20 December, 2025

«Il bando per i collegamenti marittimi con le isole minori della Sardegna può e deve essere migliorato. Si tratta di un servizio essenziale per i residenti, i pendolari e per il turismo, che non può essere organizzato in modo approssimativo per intere comunità. In particolare, i collegamenti da e per Carloforte risultano fortemente penalizzati da scelte discutibili che non tengono conto delle reali esigenze dei cittadini. Ben vengano i collegamenti notturni con il porto di Calasetta, ma questo servizio deve essere allargato anche al porto di Portovesme. Una gestione più equilibrata del servizio notturno, che preveda almeno tre corse su Portovesme, garantirebbe un miglior servizio e una maggiore accessibilità per i passeggeri.»

A dirlo è Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Molteplici gli aspetti che potrebbero giovare di una rimodulazione del serzio: maggiori flussi turistici, un più agevole collegamento per merci, servizi e lavoratori da e per Carloforte, non ultimo una maggiore attenzione in termini sanitari che garantisca la celerità del trasporto pazienti in ambulanza e nonaggiunge Gianluigi Rubiu -. È necessario rivedere le tariffe, prevedendo agevolazioni non solo per i residenti di Carloforte, ma per tutti i cittadini sardi, e soprattutto per tutti coloro che sono nati nell’isola o che possiedono una casa a Carloforte e per i loro familiari, favorendo così anche il turismo interno e sostenendo l’economia locale nei periodi di bassa stagione. Sarebbe altresì opportuno estendere gli orari delle corse estive da giugno a settembre, per una maggiore fruizione dell’isola in tutto il periodo turistico.»

«E’ indispensabile inoltre un incremento del budget che i comuni possono destinare all’abbattimento dei costi per i non beneficiari delle agevolazioni. Già in fase di approvazione della prossima legge finanziaria è necessario raddoppiare le risorse destinate a tale finalità. Per questo motivo, oggi ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, chiedendo
all’assessore dei Trasporti di intervenire immediatamente per correggere queste gravi criticità, sarà inoltre mia cura presentare un emendamento alla finanziaria per l’incremento delle risorse», conclude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

Si è conclusa ieri la due giorni del Buggerru Surf Trophy, la prima tappa del campionato italiano di surf della FISSW, la Federazione italiana surfing, sci nautico e wakeboard. Il contest ha accolto circa cinquanta atleti provenienti da tutta Italia, che nelle coste del Sulcis Iglesiente hanno iniziato il campionato 2025, basato su tre tappe.

Divertimento e sorrisi, ma ovviamente anche tanto agonismo tra i frangenti spinti dal libeccio: i piccoli atleti hanno dato il massimo in quella che è diventata una nuova disciplina olimpica sin da Tokyo 2021, poi riconfermata anche a Parigi e ai futuri Giochi di Los Angeles e Brisbane. Onde piccole entrambe le giornate, ma sufficienti a disputare una gara molto attesa e che rappresenta ormai un appuntamento fisso e sicuro per il campionato destinato agli under 12, under 14, under 16 e under 18 femminili e maschili.

Con una giuria composta anche dal francese Yannick Sarran, presente anche l’anno scorso e con una carriera iniziata nel 2004 nel campionato professionistico della WSL, tra gli under 12 vincono Andrea Rossi nella categoria femminile e Leonardo Russo tra i ragazzi; negli under 14 la sarda Caterina Congiu e Santiago Giorgini. Negli under 16 dominano Emma Ridolfini e Noah Cerne, mentre negli under 18 vincono Chiara Cuppone e Leonardo Apreda, che a luglio ha anche conquistato l’oro agli Europei.

«Ringrazio tutti i partecipanti e faccio davvero un plauso agli atleti racconta Simone Esposito, presidente del Buggerru Surf Club e responsabile della competizione non sono stati due giorni facili dal punto di vista delle onde, il mare non era quello previsto dalle carte meteo, ma questo deve essere sempre messo in conto. Nonostante le onde piccole, siamo andati avanti con la competizione: è stato un modo anche per mettere alla prova ragazze e ragazzi, perché non tutte le gare si svolgono con onde perfette, anzi. E infatti si è visto come i più preparati siano riusciti ad emergere. Penso a Leonardo Apreda, che ha chiuso due manovre pazzesche, o ancora a Chiara Cuppone che a livello di punteggi ha tenuto testa a tanti colleghi.»

