19 December, 2025

Da ieri è operativo il nuovo impianto di videosorveglianza installato presso la sede di via della Libertà, a Soleminis.

Oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e a contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, il nuovo sistema consentirà, attraverso un sofisticato software di videoanalisi predittiva, di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi all’ATM Postamat, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine.

Nella Sardegna Meridionale sono presenti oltre 167 impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da circa 339 telecamere; a livello nazionale, con oltre 60mila telecamere, 500mila sensori anti-intrusione e un complesso sistema di tele e videosorveglianza, attivo tutti i giorni 24 ore su 24, Poste Italiane tiene sotto monitoraggio e in sicurezza 15mila tra uffici e centri di smistamento.

Grazie agli interventi sulla sicurezza effettuati dall’azienda guidata da Matteo Del Fante, nel 2021 sono stati il 60% i furti sventati negli uffici postali sardi, grazie alla infrastruttura di sicurezza di Poste Italiane che ha installato, oltre agli impianti di videosorveglianza, sistemi di custodia del denaro all’avanguardia.

Tale risultato è stato possibile grazie agli investimenti dell’Azienda in materia di protezione e sicurezza che hanno consentito, ad esempio, in riferimento alla Città metropolitana di Cagliari e alla provincia del Sud Sardegna, di dotare 149 Uffici Postali uffici postali di caveau blindato con speciali casseforti ad apertura temporizzata, e di attivare 385 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione di un’operazione. L’effetto deterrente generato da tali accorgimenti ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi negli ultimi anni.

Poste Italiane, infine, ha previsto per i 150 uffici postali della Città metropolitana di Cagliari e della provincia del Sud Sardegna, l’introduzione di numerosi servizi di vigilanza armata: nel 2021, ad esempio, è stata garantita la presenza di una guardia giurata per oltre 2031 ore durante l’orario di apertura al pubblico degli uffici e sono state effettuate oltre 994 ronde ispettive da parte di GPG, in orario sia diurno che notturno.

Alzi la mano chi non l’ha detto almeno una volta “eh lo fa”, record di risate in televisione, nelle piazze e nei teatri, con i suoi tormentoni che hanno reso virali i suoi spettacoli, Jacopo Cullin arriva al Festival Rocce Rosse Blues. Attore e regista capace di prendersi il suo spazio nel mondo del cinema e della fiction, amato dal pubblico che ha riconosciuto quanto sia capace di percorrere e studiare con sottile ironia e delicata comicità, le dinamiche relazionali che pervadono il nostro tempo. Attraverso le poetiche visioni di tre dei suoi storici personaggi (Signor Tonino, Salvatore Pilloni e Angioletto Biddi ‘e Proccu), Jacopo Cullin evidenzia problemi e fragilità della attuale società, dominata dalla costante crisi esistenziale che pervade l’essere umano.

«Finalmente torniamo in Ogliastra! Dopo 17 anni – dice Jacopo Cullin collaboriamo nuovamente con Rocce Rosse Blues e questa volta a Marina di Cardedu, nuova tappa di questo meraviglioso Tour che ci sta portando in giro per i luoghi più suggestivi dell’Isola.»

Con “È inutile a dire” il Festival Rocce Rosse Blues diventa show sabato 30 luglio, alle 21.30, per la terza serata della edizione n. 31 quest’anno approdata sul lungomare di Museddu, a Cardedu. In questa versione della rassegna musicale che si fa teatro, Jacopo Cullin porta il suo tour estivo isolano affiancato da Gabriele Cossu, con l’accompagnamento musicale del trio composto da Matteo Gallus al violino, Riccardo Sanna alla fisarmonica e Andrea Lai al contrabbasso.

«L’estrema sinistra algherese collabori con noi e proponga soluzioni per risolvere i problemi degli algheresi piuttosto che creare allarme e cimentarsi in prospettazioni di scenari catastrofistici. La maggioranza lavora a testa bassa per disegnare l’Alghero dei prossimi trenta anni, progettando e programmando il futuro del territorio. Non neghiamo che anche al nostro interno, così come accade in tutte le maggioranze consiliari, partendo da Cagliari per arrivare a Sassari e a Porto Torres, vi siano a volte discussioni, anche accese, sulle scelte e le decisioni politiche che debbono caratterizzare il nostro percorso. Ma ciò accade perché la maggioranza non è una caserma, ma un luogo di confronto e di discussione, nel quale si discute e si elaborano progetti anche animatamente.»

