21 December, 2025

Concluso il lungo cammino in Gallura (a Palau e La Maddalena è stata ricordata Cinzia Pinna), l’artivista viandante Rosalba Castelli arriva questa mattina nel Sassarese con “Orme d’ombra”, il progetto dell’associazione Artemixia di Torino che ha come obiettivo primario la sensibilizzazione di cittadini e cittadine per la prevenzione della violenza di genere, in tutte le sue forme, ma con particolare attenzione per la memoria delle vittime di femminicidio. Castelli ha scelto la Sardegna per compiere a piedi, da settembre a dicembre, un lungo percorso (circa 1.200 km) con lo zaino in spalla e un centinaio di nastri, ricamati in buona parte dalle detenute della Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino e, strada facendo, da alcune donne incontrate in Sardegna che hanno voluto così ricordare alcune vittime dell’Isola. Un’iniziativa andata oltre le aspettative iniziali e che sta coinvolgendo le comunità locali da Sud a Nord della Sardegna: sono 1.200 i bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni che sinora hanno preso parte agli incontri in varie località dell’Isola.

Oggi Rosalba è a Santa Maria Coghinas dove, alle 11, apporrà un nastro con il nome di Sofia Castelli al Monumento dei Caduti. Sofia aveva 20 anni ed è stata uccisa nel sonno dal suo ex fidanzato con otto coltellate, la notte tra il 28 e il 29 luglio 2023 nel suo appartamento di Cologno Monzese.

Poco dopo, all’Auditorium “Fabrizio De Andrè, un incontro con le scuole organizzato in collaborazione con la ProLoco Coghinese.

Domani, venerdì 21, l’arrivo a Sassari, dove sono in programma un incontro con gli studenti del liceo scientifico Giovanni Spano e la deposizione di un nastro in memoria di Alina Cossu (21enne di Porto Torres uccisa il 9 settembre 1988). Sempre domani ma alle 18 (al Quod-Design in via Mercato, 1b), la presidente di Artemixia sarà ospite di un Aperitivo politico-culturale.

Sabato 22 (ore 11) a Palazzo Ducale è invece prevista una cerimonia con i nastri in ricordo di Monica Moretti (brillante urologa di 38 anni, brutalmente assassinata il 23 giugno 2002 da un suo ex paziente) e Ambra Dentamaro: quest’ultima era una transgender che fu uccisa la notte del 23 settembre 2018, a San Giorgio di Bari. È la prima donna trans che Rosalba andrà a commemorare attraverso questo progetto di memoria collettiva.

Rosalba ha inoltre proposto un incontro con le detenute del carcere di Sassari, per il quale sta aspettando conferma dalle autorità penitenziarie.

«In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Movimento Omosessuale Sardo (Mos) partecipa con profondo senso di responsabilità e solidarietà alla costruzione di un percorso verso la data del 25 novembresottolinea Simone Sanna Venerdini, presidente del Mos -. Quest’anno abbiamo abbracciato con entusiasmo il progetto “Orme d’ombra” di Rosalba Castelli, con la quale abbiamo organizzato una serie di iniziative per e con la città di Sassari. A Palazzo Ducale, sede del Comune di Sassari, daremo vita a un gesto semplice ma carico di significato: presso la postazione “Spazio Occupato” proposta dall’Amministrazione comunale, verranno apposti i nastri a ricordo di due donne del territorio, Monica Moretti e Alina Cossu. Con grande orgoglio, il Mos sarà inoltre la prima tappa dove verrà apposto anche il nastro dedicato a una donna trans vittima di violenza maschile: Ambra Dentamaro. Un gesto particolarmente significativo, che restituisce dignità ad Ambra e al suo nome, non riconosciuto né in ambito giudiziario, né giornalistico, né familiare durante le indagini sulla sua morte, rimasta impunita. Giornalisti, legali e familiari l’avevano infatti chiamata con il suo deadname, ignorando la sua identità di genere e la sua volontà. Questo gesto vuole ricordare che la violenza di genere assume molte forme e attraversa identità diverse, ma ha un tratto comune: la disumanizzazione delle vittime e l’indifferenza che troppo spesso la circonda. Come associazione Lgbt+, crediamo fermamente che la lotta alla violenza di genere richieda alleanze, ascolto e impegno condiviso. Nessuna persona – cisgender o transgender – deve essere lasciata sola. Ogni nome che ricordiamo oggi è un richiamo alla responsabilità collettiva e alla necessità di politiche più efficaci di prevenzione, protezione e sostegno. Siamo qui per affermare che la violenza non è inevitabile. Può e deve essere contrastata ogni giorno, da istituzioni, comunità e singole persone. Oggi onoriamo la memoria; da domani continueremo a lavorare perché nessun’altra vita venga spezzata. Il percorso inizierà con la partecipazione del Mos al TDoR – Transgender Day of Remembrance del 20 novembre, con un evento in piazza organizzato insieme a Trans Support Sassari* e altre realtà del territorio, con le quali torneremo poi in piazza il 25 novembre.»