Al contest era presente anche il tecnico della nazionale Jesus Maria Guerra, che ha seguito da vicino le prodezze degli atleti, molti dei quali fanno parte della selezione azzurra.

Classifiche

Under 12 Femminile: 1) Andrea Rossi, 2) Elena Dazzi

Under 12 Maschile: 1) Leonardo Russo, 2) Federico Tamagna, 3) Mattia Annese

Under 14 Femminile: 1) Caterina Congiu, 2) Andrea Rossi, 3) Emma Porcu, 4) Beatrice Neri

Under 14 Maschile: 1) Santiago Giorgini, 2) Marcello Luca Zedda, 3) Michael Jorge Monteiro, 4) Mattia Bucci

Under 16 Femminile: 1) Emma Ridolfini, 2) Lucrezia Andreucci, 3) Magnolia Rossi, 4) Ludovica Chilà

Under 16 Maschile: 1) Noah Cerne, 2) Alessandro Rigliaco, 3) Riccardo Gennari, 4) Filippo Miglietta

Under 18 Femminile: 1) Chiara Cuppone, 2) Diana Giorgi, 3) Viola Brencoli, 4) Costanza De Lisi

Under 18 Maschile: 1) Leonardo Apreda, 2) Michele Scoppa, 3) Samuel Cerne, 4) Leonardo Branca.

«Le dichiarazioni mistificatorie sui cantieri occupazionali sperimentali in ambito sanitario sono indubbiamente frutto della volontà di creare un clima di paura ed incertezza. Gli esponenti di Fratelli d’Italia stanno continuando a diffondere informazioni incomplete, errate e fuorvianti generando confusione e infondato allarmismo.»

Lo ha dichiarato oggi l’assessore del Lavoro, Desirè Manca.

«I cantieri occupazionali per operatori socio sanitari disoccupati ha sottolineato l’assessora del Lavoronon invalidano in alcun modo le graduatorie ARES in essere e non corrisponde a verità alcuna sostenere che le assunzioni verranno bloccate. Questa è una misura sperimentale alla quale hanno aderito tantissimi oss vincitori di concorso, che giova soprattutto all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari, il cui bilancio non è stato ancora approvato dal revisore dei conti. Grazie a questa misura il personale ospedaliero potrà avere una boccata d’ossigeno e alleggerire i carichi di lavoro, specie in questo particolare momento di transizione verso un modello organizzativo più efficiente che scaturirà dall’applicazione della nuova legge di organizzazione sanitaria.»

«Abbiamo chiarito innumerevoli volteha aggiunto Desirè Mancache le graduatorie restano in essere e, che se un’azienda sanitaria avrà la possibilità di far scorrere la graduatoria concorsuale, nulla vieterà agli oss che decideranno di rispondere al bando di uscire dal cantiere e di essere assunti a tempo indeterminato.»

«Proprio nel rispetto dei diritti e delle legittime aspettative degli idoneiha concluso l’assessora regionale del Lavoroabbiamo previsto una riserva del 60 per cento sul totale dei posti disponibili per ogni singola Azienda sanitaria. Agevolare il lavoro di medici, infermieri e operatori sanitari, offrire una migliore assistenza ai malati e offrire un lavoro a tempo determinato agli Oss qualificati disoccupati è il nostro obiettivo, che stiamo portando avanti. Stiamo lavorando speditamente e in modo serio. Invito le forze di opposizione a fare altrettanto.»