Non tarda ad arrivare la replica dei capigruppo di maggioranza al comune di Alghero Alberto Bamonti, Nunzio Camerada, Maurizio Pirisi, Monica Pulina, Nina Ansii, Antonello Muroni e Roberto Trova, alle dichiarazioni rilasciate ieri da Valdo Di Nolfo.

«Ma sempre con l’obbiettivo di risolvere nel migliore dei modi i problemi delle famiglie e delle imprese algheresi, che stanno affrontando un periodo pieno di difficoltà legate alle vicissitudini degli ultimi due anni concludono dalla maggioranza -. Le indubbie qualità di Di Nolfo nell’organizzazione di eventi e nel padroneggiare i social potrebbe aiutare anche Alghero a promuovere le qualità di un territorio intriso di qualità ambientali e culturali. Attendiamo concreti contributi dall’autorevole esponente della sinistra algherese.»

Antonio Caria

Proseguono gli eventi promossi dal Consorzio Costa Smeralda per festeggiare i 60 anni della Costa Smeralda con un calendario ricco di iniziative, incontri, mostre, concerti e degustazioni.
Come di consueto sabato 30 luglio al Conference Center di Porto Cervo, alle ore 22.00, si terrà l’evento annuale dedicato ai consorziati. In programma per la serata il concerto Lirico Internazionale di “Arie d’opera e classici italiani” in cui si esibiranno il soprano Maria Mastino e al piano Sofia Park, insieme ai giovani talentuosi cantanti già affermati professionisti di origini cinesi e coreane.

Maria Mastino, sarda di origine, diplomata in canto lirico, ha debuttato al Regio di Parma nell’Alzira di G. Verdi. Ha vinto diversi concorsi internazionali, tra cui quello Verdiano di Busseto, il premio Voci Mascagnane, ed è stata tra i finalisti europei al concorso Pavarotti. Ha interpretato ruoli da protagonista nelle opere Norma, Turandot, Cavalleria Rusticana, La bohème ecc. Dal 2000 in poi è protagonista al Teatro Regio di Parma nel Lohengrin di R. Wagner, all’Opera di Roma in Tosca, in Turandot al Ravenna Festival e nel circuito toscano, a Bilbao in Andrea Chénier, al Teatro Verdi di Sassari in Simon Boccanegra come Amelia e in Turandot con la regia di D. Krief. È docente di canto al Conservatorio G. Verdi di Milano e nel 2006 è stata docente di tecnica vocale al Concorso internazionale di Spoleto.

Sofia Park è pianista e maestra di repertorio di livello internazionale, con una prima formazione avvenuta nella sua Corea del Sud che poi ha avuto seguito in Italia, dove svolge le sue attività professionali e dove insegna presso i Conservatori di Piacenza e Milano.

Gli eventi del 6o° sono iniziati a maggio con il Premio Costa Smeralda e proseguiranno sino ad ottobre con mostre, concerti, presentazioni di libri con importanti autori della scena letteraria nazionale, talk show giornalistici, feste popolari e diversi eventi per i più piccini. Tra i prossimi appuntamenti da segnalare il 13 agosto nella piazzetta principale di Porto Cervo la serata celebrativa dei 60 anni della Costa Smeralda dove si esibirà anche la grande interprete americana Amii Stewart ed il 23 agosto una serata dedicata ai più giovani con i più amati rappresentanti del mondo trap: Aka 7even e Myss Keta.

«Il sistema delle agevolazioni edilizie, che ruota intorno al Superbonus e al meccanismo della cessione dei crediti fiscali, con la cosiddetta ‘agenda Draghi’, tanto sponsorizzata da alcuni partiti, sarebbe destinato ad andare dritto in soffitta, a essere smantellato. Il Governo, per dire, ha risposto picche anche alla richiesta dell’Abi di aumentare le possibilità di compensazione per le banche, in modo tale che il sistema del credito sia più libero di riprendere e aumentare l’acquisto dei crediti fiscali legati ai vari bonus edilizi, Superbonus compreso. In altri termini l’agenda Draghi comprometterebbe le agevolazioni per i cittadini, li priverebbe della possibilità di ristrutturare e rendere più efficienti le proprie case, li priverebbe della possibilità di veder crescere il valore del loro immobile. E ancora, la stessa agenda Draghi sottrarrebbe alle imprese fiumi di liquidità. Davvero un bell’affare. Il M5S, invece, intende elevare la cessione dei crediti fiscali a vero e proprio sistema per alimentare e far girare l’economia, per consentire alle famiglie di investire senza costi eccessivi, per far affluire più liquidità alle nostre imprese e generare una maggiore prosperità. A ciascuno la propria agenda.»

