaco ha detto “non mi sottraggo”, ci possono essere diverse modalità, scelga lei la migliore».

La consigliera di Fratelli d’Italia Daniela Garau ha ringraziato il sindaco «per aver convocato il Consiglio comunale e ha sottolineato di prendere atto che si tratta dell’esito di una parabola che in parte è sicuramente discendente rispetto al ruolo che la città di Carbonia ha assunto negli anni. Carbonia ha perso la sua centralità, perché quando una città perde servizi, è una città che non ha voluto più assumere la centralità nel territorio. In questa situazione io l’avrei sostenuta, perché in questo modo avrei sostenuto la mia città, per la quale con grande fatica mi sto battendo. Non so se vi siano ancora margini, lei avrebbe dovuto convocare maggioranza e minoranza insieme per decidere. Temo che Carbonia la centralità col tempo la perderà ancora di più. A me interessa solo che questo ente intermedio abbia veramente un ruolo centrale».

La consigliera del gruppo Pietro Morittu sindaco Manuela Caria ha detto che «in questo momento storico la nostra Provincia ha bisogno di essere rappresentata da politici che conoscano a fondo le dinamiche sociali da chi ha già dimostrato di saper amministrare con efficacia e visione, io le darei mandato come sintesi politica della maggioranza che la sostiene per la gestione della rappresentanza in seno all’organo provinciale, auspico la promozione di una chiusura politica che garantisca a Carbonia la rappresentanza e la centralità che merita rispetto alle politiche del territorio».

La consigliera di Sinistra Futura Francesca Pili ha espresso «un giudizio molto critico sull’accordo precostituito tra i 19 sindaci per la candidatura a presidente del sindaco di Iglesias Mauro Usai e ha rimarcato che la stessa maggioranza nel Consiglio comunale di Carbonia non è unita e avrebbe piacere che si potesse reagire in qualche modo a questa situazione, ma di non sapere come fare».

La consigliera di Sinistra Futura Barbara Pischedda ha sostenuto che «in tanti anni non s’è creata una strategia per creare una collaborazione con la città di Iglesias, in modo tale da trovare una quadra e avere entrambi una buona rappresentanza che temo non avverrà».

Il consigliere comunale del PD Luca Grussu ha sottolineato che «sia la maggioranza sia la minoranza hanno espresso vicinanza e fiducia al sindaco Pietro Morittu e che le elezioni di secondo livello danno ai consiglieri comunali una grande responsabilità ma il loro ruolo non è mai stato valutato. Ha aggiunto che finora, al di là dell’unità d’intenti, non s’è parlato di programmi da portare avanti con la Provincia».

Il consigliere del gruppo “Carbonia Insieme” Giuseppe Vella ha rimarcato «il ruolo importante e di sintesi nel Consiglio comunale e nella compagine territoriale e di credere nella sua candidatura nella lista che i sindaci hanno deciso di formare. Il sindaco è la voce autorevole di Carbonia che può rappresentare la città nella Provincia».

Il consigliere del PD Giacomo Guadagnini ha detto che «oggi tutti vogliamo la Provincia e non molto tempo fa la abbiamo bocciata, questo deve far riflettere. La Provincia serve tanto per la vicinanza che ha nei confronti dei territori. Le differenze politiche ci sono, perché una visione politica del centrosinistra è diversa da quella del centrodestra. Quando c’è una divisione interna, storica, che ha portato tanti problemi al territorio, dobbiamo fare molto di più per riempire questo vuoto. Io non sono d’accordo che il nostro sindaco si candidi a fare il consigliere, al pari di tutti gli altri sindaci che hanno la possibilità di avere un ruolo nella conferenza dei sindaci».

La consigliera del gruppo Sviluppo & Ambiente Valentina Diaferia «ha ringraziato il sindaco per la convocazione del Consiglio comunale per affrontare il tema. Il suo discorso ha lasciato in me e al mio gruppo tanti dubbi in merito alle elezioni provinciali e al ruolo che lei potrà o meno avere all’interno della Provincia. Mi sembra chiaro che l’appoggio del Consiglio comunale alla sua candidatura ci sarebbe. Maggioranza e minoranza sono d’accordo nel sostenerla e questo mi sembra sia un buon risultato. Se invece ci fossero scelte diverse in cui non sarebbe rappresentato in prima persona, non so se il nostro stesso sostegno ci sarebbe».

