21 December, 2025

Sabato 8 novembre prosegue il Carbonia Film Festival con una giornata che intreccia formazione, cinema d’autore e buona musica. Come ogni mattina, la città si risveglia insieme agli studenti protagonisti del ciclo CFF Scuole: alle 9.45, al Cine-Teatro Centrale, è il turno di “Le bambine” di  Nicole e Valentina Bertani. Le due registe incontreranno ragazze e ragazzi per discutere insieme del loro film d’esordio, una storia intima e visionaria che indaga il passaggio dall’infanzia all’età adulta con un linguaggio personale e sorprendente. L’appuntamento, che chiude la serie di matinée dedicate alle scuole, conferma il legame profondo tra il festival e il mondo della formazione, in un dialogo che mette al centro lo sguardo giovane e la scoperta del cinema come strumento di conoscenza.

Nel pomeriggio il pubblico si ritroverà al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma per un programma che si muove fra i grandi temi della memoria, dell’identità e dell’immaginario collettivo. Alle 16.00 appuntamento con i registi iraniani Firouzeh Khosrovani e Morteza Ahmadvand per “Radiograph of a Family”, film pluripremiato che intreccia autobiografia e storia dell’Iran in un racconto commovente e lucido sulle fratture del Novecento e sulle contraddizioni di un Paese in bilico tra tradizione e modernità.

Alle 18.00 spazio all’ultimo film in concorso, “Testa o croce?” di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, un affascinante western rurale ambientato nelle campagne laziali di fine Ottocento, con Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz protagonisti di un racconto sospeso tra realismo e leggenda.

La prima serata del sabato porta sul grande schermo uno dei film più attesi del festival: “La valle dei sorrisi” di Paolo Strippoli, già applaudito a Venezia. Un horror d’autore, inquieto e misterioso, che indaga il confine tra paura e trasformazione personale. A presentarlo sarà Romana Maggiora Vergano, tra i volti emergenti del cinema italiano, lanciata in “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e oggi protagonista di una carriera in piena ascesa.

Dopo la proiezione, il pubblico potrà spostarsi verso un altro tipo di esperienza sensoriale: alle 23.30 il GSG Concept Store ospita “Smells Like Elicriso”, il dj-set di Ava Hangar, icona della scena queer italiana, che trasformerà la notte del festival in un viaggio sonoro tra grandi hit e gemme nascoste del dancefloor. Un set che riflette lo spirito del Carbonia Film Festival: inclusivo, curioso, sempre aperto alla contaminazione tra linguaggi e generazioni.

Carbonia Film Festival si chiude domenica 9 novembre con il premio Città di Carbonia assegnato a Salvatore Mereu, la proclamazione dei film vincitori della decima edizione, e l’attesa performance di Francesco Bianconi “Ballate per il presente che sfugge”.

Il 6 novembre 2025, nella sede aziendale di Eurallumina, si è svolto un incontro tra i rappresentanti della società, di Confindustria Sardegna Meridionale, delle segreterie territoriali Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL e delle R.S.A. di fabbrica da cui è emerso un quadro estremamente preoccupante.

La deputata Francesca Ghirra ha presentato una nuova interrogazione ai Ministri delle imprese e del Made in Italy, dell’Economia e del Lavoro, per sollecitare il Governo a individuare soluzioni concrete per la fabbrica del Sulcis.

«La preoccupazione per Euroallumina è sempre più forte. A settembre, dopo la riunione del tavolo che si era tenuto al Mimit – definito dalle sigle sindacali niente più che una riunione interlocutoria – avevo presentato un’interrogazione per sapere quali iniziative di competenza il Ministero delle imprese e del made in Italy intendesse adottare per garantire la continuità operativa dello stabilimento e concretizzare il progetto di rilancio – dichiara la deputata -. Le risposte del Governo erano state del tutto insoddisfacenti: non solo non era chiaro cosa intendessero fare per tutelare i posti di lavoro – ridotti da 100 a 38 unità e con 160 lavoratori in cassa integrazione a zero ore – né tantomeno come pensassero di agire per sbloccare il patrimonio della Rusal, che aveva già dichiarato di non essere intenzionata ad autorizzare l’anticipazione delle risorse finanziarie propedeutiche alla gestione ordinaria della fabbrica