Lo comunica, in una nota, Emiliano Fenu, capogruppo M5S in Commissione Finanze del Senato.

L’Amministrazione comunale di Carbonia ha stipulato il contratto per la realizzazione di n. 246 nuovi loculi. Ieri mattina il sopralluogo effettuato al cimitero dagli assessori del Patrimonio e dei Lavori pubblici, Giorgia Meli e Stefano Mascia, ha permesso di constatare che i lavori, tuttora in corso, hanno già consentito la presa in carico anticipata di n. 63 loculi. Ulteriori 63 saranno disponibili già nel mese di settembre e, infine, entro il mese di ottobre, è prevista la conclusione di tutti i lavori.

Inoltre, è in fase di sottoscrizione la convenzione tra Regione e Comune, relativa ad un ulteriore finanziamento di 80.000,00 euro, per la realizzazione di la costruzione di 120 nuovi loculi).

Ancora è stata presentata la richiesta di finanziamento relativa al Programma di spesa per la realizzazione, manutenzione e ampliamento dei cimiteri con l’obiettivo di incrementare i posti salma per un intervento di importo pari a 230.000,00 euro.

«Per ultimo, ma non per importanza dichiarano gli assessori Giorgia Meli e Stefano Mascia -, preme sottolineare che abbiamo affidato un incarico di progettazione consistente in un adeguamento del progetto delle opere di urbanizzazione dell’ampliamento di Medadeddu, allegato al piano regolatore cimiteriale, che ci metterà nella posizione di candidarci a tutti i futuri bandi di finanziamento, in modo tale da non perdere più nessuna possibilità ed opportunità, al netto delle problematiche e criticità che attanagliano il complesso cimiteriale. Per opportuna conoscenza, al fine di meglio comprendere le dinamiche che dominano la realtà cimiteriale, si rendono opportuni alcuni chiarimenti. In primis: le operazioni cimiteriali di tumulazione, estumulazione, inumazione, esumazione, ricognizione, traslazione e ricevimento delle salme, sono svolte dalla SO.MI.CA. Spa in “Global Service” secondo quanto indicato dal disciplinare tecnico dei Servizi cimiteriali e secondo la programmazione dell’attività cimiteriale, il tutto nel rispetto del Regolamento comunale di polizia mortuaria. Nel disciplinare tecnico che regola le prestazioni in capo alla SO.MI.CA vi è una suddivisione tra quelle a carattere ordinario: numero massimo di operazioni cimiteriali (siano esse tumulazioni, inumazioni, esumazioni) pari a tre al giorno, e quelle invece a carattere straordinario ,consistenti nella stessa tipologia quando il numero superi le tre previste.»

«E’ importante sottolineare come nel menzionato disciplinare non siano previste le operazioni cimiteriali elencate nelle giornate di sabato, domenica e nei giorni festiviaggiungono gli assessori Giorgia Meli e Stefano Mascia -. Le operazioni di tumulazione e inumazione vengono eseguite solo per quelle salme il cui ricevimento avvenga entro le ore 16.30 nella stagione invernale (da novembre a marzo) ed entro le 17:30 nella stagione estiva (da aprile a ottobre). Qualora le stesse provenissero oltre i suddetti limiti di orario, si potrà disporre il loro accoglimento in camera mortuaria e la sepoltura avverrà nella giornata seguente.»

«Sussistono inoltre evidenti problematiche riconnesse alla carenza di mezzi e macchinari in capo a SO.MI.CA., idonei ad effettuare le operazioni menzionate nei piani superiori, nello specifico al quarto pianoconcludono Giorgia Meli e Stefano Mascia -. Si ritiene opportuno, per il futuro, che la SO.MI.CA. possa dotarsi di adeguate attrezzature.»

 

Dopo il successo dei concerti di Alice e di Bennato, i Grandi Eventi dell’Estate 2022 firmati da Rete Sinis e Sardegna Concerti continuano con uno degli appuntamenti più attesi dalle platee festivaliere. Sabato 30 luglio, tocca infatti a Carmen Consoli far vibrare il pubblico del Parco dei Suoni di Riola Sardo, una delle venue culturali più importanti della Sardegna, a soli 10 minuti da Oristano.