In occasione della Giornata Nazionale del fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi della nutrizione e alimentazione, la Asl Sulcis Iglesiente attraverso il Centro di Salute mentale, organizza degli incontri di screening e di approfondimento rivolti alla popolazione con l’intento diffondere la conoscenza sui disturbi del comportamento alimentare.
Le iniziative si svolgeranno nell’Ambulatorio per i Disturbi della Nutrizione e Alimentazione (DNA) di Carbonia e presso la Neuropsichiatria infantile di Iglesias nelle sedi e orari riportati.
Carbonia: presso il CSM – Opedale Sirai, venerdì 14 marzo dalle 9.00 alle 13.00 e lunedì 17 marzo dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30 Iglesias: presso la Neuropsichiatria infantile – Ospedale Santa Barbara, venerdì 14 marzo dalle 9.00 alle 13.00 e lunedì 17 marzo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 15.30.
L’accesso è libero e gratuito, senza prenotazione: ai presenti che vorranno potrà essere effettuato uno screening per inquadrare la condizione di salute e per l’individuazione di patologie legate alla sfera dell’alimentazione La diagnosi precoce è fondamentale, infatti, per individuare i trattamenti più efficaci e migliorare la prognosi. Verrà presentata l’equipe multidisciplinare che opera all’interno della struttura che spiegherà il modello di intervento adottato per trattare le patologie più diffuse quali l’anoressia, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata o “binge eating“: esistono diverse forme e hanno, purtroppo, una sempre maggior diffusione ed un esordio molto precoce, anche in età infantile.
Questa giornata è dedicata inoltre a chi si trova già nel percorso di recupero, offrendo ascolto e supporto.
La Giornata del Fiocchetto Lilla è un invito a guardare oltre i pregiudizi, comprendendo che i DNA possono colpire chiunque, indipendentemente da età, sesso o background culturale e sociale.
E’ anche una giornata che vuole trasmettere un messaggio di speranza per chi lotta contro questo genere di patologia dimostrando che la guarigione è possibile e che nessuno deve affrontare da solo queste sfide.

Venerdì 14 marzo, alle ore 20.30, è in programma il settimo appuntamento della nuova stagione 2024-2025 di prosa e danza organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro Centrale di Carbonia con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia, della Regione Sardegna e del MiC/Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Sul palco andrà in scena lo spettacolo “White Out: la conquista dell’inutile”, con ideazione, regia e coreografia Piergiorgio Milano, con Javier Varela Carrera, Luca Torrenzieri, Piergiorgio Milano, produzione Compagnia Piergiorgio Milano.
“Siamo davvero soddisfatti della qualità degli spettacoli fino ad ora proposti alla cittadinanza. Performance di alta qualità con attori rinomati e trame versatili capaci di riscuotere il successo del pubblico in un Teatro Centrale riqualificato che ha fatto registrare il sold out di presenze”, hanno dichiarato congiuntamente il sindaco Pietro Morittu e l’assessora della Cultura Giorgia Meli.
“White Out” fonde in maniera totale danza contemporanea, circo di creazione e alpinismo, con un forte carattere cinematografico e teatrale. Lo spettacolo affronta i temi dell’amicizia, del rischio e della fiducia Un omaggio al mondo dell’alpinismo e al coraggio di cogliere le sfide.

L’economia antiochense cresce, offre segni positivi nei maggiori parametri di riferimento, dal bilancio avvii-cessazioni delle attività produttive, che dal 2020 al 2025 regala un rincuorante + 110, al gettito Irpef, costantemente in crescita, passato da 581.445,00 del 2019 a 866.776,00 del 2024, + 49%. I numeri non mentono, sono dati ufficiali certificati dai Servizi finanziario e Attività produttive del comune di Sant’Antioco e raccontano una realtà cittadina vivace, che cresce, si orienta verso le nuove frontiere, eventualmente si reinventa o si adatta, cerca di sfruttare le enormi potenzialità che una destinazione turistica quale è Sant’Antioco è in grado di assicurare. Dati alla mano, pertanto, le politiche amministrative della Giunta di Ignazio Locci, alla guida di Sant’Antioco ormai da quasi otto anni, si rivelano vincenti.

