5 December, 2025
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Modena: menzione speciale a Marta Fontana per il progetto d’arte pubblica “Formiche di mare”, dedicato ai galanzieri di Carloforte

La menzione speciale a Marta Fontana, è stata conferita nel corso dell’annuale Conferenza Italiana di Public History, svoltasi dal 3 al 6 giugno 2025, a Modena, per il progetto d’arte pubblica “Formiche di mare. Ai galanzieri, alla loro fatica di mare e di piombo, al nostro orizzonte,”, dedicato ai lavoratori della galena di Carloforte, realizzato con la collaborazione del Comune di Carloforte, della Fondazione Cammino Minerario di Santa
Barbara e della Fondazione di Sardegna, oltre a tutta la comunità di Carloforte a Enti e associazioni del territorio.
Particolarmente coinvolgente la motivazione del riconoscimento AIPH al progetto, scelto a livello nazionale tra molti altri: «Una menzione speciale va a Formiche di mare. Ai galanzieri, alla loro fatica di mare e
di piombo, al nostro orizzonte, di Marta Fontana: un progetto di arte pubblica partecipativa che ha coinvolto tutta la comunità territoriale di Carloforte (isola di San Pietro) riscoprendo il mestiere antico e poco noto dei galanzieri (marinai addetti al trasporto di minerali di piombo), riportato alla coscienza comunitaria. Il dialogo con cittadini e maestranze è stato finalizzato a un intervento artistico attorno a cui convogliare attività diverse. L’opera d’arte visiva (un “monumento permanente attraversabile”) è realizzata insieme alla popolazione sin dalla fase progettuale e rimane stabilmente non solo a testimonianza del lavoro svolto ma anche come elemento caratterizzante del paesaggio isolano e dello spazio pubblico».
Il riconoscimento è stato una grande soddisfazione per un’artista poliedrica come Marta Fontana, che ha relazionato a distanza, durante la manifestazione, sintetizzando, con immagini e parole, tre anni di lavoro intenso tra azioni partecipative e lavoro sui materiali, mostrando come arte contemporanea pubblica partecipata e storia del territorio abbiano potuto navigare assieme. Il rapporto sinergico tra Marta Fontana e la Public History, che
ha permesso all’artista di acquisire una consapevolezza ancora più profonda del proprio lavoro, è nato in occasione della Summer School of Public History tenutasi a Carloforte lo scorso settembre 2024, grazie a LUDiCa, il laboratorio di Umanistica Digitale dell’Università degli Studi di Cagliari, con il contributo del prof. Giampaolo Salice di UNICA e il supporto del Comune di Carloforte. È stato formulato l’invito a Marta Fontana, in questo contesto, a inviare, per la sezione CANDIDATURA MIGLIORI PROGETTI, “Formiche di mare. Ai galanzieri, alla loro fatica di mare e di piombo, al nostro orizzonte”, per la conferenza nazionale AIPH di giugno 2025, per la coincidenza delle sue finalità, nelle azioni partecipative e di raccolta di testimonianze orali registrate in digitale, alle pratiche di Public History.
Marta Fontana, artista visiva ha dato vita al progetto partecipativo con storici locali, maestri d’ascia, modellisti, naviganti, appassionati di cultura locale, testimoni, scuole locali, associazioni e archivi del territorio in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Carloforte e la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara (FCMSB).
Il progetto è stato inaugurato il 30 giugno 2024 a Carloforte. Per la sua opera d’arte, il Comune di Carloforte ha destinato l’antico molo San Carlo a un monumento in memoria dei galanzieri, marinai addetti al trasporto di minerale di piombo – detto in dialetto locale “galanza” (galena) – che da metà 1800 a metà 1900, fecero spola tra il porto dell’isola di San Pietro e la costa mineraria del sud ovest Sardegna. Questo duro lavoro attivò economie e ispirò i primi moti sociali sardi in difesa dei diritti dei lavoratori.
La finalità che ha reso il progetto particolarmente aderente al manifesto della Public History è stato il coinvolgimento partecipativo delle comunità di Carloforte e del territorio minerario costiero, in modo che l’opera realizzata fosse un simbolo condiviso, “abitabile”, di una memoria collettiva consapevole del passato, rinnovata nel presente e stimolo per una coscienza comunitaria aperta all’incontro con la complessità del territorio e di chi lo abita, in continua evoluzione. A tale componente si aggiungono la sua multidisciplinarietà, la realizzazione all’esterno di ambienti accademici, la destinazione a un pubblico estremamente vario, anche grazie a media digitali di comunicazione, la sua originalità.

 

Sabato 21 giugno, a
Dopo il gran caldo,

giampaolo.cirronis@gmail.com

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