«Si sapeva già da allora che le risorse disponibili avrebbero assicurato la continuità operativa della fabbrica per un periodo massimo di due mesi, ora l’azienda ha confermato che la disponibilità finanziaria residua consente la gestione ordinaria dello stabilimento solo fino al 31 dicembre 2025 – continua la deputata -. Al netto di annunci e promesse il Governo non ha fatto nulla per risolvere questa drammatica situazione: eppure le controllate della Rusal in altri Paesi europei, come Irlanda, Svezia e Germania, vista la strategicità delle produzioni anche dal punto di vista occupazionale, non hanno subito provvedimenti sanzionatori da parte dei rispettivi Governi. Cosa aspetta il Governo italiano per sbloccare i fondi e garantire la continuità gestionale e occupazionale dell’azienda?»

«Chiediamo la convocazione immediata di un nuovo tavolo e che il Governo si attivi per sbloccare subito il progetto di rilancio di Eurallumina, che prevede un investimento da 300 milioni di euro e 1.000 posti di lavoro», conclude Francesca Ghirra.

Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile, in data odierna, ha emesso un avviso di allerta per: codice giallo (criticità ordinaria) per idrogeologico e idrogeologico per temporali sulle aree di allerta Iglesiente, Campidano, Montevecchio Pischinappiu e Tirso, valido a partire dalle ore 9.00 e sino alle 23.59 di sabato 8.11.2025.

Si è tenuto questa mattina all’Istituto Minerario “G. Asproni” di Iglesias il convegno “Fabbisogno nazionale di materie prime: quali strategie a livello nazionale e regionale?”, dedicato al tema del recupero e della valorizzazione sostenibile dei siti minerari dismessi, in un’ottica di rigenerazione ambientale e di sviluppo territoriale.

Promosso dall’Associazione Mineraria Sarda insieme agli Ordini professionali degli Ingegneri, dei Geologi e dei Periti Industriali, in collaborazione con la Regione Sardegna, ISPRA, ARPAS, l’Università di Cagliari e IGEA S.p.A., l’incontro ha rappresentato un momento di confronto tecnico-scientifico sulle nuove strategie nazionali e regionali per il recupero delle materie prime critiche e sul ruolo della Sardegna nel quadro della transizione ecologica.

Nel suo intervento, l’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi ha evidenziato che «le bonifiche e il recupero di materie prime rappresentano non solo un obiettivo di politica industriale, ma anche un impegno ambientale e sociale, perché la rigenerazione dei territori minerari è una forma di giustizia ambientale e di restituzione alle comunità».

L’assessora Laconi ha illustrato lo stato di attuazione del Piano Regionale delle Bonifiche, parte integrante del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, che prevede 151 aree minerarie dismesse per oltre 12mila ettari di superficie complessiva. Il documento, aggiornato con deliberazione della Giunta regionale n. 21/22 del 17 aprile 2025, individua le priorità di intervento, le modalità di bonifica e gli strumenti per la gestione sostenibile dei materiali di risulta.

Particolare rilievo è stato dato alle esperienze in corso nei siti di Montevecchio, Iglesias, Buggerru, Villasalto e Guspini, dove l’azione regionale integra gli obiettivi di sicurezza ambientale con la possibilità di recuperare materiali di valore economico attraverso piani di estrazione dai rifiuti di origine mineraria, secondo quanto previsto dalle più recenti norme europee e nazionali.

Nel corso del suo intervento, l’assessora ha evidenziato anche la necessità di promuovere una nuova alleanza tra industria e ambiente, sottolineando che «si può fare industria rispettando l’ambiente, e anzi, è proprio questa la direzione verso cui deve orientarsi un modello di sviluppo moderno e sostenibile. In un territorio come quello del Sulcis, segnato da una lunga storia industriale e da forti identità sociali, la riconversione ambientale può diventare motore di rinascita economica e di coesione territoriale».

