20 December, 2025
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A 24 ore dal raduno, dopo la conferma di Costantino Chidichimo e Tomas Pavone, il ritorno di Andrea Porcheddu e l’arrivo di Matteo Nannini, il Carbonia Calcio, con il presidente Andrea Meloni, il vicepresidente Mirco Brai e il direttore sportivo Sebastian Puddu, oggi ha ufficializzato altri quattro componenti della nuova rosa, con una conferma e tre nuovi arrivi (due ritorni e un volto completamente nuovo).

E’ stato confermato Fabio Mastino, 23 anni, prodotto del vivaio del Carbonia, dal quale è arrivato rapidamente in prima squadra. Dopo aver vinto il campionato e la Coppa Italia nel Carbonia di Andrea Marongiu ed aver esordito brillantemente in serie D, ha seguito il tecnico Marco Mariotti all’Arezzo (girone E del campionato di serie D), per tornare poi al Carbonia, disputando un campionato eccezionale. Due stagioni fa è passato all’Iglesias con quattro compagni di squadra, ma le sue prestazioni sono state condizionate dagli infortuni e a fine stagione ha cambiato ancora squadra, approdando al Villasimius. Avvio del nuovo campionato ancora condizionato dagli infortuni e, a metà stagione, è tornato al “suo” Carbonia.

Ritorna a Carbonia dopo due stagioni il centrale difensivo Ayrton Hundt, argentino, 27 anni, arrivato la prima volta a Carbonia due anni fa e protagonista di un grande campionato sotto la guida di Diego Mingioni, tanto da ricevere le attenzioni di diverse squadre. Scelse l’Iglesias, dove ha giocato un solo campionato, trasferendosi poi a Budoni, dove ha vinto il campionato di Eccellenza. Ritorna a Carbonia, dove sogna di prendersi nuove soddisfazioni e magari di riscattare la delusione per la Coppa Italia sfuggita ai calci di rigore (fatali il suo errore al match point del 10° rigore e quello successivo di Andrea Mastino al 16°, proprio contro quel Budoni con il quale ha poi vinto il campionato tre mesi e mezzo fa).

Altro ritorno è quello di Andrea Mastino, fratello maggiore di Fabio, 25 anni, difensore reduce da un’esperienza di due stagioni a Villasimius, desideroso di affermarsi nella squadra della sua città. Nonostante l’età ancora giovane, ha già alle spalle una lunga carriera. Cresciuto nel Cagliari Calcio, ha vestito le maglie di Gavorrano, Olbia e Prato, collezionando 19 presenze in serie C con la squadra gallurese e 99 in serie D. Ha giocato a Carbonia tre stagioni fa, sotto la guida di Diego Mingioni, nella squadra giunta settima in campionato e in finale in Coppa Italia (persa ai calci di rigore).

Volto completamente nuovo è quello di Enzo Fabricio Ponzo, 21 anni, argentino, centrocampista. Arriva a Carbonia reduce da un’esperienza alla Matese, Eccellenza del Molise, dove ha collezionato 17 presenze e 3 goal. In precedenza ha giocato nel Barletta 1922 e nella Fidelis Andria in serie D.

Domani, giorno del raduno, fissato alle 17.00 al Comunale di Calasetta, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonello Puggioni, per ovviare all’indisponibilità dello stadio “Carlo Zoboli”, dove sono in corso lavori per sistemare la struttura e il terreno di gioco, la società ufficializzerà gli ultimi arrivi e alcune conferme di giovani, con la rosa al completo che, alle 17.00, si metterà a disposizione del tecnico Graziano Mannu, del preparatore atletico Dario Fenu e del preparatore dei portieri Tore Pippia.

Giampaolo Cirronis

Un viaggio sonoro ai confini dell’analogico e del digitale: Daniele Ledda con lo strumento “Clavius” approda nella a Porto Pino. Il musicista e compositore sardo prosegue il suo tour tra i paesaggi incantanti della Sardegna, dopo aver conquistato il pubblico del Festival “Isole che Parlano” di Palau, con il concerto nella rinomata Cala Martinella, aver condiviso il palco con il celebre chitarrista internazionale Paolo Angeli al Conservatorio di  Cagliari e dopo l’illuminante trasferta al Conservatorio di Tbilisi in Georgia, torna sotto il cielo stellato dell’Isola, sabato 9 agosto, alle ore 20.00, alla prima spiaggia di Porto Pino – fronte Nautica 2000. 