Dopo averla applaudita lo scorso gennaio sul palcoscenico del Teatro Massimo di Cagliari e al Comunale di Sassari, Carmen Consoli è dunque pronta a riprendersi la scena live isolana e approdare sabato 30 luglio nella spettacolare location del Parco dei Suoni di Riola Sardo con “Volevo fare la rockstar Tour”. Forte di un sold-out dietro l’altro con la sua ultima tournée teatrale, la cantantessa approda sul palcoscenico del Parco dei Suoni con la sua full band, ovvero sette eccezionali musicisti pronti ad accompagnarla in una notte di grande musica: da Antonio Marra alla batteria a Marco Siniscalco al basso, Massimo Roccaforte alle chitarre, Adriano Murania al violino, Emilia Belfiore al violino, Concetta Sapienza al clarinetto e Elena Guerriero al pianoforte. 

L’artista arriva in Sardegna fresca del Premio Amnesty International Italia, ricevuto lo scorso 28 luglio per il brano “L’uomo nero” sul palco del suo concerto romano, all’Auditorium Parco della Musica. Questa la motivazione del Premio: «’L’uomo nero’ denuncia le narrative sovraniste, velenose e divisive, che in questi anni sono diventate, purtroppo, popolari in molti Stati, Italia compresa. Con sarcasmo, Consoli ci mette in guardia da quello che può succedere senza la cultura, la conoscenza dell’altro e il rispetto dei diritti umani». Carmen Consoli è l’unica ad aver vinto due volte il Premio Amnesty International Italia: la cantautrice era già stata vincitrice nel 2010 con “Mio zio”, un altro squarcio bruciante del suo repertorio che tratta il tema degli abusi sui minori.

E ad agosto, la musica continua nel cuore del Sinis: il concerto del 9 agosto di Ben Harper & The Innocent Criminals sarà uno dei più grandi eventi dell’estate sarda, che proseguirà con un cartellone ricco di spettacoli e laboratori teatrali per ragazzi, concerti, esposizioni e un’ampia proposta di street food grazie al Villaggio del Gusto e ai prodotti del territorio. Il primo ottobre, concerto di fine estate con l’orchestra Bandabardò & Cisco e il loro nuovissimo “Non fa paura tour 2022”. 

 

Gentile Direttore,

parrebbe che Asl Sulcis, Ares Sardegna, Direttore Emergenza Urgenza e Pronto Soccorso Sirai e Cto, Assessorato alla Sanità Sardegna, si siano confrontati in video conferenza sui temi caldi e generali e non parcellizzati delle risposte alle domande di salute dei cittadini e della garanzia di prestazioni di cura ed assistenza in ambito ospedaliero e territoriale.

Se attorno allo stesso tavolo siedono gli apicali del servizio sanitario regionale per dare soluzioni, tempi e modalità dell’operatività dei PS del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia ma non solo, sarebbe cosa buona e giusta conoscere in tempo reale chi e quali soluzioni praticabili abbia indicato.

Che le graduatorie stiano scorrendo, altrove, lo sanno anche le pietre, mentre stanno andando a ruba binocoli e telescopi perché nell’ambito di Asl Sulcis non si muove foglia e tutti vorrebbero intercettare anche il pur minimo movimento di personale sanitario in entrata, mentre tutto tace.

La verità è che il reclutamento di personale è solo un bel contenitore vuoto: una infermiera vincitrice di mobilità che doveva prendere servizio in Asl Sulcis il 25 giugno è stata rinviata a 1 novembre, un infermiere vincitore di concorso è stato assegnato ad Aou Cagliari invece che nel Sulcis Iglesiente perché, testuale, “nessuna altra sede disponibile”. Due infermiere specializzate che hanno dato disponibilità a rientrare in servizio in Asl Sulcis dalla quiescenza hanno ricevuto diniego. A due infermieri che hanno richiesto di essere trasferiti da altre Asl a Carbonia Iglesias è stato negato il nullaosta. Tre infermieri inseriti nelle agenzie interinali per contratti a tempo in Asl Sulcis mai reclamati. Dove è l’errore?

L’errore è che politicamente il Sulcis Iglesiente è impalpabile.

Se l’opzione, più meno obbligata, di chiudere un servizio in prima linea ad Iglesias è ritenuta da esponenti della politica regionale errata, non si difendano per partito preso coloro che in qualche modo devono comunque risponderne e averne ascritta una parte di responsabilità tra responsabilità diffuse.

