5 December, 2025
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Serata magica ieri, al tramonto, sulla prima spiaggia di Porto Pino, con Clauvius di Daniele Ledda Ai Confini del Mediterraneo

Serata magica ieri, al tramonto sulla prima spiaggia di Porto Pino, con Clauvius di Daniele Ledda Ai Confini del Mediterraneo. Daniele Ledda, docente di Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari e compositore, è l’ideatore di Clavius: una famiglia di strumenti autocostruiti ispirati al pianoforte preparato di John Cage. Ricercatore instancabile, Daniele Ledda esplora da anni l’equilibrio tra suono strumentale e digitale, cercando costantemente di accorciare la distanza tra questi due mondi. Una ricerca che si espande anche nello spazio e nel paesaggio, come accaduto ieri sera sulla prima spiaggia di Porto Pino. Il suo concerto – della durata di circa un’ora – ha avvolto il pubblico con le calde sonorità di Clavius, evocando atmosfere etniche e richiami ancestrali, quasi a dialogare con le coste dell’Africa. Una musica che ha superato idealmente i confini del Mediterraneo, in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Un evento intimo, con circa 50 spettatori, che ha saputo sorprendere e incantare. E mentre il sole lasciava spazio a una luna piena dai riflessi rosso fuoco, i suoni di Daniele Ledda hanno accompagnato con delicatezza il passaggio dal giorno alla notte. A fine performance, il pubblico ha chiesto all’artista di suonare ancora, per prolungare quel momento magico dove paesaggio e musica diventano un tutt’uno. Un’esperienza sonora che ha davvero toccato i confini… e forse anche l’anima. L’evento è stato organizzato da CCN Tra Dune e Nuraghi, in collaborazione con Ticonzero e con il patrocinio della Regione Sardegna e del comune di Sant’Anna Arresi.

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