L’artista cagliaritano ci renderà protagonisti di un’esperienza sensoriale, con Clavius: la famiglia di strumenti auto-costruiti ideata da Daniele Ledda, ispirato dal concetto di pianoforte preparato di John Cage. Tra i tasti e le corde di questi strumenti innovativi, Daniele Ledda esplorerà il delicato equilibrio tra suono analogico e digitale, dando vita a un dialogo vibrante tra tradizione e innovazione, tra natura e tecnologia. 

L’incontro fortuito con il CCN di Sant’Anna Arresi, noto per la sua vivace ricerca artistica e la capacità di superare i confini dei suoni mediterranei, ha dato vita a questa straordinaria collaborazione. Guidato dal presidente e direttore artistico Roberto Atzori, il CCN di Sant’Anna Arresi rappresenta uno dei poli più dinamici e innovativi del panorama culturale del Sulcis. Insieme all’associazione Ticonzero, attiva da oltre 30 anni nel territorio cagliaritano e particolarmente impegnata nella musica sperimentale ed elettronica, con il Festival Signal Reload, questa sinergia mira ad aprire nuove frontiere sonore.  Un duetto che celebra la sperimentazione e la contaminazione, un’occasione per ascoltare e vivere la musica in nuove forme, tra suoni ancestrali e impulsi digitali. Scoprire nuove sonorità che svelano il confine tra le radici più profonde e il futuro della musica. 

L’ateneo di Cagliari nel quadro del piano “università diffusa” ha attivato tre master di primo livello di ambito cinematografico e audiovisivo nella città di Carbonia.

Il progetto formativo nasce su specifica richiesta della Amministrazione regionale che, al fine di ampliare l’offerta formativa universitaria valorizzando le specificità del Sulcis Iglesiente, nella legge di stabilità regionale del 2025 ha deciso di finanziare i tre corsi corsi rivolti al racconto del reale alla scrittura e alla produzione: Regia e produzione di documentari, Sceneggiatura, Management per il cinema e l’audiovisivo.

I primi due hanno durata biennale e dipendono dal Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali, mentre il terzo, di durata annuale, vede coinvolto anche il Dipartimento di scienze economiche e aziendali. Accanto all’Università di Cagliari, il progetto vede la partecipazione di partner strategici: Sardegna Film Commission, Società Umanitaria-Cineteca Sarda e Premio Solinas e la collaborazione del consorzio AUSI (associazione università del Sulcis Iglesiente) e la Provincia del Sulcis Iglesiente che mette a disposizione le aule.

L’intervento si colloca nel quadro delle azioni di sviluppo dell’industria cinematografica isolana in cui emerge la necessità di intervenire sulla formazione di figure professionali con una adeguata competenza di settore, ma è aperto a chiunque sia interessato a specializzarsi nell’ambito di intervento ben oltre i confini dell’isola.

Alla base dei master c’è un notevole know how in campo cinematografico e audiovisivo sviluppato dall’Università di Cagliari in più di vent’anni e rafforzato da una ricca rete di stakeholder (professionisti, aziende, istituzioni…) con cui si progettano e attuano le attività formative. Queste competenze scientifiche e organizzativo-gestionali possono contare sul supporto di strutture laboratoriali professionali all’interno delle quali studenti e studentesse possono costruire le loro abilità.

La didattica dei tre master è tenuta da docenti universitari e da professionisti provenienti anche da fuori Sardegna e il piano formativo si sviluppa attraverso lezioni teorico-metodologiche (circa un terzo del monte ore) e attività laboratoriali e prevede anche un breve periodo di tirocinio.

La progettazione e direzione è affidata ad Antioco Floris, professore ordinario di cinema, fotografia e immagine all’università di Cagliari con esperienza pluriennale nel coordinamento di attività formative.

Le iscrizioni sono aperte dall’8 agosto al 20 ottobre 2025 ore 12.00 e l’attività didattica si svolgerà a partire da metà novembre 2025 come meglio specificato nelle pagine dei singoli master.