Rosanna Laconi ha inoltre ribadito l’importanza del coinvolgimento e della partecipazione degli enti locali e territoriali, osservando che «per vincere una sfida così complessa serve la condivisione più ampia possibile: solo lavorando insieme – istituzioni, enti di ricerca, imprese e comunità – si possono superare anche le sfide più difficili e trasformare le criticità in opportunità di crescita sostenibile».

Il contributo dell’Assessorato regionale dell’Ambiente si inserisce in un percorso condiviso con le istituzioni scientifiche e gli enti di controllo, volto a semplificare e velocizzare le procedure tecniche e amministrative per le aree minerarie a minor priorità d’intervento, valorizzando al tempo stesso il ruolo strategico della Sardegna nella transizione verso un’economia circolare delle risorse.

!Come Regione e come Assessorato dell’Industria, stiamo lavorando per creare una sinergia con il mondo della ricerca e quello dell’imprenditoria al fine di costruire una filiera delle materie prime che possa generare il maggiore indotto economico possibile nel territorio regionale. Con questo obiettivo abbiamo già delle interlocuzioni con importanti imprese del territorio interessate ad avviare questo tipo di attività», ha detto l’assessore dell’Industria Emanuele Cani nel suo intervento in apertura del convegno.

Significativi gli interventi dell’amministratore unico di Igea Spa, Salvatore Mattana, e dei docenti dell’Università di Cagliari Battista Grosso e Giulio Sogos, che hanno illustrato la collaborazione avviata per la realizzazione di un progetto pilota per l’estrazione di metalli pesanti e materie prime critiche dai rifiuti estrattivi presenti nelle aree minerarie dismesse.

A dimostrazione del percorso avviato dall’Assessorato e della rilevanza del tema, il Servizio attività estrattive (SAERA) ha offerto un importante contributo sugli aspetti normativi e il quadro procedurale all’interno del quale questi nuovi progetti dovranno essere autorizzati.

«Come promesso ai tifosi e alla cittadinanza la scorsa estate, i lavori di manutenzione allo stadio comunale Zoboli si sono conclusi tempestivamente!Giuseppe Casti, assessore dell’Urbanistica, Manutenzioni, Politiche per la casa, Rapporti con il Consiglio, Protezione Civile del comune di Carbonia, annuncia il ritorno a casa della squadra di calcio cittadina che milita nel campionato di Eccellenza regionale -. Grazie a un importante finanziamento regionale e ai fondi del Bilancio Comunale, messi a disposizione dall’amministrazione, l’impianto è stato completamente rinnovato: nuovi spogliatoi e tribune, manto erboso di qualità, campetto di allenamento riqualificato, nuova irrigazione, concimazione, diserbo, sabbiatura e nuove piantumazioni. Un intervento atteso, che restituisce alla città uno spazio sportivo moderno e accogliente, pronto per ospitare di nuovo atleti e tifosi.»
«Domenica 9 novembre, alle ore 15.00, tutti allo stadio per sostenere i nostri ragazzi nel match Carbonia-Villasimius!conclude Giuseppe Casti, in gioventù calciatore della squadra juniores del Carbonia Calcio -. Un’occasione speciale per tornare a vivere le emozioni e i ricordi dei tanti successi passati del Carbonia Calcio allo Zoboli, un luogo simbolo della nostra storia sportiva e del legame con la città.»

La Direzione della ASL Sulcis Iglesiente interviene sul decesso della signora E.I., avvenuto in data 2 novembre 2025. In una nota difusa alcuni minuti fa, la Direzione precisa che «la paziente è stata regolarmente presa in carico dal Pronto Soccorso il 22 ottobre, dopo essere giunta accompagnata dal 118 a seguito di una caduta accidentale al proprio domicilio. All’ingresso in Pronto Soccorso la paziente è stata sottoposta immediatamente a tutti gli esami strumentali (radiografia TC) e alle consulenze specialistiche necessarie (ortopedica, neurologica, neurochirurgica), che hanno evidenziato un frattura di femore e un complesso quadro clinico generale preesistente».