«I numeri sono l’unico strumento oggettivo che consente di offrire una fotografia reale dell’economia della nostra comunità commenta il sindaco Ignazio Loccirecentemente, anche alla luce dei dati diffusi da Confesercenti, sono stato contattato da diverse testate giornalistiche per raccontare la realtà Antiochense, che in quanto cittadina turistica vanta un prodotto interno che cresce in particolare nei mesi della stagione turistica e che ormai da qualche anno mostra una costante curva positiva, che ci inorgoglisce e ci rassicura sulla bontà delle nostre politiche: se l’economia cresce, è evidente che la nostra azione amministrativa ha avuto e ha un ruolo determinante. Ci siamo avvalsi, dunque, delle cifre a nostra disposizione, piuttosto che parlare a sentimento senza avvalorare le affermazioni con i numeri, come invece fa chi parla di “crisi” per sensazioni personali. Naturalmente, se da una parte si registrano nuove aperture, dall’altra figurano anche cessazioni, che in qualsiasi realtà economica è la norma, ma dal febbraio 2020 al febbraio 2025, a fronte di 208 nuove aperture, le cessazioni sono state 98, offrendo un saldo di + 110. Parliamo di ogni tipologia di attività produttiva e, al riguardo, mi preme citarne alcune: Esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande stagionali, 7 aperture, 1 chiusura; Domo (ex affittacamere), 16 aperture, 3 chiusure; Allevamento, 10 avvii, nemmeno una cessazione. Quanto invece alle attività più note, anche in questi casi il saldo è positivo e si segnala un normale ricambio: Esercizio di vicinato, 32 aperture e 31 cessazioni; Esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande permanenti aperti al pubblico, 17 aperture, 16 cessazioni. Le cifre ufficiali ci dicono che non c’è una voce delle attività produttive che riporti il segno meno e che, finalmente, c’è una tendenza a orientarsi con decisione verso il settore del turismo come fonte di reddito. Accanto a questi dati, si colloca il gettito Irpef, cresciuto del 49% dal 2019 al 2024: questo dice senza alcun dubbio che se incrementa il reddito, incrementa l’occupazione.»

Una fotografia positiva che offre segnali incoraggianti anche per il futuro, nel quale è facile immaginare ulteriori posti di lavoro e un aggiuntivo incremento dei flussi turistici: «In questi anni abbiamo registrato l’interesse di importanti imprenditori, alcuni dei quali hanno già avviato le proprie intrapreseconclude il sindaco di Sant’Antiocobasti pensare al recupero dell’hotel di Coa Cuaddus, dell’ex stazione Semaforica e, prossimamente, anche della Fazenda di Capo Sperone. Il fatto che gli imprenditori investano nel comune di Sant’Antioco è un segnale più che positivo: ed è un fatto reale e concreto, esattamente come lo è l’oggettività dei numeri sulla nostra economia».

Una nuova certificazione per accedere alla Rete dei Borghi. Con un’apposita deliberazione la Giunta regionale – su proposta dell’assessore del Turismo, Franco Cuccureddu – ha previsto i nuovi parametri e i requisiti richiesti per l’iscrizione nella “Rete dei borghi caratteristici della Sardegna”. In questa fase transitoria riconosce nei borghi certificati, quelli che sono già pronti per essere inseriti nel mercato e quindi che hanno un tour operator che già commercializza queste offerte.

«In via transitoria e in attesa della certificazione di chi ne farà richiestasottolinea Franco Cuccureddusono riconosciuti i borghi sardi che hanno ottenuto una certificazione nazionale o internazionale. Si tratta di 15 comuni valutati e certificati da “I Borghi più belli d’Italia (e riconosciuti anche da Les plus Beaux village de la Terre) e dal Touring club quali Bandiere Arancioni.»

Si tratta dei Borghi di Aggius (bandiera arancione), Atzara (Borghi più belli d’Italia), Bosa (Borghi più belli d’Italia), Carloforte (Borghi più belli d’Italia), Castelsardo (Borghi più belli d’Italia), Galtellì (bandiera arancione) Gavoi (Bandiera arancione), Laconi (Bandiera arancione), La Maddalena e Lollove (Borghi più Belli) Oliena (bandiera arancione), Posada (Borghi più belli d’Italia), Sadali (Borghi più belli d’Italia), Sardara (Bandiera arancione) e Tempio con il doppio riconoscimento.