Per le conclusioni del sindaco Pietro Morittu rimandiamo alla lunga intervista realizzata stamane, che pubblicheremo a breve.

Giampaolo Cirronis

Sabato 6 settembre, dalle ore 18.30, il Parco Archeologico di Monte Sirai ospiterà la Festa della Colonia Felina, giunta alla sua VI edizione. L’iniziativa nasce con l’intento di sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica degli abbandoni degli animali e delle emergenze sanitarie connesse. Il programma della serata prevede una visita tematica intitolata “L’Arca di Bes”, dedicata agli animali che hanno popolato l’insediamento di Monte Sirai.
I partecipanti avranno, poi, la possibilità di conoscere i gatti che vivono attualmente nella colonia, la prima ad essere istituita nel comune di Carbonia, nel 2012.
Il costo della visita (5 €) sarà interamente devoluto alla colonia felina.
L’evento è organizzato dal Consorzio Sistema Culturale Sardegna, gestore del circuito museale.
Per info e prenotazioni: Parco Archeologico di Monte Sirai 07811888256 – cell. 3457559751 (anche whatsapp) – mail museicarbonia@gmail.com

Sabato 6 settembre, il gruppo di Verde Azzurro Pan di Zucchero organizza una giornata di ricordo per la scomparsa, avvenuta esattamente un anno fa sui pendii di Monte Nai sul sentiero Miniere nel Blu tra Masua e Cala Domestica, dell’escursionista irlandese John Bergin.
L’evento vuole essere un momento di memoria e raccoglimento aperto a chiunque voglia essere presente.
Il ritrovo è previsto presso il parcheggio della spiaggia di Masua, alle ore 9.30.
Il programma prevede un piccolo trekking in cui si percorrerà il tratto iniziale del famoso sentiero fino ad arrivare al punto panoramico sul Pan di Zucchero dove, l’anno scorso, è stato piantato un ginepro e posata una targa in  ricordo di questa tragedia che ha colpito tutta la comunità.
Rendono bene le parole scritte da Paolo Soletta, uno degli amici di Verde Azzurro Pan di Zucchero che hanno anche partecipato alle ricerche del ragazzo in quel mese di settembre del 2024: «Abbiamo fatto chilometri con Stefano Vascotto, Giuseppe Fonnesu Floris e Fabio Ravot sotto il sole, soffrendo lo stesso incredibile caldo nelle stesse ore, chiamandolo a squarciagola nel buio, cercando informazioni e punti gps dai fratelli e dalle forze dell’ordine, allertando altri camminatori, volando col drone.
Sapevamo che non avremmo risolto niente ma salire lassù è stato per noi un imperativo morale perché le montagne le frequentiamo e a volte ci sentiamo soli. Ieri, dopo un mese, grazie all’intraprendenza dei miei compagni, siamo tornati tutti e quattro sul sentiero con altri amici, Ugo Cocco con Giuliana e Mario Musa, e abbiamo piantato un giovane ginepro in ricordo di quel povero ragazzo ma soprattutto per ricordare a noi stessi e ai tanti camminatori che passano di lì a non sottovalutare mai i segnali di stanchezza e di pericolo».

E’ stato ufficializzato un altro innesto di peso nell’organico dell’Atletico Masainas, in vista del prossimo girone B del campionato di Prima Categoria: l’attaccante Michele Suella. Classe 1995, attaccante di grande esperienza e qualità, Michele Suella è cresciuto nel Cagliari Calcio e ha vestito le maglie di Selargius, Iglesias, Monastir, Samassi, Guspini, Villacidrese, Villamassargia, Uta. Per la squadra di Fabio Tinti si tratta di un importantissimo che accresce le potenzialità offensive di una squadra che punta al ritorno in Promozione regionale.

