23 April, 2024
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«A seguito dell’occupazione abusiva, la Difesa ha attivato il procedimento di sgombero, con comunicazione all’organo competente, la Prefettura di Roma, il 7 maggio 2020.  È stata interessata anche l’Avvocatura Generale dello Stato per intraprendere tutte le azioni più opportune per permettere alla Forza armata di rientrare nella piena disponibilità dell’immobile. Risultano, dunque, assolti tutti gli adempimenti di competenza, in attesa che la Prefettura, in coordinamento con il Comune e nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, possa provvedere allo sgombero dell’area in argomento.»

Lo ha detto il sottosegretario di Stato della Difesa, Giulio Calvisi, intervenendo oggi in Commissione Difesa nel corso del ‘Question Time’, rispondendo agli onorevoli Alberto Pagani (PD) e Luca Frusone (M5S), in merito ad un episodio di occupazione abusiva di un immobile della Difesa ad Ostia.

In risposta all’interrogazione presentata dall’onorevole Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia), su questioni attinenti alle azioni intraprese per assicurare i necessari finanziamenti per il completamento della ristrutturazione della caserma “Trieste”, sede “storica” della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, il sottosegretario di Stato della Difesa Giulio Calvisi, ha poi dichiarato: «La Difesa ha programmato per gli anni 2022 e 2023 due interventi ulteriori di riqualificazione delle palazzine adibite a 1ª e 2ª Compagnia Allievi Carabinieri della Caserma “Trieste” di Iglesias, per un ammontare complessivo nell’ordine di 800.000 euro».

La Caserma “Trieste”, dotata di 70 camerate, disposte su tre palazzine destinate a Compagnie Allievi, per una capacità alloggiativa complessiva di 446 posti letto per il personale maschile e 96 per il personale femminile, nel corso degli anni è stata interessata da numerosi interventi manutentivi che hanno migliorato le condizioni degli allievi. Gli interventi di riqualificazione di queste due palazzine, programmati nel 2022 e 2023, contribuiranno a migliorare ulteriormente le condizioni abitative degli allievi carabinieri», ha concluso Giulio Calvisi.

 

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L’Esercito, quale maggiore “contributore” del comparto Difesa, attribuisce notevole importanza alla concreta attuazione del progetto che accompagna il processo di transizione dei volontari congedati e ne promuove la visibilità nel mercato del lavoro. Si tratta di ampliare le opportunità occupazionali, e agevolare l’inserimento dei giovani nelle realtà lavorative attraverso incontri informativi e rapporti con le aziende.

Attualmente è in via di definizione un progetto “pilota” che potrebbe portare ad un successivo accordo nazionale fra le imprese afferenti la galassia del sistema Piccola Industria Confindustria e le Forze Armate. Nello specifico, nella realtà piemontese, il sistema di rappresentanza delle imprese, di intesa con la rappresentanza delle Forze Armate in loco, sta progettando dei percorsi formativi che accrescano le qualifiche del militare congedato sulla base delle specificità richieste delle aziende. Questo permetterà di aumentare l’apprezzamento di tali risorse umane nel mercato del lavoro o, addirittura, un travaso diretto nell’impresa.

A tal riguardo oggi, nell’aula “Beniamino Andreatta” del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) di Roma, l’Esercito ha organizzato il primo workshop dal titolo “Il ricollocamento del personale militare-la prospettiva dell’Esercito”. Organizzato da Esercito Italiano, Segretariato Generale della Difesa e rappresentanti del mondo del lavoro, il seminario rientra nel progetto “sbocchi occupazionali”, a sostegno della ricollocazione professionale prevista a favore dei militari delle Forze Armate Italiane congedati/congedandi senza demerito.

A testimonianza della valenza del workshop hanno partecipato varie Autorità civili e militari, tra cui l’onorevole Enrico Borghi e l’onorevole Alberto Pagani membri della IV Commissione Difesa della Camera dei deputati, il Capo di SME, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il Vice Segretario Generale della Difesa, Ammiraglio di Squadra Dario Giacomin ed alti rappresentanti delle Forze Armate.

L’implementazione del progetto “sbocchi occupazionali” consentirà di incrementare gli accordi interministeriali per agevolare l’inserimento lavorativo dei volontari congedati senza demerito.

Nell’ambito delle attività svolte dalla Sezione Sostegno alla Ricollocazione Professionale del Comando Militare Esercito Sardegna, il Segretariato Generale della Difesa ha recentemente finanziato due corsi di formazione a favore del personale congedato senza demerito o prossimo al congedo, per “Addetto alle attività di rimozione e smaltimento dell’amianto e bonifica delle aree interessate – area operativa”, che si sono svolti presso i Poli didattici, di Cagliari e Borore (NU), del Centro Professionale Europeo “Leonardo” di Cagliari.

Al termine degli esami, effettuati da apposita commissione della Regione Autonoma della Sardegna, ai militari congedati o prossimi al congedo frequentatori del corso è stato rilasciato un attestato di abilitazione professionale che certifica le particolari competenze nell’ambito dell’esecuzione della rimozione, smaltimento e attività di bonifica delle aree interessate dalla presenza di amianto, attraverso l’applicazione rigorosa delle misure di sicurezza e delle procedure previste dal piano di lavoro.