Questa mattina mentre il cielo prometteva pioggia ma il sole ha avuto la meglio l’Istituto Comprensivo Satta, con il patrocinio del comune di Carbonia, in collaborazione con l’assessorato della Pubblica istruzione e con il supporto tecnico della Società Umanitaria, della coooperativa Scila e dello SBIS,ha organizzato una “Marcia per i diritti dei bambini e dell’adolescenza”.

Gli alunni della scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di primo grado, hanno marciato con il cuore rivolto a tutti quei bambini e quelle bambine che nel mondo non vedono i propri diritti rispettati. I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono sanciti dalla convenzione ONU e si basano sul principio che ogni bambino e ogni bambina ha il diritto di crescere in un ambiente sereno e amorevole. Ogni anno, all’inizio dell’anno scolastico, durante i primi incontri di pianificazione, la Commissione Dipartimenti dell’Istituto Comprensivo Satta, composta dagli insegnanti di tutti e tre gli ordini di scuola, seleziona una giornata internazionale da celebrare collettivamente. Quest’anno è stata selezionata la giornata “La giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Si è proceduto quindi con varie attività educative e didattiche proposte dalle insegnanti sulla riflessione dell’importanza di questa giornata. Oltre ai movimenti svolti in classe e nelle sezioni, stamane alunni e insegnanti hanno cantato e ballato un flash mob, riempendo Piazza Roma di colori, voci ed allegria.

«Il nostro istituto continuerà a lavorare per essere una comunità accogliente, equa ed attenta, capace di riconoscere i bisogni di tutti gli alunni e le alunne offrendo loro opportunità formative che valorizzano talenti aspirazioni e potenzialità», ha dichiarato la dirigente scolastica Antonella Pisu.

C’è ancora tanta strada da percorrere perché i minori di tutto il mondo siano realmente tutelati e protetti in vista di un futuro senza discriminazioni e diseguaglianze. È necessario ribadire questi concetti in modo che le nuove generazioni crescano consapevoli che si può e si debba fare tanto affinché sfruttamenti ed abusi lascino il posto all’amore e al rispetto per tutti i bambini e le bambine del mondo.

Nadia Pische

Il Sulcis Iglesiente ospiterà la presentazione ufficiale del nuovo corso ITS “Tecnico superiore per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici e del territorio”, un progetto formativo che nasce per rispondere alle esigenze in continua evoluzione del comparto agroalimentare e turistico sardo. La presentazione si terrà domani, 21 novembre, alle 17.30, nella sala consiliare del comune di Piscinas, alla presenza di Mariano Cogotti, sindaco del comune di Piscinas; Mauro Usai, presidente della provincia del Sulcis Iglesiente, Cristoforo Luciano Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari; Ottavio Sanna, direttore dell’ITS Academy TAGSS; Giorgia Floris, dirigente dell’Istituto Beccaria; Ilaria Portas, assessora regionale Pubblica Istruzione. Interverranno rappresentanti delle imprese locali.

La crescente attenzione dei viaggiatori verso esperienze autentiche e legate al territorio rende oggi più che mai strategica la formazione di figure professionali capaci di valorizzare le eccellenze dell’enogastronomia locale. Secondo dati della European Travel Commission, nel 2023 il 58% dei turisti ha viaggiato con motivazione primaria enogastronomica, un valore superiore del 37% rispetto al 2016.