«La Signora è stata, pertanto, ricoverata in Osservazione Breve Intensiva (OBI), che rappresenta a tutti gli effetti un reparto di degenza, dove ha proseguito gli accertamenti clinici ed è stata sottoposta alle terapie mediche del casoaggiunge la nota -. È stata inoltre attivata ogni procedura per il trasferimento presso altra struttura idonea all’esecuzione dell’intervento, ma la ricerca è risultata particolarmente complessa per indisponibilità in altri presidi, ed era pertanto ancora in corso.»

«Durante tutto il periodo di ricovero, la paziente ha ricevuto assistenza continuativaconclude la nota della Direzione della ASL del Sulcis Iglesiente -. Le sue condizioni sono rimaste stabili fino al 2 novembre, quando ha manifestato un improvviso peggioramento per complicanze cardiache, che purtroppo non hanno risposto alle cure intensive somministrate. La Direzione esprime vicinanza e cordoglio ai familiari della Signora.»

«Nonostante i numerosi solleciti scritti (richiesta di assegnazione di un nuovo medico di base o attivazione immediata ASCOT nei Comuni di Giba e Piscinas fatta dai sindaci Andrea Pisanu e Mariano Cogotti il 3 novembre scorso, n.d.r.), la ASL del Sulcis Iglesiente non ha ancora fornito alcuna risposta in merito alla soluzione da adottare per l’assenza del medico di base che, tra Giba e Piscinas, assisteva circa 1.500 cittadini. Una situazione ormai insostenibile, che priva centinaia di persone – tra cui molti anziani e pazienti fragili – del diritto fondamentale all’assistenza sanitaria di base.»
Lo scrive, in una nota, Andrea Pisanu, sindaco di Giba.
«Invitiamo tutti i cittadini interessati – aggiunge Andrea Pisanu – a contattare direttamente la direzione della ASL del Sulcis Iglesiente, per chiedere chiarimenti su come comportarsi per:
– ottenere le prescrizioni dei farmaci (in alcuni casi veri e propri salvavita)
ricevere le impegnative per le visite specialistiche
– trasmettere i certificati di malattia per assenza dal lavoro.
Contatti utili:
Punto URP Carbonia
Dott.ssa Patrizia Meloni
Via Dalmazia n. 83 – Carbonia
0781 6683282
Direzione ASL Sulcis Iglesiente
Via Dalmazia n. 83 – 09013 Carbonia
0781 6681 – 0781 3921
Chiedete di parlare con:
dott. Andrea Marras, Commissario Straordinario
dott. Antonio Pisano, Direttore Sanitario.
La Sanità è un diritto di ogni individuo e un interesse fondamentale della collettivitàconclude Andrea Pisanu -. Non possiamo accettare che venga negato!» 

Da troppo tempo il comune di Sant’Antioco attende il risanamento ambientale, definitivo, delle aree ex Sardamag, su cui un tempo sorgeva la fabbrica di ossido di magnesio, attiva fino a cavallo degli anni Ottanta e Novanta. Da allora generazioni di antiochensi hanno imparato a convivere con l’attesa, dopo la demolizione dei manufatti della fabbrica che ha lasciato una landa desolata all’ingresso del centro abitato. Un biglietto da visita oltremodo ingeneroso per la destinazione turistica di Sant’Antioco, che merita ben altre attenzioni.

La vicenda di bonifica di quelle aree è nota a tutti: annosa e simbolo dell’incancrenirsi della burocrazia, ha ora davanti a sé un’occasione irripetibile. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, infatti, ha destinato 280 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 alla bonifica dei siti contaminati, a cui si aggiungono 168 milioni di cofinanziamenti pubblici e privati. L’investimento complessivo, pari a quasi 450 milioni di euro, punta alla rigenerazione ambientale e alla valorizzazione dei territori più colpiti dall’inquinamento. Di questi fondi ben 74 milioni sono destinati al SIN del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, all’interno del quale ricadono anche le aree ex Sardamag.