«L’Ateneo prosegue nell’attuazione di una precisa visione strategica: diffondere la presenza vivificante della ricerca e dell’alta formazione nelle diverse realtà territoriali della Regione, avendo cura di collegare specifiche linee formative con specifiche caratteristiche ed esigenze dei territori storici dell’isola. Ciò che si può fare leggendo attentamente i contesti e le vocazioni dei territori, in stretto dialogo con le Amministrazioni e le forze sociali», dice Ignazio Putzu, Prorettore alla didattica di UniCA.

«La cultura, la bellezza e la memoria devono servire in questi luoghi da acceleratore per ripartire con nuovo slancio e idee. Il mio augurio è che questo progetto sia la chiave di volta per il territorio, e che i temi culturali abbiano una ricaduta positiva su tutto il tessuto produttivo, e dunque occupazionale del Sulcis. Lavoriamo per dare un supporto scientifico alla vocazione cinematografica attraverso il qualificato lavoro dell’università. L’auspicio per il futuro è dunque quello di creare un vero e proprio settore e corso di studio», dice Ilaria Portas, assessora della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport:

Una recente ordinanza del comando militare impedisce da oggi in avanti il pascolo che veniva praticato da sempre, nei terreni aperti alle attività dei civili all’interno del Poligono Interforze di Teulada vasto ben 7.200 ettari, a cui si aggiungono durante le annuali esercitazioni, servitù di vincoli vaste 750 km2, decenni di esercitazioni a fuoco non potevano che causare l’inquinamento, per ora risultato solo in superficie da parte di metalli pesanti quali piombo, cadmio e tallio, ricordiamo ciò che possono causare.
L’intossicazione da piombo può avere effetti dannosi su diversi organi e sistemi del corpo, inclusi il sistema nervoso, il sistema respiratorio, il sistema digerente, il sistema circolatorio e il sistema endocrino.
Il cadmio, un metallo pesante, può causare danni alla salute se inalato o ingerito, specialmente in caso di esposizione prolungata o a dosi elevate. Nei proiettili militari, il cadmio, talvolta presente, può essere rilasciato nell’ambiente sotto forma di nanoparticelle durante lo sparo, contaminando aria, suolo e acqua. L’esposizione può avvenire durante la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento dei proiettili, e può comportare rischi per la salute dei militari e delle popolazioni civili.  Il cadmio è tossico anche a basse concentrazioni e tende ad accumularsi negli organismi e negli ecosistemi. L’accumulo dl metallo pesante nell’organismo a lungo andare può causare differenti disturbi. Gli organi che ne risentono maggiormente sono i reni, la cui attività può essere compromessa dalla presenza di questo metallo conducendo nei casi peggiori a insufficienza renale. Il cadmio è inserito tra le sostanze cancerogene del gruppo 1 dello IARC (International Agency for Research on Cancer). gli studi lo correlano al cancro ai polmoni, cancro della prostata, del fegato, del pancreas e del seno, della vescica e dell’endometrio.
Il tallio non è un componente tipico dei proiettili militari. Generalmente, i proiettili sono costituiti da una lega di piombo e talvolta stagno. Il tallio è un metallo tossico che può causare danni al sistema nervoso, al fegato e ai reni, ma non è un componente standard dei proiettili.
Come Medicina Democratica rileviamo che il processo nel 2024 (ha mandato assolti i vertici militari accusati di inquinamento ambientale) ha dimostrato i rischi che corrono civili e militari avendo riscontrato oltre i metalli pesanti anche la presenza del torio radioattivo, presente nel missile anticarro Milan dotato di puntamento a base di Torio, una sostanza radioattiva molto più pericolosa dello stesso Uranio. Secondo la Procura di Cagliari ne sarebbero stati esplosi 11.785. Stranamente agli atti ci sono solo alcuni ritrovamenti: ne risultano individuati due il 28 marzo del 2018. Tutti gli altri spariti, nessuno sa dove siano finiti, insieme a tutto il carico radioattivo. In quelle aree dove sono stati individuati quei motori del missile a puntamento al torio è stata rilevata un’attività radioattiva superiore di venti volte quella accertata nel suolo.
Oltre che a Teulada ricordiamo che i missili Milan, sono stati lanciati per anni anche nel PISQ il Poligono di esercitazioni militari e civili di Perdasdefogu che viene affittato per sperimentare la resistenza agli esplosivi, su tubazioni, oltre alla piattaforma prova motori Ariane che brucia 88 tonnellate di pericolosi inquinanti in meno di 10 secondi. Lo Stato italiano incassa dai civili 50.000 euro per ogni ora di affitto del Poligono (dati vecchi di ormai venti anni).
Medicina Democratica chiede che la Regione si attivi per mettere in atto sulla base delle buone pratiche e delle evidenze scientifiche tutte quelle iniziative per proteggere la salute degli abitanti e degli animali, e vengano rese pubbliche tutte le rilevazioni degli inquinanti eseguite in questi anni e ricordiamo che sono tuttora assenti il referto epidemiologico che ci direbbero in modo costante e puntuale qual è la situazione sanitaria del territorio e ancor più, sta pesando la contemporanea assenza del registro dei tumori del sud Sardegna, che ci darebbe dati precisi sulla incidenza, prevalenza e, soprattutto, sulla sopravvivenza delle persone residenti che lavorano e vivono nelle aree inquinate.