L’obiettivo della creazione dell’elenco per la Rete dei Borghi caratteristici della Sardegna, che sarà istituito all’interno dell’assessorato del Turismo è quello di riconoscere e di promuovere il ruolo dei piccoli centri nello sviluppo del turismo, legato in particolare al patrimonio storico, culturale e identitario, nonché paesaggistico e ambientale.

«Per accedere alla rete a conclusione della procedura di certificazionecontinua Franco Cuccureddu -, bisognerà aver ottenuto almeno un punteggio di 80 su 150. Questo riconoscimento è finalizzato essenzialmente alla partecipazione del sistema dei borghi certificati della Sardegna, attraverso i rispettivi tour operator, alle principali fiere dedicate al slow tourism in programma nelle prossime settimane.»

In Sardegna attualmente sono nove i borghi più belli d’Italia e sono sette i borghi Bandiera arancione. Questi ultimi hanno la caratteristica di essere nell’entroterra e il loro territorio deve distare almeno 15 chilometri dalle coste. I borghi più belli d’Italia non hanno invece vincoli particolari ma devono rispettare oltre 90 parametri che sono legati alle bellezze, alla storicità, ai monumenti, ai musei, all’offerta culturale, a quella ricettiva che vanno dagli aspetti storici a quelli ambientali, da quelli paesaggistici a quelli dell’offerta gastronomica. Si tratta di un prodotto turistico che deve essere ancora strutturato ed organizzato.

La delibera dà seguito a quanto disposto dall’articolo 39 della Legge regionale sul turismo (la 16/2017) ai fini di inserire anche la nostra isola nel mercato, in crescita a livello mondiale del turismo nei Borghi.

In particolare, la Giunta ha approvato due allegati:

Le linee guida per la definizione dei requisiti per l’accesso alla rete dei Borghi, che prevede, fra l’altro, la composizione del comitato tecnico scientifico (composto da dirigenti regionali del Turismo e dell’Urbanistica e da docenti universitari), che dovrà fare ispezioni, valutazioni e certificazioni.

E poi la scheda di valutazione, composta da 64 elementi, accorpati in 6 grandi macroaree;

1) Qualità architettonica del borgo;

2) Presenza e fruibilità dei beni culturali;

3) Identità territoriale e paesaggio;

4) Valorizzazione degli attrattori culturali e sviluppo;

5) Qualità ambientale;

6) Prodotto turistico, ricettività ed accoglienza.

«Oggi in Italia il turismo nei borghi rappresenta il terzo pilastro dell’offerta. Necessaria dunque una promozione mirata, che possa far sì che anche la Sardegna si posizioni in questo speciale mercato che in termini numerici si sta via via affermando», ha concluso ancora l’assessore Franco Cuccureddu.

Un nuovo hub per il lavoro condiviso, la creatività e l’innovazione apre le porte a Carbonia. Giovedì 13 marzo, alle ore 17.00, verrà inaugurato ufficialmente il Coworking Serbariu, situato all’interno dell’ex deposito biciclette della Grande Miniera di Serbariu, uno spazio simbolico trasformato in un luogo di lavoro moderno e dinamico.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma di riqualificazione urbana del Quartiere E. Montuori, finanziato dal Fondo di Sviluppo e Coesione, con l’obiettivo di favorire l’imprenditorialità, il networking e l’innovazione. Non solo un ambiente fisico, ma un motore di crescita per Carbonia, in grado di attrarre nuove competenze e investimenti.
Un nuovo polo per il lavoro e l’innovazione.
Il Coworking Serbariu è stato progettato per rispondere alle nuove esigenze del mondo del lavoro, offrendo uno spazio flessibile e multifunzionale, ideale per freelance, aziende, startup e studenti. Oltre alle postazioni attrezzate, il coworking mette a disposizione sale riunioni, connessione wi-fi ultraveloce e un calendario di eventi formativi per favorire lo scambio di competenze.
«Abbiamo voluto trasformare un luogo simbolico della nostra storia in un polo di innovazione e creativitàha dichiarato il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu -. Il Coworking Serbariu non è solo un ufficio, ma uno spazio pensato per chi fa impresa, per i giovani che vogliono sviluppare competenze e per tutti coloro che cercano un luogo stimolante dove crescere professionalmente.»
Il coworking si propone anche come acceleratore di idee e opportunità, con particolare attenzione a settori strategici per il territorio, come energia, robotica, intelligenza artificiale e cultura digitale.