Priorità, segnali e ripartenza sono solo parole al vento.

La realtà non è quella raccontata da destra o da sinistra nell’arena della politica locale.

La realtà è quella dei cittadini e dei professionisti sanitari traditi da molti di coloro che dopo un mese ancora attendono di conoscere soluzioni, riferite al PS, che dovrebbe invece essi stessi dare.

Troppo comodo ed ingeneroso scaricare sulla Direzione Generale la firma sulle criticità e non assegnarle oggi nessuna risorsa umana, professionale e tecnica e probabilmente nessun escape amministrativo.

Non corrisponde al vero la dichiarazione di una parte sindacale su una emittente televisiva locale che non siano stati formalizzati esposti da nessuno presso le autorità competenti sulla grave e drammatica questione della sanità nel Sulcis Iglesiente negli ultimi giorni. È stato infatti correttamente depositato un ricorso al Tribunale del Lavoro di Cagliari, dove professionisti sanitari del PO Sirai segnalano situazioni di rischio e pericolo per tutti gli aventi causa in tema di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro a seguito della chiusura del PS del Cto di Iglesias con conseguente iper afflusso di utenti e sovraccarico di lavoro.

Sarà il giudice a valutare eventuali violazioni ed incaricare organismi inquirenti di verificare la sussistenza dell’esposto e ravvisare eventuali estremi, ma qualcosa su quel versante si è mosso.

Se il malcontento dei cittadini e dei professionisti sanitari tecnici ed amministrativi trova sfogo solo nei social, nei bar, nelle cucinette di corsia, se le piazze sono disertate e le assemblee ad excludendum, se i 23 sindaci insieme non sono sostenuti, se le associazioni sindacali presidiano ed i lavoratori non seguono, è una gara in salita per tutti.

La richiesta di rimozione del Direttore Generale Asl Sulcis avanzata da ambienti della politica regionale è come un cucciolo di coyote che abbaia alla luna. La genesi delle criticità in tema di organizzazione del ssr e di garanzia del diritto alla salute hanno, infatti, radici lontane, diffuse, diversificate, e ognuno degli attori istituzionali, sociali, politici, partitici, sindacali, associativi del Sulcis Iglesiente e in Regione Sardegna ha una parte di proporzionale responsabilità nell’impasse a danno dei cittadini. I commissariamenti delle Assl sono andati troppo per le lunghe, due anni quasi, e hanno inequivocabilmente prodotto l’impossibilità di programmare qualcosa in oltre 24 mesi e che in 7 mesi si addebita invece al nuovo Direttore della Asl, al netto del rodaggio al quale non poteva sottrarsi per conoscere la macchina della quale assumeva la guida ed il controllo.

Dove erano, allora, coloro che abbaiano alla luna oggi?

Mi sottraggo, mi ripeto su questo punto, alla lapidazione dell’asse Pigliaru-Arru-Moirano e non di meno a quello Solinas-Nieddu-Campus, per onestà intellettuale, per sgombrare da ogni equivoco e per non farmi tirare per la giacchetta da nessuno.

I cittadini necessitano di risposte, sicurezze, certezze, soluzioni, continuità assistenziale, prestazioni sanitarie, qualità della salute, e fanno certamente a meno di capri espiatori che, se del caso, non risolverebbero nulla di quanto oggetto di questa critica fase storica.

Poiché abbiamo tutti da guardare oltre, indicare una prospettiva di approdo e rassicurare i cittadini, è solo ragionando oggi su cosa si debba e possa fare domani che si potrebbero indirizzare le risorse utili a chiudere definitivamente le importanti criticità di questi lunghi mesi.

Assegnare la medaglia al valore della responsabilità di ieri a questo o quello, risponde ad altre dinamiche.

Grazie per la sua attenzione.

Graziano Lebiu

Presidente Opi Carbonia Iglesias

«Ploaghe presto avrà di nuovo il Consultorio familiare territoriale dopo dieci anni di chiusura. Sono estremamente felice e soddisfatto per una notizia molto attesa che colma un vuoto sentito sia dalla comunità di Ploaghe che dai paesi limitrofi. Il Consultorio troverà spazio all’interno della Fondazione San Giovanni Battista.»

Lo afferma in un comunicato il consigliere regionale del gruppo UDC-Sardegna al Centro Gianfilippo Sechi.