Francesco Carta, Giancarlo Nonis

Medicina Democratica Sardegna

Il direttore sportivo Sebastian Puddu e l’allenatore Graziano Mannu stanno costruendo il nuovo Carbonia che si presenterà al via del campionato di Eccellenza regionale 2025/2026 e inizierà la preparazione precampionato domenica 10 agosto (raduno alle 17.00 al Comunale di Calasetta. Il “Carlo Zoboli” è indisponibile per lavori in corso che dovrebbero terminare in tempo utile per l’inizio della stagione, prima i quarti di finale della Coppa Italia e poi il campionato). Ripartendo quasi da zero, con l’avvicendamento al vertice della società maturato, dopo le dimissioni del presidente Stefano Canu, con l’elezione del nuovo presidente, Andrea Meloni, del vice Mirco Brai e del consigliere Marco Lambroni, il direttore sportivo Sebastian Puddu e l’allenatore Graziano Mannu, ricevuto il mandato dai vertici societari, nei quali nei giorni scorsi è maturato il ritorno di Checco Fele nella veste di direttore generale, in una decina di giorni hanno quasi ultimato un organico assai “interessante”, nel quale dovrebbero fondersi conferme, ritorni e volti nuovi.

Oggi la società ha reso noti i primi quattro punti fermi del nuovo Carbonia.

Sono stati confermati il capitano Costantino Chidichimo, 28 anni compiuti il 1° luglio scorso, difensore-centrocampista, alla terza stagione consecutiva a Carbonia, e il centravanti Tomas Pavone, 35 anni, argentino, alla terza stagione nel Sulcis Iglesiente, dopo la prima esperienza vissuta a Iglesias.

Ritorna a vestire la maglia biancoblù, dopo una sola stagione, Andrea Porcheddu. Originario di Oristano, 26 anni il prossimo 19 agosto, trequartista, è reduce da una stagione all’Ossese dopo ben tre campionati vissuti da protagonista con la maglia del Carbonia, il primo in serie D sotto la guida di David Suazo, gli altri due in Eccellenza con Diego Mingioni. La stagione migliore è stata quella 2022/2023 in Eccellenza, conclusa con un bottino di ben 17 reti (14 in campionato e 3 in Coppa Italia). L’anno successivo ha messo a segno 8 reti in campionato (in quella stagione il Carbonia non ha partecipato alla Coppa Italia). Quando un anno fa lasciò il Carbonia per vestire la maglia dell’Ossese, Andrea Porcheddu salutò la squadra e la città con un messaggio d’amore: «Sei stata la mia seconda casa in questi tre anni, in cui ho conosciuto tante persone fantastiche dentro e, soprattutto, fuori dal campo. Spero davvero che sia solo un Arrivederci». Il suo ritorno al Carbonia è maturato in tempi probabilmente ancora più brevi di quanto lui stesso avrebbe potuto pensare e sperare un anno fa.

Il primo volto nuovo ufficializzato dalla società, è quello di Matteo Nannini, 20 anni, centrocampista esterno di sinistra, fino alla scorsa Primavera all’Albalonga, girone G della serie D, in precedenza alla Vis Artena, all’Arezzo e alla Lupa Frascati, sempre in serie D, per complessive un’ottantina di presenze.

Nelle prossime ore dovrebbero essere ufficializzati altri tasselli dell’organico del nuovo Carbonia che sarà guidato da Graziano Mannu.

La squadra farà il suo esordio stagionale nei quarti di finale della Coppa Italia che, come lo scorso anno, la vedranno impegnata con l’Iglesias di Giampaolo Murru.

