29 March, 2024
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Questo pomeriggio, alle ore 15.00, presso l’Aula Boscolo della Cittadella Universitaria di Monserrato, si svolgerà un evento dal titolo: “Prevenzione primaria del tumore alla mammella: una proposta UNICA”. L’incontro avrà come obiettivo presentare i risultati di uno studio che vede tra i fattori di rischio di tumore alla mammella anche il consumo di alcol.

Sarà inoltre occasione per divulgare e rendere disponibile gratuitamente una applicazione realizzata da un gruppo multidisciplinare dell’Università di Cagliari che permetterà alle donne di aumentare la conoscenza dei fattori di rischio prevenibili del tumore alla mammella.

Al gruppo appartengono i docenti del dipartimento di Scienze biomediche Roberta Agabio, Fabrizio Angius e Monica Deiana; Claudia Sardu, Alessandra Mereu, Sofia Cosentino, Clelia Madeddu, Elena Massa, Carola Politi, Luigi Minerba e Paolo Contu del dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica; Matteo Fraschini, docente del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica. Fa parte del gruppo anche Julia Sinclair, docente della University of Southampton.

Lo studio è partito dal presupposto che fino al 40% dei tumori alla mammella possa essere prevenuto attraverso il controllo dei fattori di rischio modificabili quali obesità, inattività fisica e consumo di alcol. In particolare, il lavoro di ricerca si è concentrato sulla relazione esistente tra consumo di alcol e rischio di sviluppare il tumore alla mammella. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in Europa oltre il 50% delle donne consuma alcol e, tra le donne che assumono alcol, un quarto ne assume elevate quantità.

Tuttavia, uno studio inglese ha riscontrato che meno del 20% delle donne che partecipavano a programmi di screening per il tumore alla mammella aveva identificato nell’alcol un fattore di rischio. Il gruppo di ricerca ha replicato lo studio inglese trovando esattamente gli stessi risultati: l’alcol è stato identificato da meno del 20% delle donne partecipanti allo studio come fattore di rischio per il tumore, nonostante la maggior parte abbia riferito di assumere bevande alcoliche.
In base a questi risultati, ci si è posti l’obbiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza della popolazione generale della relazione esistente tra alcol e rischio di sviluppare il tumore alla mammella. Per raggiungere questo obbiettivo, grazie ad un finanziamento della Fondazione di Sardegna, è stata realizzata un’applicazione interattiva a partire dalla versione inglese “Abreast of Health” (a braccetto con la salute) dell’Università di Southampton. Il gruppo dell’Università di Cagliari ha adattato l’applicazione per il suo uso in Italia e svolto uno studio per valutarne accettabilità, comprensione ed efficacia in un campione di donne italiane.

 

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L’autismo esiste sempre, non solo il 2 aprile. Non basta illuminare i monumenti per un giorno: quella luce deve restare accesa per rendere ogni giorno più inclusive la scuola e la società. Perciò a distanza di un mese dalla “Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo” l’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu” presenta una serie di iniziative realizzate con il contributo del Consiglio regionale della Sardegna e con la collaborazione dei comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi.

Il 2 maggio 2019 tutti gli ordini di scuola dell’Istituto parteciperanno ad attività comuni, in contemporanea nei due comuni di Sant’Anna Arresi e Teulada, coinvolgendo la cittadinanza con la testimonianza diretta di ragazzi e genitori che vivono l’autismo. All’attività di sensibilizzazione si accompagnerà la sperimentazione di attività didattiche inclusive.

Tra le iniziative spicca un convegno sul tema dell’autismo. Introdotto da Marzia Lai, il convegno vedrà la partecipazione di Azzurra Salvago (psicologa e psicoterapeuta), Giuseppe Farci (psicopedagogista), Alessandra Mereu (coordinatrice del Servizio educativo territoriale di Teulada) e Igor Corrias (pedagogista e coordinatore dei servizi per minori del comune di Teulada).