«Nei giorni scorsi ho partecipato, insieme al direttore generale della Asl di Sassari Flavio Sensi, ad un sopralluogo nei locali che ospiteranno il Consultorioaggiunge -. Gli interventi di riqualificazione sono praticamente terminati e dunque tutto fa pensare che entro la fine dell’estate potrà esserci l’apertura ufficiale.»

La struttura occupa una superficie di oltre 400 metri quadri, che è stata interamente ristrutturata. È dotata di parcheggi per l’utenza, con aree dedicate alla sosta dei disabili e delle donne in attesa. Nei locali verranno allocati tutti i Servizi consultoriali di supporto alla famiglia e alla genitorialità con la presenza di diverse figure professionali, come il pediatra, lo psicologo, l’assistente sociale, il ginecologo, l’ostetrica: un team che si occuperà del percorso genitoriale, in grado di seguire le varie fasi della crescita dei giovani, ma effettuerà anche percorsi di screening oncologici. Nelle intenzioni della Asl di Sassari c’è la volontà di aprire anche una sede del Servizio di Igiene pubblica. Il Consultorio Familiare di Ploaghe sarà un punto di riferimento anche per i Comuni vicini come Ossi, Tissi, Chiaramonti, Codrongianos e Florinas.

Abbiamo atteso per tanto tempo la riapertura del Consultorio – aggiunge il consigliere Gianfilippo Sechie in più di un’occasione abbiamo sottolineato il fatto che si trattasse di un’esigenza imprescindibile per la nostra comunità. Devo ringraziare il direttore generale della Asl Flavio Sensi e tutta la struttura dell’ufficio tecnico dell’azienda che hanno fatto in modo di restituire finalmente il Consultorio a Ploaghe e a tutto il territorio. Ora c’è da affrontare un’altra problematica, a breve infatti la sede di Ploaghe del pediatra di libera scelta sarà vacante.»

«Mi auguroconclude Gianfilippo Sechiche la Asl e l’assessorato regionale alla sanità possano riservare la stessa attenzione avviando nel più breve tempo possibile le procedure per la copertura della sede di Ploaghe.»

«Siamo fortemente preoccupati per la crisi della sanità del Medio Campidano ed in particolare per il Presidio ospedaliero. Le parole dell’assessore sono smentite quotidianamente dalle denunce di amministratori locali, sindacati e associazioni di pazienti, semplici cittadini. La realtà vera è drammatica: sono sempre di più i medici ospedalieri che a San Gavino e negli altri ospedali lasciano il servizio pubblico: stress, carichi di lavoro ingestibili e non riconosciuti, una disorganizzazione che ha le sue radici in una riforma licenziata in piena pandemia, nonostante gli avvertimenti accorati di operatori, pazienti e delle stesse opposizioni politiche. Non bastano di certo i proclami dell’assessore a convincere i cittadini che tutto va bene se poi abbiamo gli ospedali al collasso, reparti chiusi, liste d’attesa infinite. Tutto quello che mai c’è stato prima. E ribadisco mai, nonostante il continuo scaricare le responsabilità su chi c’era prima di lui, sulle forze politiche che, da oltre tre anni e mezzo, sono all’opposizione.»

A sostenerlo è Rossella Pinna, che sulla situazione del nosocomio campidanese ha presentato con il Gruppo PD l’ennesima interrogazione in Consiglio regionale.

«Cosa ha fatto l’assessore in questi mesi?prosegue Rossella Pinna -. Dove sono le linee guida di indirizzo per le ASL? Dove sono le risorse aggiuntive e gli incarichi attesi dal personale, costretto a doppi e tripli turni e sfruttato biecamente? Quali sono i rimedi all’evidente carenza di personale? La risposta non può essere quella data fino ad ora!»

«Sono passati 70 giorni dalla approvazione nella commissione Sanità e politiche sociali della proposta di Linee guida di indirizzo, perché la Giunta regionale non le ancora approvate e rese operative? Si attivi subito per porre rimedio e salvare almeno ciò che resta della Sanità in un territorio trascurato. Questo sfascio totale solo parzialmente è imputabile alla pandemia, è causato soprattutto da una mancanza di strategia, di organizzazione, di metodoconclude Rossella Pinna -. La sanità è stata usata da questa maggioranza per spartire ed assegnare poltrone e lo stato in cui versa è la dimostrazione palese dell’incompetenza e incapacità di questa Giunta a gestire i problemi dell’isola.»