Giampaolo Cirronis

I consiglieri comunali di Sinistra Futura Sandro Mereu, Francesca Pili, Barbara Pischedda e Gianluca Lai del Movimento 5 Stelle hanno presentato una mozione al Consiglio comunale di Carbonia, proponendo un progetto di riqualificazione urbana attraverso la valorizzazione artistica delle cabine elettriche presenti nel territorio comunale.
«L’iniziativa nasce con l’obiettivo di coniugare arte, cultura e decoro urbano, prendendo esempio da numerosi comuni italiani che hanno già trasformato queste infrastrutture anonime in tele a cielo aperto per artisti, contribuendo al miglioramento estetico e sociale dei quartierisi legge in una nota -. Le cabine elettriche di E-Distribuzione (Gruppo Enel) sono infrastrutture indispensabili, ma spesso appaiono trascurate o poco integrate nel contesto urbano. Vogliamo trasformarle in elementi di bellezza e creatività. Questo progetto porterebbe a diversi benefici per la città, come la riqualificazione estetica di angoli trascurati, la promozione del talento locale, e il contrasto al degrado urbano, scoraggiando atti vandalici.»
La mozione invita l’Amministrazione comunale a:
– avviare un dialogo ufficiale con E-Distribuzione per definire una collaborazione e ottenere le necessarie autorizzazioni;
– lanciare un avviso pubblico o concorso di idee aperto ad artisti locali e nazionali;
– costituire una commissione di valutazione per selezionare i progetti artistici e individuare le cabine da decorare.
Un progetto semplice ma ad alto impatto culturale, che può diventare simbolo di una Carbonia più viva, creativa e partecipata.

E’ stata inaugurata ieri, a Candiani (Porto Pino), l’ottava “posada” del Cammino Minerario di Santa Barbara. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Sant’Anna Arresi Paolo Luigi Dessì, il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara Mauro Usai, il sindaco di Teulada, l’assessore Angelo Milia, la dottoressa Laura Tuveri responsabile del settore tecnico di Forestas, l’assessore del comune di Narcao Giovanni Maria Lai, il comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada colonnello Corrado Appolloni, il comandante del 3° Reggimento Bersaglieri di Teulada colonnello Alessandro Latino.

Per capire come si è arrivati a questa inaugurazione, abbiamo intervistato il sindaco di Sant’Anna Arresi Paolo Luigi Dessì e il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara Mauro Usai.

E’ tutto pronto, a Ussaramanna, per l’attesissima prima serata dell’Arrexini Music Contest, in programma questa sera, venerdì 8 agosto 2025, alle ore 21.30, in piazza Gigi Riva. Una serata speciale che darà ufficialmente il via alla prima edizione del festival musicale interamente dedicato alla lingua sarda, tra musica dal vivo, giovani talenti e ospiti d’eccezione.

A condurre la serata inaugurale saranno Lele Pittoni e Renzo Cugis, volti noti del panorama artistico isolano, mentre Bujumannu, storico frontman degli slam issa e dei Train To Roots e oggi artista tra i più rappresentativi della scena reggae sarda, salirà sul palco come ospite speciale della serata.

In gara sei artisti emergenti, selezionati per originalità e qualità delle loro proposte in sardo: Luca Espa, Edoardo Piga, Daniela Flore, Pasquale Carzedda, Francis Q e Igor Lampis. Al termine delle esibizioni sarà il pubblico presente a votare il finalista, che accederà alla seconda serata del contest.

Domani, sabato 9 agosto, a Villanovaforru, il contest si concluderà con la finalissima, in Piazza Costituzione, alle 21.30. Il finalista selezionato a Ussaramanna affronterà altri cinque artisti: Bandito, Lis, Jam Ensemble, Dexter B – Bad Trip e Bumbe Orchestra. Ospite speciale della serata sarà Randagiu Sardu, cantautore noto per la sua poetica graffiante e il suo radicamento nel territorio del Campidano.