Mancano ormai pochi giorni all’avvio del percorso di “Orme d’ombra”. L’artivista Rosalba Castelli, da anni impegnata con l’associazione Artemixia e con il progetto Rosso Indelebile nella sensibilizzazione contro le discriminazioni, la violenza di genere e le violenze verso le persone LGBTQIPA+, è pronta a muovere i primi passi di questo cammino in terra sarda.
Il percorso prenderà avvio il 6 settembre, alle ore 19.00, con un evento di presentazione pubblica presso l’Anfiteatro di Arbus, insieme all’assessora alle Politiche Sociali Toniella Raccis, all’assessore del Turismo William Collu e rappresentanti di Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Alma Escursioni, Angeli nel Cuore, GAL Linas Campidano, Associazione Cammino 100 Torri. La partenza ufficiale è prevista per domenica 7 settembre alle ore 8.30 da Montevecchio, piazzetta delle Cernitrici.
Il cammino proseguirà lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara – dedicato alla santa protettrice dei minatori, martire e vittima di violenza – per poi innestarsi nel Cammino delle 100 Torri, che abbraccia l’intero perimetro della Sardegna. Un itinerario suggestivo che diventerà occasione di riflessione, divulgazione e coinvolgimento delle comunità locali. Il percorso toccherà 100 Comuni e 105 torri: in ciascuna, Rosalba Castelli deporrà un nastro ricamato a mano dalle donne detenute del carcere Lorusso e Cotugno di Torino. Su ogni nastro è inciso un nome, un cognome, una vita spezzata dal femminicidio. Dalla morte di Giulia Cecchettin a oggi i nomi sono già 170.
In una società che ancora poggia su basi patriarcali, le donne diventano troppo spesso bersagli di un potere che si manifesta con la forza. Vite spezzate da un desiderio di controllo e possesso che affonda le radici nella cultura, nei ruoli di genere, nell’incapacità relazionale e in quella violenza sommersa che alimenta quella visibile.
Il cammino non sarà solo trekking: in ogni tappa Rosalba Castelli aprirà spazi di dialogo con la società civile attraverso incontri, azioni rituali e artistiche, passi condivisi e momenti di riflessione. La partenza del 7 settembre alle 8.30 da Montevecchio, con ritrovo in piazzetta delle Cernitrici, sarà una camminata di comunità che aprirà i primi 2 km dei 1.284 totali, con un invito rivolto alle cittadine e ai cittadini di Arbus e Guspini lungo il Sentiero delle Cernitrici. È stato scelto questo tracciato perché dedicato alle undici donne e bambine che persero la vita nella tragedia della miniera Atzuni il 4 maggio 1871, simbolo delle durissime condizioni di sfruttamento del lavoro femminile e minorile nelle miniere sarde tra Ottocento e Novecento. In loro memoria verranno deposti undici nastri con i nomi e i cognomi delle vittime. All’iniziativa parteciperanno le assessore Sara Vacca di Arbus e Francesca Tuveri di Guspini, la scrittrice Iride Peis e associazioni locali come X Conoscere X Fare.
Il cammino proseguirà verso Piscinas e quindi in direzione sud. Il 10 settembre alle ore 19.00, a Buggerru, con la partecipazione dell’assessora alla Cultura Simona Spada, Fidapa Sulcis Iglesiente e associazioni locali e si terrà una camminata comunitaria lungo un altro Sentiero delle Cernitrici, con partenza da via Nanni Frau e conclusione al monumento in piazza, dove verranno deposti quattro nastri dedicati alle vittime della tragedia del 18 marzo 1913.
La mattina dell’11 settembre a Cala Domestica Rosalba incontrerà la prima torre e inviterà le persone presenti a deporre il primo nastro, quello con il nome di Meena Kumari, uccisa dal marito a Salsomaggiore Terme il 28 novembre 2023: la prima donna uccisa dopo la morte di Giulia Cecchettin. Iglesias incontrerà il progetto Orme d’ombra il 13 settembre, con un trekking urbano aperto alla cittadinanza che attraverserà le vie della città fino alla chiesa del Buon Cammino, dove verrà consegnato alle monache clarisse il nastro di Santa Barbara, e successivamente all’associazione Circhiola (Domusnovas) il nastro dedicato a Grazia Raccis. In tale occasione sarà presente anche la poetessa Bice Flores che ha dedicato i suoi versi proprio a Grazia Raccis. L’associazione Domusnovas inoltre porterà il nastro nella piazza che verrà dedicata alla giovane diciassettenne uccisa e stuprata dal cugino nel 1895.