Crediamo che, dopo oltre trent’anni di attese, tra progetti, ricerche, affidamenti, consulenze, sia arrivato il momento di finanziare le opere di bonifica, la cui progettazione è completa da anni. Operazioni per le quali occorrono 25 milioni di euro, così come quantificato dagli esperti. Ci auguriamo che la Regione Sardegna conceda le risorse richieste a Igea spa, soggetto proprietario delle zone ex Sardamag, dando così corso a un risanamento atteso da troppo tempo. Ci consentirebbe di dare gambe ai progetti realizzabili in quegli ettari di terreno, così come previsti dalla pianificazione urbanistica già ampiamente delineata. Confidiamo nelle parole del viceministro Vannia Gava, per il quale “Bonificare significa restituire valore ai territori, migliorare la qualità della vita e trasformare le criticità ambientali in opportunità di sviluppo e rigenerazione”.

Ignazio Locci

Sindaco Comune di Sant’Antioco

Nella foto di copertina il vecchio stabilimento Sardamag

L’assessorato regionale della Sanità interviene oggi in merito al caso della paziente deceduta presso l’Ospedale Sirai di Carbonia dopo un periodo di degenza in Pronto Soccorso.

«Lz ASL Sulcis-Iglesientesi legge in una nota -, su impulso urgente dell’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, ha trasmesso una prima relazione sui fatti.

In particolare, la richiesta concerneva:

  • le circostanze che hanno portato al mancato ricovero della paziente in un reparto specialistico;
  • i provvedimenti eventualmente adottati dall’Azienda sanitaria per prevenire e scongiurare gravi danni alla paziente;
  • le motivazioni per cui non sia stata individuata per tempo una soluzione alternativa di ricovero presso altre strutture del territorio o extraregione, tramite il coinvolgimento del bed manager regionale e dello stesso assessorato regionale della Sanità;
  • e, infine, le circostanze specifiche attraverso cui si sia giunti al tragico epilogo del decesso.

L’Assessorato, preso atto delle informazioni sinora acquisite, proseguirà le proprie verifiche attraverso l’attivazione di tutte le procedure previste, al fine di accertare in modo completo la dinamica dell’accaduto e individuare eventuali responsabilità, onde garantire il pieno rispetto del diritto alla salute dei cittadini», conclude la nota.

In data 6 novembre 2025 si è svolto presso la sede aziendale di Eurallumina un incontro tra i rappresentanti della Società, Confindustria Sardegna Meridionale, le segreterie territoriali di categoria Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL e le rispettive R.S.A. di fabbrica.L’Azienda ha confermato che la disponibilità finanziaria residua consente la gestione ordinaria dello stabilimento solo fino al 31 dicembre 2025, includendo le attività operative e le bonifiche ambientali in corso. Già dalla seconda metà di settembre la forza lavoro è stata ridotta da 100 a 38 lavoratori, con 160 maestranze in cassa integrazione a zero ore. Il Management aziendale ha sottolineato che, sebbene la recente pubblicazione del DPCM Energia Sardegna costituisca un passo avanti, essa non risulta di per sé idonea a risolvere in modo strutturale le criticità evidenziate nei precedenti confronti presso le sedi ministeriali competenti. Persiste infatti il congelamento degli asset aziendali che aveva determinato lo scorso settembre la decisione della società controllante RUSAL di non anticipare ulteriori risorse per la gestione ordinaria della raffineria di Portovesme. Nonostante l’auspicio espresso dal Ministro Adolfo Urso (MIMIT) a valle della riunione svoltasi presso il Ministero il 16 settembre scorso, ovvero che sulla specifica situazione dell’azienda e sulla sua possibilità di operare nel nostro Paese fosse in corso un ulteriore esame da parte del Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF), “auspicando che tale situazione potesse essere superata nel più breve tempo possibile”, allo stato attuale la vicenda non è stata ancora risolta né pare possa delinearsi positivamente nel breve termine. È, dunque, indispensabile garantire la continuità finanziaria all’Eurallumina per scongiurare l’eventuale scenario della liquidazione societaria, con tutte le implicazioni a cascata che ciò comporterebbe dopo tanti anni di attività produttiva sul territorio. Nel frattempo l’Agenzia del Demanio ha adempiuto ai propri obblighi: ha comunicato prontamente e formalmente la situazione critica al Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF) e ha richiesto allo stesso CSF di autorizzare la messa a disposizione dei fondi necessari tramite il MEF, come già previsto dalla normativa vigente sugli asset soggetti a congelamento. Ad oggi, invece, il CSF non ha ancora trasmesso l’esito della richiesta di attivazione fondi e il MEF, ministero titolare delle risorse, non ha ancora autorizzato lo stanziamento indispensabile per garantire la continuità della gestione aziendale. Il MIMIT è pienamente e costantemente informato dell’evoluzione della vertenza, ma non è ancora intervenuto politicamente in maniera adeguata per sbloccare l’impasse del MEF.