 

C’è poco da essere allegri per il futuro industriale di Portovesme, di sicuro si preannuncia una ripresa dopoferragostana molto infuocata. Quello che si sta realizzando è una fuga di massa dei metalmeccanici territoriali, in conseguenza del mancato sviluppo industriale; mentre i tanti che non trovano alternative, si vedono costretti a sottostare a ricatti e ad una precarietà senza precedenti, conseguenza della forza contrattuale praticamente inesistente in questo momento. Ci troviamo davanti a imprese che non pagano gli elementi retributivi dovuti, come il welfare contrattuale, l’elemento perequativo, le trasferte che le aziende stesse impongono ai propri dipendenti, per non parlare di ferie e permessi che non vengono più programmati. Vale per tutte le aziende del territorio, tutte coinvolte nella cassa integrazione con numeri differenti a seconda delle realtà. Ma è anche una crisi conseguenza delle incapacità e dell’ingordigia imprenditoriale, che oltre a non sviluppare i progetti annunciati di rilancio (è il caso dell’alluminio), non pagano maestranze, appaltatori, fornitori, enti (Comune, Enel, Consorzio). Azioni che hanno contribuito all’indebolimento del tessuto sociale, alla fuga di imprese ed imprenditori, oltre a quelle dei lavoratori, ad abbandono degli appalti in conseguenza dei mancati pagamenti (l’ultimo caso è quello del 6/08/2025 da parte della Italpol, ancora una volta all’interno della Sider Alloys). Per queste e tante altre ragioni, ci auguriamo che la ripresa dalle ferie estive con le preannunciate convocazioni di metà settembre da parte del MIMIT, per le vertenze, Sider Alloys, Eurallumina, Portovesme srl e indotto Sulcis, coincidano, con un reale cambio di passo c riparta il rilancio industriale, connesso ad esso le produzioni storiche annunciate dai ministri nella visita del 27/12/2024 in Portovesme srl, in modo da riassegnare economia e diritti ad un territorio, alle lavoratrici ed ai lavoratori, che non possono continuare a subire passivamente quanto sta accadendo.

Segreterie Territoriali FIOM CGIL – FSM CISL – UILM UIL

Il GAL Sulcis Iglesiente ha pubblicato la graduatoria della riapertura di Smart Village, il bando dedicato al potenziamento dei servizi sanitari e sociali nelle aree rurali. La nuova dotazione finanziaria di 1,6 milioni di euro è stata estesa a 1,8 milioni di euro per finanziare tutti i progetti presentati.

Alla riapertura del bando hanno potuto partecipare gli enti pubblici del territorio del GAL in forma associata, richiedendo fino a 200mila euro per progetto a copertura del 100% delle spese.

Gli investimenti sono localizzati nel territorio del GAL e i beneficiari sono 10 aggregazioni costituite ognuna da 2 comuni:

  • Gonnesa (capofila) con Villamassargia – 184mila euro
  • Piscinas (capofila) con Nuxis – 182mila euro
  • Vallermosa (capofila) con Siliqua – 200mila euro
  • Fluminimaggiore (capofila) con San Giovanni Suergiu – 163mila euro
  • Masainas (capofila) con Sant’Anna Arresi – 195mila euro
  • Pula (capofila) con Domus de Maria – 196mila euro
  • Giba (capofila) con Tratalias – 180mila euro
  • Perdaxius (capofila) con Domusnovas – 140mila euro
  • Santadi (capofila) con Villaperuccio – 185mila euro
  • Carloforte (capofila) con Sant’Antioco – 200mila euro

«Gli interventi finanziatispiega Nicoletta Piras, direttrice del GALriguardano l’acquisto di attrezzature sanitarie e per l’accessibilità, come defibrillatori, carrozzine e sedie job per l’accesso alla spiaggia, e l’acquisto di automezzi e veicoli di supporto ai servizi ambientali, per il miglioramento della fruibilità degli spazi pubblici e delle aree verdi.»

È stato finanziato l’acquisto di circa 80 attrezzature sanitarie e per l’accessibilità e di circa 50 macchinari, automezzi e veicoli di supporto ai servizi ambientali. La nuova dotazione di 1,8 milioni di euro si somma ai circa 1,4 milioni di euro messi a disposizione con la prima apertura del bando, per un totale di oltre 3 milioni di euro di fondi PSR Sardegna 2014-2022.

«Smart Village – dichiara Cristoforo Luciano Piras, presidente del GALè nato da un percorso di progettazione partecipata con gli enti locali del territorio. I progetti finanziati riguardano 20 dei 22 comuni che fanno parte del GAL e puntano a migliorare la qualità della vita dei residenti rendendo il nostro territorio più fruibile e attrattivo anche per i turisti.»