Domattina nuova assemblea dei lavoratori convocata dalle dai delegati e dalle segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM alla Portovesme srl.

«In questi giorni, in seguito agli scioperi messi in campo dai lavoratori degli appalti, siamo riusciti ad ottenere i tavoli che ci eravamo prefissati con la presidente della regione e quindi al MIMITsi legge in una nota dei delegati e delle segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM -. Questi sono solo risultati parziali che vogliamo assolutamente condividere con tutte le lavoratrici e i lavoratori domani mattina, in un’assemblea informativa su cancelli della Portovesme Srl a partire dalle ore 7.00, dove è fondamentale la partecipazione di tutti coloro che sono al lavoro, ma in particolare di coloro che sono in cassa integrazione, che in questo momento sono la maggior parte. Il numero dei partecipanti è fondamentale per quanto si sta muovendo, non tiratevi indietro», concludono i delegati e le segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM.

«Conosciamo perfettamente le criticità delle vertenze industriali del Sulcis, ora è giunto il momento di avere delle risposte in tempi rapidi.»

Lo ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento durante il tavolo convocato questa mattina al ministero delle Imprese e del Made in Italy per fare il punto sulle questioni Eurallumina, Portovesme Srl e Sider Alloys.

«Sul fronte Eurallumina c’è un’intesa Regione-Governo sulla modifica del Dpcm sulla metanizzazione, una partita che non vede player esterni e che per quanto ci riguarda siamo pronti a chiudere. Trovare un accordo sul metano significa che in tempi rapidissimi possiamo dare avvio a un revamping strutturale di Eurallumina e porre fine a una crisi industriale che va avanti da oltre un decennio», ha detto Emanuele Cani.

«Per quanto riguarda Portovesme Srl è tassativo uscire dalla condizione di incertezza nella quale ci troviamo. Se c’è un investitore, questo soggetto deve farsi avanti affinché possiamo verificare se sussista un reale interesse all’acquisizione dello stabilimento», ha sottolineato Regionale l’assessore.

«Non è più rinviabile neanche la soluzione della crisi riguardante Sider Alloys, così come non è trascurabile l’imminente spegnimento della centrale a carbone Enel. Ed è importante dunque, con le modalità che il Governo ritiene opportune, fare un passo avanti su tutte le vertenze ancora aperte», ha concluso Emanuele Cani.

«Anche in termini di salvaguardia occupazionale l’attenzione della Regione Sardegna resta altissimaha chiarito l’assessora del Lavoro Desirè Manca -. A tal proposito abbiamo già convocato un incontro per giovedì prossimo, 13 marzo, con le tutte le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali interessate per definire un percorso condiviso affinché si possa facilitare il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale del Sulcis Iglesiente nella programmazione degli interventi tesi alla riqualificazione professionale a valere sul Programma nazionale Just Transition Fund Italia 2021-2027.»

«Per me e per il collega dell’Industriapuntualizza Desirè Mancanon fa alcuna differenza che si tratti di lavoratori dell’indotto o di lavoratori diretti, specialmente in una zona così fragile come quella del Sulcis, anche il singolo posto di lavoro è fondamentale e da preservare. Oggi ho voluto essere qui a Roma per dimostrare la mia vicinanza e della Regione ai lavoratori. Dimostrazione che abbiamo dato anche attraverso le celeri tempistiche poste in essere fin da subito attivando gli ammortizzatori sociali, sottoscrivendo l’accordo con il Governo, ma anche l’attenzione su quelli che sono i tempi di transizione. Attendiamo gli sviluppi di questa vicenda e stiamo vicini ai lavoratori perché questa è una partita che la Regione Sardegna non può assolutamente perdere.»