In questo contesto, il corso di Marketing Enogastronomico si propone come risposta concreta alla crescente richiesta di competenze avanzate nella promozione del prodotto agroalimentare, nello storytelling, nella comunicazione digitale e nello sviluppo di esperienze turistiche integrate.

«La nascita di questo corso ITSafferma l’assessora della Pubblica Istruzione Ilaria Portas – rappresenta un passo fondamentale per il futuro formativo e per i territori dell’intera Sardegna. Il settore enogastronomico, oggi più che mai, richiede competenze solide, innovative e capaci di dialogare con il turismo, la cultura e la valorizzazione dei beni materiali e immateriali che troviamo nei piccoli e grandi centri. Investire nella formazione superiore significa offrire ai nostri giovani strumenti concreti per costruire il proprio futuro qui, in una terra che possiede un patrimonio unico e straordinario, e non dover per forza andare a cercare la propria strada e il proprio futuro professionale fuori dall’isola. Questo percorso non solo formerà nuovi professionisti qualificati, ma contribuirà anche a rafforzare il legame tra scuola, imprese e comunità locali, generando sviluppo, occupazione e nuove opportunità per tutto il territorio.»

«A Portovesme i lavoratori sono di nuovo a 40 metri d’altezza, sotto la pioggia e il maestrale. È un’immagine che fa male, ma che deve soprattutto farci indignare. Il protrarsi della protesta degli operai dell’Eurallumina, costretti a passare un’altra notte sul silo in attesa di risposte dal Governo, è una condizione inaccettabile, resa ancora più grave dal silenzio che da giorni arriva da Roma mentre la vita di centinaia di famiglie resta appesa a un filo.»
Lo scrive, in una nota, Alessandro Pilurzu, consigliere regionale del Partito Democratico.
«Siamo di fronte a un cortocircuito istituzionale che rischia di affossare definitivamente il Sulcisaggiunge il consigliere regionale del Partito Democratico Alessandro Pilurzu -. Come denunciano giustamente i lavoratori e i sindacati, siamo al paradosso: mentre in Svezia, Germania e Irlanda gli stabilimenti Rusal continuano a operare salvaguardando l’occupazione, in Italia applichiamo ancora il congelamento delle risorse economiche dell’Euroallumina, una rigidità che adesso affama i nostri lavoratori. Non possiamo accettare che un piano di rilancio da 400 milioni di euro e le relative autorizzazioni restino ostaggio di tecnicismi, proprio ora che si è superato lo scoglio delle autorizzazioni ambientali – conclude Alessandro Pilurzu -. Le risorse congelate devono essere sbloccate immediatamente per garantire la continuità operativa, come avviene negli altri Stati europei.»

Questa mattina, in occasione dell’incontro organizzato sulla “vertenza entrate”, la presidente della Regione Alessandra Todde e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno parlato anche dell’Eurallumina, dove da tre giorni quattro lavoratori sono in presidio sul silo a 40 metri di altezza.

Il Mef, dopo il provvedimento giudiziario che ha bloccato i beni in Italia dell’azienda proprietaria della fabbrica, la russa Rusal, ha competenza in quanto affidatario, tramite l’Agenzia del Demanio, della custodia e gestione dello stabilimento.

«Ci siamo confrontati con il ministro Giancarlo Giorgetti sulla situazione di Euralluminaha detto Alessandra Toddeè emerso che la volontà del MEF è di collaborare e di rimettersi al tavolo anche con l’azienda per capire come poter definire una direttrice che possa chiudere il contenzioso. Quello che porto a casa è un messaggio per l’azienda di riaprire immediatamente un tavolo condiviso con il MEF: c’è disponibilità e apertura per poter affrontare insieme il problema. L’invito all’azienda è quindi quello di non irrigidirsi perché c’è una volontà espressa dal governo, insieme ovviamente alla Regione, per poter trovare dei punti di caduta in tempi rapidi.»