Con l’inizio dell’anno scolastico, il cammino entrerà anche nelle aule: incontri dedicati a studentesse, studenti e docenti permetteranno di approfondire i temi della parità e della prevenzione della violenza di genere.
A novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il percorso si concluderà con il rientro a Torino. Seguiranno due momenti conclusivi: a dicembre, con l’inaugurazione di un’installazione a Torino, e nel 2026, con la realizzazione di una nuova installazione permanente in Sardegna. Entrambe saranno segni visibili dell’impegno assunto per ricordare le vittime di ieri e di oggi e per prevenire e contrastare la violenza di domani.
Il progetto si avvale di numerosi e prestigiosi patrocini, partnership e collaborazioni, che coinvolgono enti e associazioni sia piemontesi sia sardi.

 

Il PLUS del Comune di Iglesias ha avviato, con scadenza il 30 settembre 2025, le selezioni per Includis 2024. L’iniziativa, promossa dalla Regione Sardegna e co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo Plus (PR FSE+ 2021-2027), nasce per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità. Il programma sarà illustrato nei dettagli in una conferenza stampa il 9 settembre 2025 alle ore 16,00 presso la sala riunioni di via Argentaria, Iglesias.
“Con il progetto Includis — afferma Angela Scarpa, Assessora alle Politiche sociali del Comune di Iglesias — offriamo a persone con disabilità non solo un tirocinio, ma un percorso di reale inclusione. Vogliamo creare opportunità concrete di autonomia valorizzando le competenze di ciascuno. È un impegno che portiamo avanti con la Regione Sardegna, con tutti i Comuni del distretto e i diversi partner, per costruire una comunità che non lascia indietro nessuno.”
Il progetto Includis, quest’anno, prevede la realizzazione di 40 tirocini, della durata minima di 8 mesi sino a un massimo di 12 mesi, rivolti a persone non occupate, compresi i minori che abbiano assolto l’obbligo scolastico, che rispettino determinati requisiti. Possono infatti presentare domanda tutte le persone, residenti nei Comuni dell’intero distretto, in condizione di:
– fragilità psichica o nello spettro autistico, in carico ai Centri di Salute Mentale e Dipendenze (SERD) o alla UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile);
– disabilità intellettiva o psichica in carico ai servizi sociali o sociosanitari;
– disabilità riconosciute dall’articolo 3 della legge 104/92.
Una commissione costituita da operatori professionali dei servizi procederà all’individuazione dei tirocinanti, attraverso tre fasi.
La prima consiste nell’accesso e nella presa in carico del destinatario, attraverso colloqui individuali in cui è contemplato il coinvolgimento e la sensibilizzazione del nucleo familiare, con l’obiettivo di raccogliere tutti i dati utili alla creazione di un progetto il più possibile personalizzato.
La fase successiva è quella dell’orientamento specialistico, che si concretizza in colloqui individuali finalizzati alla comprensione dell’esperienza di vita e delle competenze potenziali ed espresse del candidato, al fine di individuare dei percorsi che gli siano maggiormente allineati e rispondenti alle sue esigenze e caratteristiche.
La terza e ultima fase è quella del tirocinio di orientamento, formazione e inserimento, che avviene nel rispetto delle Linee Guida dei Tirocini di orientamento, Formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e
alla riabilitazione, approvate con Delibera di Giunta Regionale 34/20 del 7 luglio 2015.
Ciascun tirocinio prevede un impegno settimanale di almeno 20 ore e un’indennità mensile di 500 euro.
Allo scopo di garantire una partecipazione protetta, i percorsi socio-lavorativi Includis si svolgono in maniera personalizzata e multiprofessionale: il coinvolgimento diretto della persona destinataria è imprescindibile.