La responsabilità è oggi nelle mani del CSF e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Eurallumina ha definito da tempo il proprio piano industriale di rilancio, possiede le relative autorizzazioni, la soluzione energetica è stata individuata attraverso il recente DPCM. Non mancano né la volontà industriale né quella territoriale per dare seguito al rilancio produttivo: manca solo un atto amministrativo di sblocco dei fondi già previsti per legge per gestire asset congelati. Su tale presupposto, la Società ha informato le organizzazioni sindacali di aver formalmente rappresentato al Demanio le attuali prospettive di cassa, evidenziando la situazione di progressiva riduzione delle risorse e richiedendo una risposta formale entro il 12 novembre prossimo in merito all’intervento finanziario da parte dello stesso Demanio, come previsto dalla normativa vigente.

È stato altresì precisato che, in assenza di un riscontro positivo da parte del Demanio sull’intervento di finanziamento, la Società riporterà la situazione al Consiglio di Amministrazione, il quale sarà chiamato a valutare il 14 novembre le conseguenti determinazioni in merito alla sostenibilità della prosecuzione della gestione aziendale. È stata inoltre rimarcata la forte preoccupazione per i possibili risvolti e le conseguenze che la limitata disponibilità di cassa aziendale potrebbe ingenerare nei confronti dei lavoratori, qualora non dovessero intervenire tempestivi elementi di soluzione. A tal proposito, è stata sottolineata la scadenza della CIGS al 31 dicembre 2025 e la conseguente necessità di garantirne quanto prima la proroga, quale misura indispensabile per assicurare continuità di sostegno ai lavoratori nelle more della definizione degli altri aspetti ancora aperti della vertenza.

Come organizzazioni sindacali esprimiamo forte preoccupazione e richiamiamo alle proprie responsabilità specifiche il CSF e il MEF nell’autorizzare immediatamente i fondi necessari, in coerenza con la normativa e con gli obblighi dello Stato verso asset congelati. Chiediamo al MIMIT di esercitare la necessaria responsabilità politica e di coordinamento interministeriale per portare a soluzione la problematica e alla Regione Sardegna, ed alla politica tutta ai diversi livelli, di sostenere questa azione con la massima determinazione in tutte le sedi, a fianco delle organizzazioni sindacali, delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina e dell’indotto coinvolto, direttamente e indirettamente. In assenza di risposte chiare e immediate, le organizzazioni sindacali proclameranno la mobilitazione generale e si sta già predisponendo l’organizzazione di una trasferta a Roma presso le sedi governative competenti.

Iglesias, 07/11/2025

Segreterie Territoriali

Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL

Emanuele Madeddu – Nino D’Orso – Pierluigi Loi

R.S.A. EURALLUMINA

Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL

Enrico Pulisci – Simone Zucca – Davide Boi