Il Consorzio Turistico per l’Iglesiente sarà presente al TTG Travel Experience di Rimini, uno dei più importanti appuntamenti italiani e europei dedicati al turismo, per presentare al pubblico e agli operatori del settore l’offerta unica del territorio del Sud-Ovest della Sardegna.
La partecipazione al TTG rappresenta un’occasione strategica per valorizzare le eccellenze naturali, minerarie e culturali che caratterizzano l’Iglesiente, un’area che unisce paesaggi mozzafiato, spiagge incontaminate, antichi borghi, testimonianze di archeologia industriale mineraria e tradizioni millenarie.
All’interno dello stand della Regione Autonoma della Sardegna, il Consorzio presenterà le proposte dei propri soci – strutture ricettive, operatori turistici, produttori locali ed enti culturali – con l’obiettivo di creare nuove opportunità di promozione e commercializzazione.
«Il TTG di Rimini è per noi una vetrina fondamentale dichiarano i rappresentanti del Consorzioper far conoscere a livello nazionale e internazionale un territorio autentico, capace di offrire esperienze di viaggio che uniscono natura, cultura, enogastronomia e turismo attivo il Cammino minerario di Santa Barbara e il Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna. Siamo convinti che l’Iglesiente possa rappresentare una destinazione di grande interesse per il viaggiatore contemporaneo, attento alla qualità e alla sostenibilità.»
Il Consorzio Turistico per l’Iglesiente conferma così il proprio impegno nella costruzione di una rete solida tra operatori locali e nella promozione integrata del territorio, affinché il Sud-Ovest della Sardegna possa emergere come meta privilegiata nel panorama turistico italiano e internazionale.

La Regione ha deciso di investire 800mila euro per dare nuova vita alla Ferrovia storica del Sulcis e trasformarla così in un asse strategico di valorizzazione paesaggistica, culturale e turistica. Le risorse consentiranno di avviare l’intervento “Conservazione e valorizzazione della Ferrovia storica del Sulcis – Percorrere il territorio” e di costruire un nuovo circuito di fruizione lungo il tracciato Siliqua-Calasetta, riconosciuto dal Piano Paesaggistico Regionale come bene identitario.

L’intervento, che coinvolge i Comuni attraversati dall’ex linea ferroviaria e la provincia del Sulcis Iglesiente, punta a recuperare manufatti, tracciati e beni paesaggistici connessi, integrando l’opera nella rete ciclabile regionale e mettendo in relazione ambienti costieri, aree interne e siti di rilevanza storica e naturalistica.

«La principale peculiarità del progetto di valorizzazione della Ferrovia Storica del Sulcis – spiega l’assessore degli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spaneddarisiede nella sua capacità di generare due risultati di particolare rilevanza per l’assessorato. Da un lato, l’iniziativa permette alla cittadinanza di accedere e apprezzare un segmento poco noto del patrimonio naturalistico regionale, attraverso il recupero e la valorizzazione di infrastrutture dismesse. Dall’altro, si evidenzia come l’intero intervento sia finanziato mediante le risorse derivanti dalle sanzioni paesaggistiche, senza gravare sul bilancio ordinario della Regione: un esempio virtuoso del potenziale che l’assessorato può esprimere.»

«Questo investimentocontinuarestituisce dignità a un’infrastruttura che racconta la storia del Sulcis e la mette al centro di un progetto di sviluppo sostenibile. È un modo concreto per unire tutela del paesaggio, promozione del territorio e nuove opportunità per cittadini e visitatori.»

Il nuovo Accordo di programma permetterà di completare la ricognizione dei beni identitari lungo il tracciato e di avviare interventi di recupero e valorizzazione in linea con gli indirizzi del PPR. Inoltre, sono in fase di stipula le convenzioni dell’assessorato dell’Industria per ulteriori interventi volti a valorizzare il patrimonio infrastrutturale e produttivo del territorio, rafforzando l’impatto complessivo del progetto.

«La Ferrovia storica diventa un corridoio di connessione tra valori ambientali, culturali e produttivi e un esempio di come la Regione possa lavorare insieme agli enti locali per trasformare un patrimonio del passato in una risorsa strategica per il futuro», conclude l’assessore Francesco Spanedda.

La provincia del Sulcis Iglesiente sarà individuata come ente attuatore, con competenze anche sulla gestione e manutenzione del nuovo itinerario, destinato a diventare un punto di riferimento per la fruizione sostenibile del paesaggio.