Sono 5.870 le denunce di infortunio sul lavoro ricevute dall’Inail da gennaio a giugno 2025 in Sardegna, 70 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, sette le vittime. Solo a giugno sono state registrate 961 denunce di infortunio sia a lavoro che in itinere. Il settore più colpito è quello dell’industria e dei servizi (di cui fanno parte manifattura, edilizia, ma anche ristorazione, sanità), con 4.227 infortuni. Sono i dati riportati dalla statistica Inail aggiornata al 30 giugno scorso.

«E’ un numero troppo elevato – denuncia la UIL Sardegna -. Si deve investire molto di più su prevenzione e formazione.»

L’allarme arriva alla vigilia dell’anniversario dell’eccidio di Buggerru e del patto siglato lo scorso anno tra sindacati e Regione proprio sugli infortuni sul lavoro. Un patto che al momento è rimasto solo sulla carta, come dimostrato dalla mancata previsione nell’assestamento di bilancio regionale delle risorse. L’accordo prevedeva, tra le altre cose, azioni per promuovere la sicurezza sul lavoro in Sardegna puntando su prevenzione, formazione e controllo.

«L’articolo 5 del patto – ricorda la segretaria generale della UIL Sardegna, Fulvia Murru – prevedeva il finanziamento triennale delle varie attività, ma non è stato fatto nulla salvo che ‘dimenticare’ le risorse per attuarlo. Scriverò alla presidente Alessandra Todde. Chiederemo un incontro urgente e l’apertura di un tavolo permanente sul tema infortuni sul lavoro.»

Secondo Fulvia Murru bisogna assolutamente investire sulla sicurezza: «Non può essere sottovalutataevidenzia la segretaria della UIL – servono controlli ma non solo. L’azione pubblica e imprenditoriale deve puntare di più sulla prevenzione e la formazione dei lavoratori. Servono interventi mirati».

Per la segretaria generale della UIL è necessario penalizzare le aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza: «Devono essere escluse dal mondo del lavoroconclude Fulvia Murru -. Solo puntando di più su controlli, sicurezza, formazione e prevenzione si ridurrà il numero di morti e infortuni sul lavoro e non saremo costretti a leggere costantemente un bollettino di guerra».

 

Guido Coraddu torna venerdì 5 settembre ore 21.00 con un concerto per piano solo nella Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, in occasione della posa della targa che il Comune ha voluto dedicare alla figura di Basilio Sulis, ideatore e direttore artistico del festival “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz” dal 1985 al 2020. Guido Coraddu proporrà al pianoforte le sue riletture delle musiche di alcuni dei protagonisti del jazz sardo che hanno avuto un profondo rapporto con il festival di Sant’Anna Arresi.

Per Guido Coraddu questo ritorno a Sant’Anna Arresi rappresenta un momento carico di emozione e memoria. «Quella piazza custodisce ricordi indelebili di concerti straordinari – racconta – da Sun Ra (1989…) a John Zorn, da Chick Corea a Cecil Taylor fino a Butch Morris, per citarne alcuni. È lì che ho avuto l’opportunità di ascoltare i massimi esponenti del jazz internazionale e d’avanguardia, fino al giorno in cui io stesso mi sono trovato su quello stesso palco, immaginando di essere tra il pubblico.»

Il concerto di Guido Coraddu diventa così non solo un tributo musicale al jazz sardo, ma anche un riconoscimento al lavoro di Sulis, al suo ruolo di scopritore di nuovi talenti perché non solo la sua inesauribile cultura musicale lo portava ad esplorare le tendenze d’avanguardia del jazz internazionale, ma anche a rivolgere la sua curiosità su quel che si muoveva in ambito regionale, e a trovare il modo di inserire – da pari a pari – artisti locali e nomi celeberrimi nella stessa serata, con abbinamenti ragionati e mai casuali.

Basilio Sulis ha realizzato un miracolo: lui che non era un musicista si è rivelato essere un brillante e acuto direttore artistico, oltre che un efficiente amministratore capace di lottare per mantenere in piedi, con dignità e caparbietà, un presidio culturale d’eccellenza in una terra storicamente deprivata delle sue risorse.