Ieri pomeriggio, al terzo giorno di presidio degli operai dell’Eurallumina che portano avanti una dura protesta asserragliati nel silos 3 a 40 metri di altezza, il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente Mauro Usai accompagnato dai consiglieri provinciali Gianluigi Loru e Romeo Ghilleri, rispettivamente con delega all’Ambiente e all’Industria, ha fatto visita ai quattro lavoratori esprimendo solidarietà e vicinanza da parte dell’intero Consiglio provinciale.

«La protesta dei quattro dipendenti nasce in conseguenza dell’inerzia istituzionale che non sblocca lo stanziamento dei fondi ministeriali. Nonostante gli obiettivi già raggiunti come l’emanazione del nuovo DPCM Energia Sardegna, tuttavia, resta un ulteriore ostacolo che impedirebbe alla Rusal di dare avvio agli investimenti previsti pari a 300 milioni di euro», si legge in una nota della presidenza della provincia del Sulcis Iglesiente.

«Siamo al fianco di questi lavoratori e delle loro rispettiva famigliedichiara il consigliere provinciale Romeo Ghillerie, dunque, si chiedono riscontri immediati al Governo che non può più sottrarsi dalle aspettative di rilancio industriale del territorio.»

Una situazione che grava sul futuro economico e sociale del Sulcis Iglesiente così come tutte le altre vertenze che interessano il polo industriale di Portovesme e che ancora non hanno trovato risposte.

«La Provincia continuerà a sostenere l’industriaaggiunge il presidente Mauro Usaiperché è inaccettabile che si perdano ancora tante buste paga e si impoverisca ulteriormente il tessuto sociale.»

 

Radici nella sabbia, passi nella tradizione: il Carignano del Sulcis incanta Merano per raccontare di un vino che affonda le sue radici nella sabbia e nella storia: unico, resiliente e soprattutto sardo

A poco più di un mese dal suo lancio, il progetto “I Sentieri del Carignano lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara” approda al Merano Wine Festival come ambasciatore del Sulcis e della sua viticoltura eroica.
Un itinerario da vivere a piedi, tra vigne, miniere e paesaggi costieri, dove il passo lento del viaggiatore incontra la profondità delle radici del Carignano, emblema di una terra capace di resistere e rinascere.

Una Sardegna che si racconta, calice dopo calice, passo dopo passo

Il nuovo itinerario enoturistico, ideato dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, ha debuttato domenica scorsa con una Masterclass dedicata al Carignano del Sulcis, guidata da Giuseppe Carrus, vice curatore della Guida Vini d’Italia.

Un vino eroico, un cammino autentico

Nato da un territorio che ha saputo resistere alla fillossera, e che ancora oggi custodisce vigne “a piede franco”, il Carignano del Sulcis è l’espressione viva di una Sardegna autentica, modellata da sabbia, sole e mare.
La Masterclass, intitolata “Immersi nelle vigne del Carignano del Sulcis: tra mare, sole e sabbia”, ha accompagnato il pubblico in un viaggio sensoriale e culturale attraverso una delle aree vitivinicole più affascinanti del Mediterraneo.

Durante la degustazione sono stati otto i vini protagonisti di alcune delle più importanti cantine simbolo del territorio: Cantina Santadi, Cantina Mesa, Cantina Sardus Pater, Cantina Calasetta, Cantina Giba, Eural Sulcis, Azienda Agricola Piede Franco e Cantina Esu.

Il vino che si cammina

«Con I Sentieri del Carignano vogliamo unire due anime della Sardegna: quella del cammino e quella del vinoha dichiarato Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara -. Il Carignano del Sulcis è un vino che racconta la forza e la tenacia dei suoi viticoltori, così come il nostro cammino racconta la storia di un territorio che continua a camminare verso il futuro»

 

 

Sono iniziati i lavori di ripristino e messa in sicurezza del ponte d’accesso alla frazione di Is Urigus.

«Si tratta di un progetto dal valore di circa 50mila euro che garantirà parapetti nuovi, rinforzati e più sicuri e altri lavori di consolidamento della struttura si legge in una nota del comune di San Giovanni Suergiu -. Sicuramente si creeranno dei disagi per la circolazione dei mezzi e delle persone perché si tratta di un’opera su un collegamento viario trafficato. Vi chiediamo pazienza e collaborazione perchè la sicurezza è il primo obiettivo durante il cantiere e post cantiere.»